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La durata del soggiorno turistico

L’OFFERTA DI SERVIZI TURISTIC

Grafico 39 Turismo Straniero: Settore alberghiero + extralberghiero Turismo Straniero

2.6 La durata del soggiorno turistico

La permanenza media della clientela rappresenta una variabile fondamentale per valutare la capacità attrattiva e la redditività delle strutture ricettive, a tal punto che il suo prolungamento diviene l’obiettivo principale per gli operatori del settore.

Negli ultimi anni la tendenza generale della domanda turistica è orientata verso una progressiva diminuzione del periodo medio di soggiorno, per motivi di carattere socio-economico e culturali ( possibilità di scaglionare le vacanze in luoghi e tempi diversi, riduzione dei tempi di spostamento ecc); va aggiunto inoltre che le strutture alberghiere vengono utilizzate anche per motivi di lavoro, e soprattutto come alloggio temporaneo negli spostamenti a lungo raggio.

Cominciamo con l’introdurre la variabile permanenza media che è determinata dal rapporto tra n° delle presenze e n° degli arrivi, nell’anno considerato:

Permanenza media = presenze anno x / arrivi anno x

I dati forniti dalla camera di commercio di Lucca ci permettono di osservare com’è cambiato tale rapporto dal 1996 al 2004 per la provincia e per la regione Toscana. La tendenza registrata nel periodo è quella che ci aspettavamo visto il mutamento delle abitudini vacanziere dei turisti provocato da i motivi socio- economici e culturali descritti in precedenza.

In realtà dando un’occhiata alla tabella 6 si nota che la contrazione del periodo vacanziero è un fenomeno riscontrato solo nel turismo nazionale in quanto tra il 1996 e il 2003 il periodo di permanenza si accorcia di quasi una giornata nella provincia di Lucca ( un terzo per la Toscana) , mentre rimane stabile per la componente estera, aumentando addirittura di mezza giornata per la regione.

Tabella 21 - Permanenza media del soggiorno, Lucca – Toscana

Fonte: Amministrazione provinciale di Lucca per dati di Lucca; Regione Toscana - Ufficio statistica per dati

La riduzione della disponibilità finanziaria a consumare in vacanza e la scelta di aumentare i periodi di soggiorno accorciando i giorni di permanenza per diversificare al meglio le esperienze è una delle ipotesi che può spiegare il comportamento delle famiglie italiane. Per il turismo estero ciò non si verifica molto probabilmente perché la provincia di Lucca in questi otto anni ha conservato la propria attrattiva agli occhi del turista straniero che ha mantenuto inalterato il periodo di permanenza media su un dato per altro superiore alla media della Regione.

Se scomponiamo il dato per la provincia di Lucca tra settore alberghiero ed extralberghiero notiamo che il calo della permanenza media per la componente italiana è dovuto alla riduzione di una settimana di soggiorno nelle strutture alternative, si è passati infatti dai 14,1 giorni del 1996 a poco meno di 7 nel 2003.

Tale drastica riduzione non è di facile lettura, se però diamo un’occhiata alle tabelle sui dati tendenziali del paragrafo 1.2 (in particolare i grafici 2 e 4) vediamo che dal 1996 al 2003 nel settore extralberghiero gli arrivi italiani hanno avuto incrementi maggiori rispetto alle presenze, diminuendo inevitabilmente il rapporto presenze/arrivi che determina la permanenza media.

Cercando di dare una spiegazione al di fuori dei dati potremmo dire che oltre ai fattori socio economici che hanno ridotto i tempi di permanenza, gli italiani col passare degli anni hanno riposto maggior fiducia nelle strutture extralberghiere che hanno guadagnato una piccola parte di clientela a scapito degli alberghi. Il turismo straniero invece conferma la propria solidità incrementando la durata nelle strutture alternative e rimanendo stabile nelle strutture alberghiere.

Da notare come negli esercizi extralberghieri, senza distinzione tra provenienza del turista, i soggiorni sono più lunghi (più del doppio per gli Italiani ) che in quegli alberghieri, ma sarebbe più corretto dire che chi vuole rimanere per un periodo più lungo trova più conveniente rivolgersi alle strutture alternative agli alberghi, come ad esempio affittacamere, campeggio bed&breakfast ecc.

I motivi possono essere diversi:

- l’economicità delle strutture ricettive extralberghiere, che consente periodi di permanenza più lunghi a parità di spesa e che risulta perciò una delle variabili fondamentali al momento della pianificazione delle vacanze;

-l’esigenza di ammortizzare i costi di trasporto e di installazione dei mezzi privati di pernottamento (tende, roulotte ) che porta i clienti a rimanere più a lungo

-al contrario, la preferenza per hotel e alberghi in caso di pernottamenti singoli effettuati per lunghi trasferimenti o per motivi di lavoro che tende a ridurre la permanenza media del soggiorno.

La disponibilità di dati per il 2003 e 2004 suddivisi per tipologia di struttura ricettiva ci permettono di andare ancora più a fondo nel percepire le preferenze del turista nella provincia di Lucca.

La prima cosa da notare è il dato generale del 2004 che rispetto all’anno precedente (tabella 6) mostra un aumento del rapporto per la componente nazionale (da 3,8 giorni a 4,1 circa) mentre si mantiene stabile per quella estera.

Tabella 23 - Permanenza media degli Italiani e degli Stranieri nel 2004

Fonte: Sistema Statistico regionale della Regione Toscana

Soffermandoci sulle ultime 2 colonne vediamo che mediamente la permanenza è molto simile, anche se gli stranieri tendono a prolungare maggiormente i loro periodi di soggiorno negli alberghi di lusso (da 3 stelle in su ) nelle strutture R.T.A. e negli alloggi agrituristici rispetto ai turisti italiani che invece privilegiano molto campeggi villaggi turistici e altri esercizi extralberghieri.

Rispetto al 2003 si nota un aumento della permanenza media generale degli italiani che porta a superare quella degli stranieri, aumento dovuto principalmente agli incrementi nelle strutture extralberghiere, in particolar modo nei campeggi che passano da 8,69 giorni del 2003 ai quasi 12 del 2004.

I valori registrati dai turisti stranieri sono stazionari; la leggera flessione è dovuta alla perdita di un giorno di permanenza media nella categoria campeggi e V.T. L’ultimo aspetto interessante è quello di scoprire come varia la permanenza media in base al tipo di località visitato dai turisti.

Per fare ciò utilizzeremo i dati provinciali e regionali suddivisi per risorsa turistica che abbiamo già analizzato nel paragrafo 1.3

Tabella 25 - Permanenza media per risorsa turistica prevalente Toscana, Lucca 2004

Fonte: Sistema Statistico regionale della Regione Toscana

Come era lecito aspettarsi i soggiorni nelle località balneari sono mediamente più lunghi rispetto alle altre località di interesse turistico, circa 6 giorni per la regione Toscana e quasi 5 per la provincia di Lucca. Seguono le località montane e termali mentre la risorsa Arte/Affari si piazza all’ultimo posto. Molto probabilmente questa categoria che comprende sia visite alle città d’arte che viaggi di lavoro, è perturbata maggiormente da quest’ultimi che mediamente hanno una durata minore (nell’ordine di uno o due giorni).

Dal confronto spaziale tra Regione e Provincia non emergono grosse differenze né spunti da cui trarre conclusioni interessanti.

CAPITOLO III

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