• Non ci sono risultati.

Documenti relativi al periodo 1515-1527

Nel documento Introduzione Atti del Parlamento (pagine 107-200)

ASC, AAR, B4, cc. 219-2293".

1 1515 marzo 30, Medina del Campo

Istruzioni fornite a don Angelo de Vilanova, nominato luogotenente generale del Regno dí Sardegna, riguardo a ciò che dovrà osservare ed eseguire nell'esercizio del suo incarico:

1) gli viene in particolare affidata l'amministrazione della giustizia civile e criminale, richiedendogli il massimo scrupolo affinché venga esercitata con imparzialità nei confronti di ognuno, nel rispetto dei Capitoli e privilegi del Regno.

Dovrà inoltre

2) far rispettare tutte le norme emanate concernenti l'esportazione di giumente e moneta d'oro e d'argento, punendo i trasgressori;

3) portare a compimento tutti gli incarichi (privilegi e provvisioni) già affidati al suo predecessore e non ancora eseguiti;

4) sentenziare nel processo intentato dal Fisco regio sulla proprietà del contado di Quirra e costringere Giovanni Cotxa, che, come procuratore reale, teneva le scritture dei diritti regi, a dar conto della sua amministrazione;

5) provvedere affinché la scrivania della Procurazione reale venga affidata a persona non subordinata al Cotxa;

6) indagare su come il Coxta ha eseguito le istruzioni che gli erano state date;

7) far sì che il ricevitore del riservato possa esigere le rendite riservate con i poteri che aveva per questo il Procuratore reale;

8) obbligare Alfonso Carrillo, predecessore di Antonio Ravaneda nella carica di ricevitore del riservato, a fornire i conti della sua amministrazione e consegnare al ricevitore Ravaneda i denari del Parlamento che aveva raccolto, senza che l'amministrazione del Parlamento si mescoli alle altre;

9) attenersi alle istruzioni impartite circa la ripartizione delle rendite del marchesato di Oristano e la contea del Goceano;

10) far sì che, con i 1.000 fioriti a ciò destinati, venga pagata Isabella Palafoix prima degli altri eredi Palafoix;

" Le carte del documento contengono, nel recto, quattro diverse numerazioni (la più anti-ca delle quali è in cifre romane nell'angolo superiore destro); alcune di queste risalgono a con-dizionamenti delle carte diversi dall'attuale e pertanto lo stesso numero può ricorrere in più carte. La numerazione qui indicata è l'ultima.

11) vigilare che vengano rispettate le condizioni di salvaguardia dei diritti reali che delimitano il privilegio della tratta dal porto di Bosa;

12) proseguire il processo contro Blanco Corda;

13) far osservare per altri tre anni la prammatica contro i ladri di bestiame;

14) accertare, riguardo l'insult fatto dagli abitanti di Bonifacio a quelli di Castelsardo, per il cui rimedio si era scritto a Genova, chi era stato inviato dal precedente viceré, quale risposta ne abbia ricevuto e cosa debba ancora farsi;

15) verificare l'attività delle due galere inviate da Napoli per la custodia delle coste del Regno contro i mori, e controllare altresì che le città e i baroni facciano ciò che loro compete per, la difesa, rimanendo a carico del Regno il mantenimento delle galere stesse;

16) provvedere a ciò che serve per il restauro del ponte di Oristano (la cui necessità era stata segnalata dal precedente viceré); la somma necessaria sarà prelevata dal donativo del Parlamento;

17) far riservare alla regia Corte il denaro sequestrato a un domestico di don Pietro Mafia [de Carroz y d'Arborea];

18) comunicare quando occorrerà por mano ai reparos di Castelsardo e per quali importi finanziari;

.

19) dare esecuzione a quanto già ordinato per le riparazioni delle fortificazioni di Alghero;

20) sospendere la licenza data dal predecessore ai consiglieri di Cagliari di battere moneta, trattandosi di regalia che si vuole rimanga di assoluta potestà regia; il viceré darà comunque avviso, accompagnato dal parere sottoscritto degli ufficiali regi e dei consiglieri della città, se riterrà esservi la necessità che tale privilegio venga concesso;

21) confermare la franchigia triennale, concessa dal viceré predecessore agli abitanti fuggiti dai villaggi di Siniscola, Torpè e Solai (nei pressi di Posada), saccheggiati dai mori, ai quali fu consentito di erigere un borgo unito a Posada;

22) accertarsi che il procuratore reale visiti i porti dei baroni per scoprire eventuali frodi e abusi in danno dei diritti reali e, se provati, procedere alla punizione dei colpevoli;

23) provvedere a che nessun ufficiale che esercita giurisdizione possa praticare la mercatura;

24) verificare se tutti coloro che detengono feudi li detengono a giusto titolo e se vi siano feudi devoluti al re;

25) farsi rendere conto, come già richiesto al predecessore, dell'amministrazione delle rendite di Cagliari e Sassari;

26) segnalare per tempo i nominativi delle persone che sono atte a occupare gli uffici pubblici annuali, biennali o triennali perché si provveda a nominare persone adeguate, sospendendo anche l'esecuzione di una nomina che ritenesse impropria fin quando il re non abbia confermato la propria volontà;

27) provvedere inoltre alla nomina dei consiglieri di alcune città, come si è praticato in passato;

28) vigilare a che in nessun caso si vendano uffici di giurisdizione;

29) provvedere a far pagare a Giovanni Cotxa i diritti sul frumento esportato in violazione del divieto ad esportare fino al completamento dei 12.000 rasieri di frumento esenti da diritti regi la cui esportazione era stata concessa al segretario Giovanni Gonzales;

30) rimettere al segretario Giovanni Gonzales tutte le lettere indirizzate al re e concernenti il servizio;

31) inviare persona competente a visitare il castello di Oristano (che l'alcalde Ludovico Ladron dichiara in pericolo di imminente crollo) peréhé verifichi e riferisca cosa occorre fare affinché il re ne sia informato per poter provvedere;

32) catturare e processare l'ufficiale della contessa di Quirra accusato di avere ucciso un chierico;

33) visitare il Capo di Logudoro allo scopo di riformare il sistema della giustizia criminale, mal gestita per essere affidata a prohomens;

34) proibire la pratica di affidare a sostituti gli uffici di giurisdizione, se non dietro espressa licenza in casi di legittimo impedimento;

35) vigilare per impedire ai consiglieri di Sassari la pratica di farsi pagare da alcuni per nominarli in qualche ufficio;

36) verificare come si è praticato fino a ora circa il sindacato che deve rendere l'assessore del governatore di Sassari al termine del mandato perché si continui a praticare nello stesso modo;

37) verificare inoltre che altri ufficiali di Sassari osservino, circa lo stare a sindacato, quanto prescritto dai privilegi della città;

38) esaminare i conti relativi alla marca che si esigeva nel Regno dai Genovesi per il galeone dato a Francesco Perez;

39) far rispettare il divieto, stabilito in alcune località dal viceré predecessore, di macellare bestiame sotto pena pecuniaria, e stabilire se convenga introdurre lo stesso divieto in altri luoghi;

40) verificare a ché punto è giunto il lavoro di delimitazione delle proprietà che , il precedente viceré aveva affidato al figlio don Alfonso de Rebolledo, per evitare i ricorrenti contrasti per questioni di confine, e cosa rimanga da fare;

41) informarsi sul modo migliore di procedere contro i molti usurai esistenti nel Regno comunicando al re il proprio parere;

42) impedire ai notai apostolici e imperiali di stipulare atti profani;

43) far rispettare il privilegio dell'insaccolazione concesso a Cagliari. vigilando a che non si proceda in difformità a quanto in esso stabilito;

44) verificare se, come risulta da informazioni, vicari e podestà delle città, impegnati nella riscossione dei propri emolumenti, trascurino di esercitare

la giustizia criminale contravvenendo alle disposizioni delle prammatiche in vigore;

45) impedire l'abuso di alcuni consiglieri di Cagliari di rimettere a dei privati i loro debiti nei confronti della città, con danno della stessa;

46) indurre i baroni a dare ai propri procuratori il potere di delimitare i confini, in modo da poter più agevolmente risolvere le controversie che nascono a questo proposito;

47) determinare, a suo arbitrio, la misura del salario che l'avvocato fiscale pretende per difendere le cause patrimoniali dei vassalli della contea di Goceano;

48) provvedere a far giustizia nel caso dell'uccisione di un vassallo di mossen Margens da parte dei vassalli del conte d'Oliva per una disputa di confini;

49) far rispettare la prammatica che vieta ai baroni di tenere ecclesiastici come procuratori;

50) far affiggere in ogni tribunale, alla vista di tutti, un elenco degli emolumenti dovuti per i vari atti, allo scopo di evitare frodi e abusi da parte degli scrivani nei tribunali del Regno;

51) far pagare l'avvocato e il procuratore fiscale, per l'esame delle difese degli accusati, secondo quanto praticato fino ad ora;

52) indagare sui motivi per cui le rendite della contea di Goceano sono inferiori rispetto a quelle che si riscuotevano ai tempi del marchese di Oristano;

53) far sì che a Cagliari si continui a immagazzinare la quantità stabilita di grano come riserva della città, permettendone l'esportazione quando ve ne sia una quantità sufficiente, perché si è visto che la licenza di esportazione ha fatto aumentare la produzione del pane;

54) verificare se Alfonso Carrillo, come ricevitore dell'ultimo Parlamento, ha registrato l'entrata dei 700 ducati d'oro del segretario Giovanni Gonzales;

55) consultarsi col re sulle questioni attinenti al suo incarico nei casi in cui lo riterrà necessario.

c. 219 Instructiones de las cosas que vos, el spectable, noble, magnifico y amado conseiero don Angel de Vilanova, lugarteniente generai nuestro en el Reyno de Cerdenya haveys de hazer, negociar y guardar, observar y executar llegado que seays al dicho Reyno plaziendo a Dios.

General de la confiang del virey que fara lo que deum.

'98 11 testo riportato in corsivo che precede i singoli paragrafi delle istruzioni, e ne fornisce uno stringato compendio (come nel resto del documento), è un'aggiunta successiva di altra mano.

1. Primeramente por lo que tenemos conocido de vuestra prudencia, saber, auctoridad y buena intencion de que speramos que haveys de dar muy buena cuenta del oficio de lugarteniente generai nuestro en el nuestro Reyno de Cerdenya que de presente os havemos encomendado y de todas las cosas annexas a d haunque en generai con las dichas calidades podays alcangar y alcangeys lo que cumple a la governacion de aquel Reyno, assi en la administracion de la iusticia tomo en las otras cosas concernientes al beneficio universal de las universidades y poblados d.el y a nuestro servicio, por lo que toqua al descargo y reposo de nuestra consciencia y por cumplir con el cuydado que d.ello devemos tener havemos deliberado particularmente encomendar.os la administracion de la iusticia que mireys con mucho estudio que se haga ygualmente y sin excepcion de personas considerando que toqua precipuamente a vuestro cargo con que nos descargamos por no poder personalmente residir en el dicho Reyno por lo qual vos encomendamos este tal oficio segun en nuestro privilegio se contiene por la gran confianga que tenemos de vuestra fidelidad y abilidad; porende vos encargamos y mandamos que pongays todo vuestro cuydado en regir.os de manera que con vuestras obras hagays cierto el parecer y concepto que de vos tenemos, teniendo sienpre a Dios ante los oios y suspendiendo vuestro deseo y voluntad en las cosas que steu por ver y examinar por que tengays mas libre el entendimiento para decemir la verdad y teniendo diligencia en administrar la iusticia assi en lo civil corno en lo criminal sin excepcion de personas, desagraviando los agraviados, oyendo los querellantes, servando ygualdad assi al pobre corno al rico, servendo sienpre los capitulos y privilegios de aquel Reyno, evitando e no dando lugar a malicias, calunnias ni diladones, todo odio, aficion, predo y rancor apartados, de manera que vos a nos y nos a Dios podamos dar buena cuenta y razon.

Por que se observen les pracmatiques sobre les tretes y no treura rnoneda.

II. Item, por quanto de algunos anyos aca, exhigiendolo necessidad que por experiencia havemos conocido, havemos hecho y ordenado algunas pragmaticas, provisiones y vedamientos assi sobre las tretas o sacas de iumentas y moneda de oro y de plata y otras cosas en las dichas pregmaticas y vedamientos a los quales non

referinios contenidas vos dezimos y mandamos que / fagays tener y observar y c. 219 v.

guardar aquellas assi e segun halleredes hasta aqui haver sido guardadas y observadas, executando las penas de los que no las guardaren salvo si no fuere con expressa ligengia o provision nuestra derogatoria y dispensatoria de aquellas.

Por que complesca Io que se avia manat a son predecessor encara que sien coses perfonals de alguns.

Item, por quanto nos havemos hecho diversas comissiones de cosas particulares al lugarteniente generai passado vuestro predecessor y atorgado en el rienpo de su

presidencia diversos privilegios y provisiones dirigidas a el para que las effectuasse y hiziesse executar, vos dezimos y mandamos que reassumays las causar y cosas que en virtud de dichas comissiones stavan cometidas al dicho lugarteniente genera! y aquellas hagays, prosigays y termineys iuxta forma de las dichas comissiones, e assi mesmo hagays cumplir lo que por dichas provisiones y privilegios dirigidos al dicho lugarteniente generai le era iniungido que cumpliesse por que esta es nuestra voluntad y seremos d.ello servido.

Que se declare en la pretencio sobre lo comtat de Quira y compelescan a Cotxa en dar sos cuentes y si es ntester suspendrelo etcetera.

IIII. beni, por quanto entre las otras cosas que stavan cometidas al dicho lugarteniente generai era la causa que nuestro Fisco trae sobre la propiedad del condado de Quirra, la qual hallareys ya en punto de sentencia segun nos han scrito y teniamos provehido a suplicacion de nuestro Fisco que quando stuviesse en puncto de sentencia la truxessen aca el rigente la Procuracion real y micer Gerp, y agora por algunos respectos sea nuestra voluntad que se vea alla y se determine por vos de conscio de los rigente y conrigente, vos dezimos y mandamos que stando los processos en el dicho punto declareys en aquellos segun por iusticia hailareys dever y poderse hazer, y por que mossen Johan Cotxa, rigente el oficio de la Procuracion rea!, era comissario iuntamente con el dicho lugarteniente generai y tiene las scripturas de nuestros drechos y diz que ha dado con aquellas lumbre a nuestros advogado y procurador fiscales por muchas antiguedades de que diz que ha tendo noticia en las cosas de nuestro real patrimonio de aquel Reyno, y por instancia a nos fecha por el oficio de mastre racional nuestro en dicho Reyno pretendiendo que es deudor a nuestra Corte de grandes sumas, de que hasta qui nunca se le ha podido sacar cuenta asi de su administracion corno de los procuradores reales Fabras [sic]' que sta a su cargo y sea muy necessario para la indempnidat de nuestra Corte qu.el c. 220 dicho Coma entienda en dar la dichas cuentas y es bien proveher que todas las scripturas e informacion quel dicho Cotxa tiene vengan a vuestro poder para dar forma corno nuestro Fisco se aproveche d.ellas vos dezimos y mandamos que iuego hagais venir a vos al dicho Cotxa para que os comunque todo el fundamiento que sobr.ello tiene, assi en scripturas auctenticas como en allegaciones, corno ahun en lo que de palabra havia de dezir aca para instruction de los juezes, y todo assi comunicado vos lo hagais deixar i deys orden como se deu a nuestro advogado fiscai para que iuntamente con micer Gerp haga lo que conviene a la forfificacion de nuestros drechos y el dicho Cotxa entienda en dar luego sus cuentas y las de los dichos Fabras para lo qual por que traheria inconviniente que sobre tal pretenssion

"9 Giovarmi Fabra fu procuratore reale del Regno di Sardegna dal 1469 al 1494; il figlio Gaspare Fabra y Cano ricopri la stessa carica dal 1502 al 1512,

de ser el tornador de gran fama prosiguiesse e continuasse la recepdon y administracion de dicho oficio y tanbien en la forma de conpellir[lo?] en la dicha reddicion de cuentas podria haver algun preiuhizio de la preminencia del dicho oficio stando en su poder, vos dezimos y mandamos, por que todo se pueda bien hazer, que, si el plazo dado a aquel para dar las dichas cuentas es passado, lo suspendais del dicho oficio y lo compellays a dar las pecunias que por razon del dicho oficio stuvieren en su poder y aquellas, iunctamente con el dicho oficio, encomendeys a Pau Comelles para que durante nuestro beneplacito lo tenga y rija bien y lealmente, segun otras vezes ha hecho, y proveays que todos los ministros de dicho oficio de la Procuracion real que havian de acudir con pecunias de nuestras rentas asi ordinarias como extraordinarias al dicho mossen Cotxa como a rigente la Procuracion- real acudan al dicho Pau Comelles, y asi suspendido si vieredes ques menester sospechandose de fuga de aquel asseguraroseys [sic] de su persona y bienes y hareys quel lugarteniente de mastre racional le apriete para la exaction de sus cuentas lo mas rigorosamente que iuxta stillo de su oficio aut alias segua iusticia pueda y deva segun nos ielo screvimos por forma que no haya lugar de mas difugios pues las dilaciones passadas y los plazos que sobr.ello havemos otorgado dan insta causa para elio no haviendo hasta qui aprovechado, ha[ve]os en lo suso dicho con la cautela, prudencia y solicitud qu.el caso requiere y de vos confiamos por que esta es nuestra determinada voluntad [...] nos por el presente capitulo vos damos y cometemos todas nuestras vozes, vezes y poder complido como nos lo terniamos en persona, y quanto a la causa de Bernardi de Ferreras y las otras fiscales fareys que se haga lo que tenemos mandado sin dilacion alguna.

Que haon vender la scrivania de la Procurati° real a Cotxa o la cometian mentres dara los cuentes de la Procuratio real por los inconvenient que y a.

V. Item por quanto somos informado que gran parte de la diladon de las cuentas /

de Johan Cotxa se causa de star la scrivania de la Procuracion real en personas c. 220v.

subordinadas a el ca en poder del scrivano de la Procuracion real se firman las apocas y todos los recaudos de las salidas de los administradores de nuestras pecunias y con achaque que el scrivano no las da se pueden alargar quanto quizieren puesto que por pragmaticas nuestras tengan todos terminos peremptorios, y tenemos memoria que antes que Cotxa fuesse de aca le fue mandado que vendiesse la dicha scrivania a fin que no stuviesse por el ni en persona subordinada a el, vos dezimos y mandamos que, si el que la tiene por el dicho Cotxa o la compro del mas es persona subordinada a el, fagais que luego se ponga en poder de persona no sospechosa a vuestro conocimiento, iuntamente con todas las scripturas por que frau alguno no se pueda cometer mientras las dichas cuentas de Cotxa se tomaran y si hoviere de restituirsele el oficio de lugarteniente de procurador real del qual agora le haveys de sospender entonges provehereys que, venda la scrivania el que la tiene agora a persona no

subordinada al dicho Cotxa ca no se puede sperar provecho alpino siendo el scrivano de la Procuracion real una misma cosa con el que tiene el oficio.

Por que mire en fer lo que toca a las instructions que porta Cotxa copia de les quals porta lo vyrei.

VI. Item por quanto mossen Johan Cotxa, so color del oficio de rigente la Procuracion real en aquel Reyno, al qual toqua intender en los interesses de nuestro real patrimonio, llevo instrucion de algunas cosas concernientes la conservacion de nuestro real patrimonio, con las comissiones y recaudos y scripturas para ello necessarios, de las quales no sabemos que hasta qui haya fecho cosa alguna, antes con ellas se ha escusado de dar sus cùentas y podria ser que sobre ello huviesse hecho algun frau o composicion con las partes a quien tocava, vos mandamos que tengays manera corno saber que ha hecho en ellas y si pareciere que la verdat se puede saber por via del dicho Pau Comelles en quien recaera el dicho cargo, fagais que se haga por manera que nuestros ínteresses sean conservados, y para esso mandamos que se vos hiziesse copia de dichas instructiones y las lleveys para informacion de lo suso dicho y comission para el dicho Pau Comelles que entienda en ello pareciendo os.

Que lo receptor del reservat puga culir y tinga la iurisdictio que tenia lo Procurador real en... de les rendes reservades.

Item por quanto non havemos provehido de receptor del reservado en el dicho

Item por quanto non havemos provehido de receptor del reservado en el dicho

Nel documento Introduzione Atti del Parlamento (pagine 107-200)

Documenti correlati