4. L EVE SU CUI AGIRE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEL SISTEMA
4.5. Diritti radiotelevisivi
In Italia, a partire dalla stagione 2010/2011, la Legge Melandri-Gentiloni ha introdotto
la contrattazione collettiva dei diritti radiotelevisivi ponendo fine al periodo della
contrattazione su base individuale nella quale ogni club negoziava autonomamente con
le diverse piattaforme.
Questo per cercare di rendere più equilibrato e competitivo il campionato, garantendo
una equa distribuzione dei proventi da diritti radiotelevisivi tra le varie società.
La Legge attribuisce alla Lega di Serie A, quale organizzatrice del torneo, il compito di
definire valide regole di ripartizione delle risorse economiche, al fine di realizzare una
migliore e più equilibrata distribuzione dei ricavi da diritti televisivi.
La suddivisione delle risorse economiche, al netto del 10% destinato al settore giovanile
e dilettantistico e dello 0,5% rivolto all’Autorità garante per le comunicazione ed
un’altra quota parte alle squadre di Serie B, prevede che:
il 40% sia diviso in parti uguali;
il 30% in base al bacino d’utenza, con il 25% in relazione ai sostenitori ed il 5%
ai cittadini residenti nel Comune in cui gioca la squadra;
il restante 30% tenga conto dei risultati sportivi del club, per la precisione il 5%
consideri i risultati della stagione passata, il 15% quelli del quinquennio
precedente ed il 10% quelli ottenuti dalla stagione calcistica 1946/1947.
85 Iniziative inglesi per reprimere il fenomeno della violenza tratte da Nicoliello Mario,Stato dell’arte e
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Nell’annata 2012/2013 le società di Serie A si sono ripartite, al netto della somma
destinata alle giovanili ed ai dilettanti, € 865,41 mln così distribuiti
86:
Club Parti uguali Sostenitori Cittadini
Ultima stagione
Ultimi 5
anni Storici Totale
Juventus 17,31 51,19 3,11 4,12 11,13 8,24 95,10 Milan 17,31 35,04 4,28 3,71 11,74 7,83 79,91 Inter 17,31 35,98 4,28 2,47 12,36 7,42 79,82 Napoli 17,31 21,33 4,15 3,92 9,89 4,94 61,54 Roma 17,31 16,22 5,69 3,09 10,51 7,00 59,82 Lazio 17,31 8,40 5,69 2,89 8,04 5,77 48,10 Fiorentina 17,31 6,18 1,35 3,50 8,65 6,59 43,58 Udinese 17,31 3,77 0,73 3,30 9,27 3,30 37,68 Palermo 17,31 5,35 1,68 0,62 7,42 2,47 34,85 Sampdoria 17,31 3,09 1,19 1,44 6,18 5,36 34,57 Cagliari 17,31 5,26 0,76 2,06 5,56 2,88 33,83 Torino 17,31 4,64 3,11 1,03 1,24 6,18 33,51 Genoa 17,31 3,09 1,19 0,82 6,80 3,71 32,92 Atalanta 17,31 2,81 1,49 1,24 4,33 4,12 31,30 Bologna 17,31 3,50 1,34 1,65 2,47 4,53 30,80 Catania 17,31 3,32 1,47 2,68 3,71 1,65 30,14 Parma 17,31 2,11 0,60 2,27 4,94 2,06 29,29 Chievo 17,31 2,09 0,37 1,85 3,09 0,41 25,12 Siena 17,31 1,39 0,37 0,41 1,85 0,82 22,15 Pescara 17,31 1,57 0,43 0,21 0,62 1,24 21,38 Totale 346,20 216,33 43,28 43,28 129,80 86,52 865,41
Dalla tabella esposta è possibile notare la differenza di introiti tra la prima squadra e
l’ultima di circa € 74 milioni e come queste due squadre sia siano classificate
rispettivamente al primo ed al ventesimo posto nella classifica di Serie A 2012/2013.
Nelle altre leghe, fatta eccezione per la Liga spagnola dove quasi tutto il ricavo se lo
spartiscono Barcellona e Real Madrid, vi è una maggiore distribuzione ed un minor
scarto tra gli incassi delle varie società.
STAGIONE 2012/2013 Incassi Bundesliga € Mln Premier League € Mln Serie A € Mln Liga spagnola € Mln Prima squadra Bayen Monaco 25,80 Manchester United 71,80 Juventus 95,10 Barcellona 140,00
Ultima squadra Nuremberg 12,20 QPR 46,30 Pescara 21,38 Granada 12,00
Differenza 13,60 25,50 73,72 128,00
Incasso totale Mln € 343 1.113 865 604
% sui ricavi totali 17% 38% 51% 32%
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