540
Diversamente determinato, nei singoli ordinamenti giuridici anche in virtù della natura tipica o atipica del pericolo. L’essenzialità del requisito dell’urgenza ai fini della concessione della tutela cautelare è stata d’altra parte confermata anche dalla Corte di Giustizia comunitaria, secondo la quale tra le misure cautelari in senso proprio possono essere annoverate esclusivamente quelle emanate sulla base del presupposto dell’urgenza ed aventi carattere provvisorio, ovvero inidonee a pregiudicare la decisione definitiva sul merito della controversia. Per maggiori considerazioni v. Cap. III, § 2.3.
541
Evidenzia a riguardo L. DITTRICH, Il provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c., in Il
processo cautelare, 2a ed., a cura di G. TARZIA, cit., 219-220, che l’esigenza di celerità propria
della tutela cautelare può essere realizzata sia agendo sulle cadenze ordinatorie del processo sia, per l’appunto, consentendo al giudice di decidere sulla base di un materiale probatorio incompleto, nell’ipotesi in cui il tempo necessario per completare l’istruttoria sia eccessivo rispetto alle esigenze di celerità proprie della tutela cautelare.
542
Come si dirà infra § 3.2., il requisito del fumus è difatti diversamente inteso nei singoli ordinamenti europei: il che ha influito, unitamente ad altri fattori, sulla giurisprudenza comunitaria, la quale si è infatti mostrata tradizinalemnte incerta nella delimitazione di un tale presupposto
543
Non si può certo sottacere che, in taluni casi, l’accertamento sommario del fumus, può comportare il rischio che, all’esito del giudizio di merito, venga accertata, sulla base di una cognizione completa, l’inesistenza del diritto affermato dal ricorrente che pure ha beneficiato della misura cautelare (processualmente corretta ma sostanzialmente ingiusta: cfr. F.P. LUISO,
Diritto processuale civile, IV, cit., 156). Sulle conseguenze, anche in termini di responsabilità, di
una tale situazione v., da ultimo, l’accurata analisi di F. RAMOS ROMEU, La responsabilidad
2. I presupposti per la concessione dei provvedimenti cautelari nel processo
comunitario
In virtù dell’art. 83, § secondo, del regolamento di procedura dinanzi alla
Corte di Giustizia e dell’art. 104, § secondo, del regolamento di procedura di
fronte al Tribunale di primo grado
544, il ricorso cautelare deve evidenziare le
circostanze alla base dell’urgenza della domanda ed indicare i motivi di fatto e di
diritto che giustificano prima facie l’adozione del provvedimento provvisorio
richiesto
545.
544
Si tratta di specificazioni rispetto alle norme del Trattato istitutivo, estremamente generiche sul punto. Infatti l’art. 242 sancisce semplicemente che la Corte di Giustizia ha il potere di emanare misure cautelari quando “le circostanze lo richiedano” e l’art. 243 attribuisce alla stessa il potere di emanare anche gli altri provvedimenti provvisori necessari relativi a controversie pendenti dinanzi a sé. Sul punto cfr. C. IANNONE, Commento all’art. 242 del Trattato CE, cit., 1148.
545
In argomento v. S. ANSELMI, Rassegna della giurisprudenza comunitaria in tema di
procedure en référé, cit., 295 ss; G. BORCHARDT, The Award of Interim Measures by the European Court of Justice, cit., 20 ss; GRABITZ, Kommentar zum EWG-Vertrag, Monaco, 1986;
BOULOIS – DARMON, Contentieux communautaire, cit., 127 ss; DA CRUZ VILLACA, La
procédure en réfèré comme instrument de protection jurisdictionelle des particuliers en droit communautaire, cit., 256 ss; O. DE SCHUTTER, Les mesures provisoires devant la CJCE, cit., 93
ss; GONZALEZ BOTIJA, La tutela cautelar en el marco de la politica de pesca comun, in Rev.
inst. Eur., 1996, 171 ss; C. GRAY, Interim Measures of Protection in the European Court, cit.,
80; V: GREMENTIERI, Le misure cautelari nel processo comunitario, cit., 91; GROEBEN – THIESING – EHLERMANN, Kommentar zum EWG-Vertrag, cit, 4672; HUGLO, Cour de
Justice. Le référé, in Jurisclasseurs Europe, Paris, 1992, fsc. 390/161 – 29 ; IDEM, El procedimento de medidas cautelares ante el Tribunal de Justitia y el Tribunal de Primera Instancia de las Comunidades europeas, cit., passim; F.G. JACOBS, Interim Measures in the Law and Practice of the Court of Justice of the European Communities, cit., 38 ss; R. JOLIET, Protection juridctionelle provisoire eti droit communautaire, cit., 253; K.P.E. LASOK, The European Court of Justice, Practice and Procedure, cit., spec. 145 –176; LENAERTS – ARTS, Procedural law of the European Union, cit., 287 ss; MEGRET – WAELBROECK – LOUIS –
VIGNES – DEWOST, Le droit de la Communauté européenne, vol. 10, La Cour de justice. Les
actes des institutions, T. I, Bruxelles, 1983, 365; J. P. MERTENS DE WILMARS, Het kort geding voor het Hof van Justitie van de Europese gemeenschappen, cit., 32 ss; C. MORVIDUCCI, Le misure cautelari nel processo comunitario, cit., 143 ss; C. MORVIDUCCI, Fumus boni iuris e misure cautelari nel processo comunitario, cit., 705 ss; P. OLIVER, Interim Mesures : Some Recent Developments, cit., 7 ss; L.M. PAIS ANTUNES, Interim Mesures under EC Competition Law – Recent Developments, cit., 83 ss; B. PASTOR – E. VAN GINDERACHTER, La procédure en référé, cit., 561 ss; P. PESCATORE, Les mesures conservatoires et les référés, in La juridiction internationale permanente, Paris, 1987, 315 ss; L. QUERZOLA, Appunti sulle condizioni per la concessione della tutela cautelare nell’ordinamento comunitario, cit., 501 ss; RENGELLING –
MIDDEKE – GELLERMANN, Rechtsschutz in der Europaîschen Union, cit., 298 ss; RIDEAU – CHARRIER, Code de procedures européennes, Paris, 1994, 22; SLUSNY, Les mesures
provisoires dans la jurisprudence de la Cour de justice des Communautés européennes, cit., 127;
A. TIZZANO, I provvedimenti urgenti nel processo comunitario, in Studi in onore di Virgilio
Andrioli, Napoli, 1979, 360 – 395 ; D.A. TOMASEVIC, L’usage du référé devant la Cour de justice à l’encontre des Ètats membres de la Communauté européenne, cit., 25 ss ; G.
VANDERSANDEN – A. BARAV, Contentieux communautaire, cit., 428 ; E. VAN GINDERHACTER, Le référé en droit communautaire, cit., 113 ss; L. WEITZEL, Demander le