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Cenni alla dottrina del movimento

Nel documento Nuove identità e secolarizzazione (pagine 35-39)

LA GRANDE FRATERNITÀ UNIVERSALE: PROFILO STORICO E DOTTRINARIO

2. Cenni alla dottrina del movimento

Esula dai limiti di questo studio un'analisi dettagliata della dottrina di Raynaud de la Ferrière, che attiene piuttosto alla teologia o alla storia comparata delle religioni, o anche a certa filosofia di orientamento psicologico-simbolistico oggi abbastanza di moda. Nel prosieguo del lavoro, i riferimenti alla dottrina saranno quindi estrema-mente contenuti e sempre funzionali alla interpretazione di comportamenti, atteggia-menti, o configurazioni istituzionali. In ossequio al taglio sociologico dell'indagine, il nostro atteggiamento cercherà di improntarsi alla più rigorosa Wertfreiheit, ossia al modello di una “scienza avalutativa dei valori”; anche se la sociologia dei fenomeni religiosi può incontrare qualche difficoltà al proposito. Qualche cosa sulla dottrina, tuttavia, va detta. Ci proveremo di farlo in estrema sintesi, senza pretesa di esaustività (dato il materiale sterminato) e di ordine logico (data la struttura spesso analogica dell'esposizione), solo limitandoci a enucleare qualche aspetto di particolare importanza.

Capitolo II - La Grande Fraternità Universale: profilo storico e dottrinario 30

Il punto da cui conviene partire è la concezione della divinità e dell'uomo. Non si dà un Dio rivelato alla maniera del Dio giudaico cristiano, bensì uno spirito universale dominato da un principio di involuzione. La materia è la manifestazione del-l'involuzione progressiva, durante le diverse epoche, dello spirito; e l'uomo corri-sponde al punto di maggior densificazione della materia stessa. È lui che, rappre-sentando l'ultimo momento del processo di “discesa” dello spirito, ha la capacità di comprendere il principio e la fine e quindi anche le possibilità di evolvere percorrendo un lungo cammino di coscientizzazione per ritornare al principio originario, ossia allo spirito.

In questo cammino di spiritualizzazione della materia, l'anima individuale di volta in volta si incarna in un nuovo corpo donde riprendere il cammino partendo dallo stadio di evoluzione cui era giunta nel corpo precedente. Al termine del percorso, l'anima, pervenendo al Samadhi, si libera dal ciclo delle reincarnazioni espandendosi nello spirito universale.

Il percorso è lungo e arduo, e può richiedere molte vite, molte generazioni, ad-dirittura epoche intere.

Ogni duemila anni il mondo entra in una Nuova Era; ed ogni Era è caratterizzata da proprie vie di evoluzione e da luoghi e popoli presso i quali la potenzialità evolutiva è maggiore. In ogni inizio di Era, inoltre, si manifesta uno spirito guida, un Cristo, un Avatar, un Messia il cui compito è quello di indicare le vie di evoluzione proprie dell'Era e far progredire l'umanità.

In ciascuna epoca quindi, si sviluppa una nuova religione che ne incorpora i tratti evolutivi tipici. Il cristianesimo è stata la religione dell'ultima Era, quella dei Pesci.

Ora il mondo è entrato nell'Era dell'Acquario; e abbisogna di nuovi strumenti e di nuove guide per il suo cammino.

Infatti i tratti distintivi dell'Era acquariana che già si erano manifestati negli ultimi secoli dell'Era precedente sono: «Fraternità, Elevazione, Spiritualità, Movimenti Universali, Esperimenti di Avvicinamento su Vasta Scala» (Raynaud de la Ferrière 1972: 69).

In altre parole, se l'Era dei Pesci era stata una fase di chiusura e di divisione, l'Era dell'Acquario sarà un grande momento di apertura, e di unione: apertura delle co-scienze, unione tra gli uomini, le istituzioni e i prodotti dello spirito.

Ne consegue che la religione appropriata per l'Era acquariana non può essere una religione parziale che si contrappone ad altre, bensì una religione realmente uni-versale, che ingloba e trascende tutte le diverse espressioni spirituali degli uomini.

La G.F.U. ha la missione di realizzare questa sintesi. Di più essa promuove anche l'unificazione tra le diverse epistemologie del mondo, l'arte e la scienza, il pensiero razionale e l'esperienza mistica.

Lo strumento più potente per comprendere la fondamentale unità di individuo e cosmo, e dunque per orientare gli uomini nella ricerca della verità, è l'astrologia:

La scienza degli astri contiene tutte le Chiavi necessarie per l'evoluzione. Senza la conoscenza della stessa, nessuna altra scienza può essere posseduta al fondo (...). Tutto è contenuto nello Zodiaco, dal momento che esso è la rappresentazione di ciò che è Infinitamente Grande così come di ciò che è Infinitamente Piccolo (ibidem: 75).

Ornella Urpis - Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia 31

Esiste un karma dell'Uomo e un karma della Terra e l'uno e l'altro sono iscritti nella struttura dell'universo che può essere decifrato solo da chi ne sa leggerne le inti-me leggi: le leggi dello Zodiaco. Le Ere del mondo sono computate in base alle stelle come lo sono le vite degli uomini, governate e scandite da un medesimo principio. Senza conoscerlo non è possibile alcuna evoluzione né individuale né collettiva.

A rivelare l'unità archetipica del tutto concorrono, accanto all'astrologia, altri stru-menti simbolici elaborati dalla sapienza antica, quali la geometria, l'archeometria, la Cabala, l'interpretazione di vecchie lingue e vecchi caratteri.

Questa sapienza precede la storia dell'uomo così come noi la conosciamo, affon-dando nei miti di civiltà e continenti scomparsi, come Atlantide. La G.F.U. se ne considera l'erede o meglio, l'ultima e più compiuta manifestazione. La G.F.U. infatti, nella sua essenza più vera, è antica quanto la sapienza che porta:

(...) senza essere un'associazione segreta, rimase occulta durante vari secoli, facendosi rappresentare da alcuni dei suoi dignitari che, operanti nel seno di diversi movimenti scientifici, artistici, filosofici o esoterici, poterono preparare le attività pubbliche per il momento preciso. L'accesso ai Santuari, l'insegnamento tradizionale, in una parola, l'iniziazione, era riserbata a pochi privilegiati, ma poco a poco si faceva sentire la necessità che si manifestasse alla luce del giorno con l'aiuto dei suoi veicoli pubblici. La G.F.U. si materializzava lentamente, fino ad essere riconosciuta dalle autorità di ogni paese.

Per più di duemila anni l'organo direttivo della G.F.U. (la Missione dell'Ordine dell'Acquario) si andò organizzando in tutto il mondo con l'intento di riannodare i rapporti di unione con tutte le sette religiose, associazioni filosofiche, società scientifiche, gruppi artistici, movimenti idealistici, scuole esoteriche, ecc. (Circular del Consejo Supremo 1995a: 61) (2).

Con l'avvento dell'Era dell'Acquario i tempi sono maturi per la diffusione uni-versale della vera conoscenza, ora resa accessibile ai grandi numeri dalle stesse pro-prietà, espansive materiali e spirituali di questa Era.

Una via privilegiata per il suo raggiungimento è lo yoga, nelle sue diverse forme. Lo yoga è di solito considerato un prodotto della cultura indiana; in realtà secondo Raynaud de la Ferrière è una pratica non solo antichissima ma anche transculturale:

La parola yoga deve essere intesa come indicante una religione. Però lungi dall'essere una dottrina dogmatica come le numerose sette che si dividono il mondo, lo yoghismo non ha templi, né sacerdoti, né liturgia, né limitazione alcuna (...). Così sarebbe scorretto dare un significato religioso abituale a questa via che conduce alla liberazione (MOKSHA), perché nello yoghismo non vi è culto di una divinità particolare, né promessa di una ipotetica salvezza, in un qualche “paradiso” (...). Tutto il lavoro di perfezionamento viene compiuto allo scopo di eliminare le impurità (MALA) e di sve-lare le illusioni (MAYA), per giungere all'emancipazione finale (MUKTI), ciò che si ottiene mediante la conquista di questo stato sovra-coscienziale denominato SA-MADHI (coscienza di DIO) (Raynaud de la Ferrière 1987: 19).

2. Come spesso accade nei N.M.R. i miti di fondazione servono «a legittimare le proprie pratiche facendo riferimento al passato. La tradizione diventa la pietra di paragone che assicura la saggezza e la sicurezza di particolari orientamenti» (Wilson 1996: 147).

Capitolo II - La Grande Fraternità Universale: profilo storico e dottrinario 32

Lo yoga è parte integrante della dottrina della G.F.U. e viene praticato quoti-dianamente, dagli adepti, soprattutto l'Hatha Yoga.

La pratica dell'Hatha Yoga è importante anche perché si collega con un'altra carat-teristica fondamentale della dottrina della G.F.U., cioè la sua natura iniziatica. Come abbiamo già detto, tutta la vera conoscenza del mondo è stata iniziatica, e tutti i sapienti sono stati degli iniziati. L'iniziazione avviene attraverso gradi, i quali cor-rispondono, nel sistema filosofico dello yoga, allo sviluppo dei chakra, cioè dei centri di energia psico-fisica che, a loro volta, corrispondono alle ghiandole endocrine. I gradi iniziatici, che la G.F.U. mutua dalla tradizione indiana, sono sette: Getuls, Gag-Pa, Gelong, Guru, Sat-Chellah, Sat-Arhat, Sat-Guru. A questi va aggiunto il grado pre-iniziatico di Gegnian.

L'iniziazione ha una importanza decisiva nella G.F.U., la quale dispone di Scuole Iniziatiche e Pre-Iniziatiche, nonché di un Servizio Iniziatico Esoterico che ne coor-dina le attività. I gradi, tuttavia, vengono conferiti soltanto nel Tempio della sede cen-trale, in Venezuela, dove il Diksha Guru, con un rituale particolare, provvede alle investiture.

L'iniziazione comporta il rapporto maestro-discepolo che, come vedremo, connota fortemente la G.F.U. e condiziona numerosi aspetti della sua vita e del suo fun-zionamento.

TERZO CAPITOLO

Nel documento Nuove identità e secolarizzazione (pagine 35-39)