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Ecozema S.r.l Società Benefit

Nel documento ANNO ACCADEMICO 2020/2021 (pagine 107-111)

OPEL E LIFEGATE

5. Controlli in background

3.1 Interviste semi-strutturate: metodologia e obiettivi della ricerca

3.1.6 Ecozema S.r.l Società Benefit

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Ecozema produce e vende prodotti per catering monouso biodegradabili e compostabili, realizzati con biopolimeri o con fibre vegetali. «Le prime tracce dell’azienda si trovano all’inizio del 900,  dice Demetra Verde, Responsabile Gestione dei Sistemi Integrati della società  l’azienda produceva mollette per l’industria conciaria, poiché nella nostra zona ci sono numerose aziende di questo tipo. Successivamente siamo passati alla produzione di mollette da bucato, prima fatte in legno e dopo in plastica. Questa è stata la prima fase della nostra società. Gli anni ’70 – ’80, quando è scoppiato il mercato Cinese, hanno rappresentato un momento duro per l’impresa, poiché i prezzi non erano più competitivi e non riuscivamo più ad essere concorrenti con il prodotto che arrivava dalla Cina. Per cui l’azienda ha deciso di cambiare il Business Model, e utilizzando il know-how aziendale dello stampaggio, ha iniziato il passaggio alle bio-plastiche. Questo perché: 1) iniziava ad esserci questa conoscenza e sviluppo del ciclo integrato dei rifiuti; 2) entra in azienda un manager che arrivava da questo mondo di bio-plastiche e da li si comincia a sviluppare questo progetto di: plastiche rigenerate, quella che è ad oggi l’attuale linea di Ecozema.» Nel 2010 nascono i prodotti Re-Zema, fatti interamente con plastiche riciclate post-consumo e con numerosi altri contenuti di valore ambientale e sociale. «La produzione di mollette è diventata un mercato molto molto marginale, rispetto all’area catering che seguiamo ampiamente. Per noi usare semplicemente il know-how aziendale per cambiare quasi completamente il Business Model è stata una scelta strategica, quindi puntare sul sostenibile è stata la scelta che ci ha permesso di sopravvivere e prosperare.»

77 Fonte: https://ecozema.com/csr/

104 Intervista a Demetra Verde, Responsabile Gestione dei Sistemi Integrati, presso Ecozema S.r.l Società Benefit

Nel 2000 avete iniziato a sperimentare i biopolimeri e a lavorare con plastiche riciclate. Perché avete deciso di avvicinarvi al tema bio? E’ stata una spinta arrivata dall’esterno, cioè dai vostri acquirenti, oppure avete sentito la necessità di sviluppare i vostri prodotti adottando dei materiali riciclati per salvaguardare l’ambiente?

« Nel 2000, sia per una strategia di mercato, sia per un aumento della sensibilità da parte della proprietà verso le tematiche sostenibili, c’è stata questa spinta di voler cambiare direzione e provare a creare nuovi prodotti. Il tema bio stava iniziando a crescere sempre di più, soprattutto per quanto riguarda il ciclo integrato della gestione dei rifiuti. Basti pensare che noi lavoriamo tantissimo con le Sagre, eventi dove era molto difficile riuscire a fare una raccolta differenziata. Ma con questo tipo di prodotti la sagra riesce a fare un unico

“sacchetto” che va in un’unica destinazione. I nostri due mercati di riferimento sono:

sagre/eventi e tutto il comparto scuola. Noi vendiamo a grandi aziende che poi fanno distribuzione di pasti nelle scuole. Produciamo nella sede della provincia di Vicenza le posate, solo stampaggio delle posate e le varie confezioni, mentre tutto quello che non è posateria viene fatto fare in Cina, da fornitori cinesi, ad esempio i piatti che abbiamo fatto il polpa di cellulosa, sono stati disegnati nella sede italiana e poi vengono fatti stampare in Cina e dopo l’importiamo.»

Il 1° Gennaio 2021 siete diventati Società Benefit, passando da essere “Fabbrica Pinze Schio Srl” a “Ecozema Srl società benefit”. Come avete conosciuto le Società Benefit?

Quando avete deciso di diventarlo e come questo ha influenzato il vostro business?

« A Gennaio abbiamo deciso di cambiare nome, passando da “Fabbrica Pinze Schio Srl” a

“Ecozema Srl società benefit”, cambiando quindi il nome storico dell’azienda, che ormai aveva poco senso mantenere. Avevamo accantonato quel Business e tutti i clienti ci conoscevano come “Ecozema”  il nome della linea di prodotti compostabili  abbiamo quindi deciso di cambiare nome e trasformarsi anche in Società Benefit. E’ un percorso

105 iniziato diversi anni fa, nel 2008, con una prima certificazione di SA 800078, che è stata mantenuta fino a marzo 2020, dopo di che è stata fatta decadere, perché reputata troppo marginale e ristretta per l’evoluzione del percorso che stavamo facendo. Parallelamente l’azienda ha iniziato a certificarsi con l’ISO 900179 e ISO 1400180. Nel 2015 gli standard cambiano e l’azienda inizia a porsi degli obiettivi di miglioramento di anno in anno, fino ad arrivare negli ultimi anni dove l’impresa decide di diventare Società Benefit.»

Siete una Società Benefit, ma non siete una B Corp. Perché? Avete iniziato un percorso di valutazione con il B Impact Assessment, oppure non avete mai provato a misurarvi?

« Stiamo attualmente seguendo la certificazione B Corp. Abbiamo deciso di adottare un percorso “al contrario” rispetto alla maggior parte delle imprese, in quanto siamo diventati Società Benefit, prima di ottenere la certificazione B Corp. Questa decisione è stata per l’azienda una scelta strategica molto semplice, perché se le imprese che si misurano con il B Impact Assessment sono già Società Benefit, allora hanno 10 punti in più nella valutazione d’impatto. I tempi di B Corp sono attualmente molto lunghi, abbiamo presentato domanda a Febbraio 2021 e abbiamo iniziato ad avere le prime interazioni con B Corp circa un mese fa (Settembre 2021). Abbiamo raggiunto un punteggio superiore agli 80 punti, ma non un punteggio altissimo, questo perché secondo me, B Corp è impostata molto per le grandi aziende, più strutturate. Importante per noi era comunque valutarci, cosa che abbiamo fatto autonomamente, senza l’aiuto di Nativa, per capire dove siamo e dove arriveremo, ed implementare per l’anno prossimo una serie di azioni di miglioramento.»

78 La norma SA 8000, pubblicata da SAI nel 1997, tocca la sfera della Responsabilità Sociale per quanto riguarda le condizioni dei lavoratori ed i suoi requisiti si estendono a tutta la catena dei fornitori e dei subfornitori.

79 Con la sigla ISO 9000 si identifica una serie di normative sviluppate dall'ISO, che definiscono i requisiti per la realizzazione all'interno di un’organizzazione di un sistema di gestione della qualità.

80 La sigla ISO 14001 identifica una norma tecnica dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO), su sistemi di gestione ambientale (SGA) che fisa i requisiti di un sistema di gestione ambientale di una qualsiasi organizzazione.

106 Avete numerosissime certificazioni: ISO 14001, ISO 9001, OK-Compost… che attestano il vostro impegno verso l’ambiente. Ritenete che per il settore nel quale operate sia indispensabile essere sostenibili? Avete riscontrato benefici e un interesse maggiore da parte del vostro pubblico da quando siete diventati Società benefit?

« Stiamo implementando le nostre certificazioni, abbiamo il progetto di ottenere la certificazione ISO 220081, per le buone pratiche di igiene in produzione, che arriva dal mondo alimentare, ma stanno richiedendo tali norme anche per il packaging. Per noi è indispensabile avere numerose certificazioni, sia per dare valore a quello che facciamo, sia perché per noi sono parte di un percorso iniziato molti anni fa. Come mi ha detto il nostro amministratore delegato (Armido Marana): “le cose che fai oggi giorno, assumo valore solo se le certifichi”. Quindi è molto difficile mantenersi nel settore, se non si hanno determinate certificazioni. La nostra azienda ha prodotto le prime posate compostabili monouso che hanno ottenuto la certificazione “OK Compost82”, quindi secondo norma EN 13432, quella che certifica la compostabilità dei prodotti. Per quanto riguarda l’essere diventati Società Benefit, per noi è stata una formalizzazione di un percorso più ampio.»

Perché secondo lei, le B-Corp e le Società Benefit vengono considerate le aziende del futuro? Pensa davvero che possano contribuire alla creazione di un mondo migliore?

« Il tema della sostenibilità si sta sempre più ampliando, sempre più aziende diventano B Corp, questo è legato anche al fatto che c’è un regolamento europeo che entrerà in attuazione con il 1 Gennaio dell’anno prossimo, il quale prevede che tutti gli enti finanziari ed istituti creditizi potranno erogare prestiti, solo se l’azienda dimostra di avere un certo impatto di sostenibilità. Quindi per le aziende sarà sempre più necessario e indispensabile essere sostenibili e certificate, avere dei sistemi di gestione integrati sugli aspetti di sostenibili e dimostrare, tramite certificazioni, cosa l’azienda fa. Ad oggi molti hanno ancora la visione della sostenibilità legata soltanto all’eco sostenibilità, ma questa è una visione più ampia: il contratto integrativo che fai ai dipendenti, la conoscenza aziendale

81 Lo standard ISO 22000 è un sistema di gestione per la sicurezza alimentare, che fornisce requisiti per qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare, con l’obiettivo di armonizzare gli standard (nazionali e internazionali) preesistenti in materia di sicurezza alimentare e analisi dei rischi e controllo dei punti critici.

82 Gli imballaggi o i prodotti contrassegnati dall’etichetta OK Compost, sono garantiti come biodegradabili in un impianto di compostaggio industriale.

107 che viene comunicata all’esterno, qualsiasi cosa tu possa fare e dare alla comunità, ai dipendenti…»

Nel documento ANNO ACCADEMICO 2020/2021 (pagine 107-111)