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LA SMART CITY E LA COLLABORAZIONE SMART: NUOVE SFIDE PER L’INNOVAZIONE

5. Discussioni e conclusion

Il lavoro di ricerca condotto ha permesso di analizzare concretamente sia la percezione che i cittadini hanno dei servizi di Smart City sia l’effettivo utilizzo da parte degli stessi, dando la possibilità di comprendere come sia possibile sviluppare idee innovative per migliorare la città, implementando progetti in grado di ottimizzare numerosi aspetti, che spaziano dalla governance alla mobilità, dalla tecnologia alla cura e alla tutela dell’ambiente, con un riguardo particolare alle esigenze e necessità dei cittadini.

Più in particolare, l’analisi quantitativa effettuata ha permesso innanzitutto di rilevare che il 78,7% degli individui intervistati ritiene che nelle città le infrastrutture svolgono un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda l’organizzazione della vita (ad esempio gestione del traffico, raccolta dei rifiuti, elettricità), ma anche per la sicurezza della salute nel 13,9% dei casi.

Dall’indagine empirica emerge, inoltre, che i servizi di Smart City che migliorano ed ottimizzano la qualità della vita dei cittadini sono principalmente legati allo sviluppo di nuove opportunità di lavoro per il 53,3% degli intervistati, mentre per il 27,9% sono le tecnologie della comunicazione che migliorano la vivibilità in generale.

Un ulteriore dato emerso dalla ricerca fa riferimento all’importanza del fattore culturale per il campione indagato: la maggior parte del campione intervistato intende migliorare il proprio sviluppo personale mediante, innanzitutto, l’accesso alle biblioteche e alla cultura, ma anche attraverso l’istruzione e la partecipazione ad attività formative organizzate per i cittadini.

Dall’analisi condotta risulta, inoltre, che gran parte del campione (80,3%) ritiene che i servizi di Smart City migliorino o possano migliorare la qualità della vita ma, allo stesso tempo, una fetta del campione (oltre il 20%) non li utilizza affatto: è possibile, pertanto, dedurre che, in Italia, non vi è ancora una spinta collettiva, tangibile e concreta verso il cambiamento in un’ottica di servizi intelligenti e smart considerando anche che circa il 25% del campione ritiene che nelle città manchino le infrastrutture di base e, pertanto, i servizi di Smart City siano un lusso inutile.

Volendo fare un parallelo con le città più smart al mondo, come ad es. Londra e Copenaghen, si intuisce come queste realtà siano all’avanguardia ed innovative nelle loro varie sfaccettature smart rispetto alla realtà analizzata. Sarebbe auspicabile, quindi, un’accelerazione della proposta e della diffusione dei servizi di Smart City da parte degli enti pubblici del nostro Paese, con l’obiettivo

5. Discussioni e conclusioni

Il lavoro di ricerca condotto ha permesso di analizzare concretamente sia la percezione che i cittadini hanno dei servizi di Smart City sia l’effettivo utilizzo da parte degli stessi, dando la possibilità di comprendere come sia possibile sviluppare idee innovative per migliorare la città, implementando progetti in grado di ottimizzare numerosi aspetti, che spaziano dalla governance alla mobilità, dalla tecnologia alla cura e alla tutela dell’ambiente, con un riguardo particolare alle esigenze e necessità dei cittadini.

Più in particolare, l’analisi quantitativa effettuata ha permesso innanzitutto di rilevare che il 78,7% degli individui intervistati ritiene che nelle città le infrastrutture svolgono un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda l’organizzazione della vita (ad esempio gestione del traffico, raccolta dei rifiuti, elettricità), ma anche per la sicurezza della salute nel 13,9% dei casi.

Dall’indagine empirica emerge, inoltre, che i servizi di Smart City che migliorano ed ottimizzano la qualità della vita dei cittadini sono principalmente legati allo sviluppo di nuove opportunità di lavoro per il 53,3% degli intervistati, mentre per il 27,9% sono le tecnologie della comunicazione che migliorano la vivibilità in generale.

Un ulteriore dato emerso dalla ricerca fa riferimento all’importanza del fattore culturale per il campione indagato: la maggior parte del campione intervistato intende migliorare il proprio sviluppo personale mediante, innanzitutto, l’accesso alle biblioteche e alla cultura, ma anche attraverso l’istruzione e la partecipazione ad attività formative organizzate per i cittadini.

Dall’analisi condotta risulta, inoltre, che gran parte del campione (80,3%) ritiene che i servizi di Smart City migliorino o possano migliorare la qualità della vita ma, allo stesso tempo, una fetta del campione (oltre il 20%) non li utilizza affatto: è possibile, pertanto, dedurre che, in Italia, non vi è ancora una spinta collettiva, tangibile e concreta verso il cambiamento in un’ottica di servizi intelligenti e smart considerando anche che circa il 25% del campione ritiene che nelle città manchino le infrastrutture di base e, pertanto, i servizi di Smart City siano un lusso inutile.

Volendo fare un parallelo con le città più smart al mondo, come ad es. Londra e Copenaghen, si intuisce come queste realtà siano all’avanguardia ed innovative nelle loro varie sfaccettature smart rispetto alla realtà analizzata. Sarebbe auspicabile, quindi, un’accelerazione della proposta e della diffusione dei servizi di Smart City da parte degli enti pubblici del nostro Paese, con l’obiettivo

principale di indirizzare i cittadini verso una riconversione dei servizi tradizionali in una chiave smart, in modo tale da migliorare e semplificare sia la vita dei cittadini che la vivibilità delle città stesse. Inoltre, in un contesto come quello italiano, con assenza di grandi metropoli e una forte identità culturale, sarebbe insensato pensare di trasformare i centri urbani in futuristiche megalopoli. Il vantaggio competitivo che emana un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, e un capitale sociale tra i più solidi al mondo, va valorizzato. Questo vantaggio è l’occasione per formulare un’idea distintiva e originale di città smart, nel quadro di un Paese uniformemente “più smart”, in cui si deve coniugare competitività del sistema e benessere dei cittadini.

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