Grafo ad albero Individuazione dei valori medi (e scarti quadratici medi) dell'indice t nei sottogruppi N=70 µ(t) = 0,
CONFRONTO FRA I QUESTIONARI SULLA QUALITA’ PERCEPITA
9.1 La distribuzione delle medie
Prima di utilizzare test numerici che permettano più dettagliati confronti, può essere utile riproporre i grafici a linea delle medie, prima esaminati.
Grafico dei valori medi di importanza, per genitori ed educatori
6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 A1 A3 A5 B2 B4 B6 B8 B10 C1 C3 D1 D3 D5 D7 D9 E2 F1 F3 F5 G1 G3A G4 G6 genitori educatori
Grafico dei valori medi di soddisfazione, per genitori ed educatori
6 7 8 9 10 A1S A3S A5S B2S B4S B6S B8SB10S C1S C3S D1S D3S D5S D7S D9S E2S F1S F3S F5S G1SG3AS G4S G6S genitori educatori
A colpo d’occhio si può notare che, per quanto riguarda l’importanza, in generale gli educatori hanno fornito valutazioni più elevate. Le due distribuzioni, comunque, seguono andamenti abbastanza simili.
La situazione si viene a capovolgere in merito alla soddisfazione: si notano maggiori differenze nelle distribuzioni, le quali, infatti, presentano livelli ed andamenti talvolta molto discordanti. I genitori sembrano tendenzialmente più soddisfatti.
Dopo queste considerazioni possiamo ipotizzare che l’uso del test potrà segnalarci interessanti differenti punti di vista, soprattutto nell’ambito della soddisfazione.
9.2 Il test 2
Quello che può essere ora fatto per sondare meglio la situazione descritta è l’utilizzo di un test che ci permetta di vedere le discrepanze o le associazioni fra le valutazioni fornite da genitori ed educatori.
Lo studio delle associazioni fra le opinioni espresse risulta utile per avere un’idea chiara delle specificità dei due gruppi. In questo modo, infatti, potremo meglio capire quali siano le effettive differenze d’opinione fra genitori ed educatori e quindi fra fruitori del servizio ed operatori dello stesso.
Per l’analisi si è stabilito di utilizzare il test 2 il quale prevede il confronto fra due o più distribuzioni osservate, con una distribuzione attesa.
Nel nostro caso si sono prese a confronto le distribuzioni percentuali e, per ogni criterio, quella relativa agli educatori è stata considerata “attesa”. Questa decisione è motivabile con il fatto che si sono ritenute le risposte fornite dagli educatori maggiormente competenti in materia (dal momento che tutti devono aver fatto una scuola ad indirizzo pedagogico).
Il test permette una verifica della significatività dell’associazione rilevata. In relazione a questa si è fissato un livello di significatività pari al 95%.
Criteri che non presentano associazione significativa fra genitori ed educatori, in relazione alla valutazione dell’importanza:
Accessibilità del servizio o Ammontare della retta
Struttura
Rapporti con la famiglia o Incontri per i genitori con esperti esterni
Personale
Progetto educativo
Servizio mensa o Informazioni alla famiglia sulla dieta proposta
o Comunicazione alla famiglia del rapporto del bambino con il cibo
Orario o Possibilità di personalizzare l’orario
o Possibilità di modificare, in situazioni
eccezionali, l’orario di frequenza prestabilito
Criteri che non presentano associazione significativa fra genitori ed educatori, in relazione alla valutazione della soddisfazione:
Accessibilità del servizio o Tempi d’attesa per poter accedere al servizio
o Ammontare della retta
Struttura o Cura dell’edificio
o Cura degli arredi presenti
o Varietà dei giochi e dei materiali didattici
o Cura dei giochi e dei materiali didattici
o Assenza di pericoli e rischi per i bambini
o Pulizia dei locali
Rapporti con la famiglia o Incontri per i genitori con esperti esterni
Personale o Competenza del personale
o Capacità di gestire situazioni problematiche
o Serenità dell’ambiente educativo
Progetto educativo o Possibilità da parte dei genitori di esprimere proprie esigenze educative
Servizio mensa o Qualità del cibo
o Varietà del menù
Per quanto riguarda l’importanza si può notare che non c’è associazione significativa per quegli item che già in precedenza erano stati segnalati come di interesse soprattutto per i genitori. Si può quindi riprendere il discorso fatto nell’analisi del questionario degli educatori nel quale si notava il forte astensionismo del personale nella valutazione degli stessi.
I criteri che appaiono nella tabella relativa all’associazione sono, invece, eterogenei. Le differenze d’opinione in questo caso sembrano essere maggiormente motivate dalla maggiore competenza delle risposte fornite dagli educatori (soprattutto nella valutazione della struttura e del servizio mensa), che in questo momento appaiono come soggetti interni ai Servizi alla Prima Infanzia e per questo maggiormente informati in materia. I giudizi dei genitori, infatti, talvolta risultano associati da una fin troppo ampia fiducia nei confronti delle strutture. La valutazione pertanto viene influenzata da questa “percezione positiva”, anche nei confronti di quegli aspetti che poco conoscono.
In aggiunta ai criteri sopra elencati si deve sottolineare come anche le
valutazioni della soddisfazione complessiva non presentino associazione
CONCLUSIONI
A conclusione dell’indagine, quello che in primo luogo può essere notato è il suo successo: la partecipazione dei Servizi alla Prima Infanzia campionati, dei genitori e degli educatori è stata decisamente superiore a quanto ipotizzato.
Si erano, infatti, previste maggiori difficoltà nel lavoro di collaborazione richiesto alle strutture. Probabilmente il fatto che la Regione Veneto fosse la promotrice del lavoro, ha portato notevoli vantaggi.
E’ da sottolineare, comunque, anche la volontà, da parte di molte strutture, di manifestare apertamente il loro operato, probabilmente nella consapevolezza dell’importanza del servizio offerto.
Ora, oltre alla conoscenza della rilevanza assunta dai Servizi alla Prima Infanzia, abbiamo delle informazioni aggiuntive che ci permettono di disegnare meglio la realtà.
Lo scopo dell’indagine era quello di ottenere un’immagine dei servizi offerti in questo ambito, nella nostra regione. In aggiunta a questo, si voleva valutare, per quanto possibile, il livello di qualità raggiunto.
I risultati ottenuti appaiono confortanti.
Nell’ambito della qualità organizzativo-gestionale, si sono potute notare differenze nel livello di qualità offerto dalle distinte tipologie di servizio e dalla dimensione del comune in cui le strutture sono poste, ma i valori non si sono mai presentati come particolarmente critici.
Si sono potute notare strutture più accorte, o semplicemente meglio organizzate. Molto spesso queste sono state anche quelle che hanno collaborato in modo più tempestivo ed efficiente.
La dimensione della qualità percepita è, invece, quella che ha maggiormente confortato.
E’ stato interessante poter esaminare i due distinti punti di vista: quello delle famiglie e quello degli educatori. A fronte di un livello di qualità generalmente alto, sono emerse delle differenze significative.
La valutazione da parte del genitore sembra maggiormente essere influenzata dalla “contentezza per aver trovato un luogo sicuro dove portare il figlio”. Per questo motivo la sua soddisfazione risulta molto alta, non facendo raggiungere livelli di criticità nemmeno agli item generalmente più controversi, quali, ad esempio, l’ammontare della retta. Desidera essenzialmente sapere che il bambino è affidato alle cure di persone fidate e che la struttura presenti i canoni basilari. Il tutto anche a scapito di un servizio più flessibile alle sue esigenze.
Gli educatori, invece, portano il punto di vista “interno alla struttura”. Sono gli unici che possono individuare le carenze materiali dei servizi offerti.
Purtroppo il loro giudizio, nei confronti delle caratteristiche e dell’operato del personale è di parte e pertanto non risulta attendibile.
Da segnalare, però, l’individuazione di alcuni aspetti critici, essenzialmente strutturali, che potrebbero venire maggiormente esaminati in futuri controlli.
In conclusione sembra di poter affermare che l’offerta di servizi sia, per ora, più che soddisfacente. Probabilmente la scarsa diffusione di Servizi alla Prima Infanzia ha favorito la realizzazione di strutture attente e di qualità.
La volontà è ora quella di mantenere e migliorare i risultati fin qui ottenuti, anche dopo la crescita dell’offerta di servizi, prevista per i prossimi anni.
In questo senso potrebbe essere utile, nel futuro, una nuova indagine che si possa comparare a quella qui realizzata, nella speranza di poter constatare livelli sempre migliori.
Per un osservatorio che limiti ad occasioni rare e solo di aggiornamento la necessità di condurre indagini così complesse, potrebbe essere immaginato di rilevare solo pochi aspetti giudicati significativi, vuoi dai genitori, vuoi dagli educatori.
Una piccola lista di tali aspetti può essere richiamata in questa sede, in una prospettiva di individuazione delle buone pratiche.
Visto però il gran numero di item ritenuti di elevata importanza per entrambe le tipologie di rispondente, per poter giungere ad una graduatoria di criteri specifici dei genitori o degli educatori, risulta necessario riportare, nel complesso, circa una ventina di criteri. La maggioranza di questi (16, per la precisione) verrà posta in un’area comune.
Criteri comuni di alta importanza o Presenza di uno spazio esterno
o Varietà dei giochi e dei materiali didattici
o Adeguatezza dei giochi e dei materiali
o Assenza di pericoli e rischi fisici o Pulizia dei locali
o Competenza del personale o Affidabilità del personale o Riservatezza del personale
o Disponibilità del personale o Affettuosità del personale
o Attenzione alla salute del bambino o Capacità di gestire situazioni
problem.
o Serenità dell’ambiente educativo o Qualità del cibo
o Varietà del menù
o Rispetto esigenze nutrizionali
Criteri specifici dei genitori Criteri specifici degli educatori
o Orario di apertura o Orario di chiusura
o Giorni di apertura nel corso dell’anno o Giorni di apertura durante la
settimana
o Info. fornite alla famiglia sui servizi offerti
o Cura dei giochi e dei materiali didattici
o Colloqui individuali genitori-educatori o Comunicazione del rapporto con il