• Non ci sono risultati.

Articolo 2 Oggetto Dell’Accordo

8. Disposizioni generali

1. Premesse

Nel presente allegato vengono definite la procedura e le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione al trasferimento im-mediato in proprietà degli alloggi realizzati con contributi pubblici inizialmente destinati alla locazione o assegnazione in godimen-to a termine di medio periodo da cooperative o imprese edilizie nell’ambito del programma di Edilizia Residenziale Sociale 2010 (ERS 2010).

Il contributo pubblico erogato nell’ambito di tale programma obbliga gli operatori di cui all’art. 14, comma 3, L.R. n. 24/2001, a destinare gli alloggi realizzati alla locazione o all’assegnazione in godimento a termine di medio periodo per un determinato perio-do, e al rispetto di quanto previsto nella convenzione sottoscritta dall’operatore con il Comune o nell’atto unilaterale d’obbligo e degli impegni assunti con la domanda di partecipazione al bando.

A seguito del rilascio da parte della Regione della autoriz-zazione gli alloggi possono essere alienati ai nuclei familiari che hanno manifestato interesse all’acquisto immediato, venendo quindi meno il vincolo della destinazione alla locazione a termi-ne di medio periodo.

2. Ambito di applicazione

L’autorizzazione al trasferimento in proprietà immediata può essere richiesta dagli operatori attuatori dell’intervento esclusiva-mente a favore del nucleo familiare che ha manifestato l’interesse ad acquisire direttamente in proprietà l’alloggio oggetto di con-tributo, anziché dopo un periodo in locazione o assegnazione in godimento a termine di medio periodo.

L’assegnazione deve aver luogo entro il termine fissato al punto 3.3 dell’allegato A alla delibera G.R. 252/2011.

3. Modalità di presentazione della domanda

La presentazione della domanda, in regola con l’imposta di bollo [1], redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva di certifi-cazione e di atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R.

n. 445 del 2000, deve essere effettuata compilando esclusivamente la modulistica predisposta dalla Regione, disponibile alla pagi-na web dedicata alle “vendite e locazioni” al seguente indirizzo:

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative Il modulo di richiesta e la documentazione allegata devono essere inviati per posta certificata (PEC) all’indirizzo [email protected].

Tutti i documenti devono essere prodotti in formato pdf; la richiesta di autorizzazione e le dichiarazioni sostitutive devono essere firmate digitalmente dal sottoscrivente.

4. Assenso del Comune alla trasformazione

Al fine del rilascio dell’autorizzazione da parte della Regio-ne è Regio-necessario che il ComuRegio-ne abbia espresso il proprio assenso

alla vendita immediata degli alloggi con indicazione in ordine alla necessità o meno di modificare la convenzione o atto unila-terale d’obbligo

L’assenso del Comune dovrà essere raccolto dall’operatore prima della presentazione della domanda alla Regione e allega-to alla domanda stessa.

5. Convenzioni o atti unilaterali d’obbligo

Le convenzioni o gli atti unilaterali d’obbligo, nei casi in cui ciò sia necessario, devono conseguentemente essere modificate, prima della alienazione degli alloggi.

6. Contributo

L’operatore è tenuto a riconoscere l’intero ammontare del contributo erogato spettante al singolo alloggio al nucleo fami-liare al momento della stipula dell’atto pubblico di assegnazione/

trasferimento della proprietà in conto prezzo di vendita.

Nell’atto pubblico sopra citato oltre agli obblighi, vincoli, requisiti sanzioni previsti nel bando dovrà essere espressamente riportato l’importo del contributo.

Nel caso in cui gli atti notarili non contenessero quanto so-pra indicato dovranno essere integrati con ulteriore apposito atto.

Il calcolo del contributo da riconoscere al nucleo familia-re continua a essefamilia-re determinato secondo le modalità stabilite dalla delibera della Giunta 252/2011 al punto 5.1 dell’Allega-to A così come modificate dalla delibera della Giunta regionale n. 1377/2017, nel caso di alloggi già assegnati in locazione o as-segnazione in godimento a termine di medio periodo alla data di adozione del presente provvedimento.

7. Obblighi residui

L’operatore è tenuto al rispetto di tutte le obbligazioni assun-te in fase di parassun-tecipazione al Bando, con particolare riguardo a quelle che hanno consentito l'attribuzione di punteggi premiali.

Ne può essere ammessa la deroga solo per eccezionali motivi.

In ogni caso, la deroga non è ammessa nel caso in cui la perdita dei punti premiali originariamente assegnati, comporti l’esclu-sione dalla graduatoria.

8. Disposizioni generali

Termine di conclusione del procedimento

Il procedimento deve concludersi con provvedimento espres-so entro il termine di 45 giorni, ai sensi dell’art. 16, comma 2, lett. d), della L.R. n. 32 del 1993.

La Regione, ad esito del procedimento istruttorio, autorizza la vendita dell’alloggio a favore del nucleo familiare che ha ma-nifestato interesse ad acquisire in proprietà l’alloggio anziché in locazione o assegnazione in godimento a termine di medio pe-riodo.

Sospensione dei termini

Qualora nel corso dell’istruttoria si ravvisi la necessità di integrazioni documentali o di chiarimenti, la Regione ne dà co-municazione al soggetto interessato assegnando, ai sensi dell’art.

2, comma 7, della L. n. 241 del 1990, il termine di 30 giorni per provvedere ad integrare la documentazione o inviare i chiarimenti.

La comunicazione indicata sospende i termini per la conclu-sione del procedimento, che riprendono a decorrere dalla data di presentazione delle integrazioni documentali o dei chiarimenti richiesti o, in mancanza, dalla data di scadenza del termine dei 30 giorni.

La mancata presentazione della documentazione o dei chia-rimenti richiesti, o il mancato rispetto del termine dei 30 giorni,

comporta l’improcedibilità della domanda, ai sensi dell’art. 2, comma 1, della L. n. 241 del 1990, che verrà disposta con deter-mina dirigenziale.

Provvedimento conclusivo

Il procedimento si conclude con provvedimento espresso ai sensi dell’art. 2, comma 1, della L. n. 241 del 1990 ed è trasmes-so al richiedente, ove possibile via PEC.

Il provvedimento di improcedibilità non pregiudica la facol-tà di presentarne una nuova richiesta di autorizzazione.

Il provvedimento di diniego viene emanato in conformità alla disciplina prevista all’art. 10-bis della L. n 241 del 1990 re-lativa alla comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza.

Avverso di essi si può ricorrere, secondo le leggi nazionali, al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) o al Capo del-lo Stato.

Condizioni per il perfezionarsi dell’atto autorizzativo Dal ricevimento da parte dell’operatore dell’atto autorizza-tivo decorre il termine perentorio di tre mesi per modificare la convenzione o atto unilaterale d’obbligo, ove necessario.

L’autorizzazione alla vendita si perfeziona con la modifi-ca della convenzione comunale o atto unilaterale d’obbligo, ove necessario.

Il rogito deve riportare gli estremi della eventuale modifica della convenzione.

Competenza ad emanare il provvedimento

In conformità alle disposizioni normative vigenti ed in appli-cazione delle prescrizioni tecnico-operative indicate nella delibera della Giunta regionale n. 2416/2008 e s.m., il provvedimento è ap-provato con determinazione del dirigente regionale competente.

Revoca del contributo

La Regione procede alla revoca del contributo erogato con conseguente restituzione dello stesso maggiorato degli interessi legali ai sensi dell’art. 1282 del Codice civile, nel caso di alie-nazione dell'alloggio effettuata in difetto dell'autorizzazione regionale.

Controlli delle dichiarazioni sostitutive

In tutti i casi in cui è previsto che le situazioni o i fatti possa-no essere comprovati mediante dichiarazioni sostitutive ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000, la Regione provve-de ad effettuare controlli secondo la normativa vigente.

[1] La marca da bollo di importo pari a 16,00 euro deve essere applicata sulla copia cartacea. Nel caso di inoltro della doman-da tramite PEC la stessa deve essere conservata doman-dal richiedente e nella domanda devono essere riportati i dati reperibili sulla marca da bollo (data emissione e codice identificativo). Il bollo deve riportare una data anteriore a quella di invio della domanda.

La mancata presentazione dello stesso nei casi dovuti compor-ta la non regolarità dell’iscompor-tanza e la conseguente segnalazione all’Agenzia delle Entrate. La copia cartacea deve essere esibita a richiesta della Regione.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 NO-VEMBRE 2020, N. 1756

Riconoscimento di contributi a sostegno della mobilità casa-la-voro: criteri di riparto e assegnazione delle risorse - Delibera di Giunta regionale n. 333/2020 programma Fondo regiona-le disabili anno 2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti:

- la Legge 12 marzo 1999, n.68 “Norme per il diritto al la-voro dei disabili” e ss.mm.ii.;

- il D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150 "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183" ss.mm.ii.;

- il D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 "Disposizioni di raziona-lizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”e ss.mm.ii.;

Richiamate le Leggi Regionali:

- n. 12/2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione pro-fessionale anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 17/2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro” e ss.mm.ii.;

- n. 13/2015, “Riforma del sistema di governo regionale e lo-cale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province,

Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;

- n. 40/2001 recante “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4” per quanto applicabile;

- n. 30/2019 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2020-2022 (legge di stabilità regionale 2020)”;

- n. 31/2019 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

- n. 3/2020 “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regio-ne Emilia-Romagna 2020-2022”;

- n. 4/2020 “Assestamento e prima variazione generale al bi-lancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2386/2019 “Approvazione del documento tecnico di ac-compagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022” e s.m.i.;

- n. 984/2020 “Aggiornamento del documento tecnico di ac-compagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Vista la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 75 del 21 giugno 2016 "Programma triennale delle politiche formati-ve e per il lavoro – (Proposta della Giunta regionale in data 12 maggio 2016, n. 646)”;

Richiamato, in particolare, l’art. 31 della L.R. n. 13/2019, che al comma 1, stabilisce che “Il Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro, in attuazione dell’articolo 44, comma 1, della Legge regionale n. 12 del 2003, è prorogato fino all’approva-zione del nuovo programma da parte dell’Assemblea legislativa”;

Visto l’articolo 19, (Fondo regionale per l’occupazione del-le persone con disabilità) della sopra richiamata L.R. n. 17/2005,

così come modificato dall'art. 84 della L.R. 13/2015 e ss.mm.

ii., nonché dall’art. 15 della L.R. n. 22/2015, laddove prevede l’istituzione del Fondo regionale dell’Emilia-Romagna per l’oc-cupazione delle persone con disabilità, stabilendo che la Giunta regionale, a seguito dei processi di collaborazione interistituziona-le e di concertazione sociainteristituziona-le, sentite interistituziona-le associazioni delinteristituziona-le persone con disabilità comparativamente più rappresentative, ne program-mi annualmente le risorse;

Richiamata la propria deliberazione n. 333 del 14 aprile 2020

“Programmazione anno 2020 delle risorse Fondo regionale perso-ne con disabilità. Approvazioperso-ne del programma annuale”;

Dato atto che con la sopra richiamata propria deliberazione n. 333/2020 si è stabilito che, con propri successivi atti, si sarebbe proceduto all’approvazione delle procedure per rendere disponi-bili le misure di intervento a favore dei destinatari previsti dal Programma annuale 2020;

Richiamati gli interventi di cui al punto 4, lettera c.3 “Rico-noscimenti di contributi a sostegno della mobilità casa – lavoro”, per i quali il Programma annuale 2020 prevede:

- i destinatari dei contributi;

- la possibilità di stipulare Accordi fra più Enti capofila di-strettuali, anche individuando come capofila un altro soggetto (Città Metropolitana di Bologna, Provincia), al fine di garantire una maggiore omogeneità e parità di trattamento in condizioni/

situazioni simili nonché una gestione più efficace delle risorse;

- la possibilità di assegnare risorse agli Enti capofila distret-tuali, o ad eventuali altri soggetti individuati sulla base degli Accordi di cui al precedente alinea, sulla base di criteri condivisi con l’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia-Ro-magna, solo a seguito della verifica in merito all’utilizzo delle risorse già assegnate in attuazione del Piano 2019 con la propria deliberazione n. 2305 del 22/11/2019 “Riconoscimento di con-tributi a sostegno della mobilità casa-lavoro: criteri di riparto e assegnazione delle risorse - DGR n. 426/2019 Programma fon-do regionale disabili anno 2019”;

Dato atto che è stata presentata la rendicontazione dell’at-tività a chiusura del Piano 2019 da parte degli Enti attuatori, ad eccezione:

- di n. 2 Enti che non hanno fornito riscontro in merito alla realizzazione di procedure per attivare gli interventi, di se-guito riportati:

- Unione dei Comuni Val d'Enza - Distretto Montecchio Emi-lia;

- Unione Comuni Pianura Reggiana - Distretto di Correggio;

- di n. 6 Enti che hanno tuttora in corso le procedure per dare attuazione al suddetto Piano, di seguito riportati:

- Comune di Piacenza - Distretto Urbano Piacenza;

- Comune di Langhirano - Distretto Sud Est Parma;

- Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano - Distretto di Castelnovo ne' Monti;

- Unione Comuni Modenesi Area Nord – Distretto di Mi-randola;

- Città Metropolitana di Bologna;

- Comune di Ferrara - Distretto Ferrara -CENTRO-NORD;

Preso atto della verifica in merito all’utilizzo delle risorse già assegnate in attuazione del Piano 2019, i cui esiti sono riportati nell’Allegato 2) “Utilizzo risorse anno 2019”, parti integranti e sostanziali del presente atto;

Visto l’accordo, pervenuto in data 22/10/2019 PG/2019/777733, formalizzato fra la Città Metropolitana di Bologna ed i sette En-ti capofila distrettuali del territorio metropolitano, nel quale si prevede la gestione unitaria e centralizzata da parte della Città metropolitana delle risorse del Fondo Regionale Disabili relati-ve alla mobilità casa-lavoro per l'intero territorio metropolitano, con finalità di semplificazione nell’assegnazione dei contributi di sostegno alla mobilità casa-lavoro, oltre che di omogeneità di trattamento dei beneficiari;

Preso atto che all’Art. 4 del suddetto Accordo, con riferi-mento alla sua durata, si prevede che esso decorre dalla data di sottoscrizione e scade contestualmente alla “Convenzione qua-dro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, tuttora in vigo-re come risulta da comunicazione in tal senso, acquisita al prot.

n. 06/10/2020.0642306.E e conservata agli atti del Servizio;

Ritenuto pertanto di assegnare alla Città Metropolitana di Bologna, che si assumerà conseguentemente l’obbligo di rendi-contazione, il budget complessivo risultante dalle somme previste per i singoli Distretti del territorio metropolitano;

Considerata la particolare congiuntura economico/produttiva creatasi a seguito dell’epidemia da COVID-19, che ha compor-tato:

- da un lato, il periodo di chiusura di gran parte delle attività produttive e il diffondersi di modalità di lavoro da remoto con con-seguente riduzione degli spostamenti casa-lavoro per l’anno 2020;

- dall’altro, le difficoltà segnalate da alcuni Distretti nel-lo svolgimento delle procedure per l’attuazione degli interventi di cui alla propria deliberazione n.2305/2019 e relative all’an-no 2019;

Valutato pertanto di destinare all’intervento denominato “Ri-conoscimento di contributi a sostegno della mobilità casa-lavoro”

risorse pari ad euro 950.000,00 a valere sul Fondo regionale per-sone con disabilità, Programma annuale 2020, di cui alla propria deliberazione n. 333/2020, confermando per il riparto delle risor-se la percentuale di suddivisione del budget complessivo adottata nell’anno 2019;

Dato atto che, come previsto nel Programma annuale 2020, le modalità e i criteri per il riconoscimento di contributi a soste-gno della mobilità casa-lavoro ed i criteri di riparto delle risorse sono stati condivisi con l’Assessorato alle Politiche Sociali;

Ritenuto pertanto con il presente atto, quali parti integranti e sostanziali dello stesso, di approvare:

- l’Allegato 1) “Criteri e modalità per la realizzazione delle attività per il riconoscimento di contributi a sostegno della mo-bilità casa-lavoro e criteri di riparto – Anno 2020”;

- l’Allegato 2) “Utilizzo risorse anno 2019”;

- l’Allegato 3) “Tabella di riparto risorse mobilità casa-la-voro – Anno 2020”;

Ritenuto di disporre l’assegnazione agli Enti Capofila distret-tuali ed alla Città Metropolitana di Bologna per gli interventi di mobilità casa-lavoro delle somme indicate a fianco di ciascuno di essi nella suddetta “Tabella di riparto risorse mobilità casa-lavoro – Anno 2020”, di cui all’Allegato 3), parte integrante e sostanziale del presente atto, per un onere finanziario comples-sivo di euro 950.000,00;

Stabilito che le risorse saranno erogate in un’unica soluzione, a conclusione delle attività, a seguito di presentazione, da parte di ciascun Ente capofila distrettuale e da parte della Città

Metro-politana di Bologna per i Distretti del territorio metropolitano, al Servizio “Attuazione degli interventi e delle politiche per l’i-struzione, la formazione e il lavoro” di specifico rendiconto, di norma entro il 30 settembre 2021, in cui dovranno essere indicati, in forma aggregata, i beneficiari delle risorse e i relativi importi erogati, nonché l’attestazione di aver effettuato i controlli secon-do le modalità e i criteri individuati negli atti che definiscono le singole procedure adottate;

Dato atto che le suddette risorse, pari ad euro 950.000,00, trovano attualmente copertura sul pertinente Capitolo di spesa U76572 “Assegnazione agli enti delle amministrazioni locali per la promozione e sostegno, l'inserimento e la stabilizzazione nel lavoro delle persone con disabilità (art.14, l. 12 marzo 1999, n.68 e art. 19 della L.R. 1 agosto 2005, n.17)” del bilancio finanzia-rio gestionale 2020-2022, anno di previsione 2020 che presenta la necessaria disponibilità, approvato con la propria deliberazio-ne n. 2386/2019 e ss.mm.ii.;

Visto il D.Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in ma-teria di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di Bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42” e ss.mm.ii.;

Atteso che:

- con riferimento a quanto previsto relativamente all’impu-tazione della spesa dal comma 1 del citato art. 56, del D.Lgs. n.

118/2011 e ss.mm.ii. e dal punto 5.2 dell’allegato 4.2 al medesimo decreto, secondo i termini di realizzazione delle attività e delle modalità di erogazione previste dal presente provvedimento, per procedere al loro finanziamento la spesa di cui al presente atto è interamente esigibile nell’anno di previsione 2021;

- ricorrano gli elementi di cui al D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.

ii. in relazione all’esigibilità della spesa nell’anno 2021 e che per-tanto si possa procedere con il presente atto all’assunzione del relativo impegno di spesa a favore degli Enti Capofila Distrettuali e della Città Metropolitana di Bologna per un importo comples-sivo di euro 950.000,00;

- Preso atto che l’attestazione che la procedura del con-seguente pagamento disposto in attuazione del presente atto è compatibile con le prescrizioni previste dall’art. 56, comma 6, del citato D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., dovrà essere resa nei successivi provvedimenti nei quali si articolerà la procedura di spesa per l’anno 2021;

- sulla base delle valutazioni effettuate dal competente Ser-vizio, per la fattispecie qui in esame non sussiste in capo alla Regione l’obbligo di cui all’art. 11 della Legge n. 3/2003 in quan-to il Codice Unico di Progetquan-to – non richiesquan-to per i trasferimenti di risorse tra Amministrazioni pubbliche - dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte degli Enti competen-ti responsabili degli intervencompeten-ti in sede di ucompeten-tilizzo delle somme qui assegnate;

Ritenuto, in relazione al percorso amministrativo contabi-le individuato per rendere operativa l’applicazione dei principi e postulati previsti dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. in tema di attivazione del Fondo Pluriennale Vincolato, relativa all’esigibi-lità della spesa per l’anno 2021 l’importo complessivo di euro 950.000,00, di procedere alla registrazione del suddetto importo con utilizzo delle risorse finanziarie allocate sul capitolo 76572 del bilancio finanziario gestionale 2020-2022, anno di previsio-ne 2020, rinviando ad un successivo provvedimento le procedure di registrazione e regolarizzazione contabile al fine di allocare le risorse nell’anno di previsione 2021;

Stabilito che il Responsabile del Servizio “Gestione e liqui-dazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'autorità di gestione FSE” provvederà con proprio atto formale, alla liquidazione delle risorse destinate al finanziamento dell’attività nonché alla richiesta di emissione di titoli di pagamento a favore degli Enti Capofila distrettuali e del-la Città Metropolitana di Bologna - cui viene assegnato il budget complessivo risultante dalle somme previste per i singoli Distretti del territorio metropolitano e che si assume, conseguentemente, l’obbligo di rendicontazione - secondo le modalità e termini de-finiti con il presente provvedimento, previa comunicazione da parte del Servizio “Attuazione degli interventi e delle politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro” attestante l’avvenuto controllo e la regolarità della documentazione ricevuta;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino del-la disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino del-la disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;