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DIVOZIONE A MARIA SANTISSIMA

Nel documento ( P io apa P IX il 23 Giugno 1871). (pagine 127-131)

U n sostegno grande, u n ’a rm a potente contro le insidie del demonio l ' abbiam o, o figliuole, n e lla divozione e nell’am ore a M aria Santissim a.

A scoltate con qu ali amorevoli parole ci in vita a sè: Chi è fanciullo venga a m e, chi è abbandonato co rra a me, e troverà una m ad re am orosa, che prenderà c u ra di lu i. C orriam o, o figliuole, tra le braccia d i M aria, che oltre i suoi m atern i in viti, troppi m otivi abbiam o di esserle divoti.

Non è M a ria la più b ella c re a tu ra che sia u scita d alle m ani di D io ? Non è ella la più in n o ce n te, la p iù p u r a , concepita senza m ac­

chia di peccato? Tota pu lch ra es M aria, et m acula non est in te. M aria è la c re a tu ra più ricc a d i m eriti, e su p era in s a n tità gli a n g e li, g li arcan g eli, i san ti tu tti del P a ra d iso . M aria è la c re a tu ra più c ara, più p re d ile tta al Signore, e Iddio am a più la M adonna che tu tti gli a n ­ geli e san ti un iti insiem e. O M aria! dopo Dio non si può nè d ire, nè concepire cosa più grande di te! noi non am erem o M aria?

M aria è tan to grande e ricc a di v irtù che si me­

ritò d ’essere M adre di Dio. Vi può essere dig n ità m aggiore d i questa? T u tti i santi D ottori della Chiesa quando si m ettevano a considerare M aria sotto questo tito lo , ab b ag liati d a ta n ta g r a n ­ dezza si prostravano ai piedi di Lei pieni d i ve­

nerazione esclam ando: O M aria! quanto siete grande, e quanto dovete essere potente p resso il

trono di Dio! Siete la M adre di Dio, dice a quel S anto così divoto di M aria, che fu s. Giuseppe d a Copertino, m a siete anche la m adre mia.

M ater Dei, M ater mea. E d eccovi un altro mo­

tivo di esser divoti d i Lei. F u intendim ento di Dio che M aria dovendo essere la m adre di Gesù C risto, che è il capo, fosse pure la m adre di noi che siam o le m em bra. A ppunto col titolo di M adre è da tu tti appellata. M aria è nostra m a­

dre perchè ci ridonò la vita di grazia stataci to lta d a lla n ostra progenitrice. Quod Eva tr i­

stis abstulit, tu reddis almo germine. Il bene­

detto Gesù si degnò chiam arci suoi frate lli.

Siamo dunque figli della stessa M adre, ond’è che s. B ernardo esclam a pieno d i esultanza a questo pensiero: godiam o tu tti insiem e e diciamo nel gaudio: B enedetto Gesù nostro fratello per cui M aria è div en tata n o stra m adre e come ta li ce la lasciò Gesù stesso su lla croce n ella per­

sona d i s. Giovanni apostolo prediletto. R alle­

g riam oci dun q u e, o figliuole, d ’avere una M adre così buona, così potente presso il trono di Dio, che può e vuole a iu tarci. R icorriam o sovente a L e i , che è la tesoriera delle grazie; anzi come dice s. B ernardo: Non si concede gra zia in te r r a che non passi prim a per le sue ss. m ani, perciò invochiam ola spesso, preghiam ola a ste n ­ dere il suo m anto pietoso so p ra d i noi, a difenderci d ai pericoli, ad assisterci in v ita ed in m orte.

Im itiam o in ciò i Santi, che furono tu tti divo- tissim i di M aria e t r a g li a ltri im itiam o santa T eresa e s. F ran cesca R o m a n a , che al solo nom inare la V ergine SS. pigliavamo u n ’a ria di paradiso e rim anevano come estatiche tanto

e ra il gaudio d a cui veniva inondato il loro cuore ai solo nome di M aria.

P re g a te la ogni giorno. R ecitate a suo onora il s. R osario. Por tate volentieri la m edaglia di Lei al collo, m a per m ostrarvele, o figliuole, ve­

ram ente divote studiatevi di ten er lontano il peccato d al cuor vostro e di im itare le sue virtù , giacché è questo il più bello ossequio che le possiate rendere.

O R A Z I O N E

AL SACRATISSIMO CUORE DI M ARIA.

Dio vi sa lv i, A u g u s tis s im a R e g in a d i p a c e , M ad re d i Dio; pel sa c ra tis s im o C uore d e l vo­

s tr o figlio G esù, p rin c ip e d e lla p a c e , fa te c h e l ’ir a di lu i s i p la c h i, e c h e re g n i so p ra d i n o i in p a c e . R ic o rd a te v i, o p iissim a V e r­

g in e M a ria , ch e n o n si è m ai u d ito a l m o n d o , ch e d a voi s ia s ta to rig e tta to , od a b b a n d o ­ n a to a lc u n o , il q u a le im p lo ri i v o s tri fa v o ri.

Io a n im a ta d a q u e s ta fid u c ia m i p re s e n to a voi; n o n v o g lia te , o M ad re d e l V e rb o e te rn o , d is p re z z a re le p reg h iere, d i q u e s ta v o s tra u - m ilissim a fig lia, u d ite le fa v o re v o lm e n te , o c le m e n te , o p ia , o d o lce V e rg in e M a ria.

Pio I X accorda l'Indulgenza di 3 0 0 g io rn i ogni volta che si recita divotamente detta ora-z ione.

O G esù d ’a m o r a cc es o , N o n ti a v es si m ai offeso, O m io d o lc e e b u o n G esù, N on t i v o g lio o ffe n d e r p iù . S a c ro C u o re d i M a ria ,

F a , ch e io sa lv i l ’a lm a m ia . S a c ro C u o r d e l m io G esù, F a , c h e io t ’am i s e m p re p iù .

ROSARIO DI MARIA VERGINE

N el principio del secolo decimo te rz o , epoca in cui l’eresia degli A lbigesi si sforzava di fare grande guasto a lla religione di Gesù C risto, la B eata Vergine rivelò la divozione del R osario a s. Domenico, fondatore d e ll’ordine dei P re d i­

c ato ri. L a propose come mezzo efficacissimo per com battere l ’e rro re , sostenere la fede, ottenere le benedizioni del cielo sopra i popoli cristian i.

Il R osario in tiero consta di cento cin q u an ta Ave M aria, per figurare i cento c in q u an ta salm i di Davide contenuti n e ’ libri san ti. Ad ogni dieci Ave M aria si dice il Gloria P atri e si con­

sid era brevem ente u n punto d ella v i t a , d ella m orte o glorificazione di G. C. o d ella SS. s ua M adre. Dopo tale considerazione si re c ita il Pater Noster. In fine si aggiungono le litanie la u re ta - ne. F u per a ltro in tro d o tta la consuetudine di re cita rn e soltanto u n a terz a p arte al giorno nel modo che si v edrà q ui appresso. Sono innum e­

revoli i celesti favori che si ottennero colla p ra ­ tic a di q u esta divozione. Col R osario furono com battute le eresie, si riform arono i costum i, si allontanarono pestilenze, si pose fine a m olte g u e rre ; ed è per ciò c h ’esso in breve tempo fu divulgato in tu tta la C ristia n ità . I sommi P o n ­ tefici l ’arricchirono di m oltissim e indulgenze ap ­ p licabili anche alle anim e del P u rg ato rio .

Si ravvivi adunque la divozione del s. R o sa­

rio in noi e nelle nostre fam iglie. Se nelle n ostre case, nelle nostre scuole, nei nostri la b o r a to r i si fa rà risuonare il R osario d i M aria, abbiam o fondamento a sperare che cesseranno i flagelli, rifio rirà la fede, ricom pariranno tr a di noi g iorni di pace e di tra n q u illità . T ra le a ltre intenzioni nel re citarlo ab b iate anche q u e sta, d ’im plorare d al Signore, p er intercessione di M aria V ergine Im ­ m acolata, la grazia che si conservi t r a d i noi la sa n ta fede, ci ten g a lontani d ag li erro ri che p re ­ sentem ente si vanno spandendo tr a i c ris tia n i, e faccia sì che trionfi gloriosa la s. R om ana Chiesa, M adre e M aestra d ella vera fede, fuori della quale non vi è salute.

M A N I E R A P R A T I C A

Nel documento ( P io apa P IX il 23 Giugno 1871). (pagine 127-131)