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SOSTEGNO DEI MSNA CARE LEAVERS

4.1 DISEGNO DI RICERCA

Il mio disegno di ricerca si propone di approfondire i bisogni e gli interventi realizzati nei confronti dei “minori stranieri non accompagnati” neo maggiorenni con particolare riferimento alla situazione dei Care Leavers MSNA ai quali in corrispondenza della maggiore età, viene fatta coincidere la conclusione del percorso in accoglienza indipendentemente dal raggiungimento di una propria autonomia.

In Italia negli anni, non si è posta la giusta attenzione nel garantire una continuità a tutti coloro, che una volta maggiorenni, concludono il percorso di accoglienza in comunità o affido familiare. La normativa italiana si occupa di fornire a questi ragazzi delle strutture di accoglienza adatte alle loro esigenze garantendo loro una serie di diritti e tutele in quanto minori stranieri non accompagnati, indipendentemente dalla richiesta di protezione internazionale. Con il compimento della maggiore età, però, questa salvaguardia viene meno in quanto lo Stato ritiene che l’individuo sia in grado di provvedere autonomamente a sé stesso; non ponendosi il problema per coloro che non sono riusciti a maturare una propria autonomia durante il percorso in accoglienza. Solo recentemente, con la legge n. 47 del 2017 è stata sancita la possibilità di prevedere un prolungamento di tutela del sistema di accoglienza fino al 21esimo anno di età.

La legislazione Italiana, non ponendo particolare attenzione a questo delicato passaggio all’ “età adulta”, lascia i Comuni sprovvisti di linee guida da seguire, pertanto, ciascuna realtà territoriale si attiva autonomamente per farvi fronte.

La mia domanda di ricerca prevede di individuare se e come il territorio di Venezia risponde alla questione mediante interventi efficaci a sostegno dei Care Leavers MSNA. Il mio intento è quindi quello di individuare come il territorio abbia cercato di colmare questo vuoto normativo a sostegno di questa delicata fase di passaggio per i neomaggiorenni. L’obiettivo di ricerca è infatti quello di esplorare alcune progettualità significative realizzate a sostegno di questi ragazzi neomaggiorenni. Individuerò quindi, le principali risposte attivate dalla collaborazione tra il Comune di Venezia e il territorio

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per la realizzazione di interventi volti all’inclusione ed integrazione sociale, in questo caso, dei Care leavers MSNA in uscita dal percorso di accoglienza.

Per procedere con la mia analisi qualitativa, ho dedicato una prima parte della ricerca ad una conoscenza più ampia del contesto territoriale in cui è inserito il Comune di Venezia. A settembre 2017 si è costituito, per iniziativa di realtà del privato sociale e del pubblico, il Tavolo per i MSNA prevedendo quindi il coinvolgimento di diverse realtà territoriali che si attivano creando una rete collaborativa e proattiva in Veneto. Il tavolo pertanto ha un fuoco di attenzione a livello Regionale; per conoscere meglio come queste diverse realtà territoriali intervengono, analizzerò i verbali delle riunioni del Tavolo. Attraverso questo studio individuerò i bisogni ed interventi specifici realizzati inVeneto con particolare attenzione al Comune di Venezia oggetto particolare della mia ricerca.

Dopo questa analisi iniziale del contesto generale, mi concentrerò più nello specifico sul territorio veneziano mediante un’analisi narrativa delle principali progettualità che intervengono a sostegno dei Care Leavers MSNA. Per realizzare questa analisi mi servirò della documentazione scritta allo scopo di comprendere nello specifico gli interventi che ciascun progetto mette in campo, rispondendo così ai diversi bisogni riscontrati dai ragazzi che si trovano a vivere questo passaggio.

A seguire per addentrarmi meglio nella questione, dedicherò una parte del mio lavoro all’analisi dei dati ricavati dalle interviste rivolte a diversi professionisti che sono coinvolti in questa rete di progettualità. Questa analisi ermeneutica delle interviste mi permetterà di comprendere meglio il lavoro svolto da ciascuna realtà attiva, convergendo in categorie interpretative comuni ai progetti in questione quali: i bisogni e le questioni emergenti in merito alla questione dei Care Leavers e come i progetti cerchino di intervenire in merito. Attraverso una conoscenza più approfondita dei progetti potrò individuare gli elementi che contraddistinguono questi interventi cogliendo come ciascuno risponda a bisogni conclamati dei ragazzi che a 18 anni non hanno ancora raggiunto l’autonomia che viene loro richiesta. Individuerò poi le principali criticità, i riscontri postivi e possibili soluzioni di miglioramento individuali e della cittadinanza sociale.

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4.2 TAVOLO REGIONALE MSNA

Nella fase iniziale della mia ricerca, prima di concentrarmi nello specifico sull’oggetto della mia ricerca, ho ritenuto opportuno allargare le mie conoscenze in materia a livello territoriale della Regione Veneto.

Partecipare al Tavolo Regionale dei MSNA mi ha permesso di comprendere come i diversi contesti territoriali si siano attivati a sostegno dei minori stranieri non accompagnati, in particolare per quanto riguarda la loro uscita dal sistema di accoglienza. L’attivazione di queste realtà ha creato un network territoriale comune che si confronta ed interviene a sostegno di questi ragazzi. Per comprendere meglio i diversi interventi posti in essere da queste diverse realtà, ho analizzato i Verbali del Tavolo MSNA relativi all’anno 2018. Gli incontri vengono fissati generalmente ogni due mesi o mese e mezzo durante i quali condividono i percorsi attivati nei territori individuando azioni mirate e condivise collettivamente.

Il Tavolo della Regione Veneto è sorto recentemente (settembre 2017) dall’esigenza di creare un fronte comune a sostegno dei MSNA, permettendo una collaborazione tra diversi servizi attivi nel territorio. Questo strumento costituisce una grande risorsa in quanto vede un coinvolgimento tra pubblico e privato, i membri facenti parte sono: Comune di Venezia, Comune di Padova, Comune di Verona Cooperativa Porto Alegre (RO), Cooperativa Almanara (PD), Cooperativa AltreStrade (PD), Associazione Refugees Welcome Italia, Villaggio SOS Vicenza, CNCA Veneto, Opere Riunite Buon Pastore, APGXXIII (Padova, Treviso, Venezia), Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto, Tangram – Rete Famiglie Aperte, Coges – Progetto “I Care ”, Nuovo Villaggio Padova, Opera Don Calabria .

L’ analisi del Verbali mi ha permesso di comprendere come i membri di questo Tavolo intervengono a sostegno dei MSNA nel proprio contesto territoriale. Ad ogni incontro che si svolge con cadenza bimestrale, ciascun componente esprime e aggiorna gli altri membri delle novità, criticità che si sono presentate. “Il ‘ sistema Italia’ ha creato un sistema di gestione dell’emergenza, ma non un progetto strutturale di inclusione”(Responsabile di Refugees Welcome) . Oltre a momenti di confronto tra le diverse realtà,

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Ho potuto osservare come ogni realtà portasse la propria esperienza, tra criticità nuovi interventi e prospettive future. Il confronto tra le diverse realtà permette di vedere le differenze tra i diversi territori in merito agli interventi a sostegno dei MSNA e dei care leavers MSNA; alcune realtà agiscono con maggiori iniziative, questo è dovuto sia dalla consistenza di MSNA che caratterizza ciascun territorio, sia dall’attivazione del terzo settore in merito.

Nel corso dell’anno appena concluso, ho potuto comprendere il percorso che hanno preso alcuni interventi dalla fase iniziale di progettazione al loro avvio. Tra i principali interventi che sono stati implementati e avviati sono: progetto “Never Alone” e il “Terre Ferme”. Per il primo progetto “sono stati realizzati due workshop a Padova con il la collaborazione del Comune, degli operatori delle comunità e con le famiglie al fine di individuare spunti e modelli per una successiva formazione rivolta a famiglie affidatarie” (Operatore del Nuovo Villaggio, Padova). Tale progetto lo analizzerò nei paragrafi

successivi in quanto è attivo anche nel territorio Veneziano; grazie all’analisi dei verbali, ho potuto notare l’evoluzione di tale progetto nel corso dei mesi. Lo stesso vale per il progetto “Terreferme”, il cui obiettivo è quello di sperimentare un modello di affido su scala nazionale relativi all’accoglienza di ragazzi accolti a Palermo. A maggio il progetto era in fase di implementazione iniziato con i percorsi formativi per le famiglie e singoli futuri affidatari. Nel Tavolo tenuto nel mese di dicembre, si sono potuti riscontrare i primi esiti con l’inserimento di 4 ragazzi in famiglia; ho potuto quindi osservare l’evolversi di questa progettualità tra problematicità e riscontri positivi. a tal riguardo sorgono questioni trasversali: “Bisogna capire quanto de- professionalizziamo la comunità e quanto professionalizziamo la famiglia; interessante sarebbe un approccio di rete”(Operatore CNCAVeneto) .

Un altro intervento in fase di avvio è il “Progetto AGIA” il cui obiettivo è quello di sostenere coordinare e gestire tutto quello che concerne il sistema di tutori volontari. Questo è un progetto nazionale finanziato dal FAMI e promosso dall’ Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; gli enti di riferimento per questo progetto sono: la rete Opera Don Calabria-CNCA-Avvocato di strada. Il progetto è stato avviato a dicembre pertanto è stato solo condiviso con i membri del Tavolo.

Nel 2015 la Regione ha avviato in fase sperimentale la messa a disposizione di alcuni appartamenti da rivolgere ai MSNA in uscita dalle comunità; alcune realtà hanno già

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avviato da tempo la sperimentazioni (Don Calabria a Verona, L1, Gea a Venezia ecc.). A settembre 2018 è stato indetto un tavolo dalla Regione con gli enti sperimentatori per poter riscontrare gli esiti di questo investimento. La diffusione di informazioni e condivisioni permette di poter intervenire al meglio nel rispondere a bisogni comuni; il Don Calabria ad esempio in seguito agli esiti positivi degli alloggi, ha istituito un Albo Comunale degli appartamenti a sostegno dei care leavers.

Condividere gli esiti positivi che ciascuna realtà sperimenta è d’aiuto e di esempio per gli altri territori permettendo la creazione di linee da poter seguire.

L’aver analizzato i Verbali del Tavolo mi ha permesso di conoscere come le diverse realtà del Veneto stanno fronteggiando le diverse questioni che coinvolgono i ragazzi a conclusione del percorso in accoglienza. Il Tavolo del MSNA costituisce un grande esempio di collaborazione e attivazione del territorio prevedendo un coinvolgimento tra enti pubblici e privati a sostegno di un fronte comune.