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Avviso pubblico per la selezione dei Comuni e delle Unioni di comuni potenzialmente interessati ad attivare gli uffici di prossimità

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE (da presentare su carta intestata del soggetto proponente)

10. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

- di accesso ai dati personali;

- di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

- di opporsi al trattamento;

- di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali 11. Conferimento dei dati

Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 APRI-LE 2019, N. 548

Disposizioni relative ai flussi di rifiuti di cui al Piano di ge-stione regionale approvato con deliberazione di Assemblea legislativa n. 67 del 3 maggio 2016

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Premesso che:

- con la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 67 del 3 maggio 2016 è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR);

- l’articolo 25, comma 5 delle Norme tecniche di attuazione del PRGR dispone che “la Giunta regionale è autorizzata a modi-ficare con deliberazione le disposizioni contenute al capitolo 9 in ordine ai flussi ogni qualvolta si renda necessario per rispondere ad esigenze contingenti e non prevedibili e al fine di evitare il veri-ficarsi di emergenze ambientali connesse alla gestione dei rifiuti”;

- con la propria deliberazione n. 2277/2018 si è provvedu-to ad avviare la fase di moniprovvedu-toraggio intermedio di Piano e ad aggiornare i dati concernenti la produzione dei rifiuti urbani indif-ferenziati e di quelli speciali che fanno registrare uno scostamento, rispetto a quanto previsto, per le annualità 2019 e 2020;

Rilevato che l’impianto di termovalorizzazione di Parma a seguito di un Accordo, tra il Gestore, la Regione ed il Comune di Parma, risulta autorizzato a trattare un quantitativo di rifiuti in-feriore al suo carico termico nominale, suscettibile di revisione da parte della Regione nell’ambito degli strumenti pianificatori attualmente vigenti;

Ritenuto di poter parzialmente far fronte alle esigenze di fab-bisogno di trattamento per le annualità 2019 e 2020, rilevate nella sopra citata propria deliberazione n. 2277/2018 con la quale si procede al monitoraggio intermedio di Piano, assegnandone una quota al termovalorizzatore di Parma fino ad una capacità com-plessiva annua massima di trattamento pari a 160.000 t/a, ferma restando la priorità di ingresso dei rifiuti urbani;

Valutato che occorre quindi modificare per le annualità 2019 e 2020 il quantitativo di rifiuti in ingresso previsto dall’autorizza-zione dell’installadall’autorizza-zione Polo Ambientale Integrato in Comune di Parma, nel rispetto del suo carico termico nominale e della pro-cedura di Valutazione d’impatto Ambientale già effettuata e così come già previsto dalla sua Autorizzazione Integrata Ambienta-le (Prot. n. 1106/2016);

Ritenuto quindi, in considerazione di quanto sopra, di rimo-dulare i flussi dei rifiuti adeguandoli alle evidenziate modifiche del sistema impiantistico ed alle rilevate necessità, integrando le previsioni pianificatorie del PRGR ai sensi del richiamato art. 25, comma 5 delle sue Norme Tecniche di Attuazione;

Richiamato:

- l’articolo 6, comma 2 delle Norme tecniche di attuazione del PRGR il quale, in sintesi, dispone che le prescrizioni di pia-no devopia-no trovare piena e immediata osservanza ed attuazione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati; che tali prescrizioni prevalgono sulle disposizioni incompatibili contenute, tra l’altro, negli atti amministrativi attuativi e che gli enti pubblici provvedo-no tempestivamente all'adeguamento di tali atti con le prescrizioni sopravvenute;

Richiamati altresì:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina

riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Ap-provazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi inter-pretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di pre-venzione della corruzione 2019-2021;

Viste inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle re-lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla deli-bera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delideli-bera n.

450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

La propria deliberazione n. 622 del 28 aprile 2016 "Attua-zione seconda fase della riorganizza"Attua-zione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi diri-genziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della cor-ruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione ap-paltante”;

n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 del-la L.R. 43/2001”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declarato-rie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi di-rigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsa-bile della protezione dei dati (DPO)”.

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della co-sta, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono in-tegralmente richiamate:

1. di disporre per le annualità 2019 e 2020 la modifica del quan-titativo di rifiuti in ingresso al termovalorizzatore di Parma,

fino ad una capacità complessiva annua massima di trattamen-to pari a 160.000 t/a, ferma restando la priorità di ingresso dei rifiuti urbani, nel rispetto del suo carico termico nomi-nale e della procedura di Valutazione d’impatto Ambientale già effettuata, così come già previsto dalla sua Autorizzazio-ne Integrata Ambientale (Prot. n. 1106/2016);

2. di precisare che le disposizioni di cui al punto 1) assumano gli effetti di pianificazione dei flussi cui consegue, ai sensi dell’articolo 6 comma 2 delle Norme Tecniche di Attuazio-ne del PRGR, l’obbligo di tempestivo adeguamento d’ufficio delle autorizzazioni in modo da consentire un’ordinata e regolare gestione dei rifiuti;

3. di precisare che ai sensi dell’articolo 6 e dell’articolo 17 delle Norme tecniche di attuazione del PRGR i gestori del servizio dovranno adeguarsi alle prescrizioni pianificatorie riportate al punto 1) della presente deliberazione

4. di trasmettere la presente deliberazione all’Agenzia Regio-nale Prevenzione Ambiente ed Energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE), all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir), al gestore IREN Ambien-te S.p.A.;

5. di pubblicare la presente deliberazione in versione integra-le, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 APRI-LE 2019, N. 554

Esplicazione delle indicazioni contenute nella delibera di Giunta regionale n. 45/2002 punto 5) relativa alle manifesta-zioni rumorose temporanee

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamata la propria deliberazione n. 45 del 21 gennaio 2002 «Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività ai sensi dell'articolo 11, comma 1, della legge regionale 9 maggio 2001, n. 15 recante “Disposizioni in materia di inqui-namento acustico”;

Rilevato che:

- al punto 5 dell’allegato della citata propria deliberazione n. 45/2002 sono definite manifestazioni a carattere temporaneo i concerti, gli spettacoli, le feste popolari, le sagre, le manifesta-zioni di partito, sindacali, di beneficenza, le celebramanifesta-zioni, i luna park, le manifestazioni sportive, con l'impiego di sorgenti sonore, amplificate e non, che producono inquinamento acustico, purché si esauriscano in un arco di tempo limitato e/o si svolgano in mo-do non permanente nello stesso sito;

- tali tipi di manifestazioni, ubicate nelle aree individuate dai Comuni ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lett. a,) della legge n.

447 del 1995, devono rispettare i limiti acustici indicati nella ta-bella 1 allegata e viene espressamente chiarito che la tata-bella 1 fornisce, in via del tutto indicativa, per ogni specifico sito indivi-duato nell’ambito territoriale, anche una proposta di durata degli eventi e di numero di giornate massime previste;

- nelle altre aree, viene indicato che tali manifestazioni sono consentite secondo i criteri ed i limiti indicati in tabella 2;

Rilevato che possono sorgere dubbi interpretativi circa la por-tata prescrittiva o indicativa della durata degli eventi e del numero di giornate massime previste alla tabella 2 riportata all’allegato alla propria deliberazione n. 45/2002;

Richiamata la nota del 16/7/2002 (prot. n. AMB/02/19591) con la quale era già stato chiarito, in via tecnica, che la disciplina in merito al numero massimo di giornate e alla durata degli even-ti contenuta in tabella 2 è solo indicaeven-tiva e non prescriteven-tiva e che è demandato alle singole amministrazioni locali, la definizione di tali elementi in relazione al sito di svolgimento;

Ritenuto, in ogni caso, per ragioni di certezza, ribadire la cor-retta interpretazione della disposizione richiamata;

Richiamati:

- Il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina

riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Ap-provazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi inter-pretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di pre-venzione della corruzione 2019-2021;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle re-lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla deli-bera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delideli-bera n.

450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della ri-organizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi diri-genziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della cor-ruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione ap-paltante”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 del-la L.R. 43/2001”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declarato-rie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi di-rigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsa-bile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della co-sta, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono in-tegralmente richiamate:

1. di dare atto che il limite orario, la durata e il numero mas-simo di giorni per sito previsto alla tabella 2, dell’allegato alla

propria deliberazione n. 45 del 2002 per le tipologie di manifesta-zioni ivi indicate hanno valenza indicativa e che gli stessi vanno determinati negli appositi atti comunali ferma restando la valen-za prescrittiva dei limiti acustici;

2. di trasmettere la presente deliberazione ai Comuni della Regione Emilia-Romagna;

3. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli-cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

4. di pubblicare la presente deliberazione in versione inte-grale, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 APRILE 2019, N. 559

Approvazione delle operazioni presentate a valere sulla prima scadenza dell'"Invito a presentare operazioni in attuazione del Piano 2019/2020 'Interventi orientativi e formativi per l'inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani-adulti in esecuzione pensale nel procedimento minorile'- PO FSE 2014/2020 Obiettivo tematico 9 - Priorità di investimento"

di cui all'Allegato 2 della deliberazione di Giunta regiona-le n. 2195/2018

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comu-ni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo so-ciale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n.1970/2015 che integra il regola-mento (UE) n. 1303/2013 del Parlaregola-mento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità re-lative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n.568/2016 che integra il regola-mento (UE) n. 1303/2013 del Parlaregola-mento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli impor-ti non recuperabili debbano essere rimborsaimpor-ti dagli Staimpor-ti membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom)n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modi-fica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n.

1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/

2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/

2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni co-muni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo re-gionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale euro-peo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gen-naio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commis-sione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale eu-ropeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i pro-grammi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazio-ne del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di coope-razione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di coope-razione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commis-sione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale eu-ropeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commis-sione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni

specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatu-ra delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione ter-ritoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commis-sione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo eu-ropeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari maritti-mi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'effica-cia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commis-sione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il tra-sferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le Operazioni e il siste-ma di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commis-sione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

- il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commis-sione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme detta-gliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fon-di Strutturali e Fon-di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Visto il Decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 124 “Rifor-ma dell’ordinamento penitenziario in “Rifor-materia di vita detentiva e lavoro penitenziario, in attuazione della delega di cui all’artico-lo 1, commi 82, 83 e 85, lettere g), h) e r), della legge 23 giugno 2017, n. 103”;

Viste le Leggi Regionali:

- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza del-le opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della for-mazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’oc-cupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

- n. 3 del 19 febbraio 2008 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione Emilia-Romagna” ed in particolare gli art. 6 “Attività di istruzione e

formazione” e art. 8 “Attività lavorativa” e ss.mm.ii.;

- n. 12 del 17 luglio 2014, “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Abrogazione della Legge Regionale 4 febbraio 1994, n. 7 “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale, attuazione della legge 8 no-vembre 1991, n. 381”;

- n. 13 del 30 luglio 2015, “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bolo-gna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii.;

- n. 14 del 30 luglio 2015 “Disciplina a sostegno dell'in-serimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari”;

Richiamate:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione

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