SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO DEL PROGETTO “PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA PISTA CICLOPEDONALE PORTOMAGGIORE –
7. Disposizioni generali
Termine di conclusione del procedimento
Il procedimento deve concludersi con provvedimento espresso entro il termine di 45 giorni, ai sensi dell’art. 16, comma 2, lett. d), della L.R. n. 32 del 1993.
La Regione, ad esito del procedimento istruttorio, autorizza la trasformazione del titolo di godimento dell’alloggio e determina la somma da restituire secondo quanto indicato nel punto precedente.
Sospensione dei termini
Qualora nel corso dell’istruttoria si ravvisi la necessità di integrazioni documentali o di chiarimenti, la Regione ne dà comunicazione al soggetto interessato assegnando, ai sensi dell’art.
2, comma 7, della L. n. 241 del 1990, il termine di 30 giorni per provvedere ad integrare la documentazione o inviare i chiarimenti.
La comunicazione indicata sospende i termini per la conclusione del procedimento, che riprendono a decorrere dalla data di presentazione delle integrazioni documentali o dei chiarimenti richiesti o, in mancanza, dalla data di scadenza del termine dei 30 giorni.
La mancata presentazione della documentazione o dei chiarimenti richiesti, o il mancato rispetto del termine dei 30 giorni, comporta l’improcedibilità della domanda, ai sensi dell’art. 2, comma 1, della L. n. 241 del 1990, che verrà disposta con determina dirigenziale.
Provvedimento conclusivo
Il procedimento si conclude con provvedimento espresso ai sensi dell’art. 2, comma 1, della L. n. 241 del 1990 ed è trasmesso al richiedente, ove possibile via PEC.
Il provvedimento di improcedibilità non pregiudica la facoltà di presentarne una nuova richiesta di autorizzazione.
Il provvedimento di diniego viene emanato in conformità alla disciplina prevista all’art. 10-bis della L. n 241 del 1990 relativa alla comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza.
Avverso di essi si può ricorrere, secondo le leggi nazionali, al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) o al Capo dello Stato.
Condizioni per il perfezionarsi dell’atto autorizzativo
Dal ricevimento da parte dell’operatore dell’atto autorizzativo decorre il termine perentorio di sei mesi per effettuare il versamento della somma e per modificare la convenzione o atto unilaterale d’obbligo, ove necessario.
L’autorizzazione alla trasformazione del titolo di godimento si
perfeziona con la restituzione della somma alla Regione e con la modifica della convenzione comunale o atto unilaterale d’obbligo, ove necessario.
Il rogito deve riportare gli estremi del versamento stesso e della eventuale modifica della convenzione.
Competenza ad emanare il provvedimento
In conformità alle disposizioni normative vigenti ed in applicazione delle prescrizioni tecnico-operative indicate nella delibera della Giunta regionale n. 2416/2008 e s.m., il provvedimento è approvato con determinazione del dirigente regionale competente.
Revoca del contributo
La Regione procede alla revoca del contributo erogato con conseguente restituzione dello stesso maggiorato degli interessi legali ai sensi dell’art. 1282 del Codice civile, nel caso di alienazione dell'alloggio effettuata in difetto dell'autorizzazione regionale.
La stessa disposizione si applica nel caso in cui sia stata rilasciata l’autorizzazione alla alienazione dell’alloggio ma il rogito sia stato stipulato senza aver versato la somma alla Regione, in quanto in tal caso l’autorizzazione non si è perfezionata.
Controlli delle dichiarazioni sostitutive
In tutti i casi in cui è previsto che le situazioni o i fatti possano essere comprovati mediante dichiarazioni sostitutive ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000, la Regione provvede ad effettuare controlli secondo la normativa vigente.
Disposizione di rinvio
Le richieste di trasformazione del titolo di godimento degli alloggi destinati alla locazione e all’assegnazione in godimento a termine previste da specifiche programmazioni regionali continuano ad essere istruite sulla base degli specifici atti di programmazione, fermo restando l’applicazione di quanto riportato nel presente allegato, limitatamente agli aspetti procedimentali e in quanto compatibili.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 NO-VEMBRE 2020, N. 1491
Istituzione Corsi maestri di sci anno formativo 2020/2021 ai sensi della legge regionale n. 42/1993
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Vista la Legge 8 marzo 1991, n. 81 “Legge quadro per la professione di maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di ordinamento della professione di guida alpina”, ed in partico-lare il secondo comma dell’art. 11 che prevede che le Regioni determinino le modalità per il periodico aggiornamento tecni-co, didattico e culturale dei maestri di sci ed il secondo comma dell'art. 6 che stabilisce che “I corsi sono organizzati dalle Re-gioni con la collaborazione dei collegi di cui all'art. 13 nonché degli organi tecnici della federazione italiana sport invernali se-condo modalità stabilite dalle leggi regionali”;
Viste le Leggi Regionali:
- 9 dicembre 1993, n. 42 "Ordinamento della professione di maestro di sci" e ss.mm.;
- 30 giugno 2003, n. 12 "Norme per l'uguaglianza delle op-portunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro" e ss.mm.ii;
Vista la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Re-gione Emilia-Romagna n. 75 del 21 giugno 2016 “Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro – (Proposta del-la Giunta regionale in data 12 maggio 2016, n. 646)”;
Richiamato, in particolare, l’art.31 della L.R.n.13/2019 che al comma 1 stabilisce che “Il Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro, in attuazione dell'articolo 44, comma 1, della Legge regionale n. 12 del 2003, è prorogato fino all'approva-zione del nuovo programma da parte dell'Assemblea legislativa”;
Considerato che con riferimento in particolare all'art. 4 della succitata L.R. n. 42/93, è previsto che la Giunta regionale, senti-to il Consiglio direttivo del Collegio regionale dei maestri di sci e la Federazione italiana sport invernali (FISI), deliberi la durata, i programmi, l'organizzazione, il luogo di svolgimento, e le prove finali dei corsi, nonché le prove selettive per l'ammissione ad essi;
Dato atto che in attuazione di quanto previsto dalla sopracita-ta L.R. n. 42/1993 sono pervenute da parte del Collegio regionale dei maestri di sci dell'Emilia-Romagna e conservate agli atti del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”, le proposte dettaglia-te relativamendettaglia-te ai percorsi riferiti all’a.f. 2020/2021, di seguito indicati:
- Corso di aggiornamento sci Alpino/Fondo/Snowboard;
- Corso di formazione maestri di sci in discipline Alpine;
- Corso propedeutico di preparazione alle selezioni per ac-cedere al corso formazione maestri di sci in discipline Alpine;
Preso atto del parere favorevole espresso dalla Federazio-ne Italiana Sport Invernali (F.I.S.I.) sul programma proposto dal Collegio regionale dei Maestri di sci, parimenti acquisito agli at-ti del Servizio “Programmazione delle poliat-tiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;
Ritenuto di istituire, in coerenza a quanto previsto dalle leg-gi releg-gionali, i sopra elencati corsi:
- Corso di aggiornamento sci Alpino/Fondo/Snowboard;
- Corso propedeutico di preparazione alle selezioni per ac-cedere al corso formazione maestri di sci in discipline Alpine;
Dato atto che il Collegio regionale dei maestri di sci è tenu-to ad attuare i corsi elencati coerentemente con quantenu-to descrittenu-to nei progetti presentati e che si istituiscono con il presente atto;
Richiamati:
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso e gli obblighi di pubblicità, tra-sparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e succ. mod.;
- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 “Ap-provazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” ed in particolare l’allegato D “Di-rettiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;
Vista inoltre la Legge Regionale n.43/2001 recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" ss.mm.ii.;
Viste le proprie deliberazioni:
- n.2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizza-tive e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.
Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii;
- n.56/2016 "Affidamento degli incarichi di Direttore Gene-rale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001";
- n.1107/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazio-ne della seconda fase della riorganizzaziodell'implementazio-ne avviata con delibera 2189/2015";
- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” ed in particolare l’allegato A);
- n.87/2017 "Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbli-che per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell'art.18 della L.R. 43/2011, presso la Direzione Generale Economia del-la Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";
- n. 1059/2018 "Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agen-zie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'A-nagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)";
- n. 733/2020 "Piano dei fabbisogni di personale per il trien-nio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei direttori generali e dei direttori di Agenzia e Istituto in scadenza il 30/06/2020 per con-sentire una valutazione d'impatto sull'organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell'emergenza COVID-19. Approvazione";
Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1174/2017
"Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Ge-nerale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi delibera
per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmen-te richiamaintegralmen-te:
1. di prendere atto che in attuazione della Legge 8 marzo 1991 n. 81 e della Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 42 in premessa citate relativamente all’anno formativo 2020/2021 il Collegio regionale dei maestri di sci della Regione Emilia-Ro-magna, con note acquisite agli atti del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e del-la conoscenza”, ha presentato le proposte dettagliate riferite ai seguenti corsi:
- Corso di aggiornamento sci Alpino/Fondo/Snowboard;
- Corso di formazione maestri di sci in discipline Alpine;
- Corso propedeutico di preparazione alle selezioni per ac-cedere al corso formazione maestri di sci in discipline Alpine;
2. di istituire, in coerenza a quanto previsto dalle leggi
regio-nali, i sottoelencati corsi:
- Corso di aggiornamento sci Alpino/Fondo/Snowboard;
- Corso di formazione maestri di sci in discipline Alpine;
- Corso propedeutico di preparazione alle selezioni per ac-cedere al corso formazione maestri di sci in discipline Alpine;
3. di dare atto che le modalità ed i tempi di svolgimento de-gli stessi risultano descritti in forma dettade-gliata nelle proposte presentate dal Collegio regionale dei Maestri di sci, agli atti del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;
4. di prevedere che il Collegio regionale dei Maestri di sci attui i corsi coerentemente con quanto descritto nei progetti pre-sentati e che si istituiscono con il presente atto;
5.di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provve-derà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblica-zione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenpubblica-zione della corruzione, ai sensi dell'art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;
6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazio-nelavoro.regione.emilia-romagna.it.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 NOVEMBRE 2020, N. 1493
Presa d'atto del nuovo quadro economico e del nuovo cronoprogramma del progetto per la realizzazione della nuova sede ARPAE - Sezione Provinciale di Ravenna. Proroga del termine di conclusione. Art. 21, comma 1, lett. D), L.R.
n. 44/95. CUP C69D10000070004
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste le leggi regionali:
- n. 44/1995, “Riorganizzazione dei controlli ambientali e istituzione dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente (ARPA) dell’Emilia-Romagna” ed in particolare l'art. 21, comma 1, lett. d), ai sensi del quale le entrate dell'ARPA sono costituite, tra l'altro, da finanziamenti finalizzati ad investimenti nonché alla ristrutturazione, all'adeguamento tecnologico, ed alla eventuale sostituzione di beni ed attrezzature trasferiti all'ARPA, o, comunque, a disposizione della stessa;
- n. 13/2015, “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate:
- la propria deliberazione n. 509 del 11 maggio 2015 che ha approvato, tra l’altro, la deliberazione del Direttore Generale dell’ARPA n. 97 del 23 dicembre 2014, recante
“Servizio Affari istituzionali, pianificazione e comunicazione. Approvazione del Programma triennale 2015-2017 e annuale 2015 delle attività di ARPA”, che prevedeva la realizzazione della nuova sede ARPA della sezione provinciale di Ravenna in accordo con il Comune di Ravenna;
- la propria deliberazione n. 1728 del 12 novembre 2015, che ha preso atto del quadro economico del progetto per la realizzazione della nuova sede dell’ARPA - Sezione provinciale di Ravenna per un importo complessivo di € 14.462.712,29, e concesso all’Agenzia il finanziamento complessivo di € 11.000.000,00 finalizzato alla copertura di parte delle spese che verranno sostenute per l’esecuzione dell’opera;
- la propria deliberazione n. 1314 del 2 agosto 2018, che ha:
- preso atto del nuovo quadro economico del progetto, dell’importo complessivo di € 18.522.683,99, derivato da una variante al progetto esecutivo dell’intervento, resasi necessaria per mutamenti di natura legislativa ed organizzativa intervenuti nel corso dei lavori, approvata con Delibera dell’Agenzia n. DEL-2017-103 del 12 ottobre 2017;
- preso atto del nuovo cronoprogramma finanziario e del nuovo termine di conclusione dell’intervento previsto per il 31 dicembre 2019;
- la determinazione dirigenziale n. 16206 del 17 ottobre 2017 con cui, in occasione della liquidazione del secondo acconto dell’intervento in oggetto, sono state accertate economie di spesa pari ad € 269.961,37 quale spesa non ammissibile a finanziamento;
- la propria deliberazione n. 2085 del 10 dicembre 2018 con cui:
- è stata concessa a favore di ARPAE la somma di € 269.961,37 ad integrazione del finanziamento concesso con la propria deliberazione n. 1728 del 12 novembre 2015 e rideterminato con la determinazione dirigenziale n. 16206 del 17 ottobre 2017 per la realizzazione dell’intervento in oggetto;
- è stato confermato, fino ad un massimo di € 11.000.000,00, il finanziamento della Regione Emilia–Romagna relativo al progetto in oggetto;
Atteso che sulla base della documentazione pervenuta sono stati liquidati, dal competente Servizio regionale, all’ARPAE n. 5 acconti dell’importo complessivo di € 10.794.022,32;
Considerato che l’ARPAE, con nota prot. n. 194059 del 18 dicembre 2019, acquisita agli atti del Servizio regionale competente con il Prot. n. PG.2019.0919138 del 18 dicembre 2019, ha trasmesso la relazione illustrativa delle opere realizzate dal 01 settembre 2019 al 13 dicembre 2019 e la relativa quantificazione delle spese sostenute in € 531.978,72, chiedendo contestualmente l’erogazione del finanziamento regionale residuo pari ad € 205.977,68;
Dato atto che la copertura finanziaria dell’intervento in oggetto è assicurata dalla propria deliberazione n. 543 del 08 aprile 2019, con cui la somma residua del finanziamento regionale, pari ad € 205.977,68, è stata reimputata al n. 4516 d’impegno del Capitolo 37035 “Finanziamenti ad ARPAE finalizzati a investimenti nonché alla manutenzione straordinaria, alla ristrutturazione, all'adeguamento tecnologico, alla sostituzione di beni e attrezzature (art.
21, comma 1, lett. d), L.R. 19 aprile 1995, n. 44)" del bilancio finanziario gestionale 2019 – 2021, anno di previsione 2019;
Preso atto che l’ARPAE, con nota prot. n. 130691 dell’11 settembre 2020, acquisita agli atti del Servizio Giuridico dell’ambiente, rifiuti e bonifica siti contaminati e Servizi pubblici ambientali con Prot. n. 595130.E del 14 settembre 2020 ha trasmesso la Deliberazione del Direttore Generale ARPAE n. DEL-2019-135 del 20 dicembre 2019 che ha approvato la perizia di variante, che si è resa necessaria per eseguire
alcune integrazioni alle lavorazioni relative agli impianti meccanici, elettrici ed alle opere edili finali, ed ha conseguentemente approvato il nuovo quadro tecnico economico;
In particolare, con la suddetta deliberazione l’ARPAE ha:
- rideterminato il quadro economico dell’appalto, per la quota di propria competenza, come segue:
Q.T.E. NUOVA SEDE ARPAE RAVENNA – Variante 5
LAVORI E SERVIZI A CORPO MISURA ED ECONOMIA € 10.816.038,38 Ampliamento e modifiche per inserimento SAC e
adeguamento sicurezza e impiantistica laboratori PV2 – PV3
€ 2.877.386,33
Atto aggiuntivo € 200.000,00
Soluzioni impiantistiche per maggior flessibilità, corpi illuminanti a led realizzazione completa dell’impianto di teleriscaldamento – PV4;
€ 535.523,61
Implementazione teleriscaldamento, sistema di
supervisione, gas tecnici e assestamenti finali – PV5 € 489.412,10
Atto aggiuntivo € 100.000,00
Sommano lavori a base d'asta € 15.018.360,42 SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMM.NE
IVA 22% edifici, parcheggio coperto e sicurezza € 2.943.294,69
IVA (22%) variante 4 € 117.815,19
IVA (22%) variante 5 € 129.670,66
IVA 10% su opere di urbanizzazione € 51.481,25 Sommano IVA sui lavori € 3.242.261,79
Spese tecniche € 1.190.458,78
Validazione UNITEKNA € 19.828,80
Incentivo ex L. 109/94 € 32.513,34
Collaudi € 26.567,82
Sommano € 1.269.368,74 Imprevisti, rimborso oneri Stazione Appaltante Comune
di Ravenna ecc. € 38.432,08
Importo totale somme a disposizione € 1.307.800,82
Totale A) + B) + C) € 19.568.423,03
- stabilito che l’investimento complessivo per l’Agenzia sarà di € 21.630.423,03 come di seguito indicato:
NUOVA SEDE ARPAE RAVENNA
Descrizione investimenti Importo
Q.T.E. VARIANTE 5 (incluse spese amministrative da
corrispondere a Comune di Ravenna) € 19.568.423,03 Acquisto terreno da Comune di Ravenna € 2.055.000,00
Spese per frazionamento € 7.000,00
Totale € 21.630.423,03
- precisato che l’intervento trova copertura finanziaria nel seguente modo:
a) € 10.630.423,03, accantonamenti di bilancio 2013-2019;
b) € 11.000.000,00, finanziamento in conto capitale della Regione Emilia-Romagna;
Preso atto che l’Agenzia, con la citata nota Prot. n.
595130.E del 14 settembre 2020 ha altresì:
- comunicato che il prosieguo dei lavori è stato condizionato dapprima dall’emergenza COVID-19, che ha determinato la sospensione dei lavori dall’11 marzo 2020 e successivamente in data 10 giugno 2020 dalla notifica di un provvedimento interdittivo nei confronti della ditta appaltatrice che ha determinato la chiusura del cantiere, impedendo, pertanto, la regolare esecuzione dei lavori;
- comunicato di essere in attesa di conoscere, dalle competenti Autorità, le misure da adottare per la ripresa dei lavori e la riapertura del cantiere;
Preso atto, inoltre, che l’ARPAE con la nota prot. n.
147865 del 14 ottobre 2020, acquisita agli atti dal Servizio regionale competente, con Prot. 14/10/2020.0663334.E, ha trasmesso il cronoprogramma finanziario aggiornato alla data di trasmissione, articolato come segue:
ANNUALITÀ
2015 ANNUALITÀ
2016 ANNUALITÀ
2017 ANNUALITÀ
2018 ANNUALITÀ
2019 ANNUALITÀ
2020 TOTALE
€ 3.194.901,29 € 2.753.820,16 € 1.249.320,81 € 6.041.939,35 € 6.374.759,88 € 2.015.681,54 € 21.630.423,03
Rilevato che l’interruzione dei lavori, per la realizzazione dell'opera, è derivata da ragioni che prescindono dalla volontà o da comportamenti dell’Agenzia e che la ripresa degli stessi è subordinata a determinazioni che verranno assunte dalle preposte Autorità giudiziarie;
Ritenuto pertanto di:
a) prendere atto del nuovo quadro economico e del nuovo cronoprogramma finanziario del progetto per la realizzazione della nuova sede ARPAE - Sezione provinciale di Ravenna, come sopra specificati;
b) confermare fino ad un massimo di € 11.000.000,00 il finanziamento concesso con propria deliberazione n. 1728 del 12 novembre 2015, così come successivamente integrato con la propria deliberazione n. 2085 del 10 dicembre 2018, per la copertura di parte delle spese sostenute dall’Agenzia per la realizzazione della nuova sede dell’ARPA - Sezione provinciale di Ravenna (CUP C69D10000070004);
c) dare atto che l’eccedenza rispetto all’importo originario del progetto rimane a totale carico del bilancio di ARPAE;
d) stabilire che la nuova percentuale che sarà conseguentemente applicata in sede di liquidazione del finanziamento
regionale in oggetto è pari a 50,85% (€ 11.000.000 x 100/21.630.423,03);
e) confermare che il quadro economico del citato progetto è finanziato come segue:
Finanziamento regionale € 11.000.000,00
Cofinanziamento € 10.630.423,03
Totale € 21.630.423,03
f) dare atto che la copertura finanziaria dell’intervento in oggetto è assicurata dalla propria deliberazione n. 543 dell’ 08 aprile 2019, con cui la somma residua del finanziamento regionale, pari ad € 205.977,68, è stata reimputata al n. 4516 del bilancio finanziario gestionale 2020 – 2022, anno di previsione 2020, proveniente dal Capitolo 37035 “Finanziamenti ad ARPAE finalizzati a investimenti nonché alla manutenzione straordinaria, alla ristrutturazione, all'adeguamento tecnologico, alla sostituzione di beni e attrezzature (art. 21, comma 1, lett.
d), L.R. 19 aprile 1995, n. 44)" del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019;
Considerato altresì necessario prorogare di ulteriori 365 giorni il termine del 31 dicembre 2019 per consentire la conclusione dei lavori in oggetto, dando atto che tale termine risulta sospeso per la durata della sospensione dovuta all’emergenza COVID-19, a cui si aggiunge il periodo conseguente al provvedimento interdittivo;
Visti:
- il D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;
- il D. Lgs. 10 agosto 2014, n. 126 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
- la propria deliberazione n. 2386 del 09 dicembre 2019
“Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022” e ss.mm.ii.;
Visti altresì:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 recante “Ordinamento contabile della Regione Emilia - Romagna abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
- la propria deliberazione 29 dicembre 2008 n. 2416 avente per
- la propria deliberazione 29 dicembre 2008 n. 2416 avente per