[..]l’insieme di programmi volti ad innalzare le capacità accademiche, tecniche e pratiche per migliorare l’opportunità d’ingresso nel mercato del lavoro[..]48
48 Cfr.“Social reintegration and employment: evidence and interventions for drug users in treatment”, in EMCDDA
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I programmi possono prevedere, oltre al recupero delle capacità personali(auto- stima, auto-determinazione, lavoro di squadra), anche percorsi di accrescimento nel campo delle:
capacità accademiche, attraverso la frequentazione di corsi scolastici per il conse- guimento di titoli di studio secondario, ma anche di preparazione per l’accesso all’università o college.
competenze inerenti i diversi settori lavorativi, attraverso dei corsi di formazione professionale, nel campo ad esempio dell’edilizia, dell’idraulica, della meccanica, dell’informatica, della ristorazione e del giardinaggio.
In tutti gli Stati europei, le problematiche specifiche della tossicodipendenza, nella proget- tazione e attuazione di programmi e interventi d’inclusione, nell’ambito educativo, non so- no esplicitati ne menzionati. Fanno eccezione: la Croazia, i Paesi Bassi, la Danimarca, l’Irlanda, la Slovenia e l’Ungheria.49
Quanto all’offerta dei servizi per l’educazione, rivolti ai tossicodipendenti, questi possono essere offerti dagli stessi servizi di trattamento o cura della tossicodipendenza, sia privati che pubblici, come in Olanda, Germania e Belgio; oppure da centri specializzati nella for- mazione, nell’orientamento e nell’impiego, rivolti anche al resto della popolazione in diffi- coltà, come in Spagna e in Francia.
In questo quadro eterogeneo, di servizi e politiche, alcune esperienze europee si sono con- traddistinte in ambito educativo:
-La Danimarca
La città di Copenaghen ha istituito, nel 1928, la “Kofoeds Skole50.
Si tratta di un istituto nato per i disoccupati di lungo periodo, che hanno diversi problemi fisici e sociali, quali: l’alcolismo, la tossicodipendenza, sono senza fissa dimora o hanno problemi di salute mentale.
La scuola ha istituito per loro un programma di reinserimento sociale e lavorativo.
Gli studenti prendono parte a workshops, dove acquisiscono competenze in diversi ambiti lavorativi, quali: l’edilizia, l’idraulica, il disegno grafico, la meccanica, la lavanderia, la carpenteria e la falegnameria.
49 ibid., pp.187-188
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Inoltre gli studenti possono partecipare ai corsi di lingue, aritmetica, musica, pittura, teatro, sport, cucina, psicologia, etica e filosofia.
Il percorso che ogni partecipante compie ha tre fasi: l’attivazione, la pre-riabilitazione e la riabilitazione, e possono essere di breve o di lungo periodo, a seconda delle diverse esigen- ze.
Nella prima fase del percorso della scuola( attivazione) il consulente del lavoro, guarda alle possibilità di ogni persona di poter trovare un lavoro senza ricorrere a questo servizio. In seguito elabora una proposta di lavoro, autonomo o assistito, in base alle capacità e alle aspirazioni della persona.
Lo staff della scuola prevede circa 170 professionisti tra: insegnanti, artigiani, assistenti sociali, psicologi, consulenti del lavoro e avvocati.
Le attività sono personalizzate in base ai bisogni e alle capacità, perché il principio, alla base dei programmi e dei metodi utilizzati dalla scuola, è quello dell’”Help to self-help”. Quanto ai finanziamenti, la gran parte sono forniti dal Ministero delle Politiche Sociali, in accordo con le comunità locali. Inoltre una piccola parte è donata dagli ospedali e dalle istituzioni locali.
Questo modello di formazione, si è diffuso nel centro e nell’est dell’Europa, in particolare in: Polonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Ucraina, Armenia, Romania, Slovenia e Bulgaria.
Ogni due anni si tengono dei seminari internazionali, ai quali aderiscono le altre scuole sotto la dirigenza della Danimarca, nonché le organizzazioni civili.
Inoltre gli assistenti sociali, molto spesso, vengono invitati a visitare la scuola danese per periodi lunghi o brevi.
-l’Irlanda
L’Irlanda si è dotata di un regime Speciale CE che promuove interventi nel mercato del la- voro, nell’educazione e nell’istruzione a favore degli adulti tossicodipendenti.
Oltre a questo organismo nazionale, esistono alcuni enti, tra cui il SOILSE, che è guidato dalle aziende sanitarie e prevede corsi di orientamento, alfabetizzazione e servizi di soste- gno educativo in preparazione per l’inserimento nel college.
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Altro servizio è poi il Finglas, che è un ente per il sostegno nei confronti della dipendenza (FAST), collabora in associazione con l’Università della Città di Dublino (DCU), la quale fornisce corsi universitari per i tossicodipendenti in fase di recupero.51
Circa 10 anni fa nella città di Waterford è nato un progetto denominato “Making Connec- tions learning experiences for adults with substance related Mental health”.65 Oggi si trova anche nelle città di South Tipperary e Carlow.
All’inizio è nato come risposta ai bisogni educativi dei senza fissa dimora, oggi invece si rivolge anche ai consumatori di sostanze e alcool, e anche alle persone con disturbi menta- li.
Offre un programma per coloro che non hanno accesso all’educazione tradizionale, e al termine ricevono una certificazione che attesta i loro risultati.
I partner del progetto sono molteplici: consulenti di droga, comunità, servizi di libertà vigi- lata, casa della donna, i servizi per i senza fissa dimora e i servizi di salute mentale.
I risultati del progetto sono stati positivi per l’accrescimento dell’istruzione e delle capacità dei partecipanti, i quali in alcuni casi sono riusciti ad entrare regolarmente nel mercato del lavoro.
-La Slovenia
In Slovenia, dal Giugno 2013 all’Agosto 2014, l’organizzazione Društvo ŠKUC ha elabo- rato e attivato un progetto, in ambito educativo, denominato “AKTIV – diverse, yet equal"52”.
Esso ha coinvolto circa 78 partecipanti, appartenenti alle categorie più emarginate. In cosa consisteva il progetto?
Esso si è preoccupato di fornire ai partecipanti pacchetti di formazione su musei e gallerie, di impiegarli in compiti amministrativi o come animatori o educatori d’arte.
Gli sforzi sono stati fatti anche per la ricerca e il trasferimento di buone pratiche dall'este- ro, in relazione alla fornitura di opzioni di formazione per i non vedenti e ipovedenti, attra- verso la formazione in sartoria.
-L’Ungheria
L’organizzazione ungherese, denominata “Budapest Methodological Centre of Social Poli- cy and Its Institutions”, ha promosso l’iniziativa “Opening to the Street253”, che si è svolta
51 Cfr. Lifelong Learning programm, Un approccio partecipativo per lo sviluppo di curricoli formativi per adulti in fase
di recupero dalle dipendenze nell’Unione Europea: Rassegna delle Politiche e delle Prassi, www.recoveu.org, p.18
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dal Marzo 2013 all’Ottobre 2014. Ha coinvolto circa 120 partecipanti, tutti senza tetto, con una storia di tossicodipendenza o con disturbi mentali.
In cosa consisteva il progetto?
Prima di tutto offriva un alloggio temporaneo( dormitorio) o uno privato a basso costo, e poi affrontava il problema dell’occupazione, attraverso la formazione dei partecipanti e il rafforzamento delle proprie competenze per accedere più agevolmente al mercato del lavo- ro.