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Documento sulla consultazione del personale

A. Sviluppo Professionale

Questo documento è destinato al dirigente o al responsabile di dipartimento che lavora con il personale docente.

In generale si ritiene che i dipendenti di un’organizzazione accettino maggior-mente il cambiamento se li si consulta in merito e se non è un’imposizione da parte del management. Vi possono essere delle differenze da cultura a cultura e nei diversi contesti ma i docenti accetteranno con maggiore pro-babilità un modo nuovo di lavorare se “sentiranno loro” in una certa misura i cambiamenti proposti.

“Too many professional development initiatives are done to teachers – not for, with or by them.”

(Troppe iniziative di sviluppo professionale sono imposte ai docenti e non sono svolte per loro, con loro o da loro.)

Può essere utile partire dalla nozione di sviluppo professionale invece di pas-sare subito all’assicurazione qualità. Il progetto di Erasmus Plus PAL si oc-cupa dello sviluppo professionale dei docenti ed esplora nuove modalità di approccio all’apprendimento in classe.

Questa parte del toolkit è destinata ad essere usata col personale docente.

Task 1: Scopo: sollevare la questione dello sviluppo professionale; far riflet-tere i docenti sulle opportunità che esso può offrire loro.

Procedura: chiedere ai docenti di scegliere quali citazioni tra quelle sotto-stanti preferiscano e perché.

• “The most valuable resource that all teachers have is each other.

Without collaboration our growth is limited to our own perspectives.”

(La risorsa più preziosa per ogni docente sono gli altri docenti. Senza collaborazione, la nostra crescita è limitata alle nostre stesse pro-spettive.)

(Robert Meehan)

• “A person who never made a mistake never tried anything new.”

(Chi non ha mai sbagliato, non ha mai provato qualcosa di nuovo) (Albert Einstein)

• “If we teach today’s students as we taught yesterday’s students we

rob them of tomorrow”. (Se insegniamo agli studenti di oggi come insegnavamo agli studenti di ieri, li priviamo del futuro.)

(John Dewey)

• “Growth isn’t for everybody, some people just stay the same forever.”

(La crescita non è da tutti, alcune persone restano semplicemente sempre uguali.)

(Anonimo)

• “Teachers that seek to improve aren’t afraid to share what they don’t know with other teachers”

(I docenti che cercano di migliorare non hanno paura di condividere ciò che non sanno con altri docenti.)

(Peter Cincotta)

• “More than ever staff are looking for professional development and career advancement on the job, though perhaps within a compres-sed time schedule that allows them to get home to their families.”

(Più che mai, il personale ricerca lo sviluppo professionale e l’avan-zamento di carriera al lavoro, anche se forse in tempi più brevi, che consentano di tornare a casa dalle proprie famiglie.)

(Patrick Sullivan)

Ora, in plenaria, chiedete ai docenti di indicare quale citazione preferi-scano e di dire perché. Ci sono citazioni che non piacciono? Perché?

Come descriverebbero il loro sviluppo professionale?

Task 2: Scopo: cominciare a pensare quali iniziative di sviluppo professionale siano pratiche ed efficaci nel proprio ambiente di insegnamento

Procedura: chiedete ai docenti in gruppi di individuare forme di sviluppo professionale di cui hanno sentito parlare e che potrebbero aiutarli a lavorare meglio in classe.

(risposte attese:

• corsi di formazione all’estero

• partecipazione a conferenze

• osservazione tra pari

• osservazioni funzionali allo sviluppo professionale

• seminari e attività laboratoriali in servizio sulle buone pratiche

• video di lezioni che sono esempi di buone pratiche

• scambio di idee e materiali

• database di materiali aggiuntivi messi a disposizione di tutto il perso-nale docente all’interno dell’organizzazione

• opportunità di insegnamento di squadra

• ricerca-azione

• sistema di valutazione per tenere traccia dei progressi, dei livelli inse-gnati e delle esigenze formative

• biblioteca di testi con risorse, libri sulla metodologia, manuali per i docenti)

Chiedete ai diversi gruppi di presentare le loro risposte in plenaria.

Chiedete ai singoli docenti di assegnare una priorità a ciò che ritengono si possa attuare presso la scuola e ciò che vorrebbero testare loro stessi in particolare. Questo vi darà un’idea di come i docenti vedano loro stessi e di come vogliono svilupparsi professionalmente.

Potrebbe essere opportuno proporre ai docenti un questionario, che con-senta loro di riflettere sulle loro preferenze di sviluppo professionale, ad es.:

Assegnate una priorità alle vostre preferenze scrivendo il numero 1 vicino all’attività che ritenete più utile e il numero 2 accanto all’iniziativa che secondo voi viene subito dopo per importanza:

• sessioni di formazione in servizio su aspetti di metodologia didattica pratica

• occasioni periodiche di scambio di idee e materiali con i colleghi

• possibilità di osservazioni tra pari

• partecipazione a conferenze

• un corso di metodologia con un esperto del campo

• essere osservati e dare feedback sull’insegnamento

• un ulteriore corso di formazione come un master o un corso Delta

• ricerca-azione

Se fosse possibile tenere una formazione pratica in aula, quali sono gli aspetti dell’insegnamento di cui vorreste discutere e per i quali vorreste avere nuove idee?

B. Metodologia didattica

Task 3: Scopo: far riflettere i docenti sull’attuale metodologia didattica Chiedete ai docenti in diversi gruppi di individuare gli elementi essenziali di una buona lezione

(Risposte attese:

• Avere chiari lo scopo o gli esiti dell’apprendimento; il docente do-vrebbe sapere esattamente cosa vuole ottenere a lezione

• Un piano che faccia raggiungere tale scopo o quegli esiti dell’ap-prendimento

• Motivare gli alunni con materiale interessante

• Lavorare ad un buon ritmo – non soffermarsi troppo su una sola at-tività; capire quando una parte specifica della lezione sta annoiando gli alunni

• Trovare un equilibrio tra conoscenza (grammatica e vocabolario) e competenze (ascolto, parlato, lettura e scrittura)

• Insegnare prevalentemente usando come veicolo la lingua straniera

• Gestire efficacemente la classe in modo che non vi siano interruzioni della lezione e che tutti gli alunni siano impegnati e concentrati

• Creare opportunità di interazione per gli alunni

• Usare tecniche di personalizzazione laddove appropriato

• Correggere gli alunni nel modo giusto, in modo che capiscano cosa hanno sbagliato ed imparino dagli errori

• Usare la tecnologia in modo efficace

• Rivedere e riutilizzare i termini nuovi dopo che sono stati presentati

• Spiegazione, tecniche ed esercizi grammaticali efficaci

• Lavorare con una gamma di attività diverse in classe in modo che le lezioni non seguano sempre lo stesso schema

• Rendere gli studenti consapevoli di ciò che hanno appreso ma dire loro su cosa devono ancora lavorare

• Assegnare i compiti giusti, che poi vengono controllati

• Valutare periodicamente gli alunni per avere evidenza di ciò che han-no appreso o per mostrare dove serve intervenire)

Chiedete un feedback ai docenti e scrivete in lavagna ciò che dicono.

Potrebbe essere interessante chiedere ai singoli docenti di assegnare delle priorità e di scegliere le cinque cose che giudicano più importanti. Una volta fatto questo, si può stimolare il dibattito facendo in modo che i docenti di-fendano le loro scelte lavorando in gruppi o in plenaria, a seconda di quanti sono.

C. Schema per l’osservazione delle lezioni

Task 4: Scopo: ricavare un sistema per l’osservazione tra pari e l’osservazio-ne funzionale allo sviluppo professionale che soddisfi i docenti e che i docenti

“sentano loro”.

Procedura: l’osservazione in classe da parte di un collega più esperto (di so-lito il responsabile del dipartimento o il responsabile dello sviluppo professio-nale) viene svolta abitualmente in molti istituti di istruzione in tutto il mondo.

Domande da affrontare in plenaria:

A. Quali sono i diversi tipi?

B. Quali sono i benefici?

(Risposte attese

A. 1. Osservazione tra pari/peer observation, con un collega che osserva un altro docente e riflette su tale esperienza (ed auspicabilmente impara da essa).

2. Osservazione nel quadro dell’assicurazione qualità/quality assu-rance observation quando un membro esperto del personale osserva un docente per assicurare che l’insegnamento sia ef-ficace e che gli studenti abbiano la possibilità di apprendere.

Chiaramente questa è una forma di osservazione che viene

percepita di più come una minaccia perché la didattica è giu-dicata e valutata da un osservatore esperto (magari esterno). È ovviamente essenziale che l’osservatore goda del rispetto del docente, in quanto esperto di didattica in grado di giudicare in modo efficace.

3. Osservazione funzionale allo sviluppo professionale / develop-mental observation quando un docente lavora con un collega, senza giudicare e senza rappresentare una minaccia. In una si-tuazione ideale, questo dovrebbe far parte del programma del docente. Vi sono varie possibilità:

· Un docente desidera sperimentare qualcosa in un am-bito didattico ma desidera che un collega lo osservi per avere un’opinione oggettiva dell’efficacia dell’inse-gnamento. L’osservatore è invitato a fare un resoconto aperto e sincero della situazione e può avallare il pro-cesso o suggerire come migliorare o sviluppare l’idea.

· Due docenti fanno insieme il piano di una lezione; poi si alternano nell’insegnamento per metà della lezione.

Pianificare insieme è spesso il modo più efficace per collaborare ed imparare gli uni dagli altri. Può anche ri-sultare molto istruttivo vedersi all’interno della classe.

Questo approccio presenta anche il vantaggio che i do-centi condividono la responsabilità della lezione.) Oltre a quanto indicato sopra, ci sono molti video EFL in commercio che il personale del dipartimento può vedere e di cui può discutere.

Una proposta è quella di offrire ai docenti la possibilità di osservarsi recipro-camente sulla base di un programma di osservazione tra pari. Come si fa a farlo in modo efficace?

Chiedete ai docenti di fare brainstorming su come si possa introdurre l’osser-vazione tra pari nel dipartimento.

È importante che questo non si traduca in un momento “libero”, con un do-cente che osserva semplicemente un collega e poi torna nella propria classe.

Alcuni suggerimenti:

• Pianificare una lezione insieme e poi un solo docente tiene la lezione

• Pianificare una lezione insieme e condividere l’insegnamento in clas-se

• Osservare una lezione e poi discuterne

• Osservare una lezione e cercare di individuare specifici eventi o tendenze sui quali l’altro docente ha chiesto di concentrarsi (ad es.

chiarezza delle istruzioni, uso della lavagna, coinvolgimento attivo di diversi studenti)

• Osservare una lezione e scrivere una relazione

• Osservare una lezione e compilare una tabella in questo modo:

o Osservando la lezione ho imparato che………..

o Mi ha sorpreso che……….

o Voglio chiedere una cosa:………

Idealmente, le buone pratiche vanno condivise in occasione delle riunioni periodiche per lo sviluppo del personale (ad es.: ho osservato X e una tecnica davvero buona che è stata applicata è YYYY).

Documento D:

La valutazione per l’apprendimento (Förderliche

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