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Per effetto della più cauta domanda da parte degli Stati Uniti e di altri

Nel documento Cronache Economiche. N.109, Gennaio 1952 (pagine 31-35)

Paesi, i prezzi internazionali hanno

incominciato a ripiegare, seguiti

an-che dai prezzi italiani. A fine anno

si è però osservata nuovamente una

certa tendenza all'aumento, forse in

previsione di una nuova fase di

pro-gresso dell'attività economica negli

Stati Uniti, prevista per il 1952.

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notiziario

A R G E N T I N A

Nella prossima primavera la prima fab-brica di automobili argentina presenterà

i suoi primi modelli e precisamente una

vettura da turismo, una comune e un ca-mioncino. La maggior parte dei pezzi e dei materiali impiegati nella loro fabbricazio-ne sono di produziofabbricazio-ne argentina.

Nella prossima stagione di pesca anche l'Argentina parteciperà con diverse ba-leniere alla pesca della balena azzurra, ce-taceo di valore che si trova in vicinanza delle coste meridionali argentine.

A U S T R I A

Si sta esperimentando in Austria un nuo-vo tipo di spazzaneve urbano capace di compiere il lavoro di una trentina di spa-latori. La macchina, costruita secondo un metodo brevettato da un tecnico svizzero ha anche il vantaggio di essere di costo relativamente basso (circa un milione di lire). Mediante speciali ingranaggi i cu-muli di neve vengono polverizzati e auto-maticamente caricati, attraverso un tubo sopra un rimorchio. Si possono riempire così in un'ora ima trentina di autocarri.

L'Austria parteciperà alla fiera di

Trie-ste (29 giugno-13 luglio) con una Mostra

collettiva che occuperà 400 metri quadrati

nella quale saranno principalmente presen-tati: cristallerìa, attrezzi agricoli, prodotti di legno.

D A N I M A R C A

Nello Jutland meridionale ricerche ini-ziate tempo fa avrebbero rivelato tracce di petrolio ad una profondità di metri 2.600. Le ricerche sono tuttora in corso.

G I A P P O N E

Nel corso del 1952 i cantieri giapponesi

costruiranno nuove unità navali per com-plessive 350.000 tonn., di cui 300 mila

sa-ranno destinate al trasporto in genere e

50.000 al trasporto del petrolio, al fine

di intensificare gli scambi tra il Giappone e il continente americano.

La produzione di seta greggia nel Giap-pone nel 1951 di 117.837 balle è la più forte

del dopoguerra. La produzione rispetto al-l'anno precedente è aumentata del 21 % .

Tuttavia la corrente di esportazione è di-minuita del 28 % rispetto al 1950. Quasi

metà dell'esportazione giapponese di seta è stata diretta verso gli Stati Uniti.

I N G H I L T E R R A

Secondo un'attendibile statistica britan-nica la situazione mondiale della gomma

al 31 dicembre 1951 era la seguente:

Produzione totale tonn. 1.862.500 contro

tonn. 1.850.000 prodotte nel 1950.

L'au-mento è dovuto alla maggiore produzione dell'Indonesia, mentre invece è in sensi-bile diminuzione la produzione delle isole malesi. Inoltre occorre notare un consumo mondiale di 812.500 tonn. di gomma

sin-tetica nel 1951 contro 580.000 tonn.

nel-estero

l'anno precedente. La maggior parte della gomma sintetica è stata prodotta negli Stati Uniti.

Una ditta di Londra ha presentato un liquido antiruggine che sarà di grande uti-lità ai complessi industriali. Esso serve alla protezione delle macchine ed è stato idea-to al fine di mantenerle al riparo da qual-siasi corrosione esterna. Una volta appli-cato il liquido forma una pellicola traspa-rente che impedisce alla ruggine di attaccare la superficie sottostante, pur permettendo le dilatazioni dovute a muta-zioni della temperatura.

La stessa ditta produce pure un altro liquido che disidra la ruggine formatasi rendendone facilissima la pulitura. Il li-quido ha il vantaggio di poter essere usato anche per i metalli non ferrosi, è di com-posizione inoffensiva sia per chi lo ma-neggia quanto per i suoi abiti.

Il totale delle perdite per qualunque causa, delle diverse marine mercantili del mondo nel trimestre aprile-giugno 1951 è

stato di 124 navi per 155.727 tonn.

com-plessive, mentre nel trimestre precedente si erano perdute complessivamente 164 navi

per 307.732 tonn. complessive. Il numero

delle navi a vapore e a motore perdute in seguito ad accidenti nello stesso trime-stre ammonta a 41 unità per una stazza di 44.119 tonn. contro 59 unità per una stazza

di 110.986 tonn.

La Gran Bretagna figura sti questi totali

con 23 unità per 41.557 tonn. per il primo

trimestre e con 33 unità per 64.222 tonn.

nel secondo trimestre.

O L A N D A

Nel prossimo aprile avrà luogo ad Am-sterdam un'esposizione internazionale dal nome " Lo zucchero " dedicata alla colti-vazione della barbabietola, alla produzioìie dello zucchero, alle industrie utilizzatrici, ecc.

S U D A F R I C A

Si sta adottando nel Sud Africa l'uso di leghe leggere di alluminio per la costru-zione di lavori pesanti di costrucostru-zione e in particolare per la costruzione di ponti.

Queste leghe resistono alla corrosione. Non richiedono spese di manutenzione. Inoltre necessitano di fondamenta assai meno profonde dato il loro minor peso.

La tosatura dell'anno in corso ha dato circa 206 milioni di libbre di lana contro

114 nello stesso periodo dello scorso anno;

d'altra parte il prezzo di vendita è sensi-bilmente aumentato passando da 4 libbre

a 2 libbre e mezzo per sterlina.

S V E Z I A

L'epidemia di afta epizootica che aveva colpito anche i bovini norvegesi e danesi si è estesa ora pure nelle regioni sud-orientali della Svezia. Parecchie migliaia di animali hanno già dovuto essere abbat-tuti. Si calcola che le perdite sinora subite ascendano a 5 milioni di corone svedesi

(circa 5 miliardi di lire).

S V I Z Z E R A

Il 20 marzo prossimo si aprirà a

Gi-nevra il XXI Salone Internazionale dell'Au-tomobile. Vi parteciperanno 12 Paesi. I

veicoli utilitari e dei trasporti in comune saranno rappresentati da 57 case, cicli e

motocicli da 132.

È stata recentemente aperta a Los An-geles una succursale che ha la rappresen-tanza di venti fabbriche svizzere di mac-chine utensili. Attualmente tre altre fab-briche svizzere di macchinari sono rappre-sentate a Los Angeles.

U N G H E R I A

E stata recentemente collaudata in Un-gheria la nuova locomotiva per treni di-retti prodotta dalla MAGAV di Budapest. Questa locomotiva, che raggiunge la ve-locità di 120 km. orari con un carico di 600 tonn., è una delle più potenti tra quelle

attualmente in uso in Europa.

In un cantiere navale danubiano è stato recentemente inaugurato il primo impianto elettrico per il sollevamento delle navi. Il montanavi esegue in un'ora il lavoro che

180 uomini compirebbero in 74 ore. Tre

operai sono sufficienti per maneggiarlo. L'apparecchio solleva il battello da ripa-rare dall'acqua alla velocità di 75 cm. al

minuto.

U . R . S . S .

Il Ministero dell'Agricoltura bolscevico ha accettato due nuove varietà di albicoc-chi selezionate dal dottore in scienze agra-rie Veniaminov, allo scopo di esperimen-tarle in vasta scala. Le nuove varietà resi-stono al gelo invernale sino a 40 gradi

sotto zero.

Ciò permetterà di estendere la coltiva-zione di questo frutto dal sud fino alla latitudine di Mosca.

Il Governo russo ha comunicato che è in corso la costruzione di una nuova linea ferroviaria dalla Russia centrale agli U-rali e alla Siberia meridionale, in gran parte parallela alla esìstente transiberiana che è oberata di traffico.

Una nuova linea aerea è entrata in fun-zione tra Mosca e la provincia cinese del Sing Kiang dove sarebbero in corso lavori di carattere atomico.

Radio Mosca annuncia che hanno avuto corso esperimenti relativi alla coltura del " riso secco " nell'Asia Centrale Sovietica. Questo riso si dìfferenzierebbe da quello ordinario per il fatto che la sua coltivazio-ne non richiede che un sesto del volume d'acqua impiegato normalmente. Avendo avuto buon risultato l'esperimento, sin dal-l'anno prossimo la coltivazione di questo prodotto verrà praticata su vasta scala.

Si comunica che radio Mosca ha an-nunciato che sono stati fabbricati e col-laudati in Russia mattoni di vetro dall'a-spetto spugnoso ma solidi quanto i mattoni ordinari. Il nuovo tipo di mattone adoperato nelle costruzioni presenterebbe molti van-taggi perchè resistente alle temperature sia calde che fredde ed all'usura del tempo.

U . S . A .

Secondo un calcolo del " Rubber Study Group " la produzione mondiale del cauc-ciù durante il 1951 è stata di 2.760.000 tonn.

delle quali 1.850.000 di caucciù naturale e 910.000 sintetico. Il consumo mondiale

com-plessivo fu di 2.340.000 tonn. di cui 1.510.000

dì caucciù naturale e il rimanente di quello sintetico.

note di C r o n a c a C a m e r a l e

1m L ' I N S E D I A M E N T O DEL C O M I T A T O DI VIGILANZA DELLA B O R S A M E R C I

Il 19 gennaio c. a., alla presenza di un folto stuolo di operatori tori-nesi, l'on. prof. Antonio Carcaterra, Sottosegretario al Ministero del-l'Industria e del Commercio, ha insediato il Comitato di Vigilanza alla Borsa Merci di Torino, dando così pratico inizio al funzionamento della istituzione nei nuovi e modernissimi locali di via Andrea Doria 15, sotto la diretta vigilanza della Camera di Commercio.

Il conte Marone, Presidente della Camera di Commercio, nel pre-sentare al Sottosegretario il Comitato, ha tenuto il seguente discorso:

Le vicende politico-economiche di questi ultimi anni danno la riprova della insoppri-mibilità del mercato che è un processo di formazione spontaneo e necessario all'umana esistenza. Il mercato sia che si svolga sulla pubblica piazza, nella città più popolata 0 nel borgo sperduto, sia che venga organizzato nella Borsa, è la conseguenza della innata libertà d'azione dell'individuo e tutte le volte che si è voluto limitare, costringere questa libertà,

non si è mai riusciti a sopprimere il mercato che è riapparso sotto altra forma, magari dando vita al mercato clandestino, detto comunemente nero che si è potuto solo ufficial-mente ignorare, ma di cui si è dovuto purtroppo tollerare l'esistenza, anche da parte di regimi che in materia affermano di non essere disposti a scherzare. Così quando nel 1934 il Ministro dell'Agricoltura, con un semplice telegramma, dispose la chiusura delle Borse Merci in Italia, non ottenne altro che cacciare la sana speculazione da questi recinti ben diretti, organizzati e sorvegliati, per ritrovarsela in condizione degradata, in qualche pubblico esercizio 0 anche all'aperto sulle pubbliche piazze.

Comunque ufficialmente solo con la restituzione ad un règime di libertà dei vari settori merceologici, noi abbiamo potuto chiedere la riapertura della Borsa Merci. E, infatti, con deliberazione 21 agosto 1950, n. 172, la nostra Camera di Commercio chiese al Governo la ricostituzione della Borsa Merci in Torino, ricostituzione che fu accordata — com'è noto — con decreto del Presidente della Repubblica del 16 luglio 1951. Le Borse, però, sono ancora regolate dalla legge 20 marzo 1913, n. 272, la quale riflette sia le ope-razioni in merci che quelle in titoli e perciò sia la disciplina delle Borse Merci che quella delle Borse Valori.

Dopo circa quarant'anni di vita e le vicissitudini subite dalle Borse coi vari interventi diretti e indiretti del potere esecutivo, questa legge ha bisogno di essere riveduta ed è da ritenere che molte delle difficoltà che oggi si frappongono ad una rapida emanazione del regolamento che disciplini le ricostruite Borse Merci, siano da attribuire al mancato aggior-namento di quella legge stessa.

Perciò la Giunta Camerale aveva ritenuto di prendere la iniziativa di assicurare il pronto funzionamento della Borsa Merci di Torino e — con sua deliberazione del 29 ot-tobre 1951 — propose al Amnisterò di autorizzare la costituzione di un Comitato prov-visorio di vigilanza che presiedesse alla disciplina delle operazioni e ne assicurasse lo sviluppo e l'organizzazione.

E il Comitato che oggi l'on. Carcaterra, Sottosegretario al Ministero dell'Industria e Commercio, è venuto ad insediare, gradito ospite di Torino e della Camera di Commercio. La Camera di Commercio, proponendo al Ministero la costituzione di un Comitato di vigilanza per la Borsa Merci, ha voluto fornire concreta manifestazione della sua ferma volontà di dare inizio al funzionamento della Borsa Merci aperta a tutte le cate-gorie di operatori. L'Associazione Granaria, con encomiabile spirito di iniziativa, aveva proceduto — costituendo una Società Immobiliare « FORO FR UMENTAR IO » — alla costruzione di questo magnifico edificio nel quale, in pieno accordo con la Camera di Commercio, erano stati previsti una Sala per le contrattazioni, con l'apposito recinto delle grida per il futuro mercato a termine, nonché tutti i servizi richiesti dalla moderna attrezzatura degli organismi del genere. Fu questa della « Granaria » una iniziativa di pionieri che va sottolineata, lodata e convenientemente apprezzata perchè, superando ogni impedimento di natura amministrativa, con l'agilità propria dell'iniziativa privata, ha consentito di realizzare una istituzione clic, subordinata al rispetto e alla procedura richieste dalle leggi e regolamenti della pubblica amministrazione, non si sarebbe potuta concretare così rapidamente e compiutamente.

La Camera di Commercio, che pur essendo un Ente pubblico, è amministrato da per-sone che vivono la vita delle industrie, dei commerci e dei traffici — e quindi da perper-sone chiamate a contemperare ciò che è inerente all'amministrazione del pubblico denaro c ciò che rappresenta la necessità di assecondare la privata iniziativa, senza di che diventerebbe un organismo burocratico ligio alle disposizioni superiori, ma controproducente per le attività economiche delle quali deve promuovere lo sviluppo — è stata ben lieta di asse-condare questo prezioso apporto di iniziativa da parte dell'Associazione Granaria di Torino alla ripresa commerciale del Piemonte e oggi prende ufficialmente le redini di questo servizio che essa intende affinare, dando allo stesso l'efficienza necessaria a rappre-sentare e a costituire il vero centro di affari della Regione.

Il Comitato di vigilanza è, in fondo, costituito dagli esponenti degli operatori di questo mercato, presieduto da un membro della Giunta della Camera di Commercio e quindi è chiamato — nell'ambito della Camera stessa — ad assecondare lo spirito di ini-ziativa degli operatori.

È nostro desiderio che questa iniziativa presa dalla Camera di Commercio di To-rino — la costituzione cioè di questo Comitato di vigilanza, per assicurare l'imme-diato funzionamento della Borsa Merci, in attesa che venga emanato il Regolamento da parte degli Organi centrali — sia tenuta presente per gli scopi che l'hanno ispirata e che sono principalmente due :

1) soddisfare l'urgente bisogno di dare immediata regolamentazione alle operazioni che si compiono e si compieranno in questa Sala, non per soffocare la privata intrapresa, ma per svilupparla e potenziarla ;

2) dimostrare la necessità che qualsiasi regolamentazione centrale tenga conto della necessità di lasciare alle singole Borse la possibilità di adattare il proprio funzionamento a quelle che sono le caratteristiche peculiari dell'ambiente economico in cui operano.

La Camera di Commercio ha voluto mantenere la cerimonia odierna nell'ambito degli operatori economici e degli tiomini d'affari, perciò ha invitato largamente i primi,

unita-S. E. Carcaterra - Sottosegretario al Ministero dell'Industria e Commercio - insedia il Comitato di Vigilanza della Borsa Merci.

niente ai rappresentanti degli Istituti Bancari — che sono chiamati ad appoggiare ogni sana ripresa dei traffici — agli esponenti delle Associazioni Sindacali che inquadrano le l'arie categorie produttrici e commerciali, a quelli degli Istituti e Servizi collaterali alle attività economiche. Ma è anche opportuno sottolineare la presenza qui dei Presidenti e dei Segretari Generali delle Camere di Commercio del Piemonte con i quali lavoriamo in perfetta comunione dì inlenti anche su questo terreno perchè tutti siamo convinti della necessità di sviluppare, attraverso questa istituzione, la funzione commerciale in questo capoluogo, destinato, secondo il nostro concetto, a diventare il Centro d'affari della Re-gione piemontese. Centro che irradierà la sua benefica attività anche alle altre Provincie.

La Borsa di Torino ormai vanta un secolo e mezzo se non di vita tutta vissuta — avendo funzionato ad intervalli più o meno lunghi di tempo — almeno di riferimento al suo atto di nascita, essendo stata aperta una prima volta nel 1802 ad opera del Governo francese e fatta rinascere il 23 gennaio 1853 ad opera del Cavour. Come allora il grande Statista — superando infinite difficoltà e apatie — riuscì a dare a Torino una moderna istituzione, così oggi noi con tenacia tutta piemontese, vogliamo vivificare questa sua creazione nel ramo merceologico, sicuri clic gli operatori, sotto la guida della Camera di Commercio, vorranno potenziarla e farla assurgere alla importanza che tutti auspichiamo.

Cessati gli applausi clic hanno accolto le parole del conte Marone, ha parlato il signor Andrea Muggio, nella sua qualità di Presidente del Co-mitato di Vigilanza, sottolineando i compiti che questo si accinge a svolgere per assicurare il funzionamento della Borsa Merci, sia per quanto riguarda il mercato effettivo, che per quanto riguarda quello a termine una volta che saranno autorizzate le relative operazioni. Si è soffermato particolar-mente sulla necessità di inquadrare l'attività degli operatori con lo scopo però che le contemplate discipline contrattuali snelliscano e facilitino le operazioni sul nostro mercato e sui mercati viciniori e ne assicurino contemporaneamente l'ufficialità, sotto l'egida della Camera di

Com-mercio.

Indi l'on. Carcaterra ha portato il saluto del Ministro agli operatori piemontesi, vivamente compiacendosi della moderna attrezzatura realiz-zata nella Borsa Merci di Torino, grazie all'iniziativa privata opportu-namente appoggiata e sorretta dalla Camera di Commercio. Il Governo, e per esso il Ministro dell'Industria — egli ha soggiunto — guarda non solo con benevolenza ma con impegno, pronto a dare tutto il suo ap-poggio, agli sforzi degli operatori economici e desidera mantenere con essi stretti contatti. Il Governo è convinto che, per dare impulso alla vita economica della Nazione, occorre sorreggere e affiancare l'iniziativa privata: le Camere di Commercio alla periferia sono lo strumento di questa azione di propulsione che il Centro vuole imprimere alla vita economica del Paese.

Le Borse Merci possono spiegare una funzione utilissima dando impulso alla tipizzazione dei prodotti che può portare ad una

dinri-11 sig. Andrea Muggio porge il saluto al Comitato di Vigilanza.

Parla il conte Enrico Marone.

nuzione dei costi di produzione ed anche dei costi di distri-buzione.

L'on. Carcaterra ha concluso, — fra gli applausi degli intervenuti — con un saluto cordiale alle autorità di Torino e agli operatori commer-ciali, dicendosi lieto di dare inizio alla ripresa ufficiale della Borsa Merci di Torino.

2 . P E R U N P I t i E F F I C I E N T E F U N Z I O -N A M E -N T O D E L L A D O G A -N A n i T O R I -N O L A S E Z I O N E D O G A N A L E P R E S S O I M A G A Z Z I N I G E N E R A L I

Allo scopo di rendere edotti gli operatori sul costante interessameli®® della Camera di Commercio allo sviluppo delle operazioni mercantili nella nostra provincia, riportiamo la seguente lettera indirizzata al Mini-stero delle Finanze, Direzione Generale delle Dogane, in data 7 gen-naio c. a.

Continuano a pervenire dalle categorie economiche c da enti interessati pro-teste per l'insufficiente funzionamento dell'Amministrazione Doganale della cir-coscrizione torinese.

Questa grave situazione che perdura ormai da lungo tempo sta pregiudicando gli interessi delle industrie produttive ed indirettamente della stessa organizzazione statale.

I molteplici interventi presso la Dogana della nostra circoscrizione hanno dato dei leggeri miglioramenti, ma non hanno certo risolto il problema alle sue basi, poiché, nonostante l'impegno dei funzionari doganali, continua il deficiente funzionamento.

Ma per poter valutare l'entità delle gravi conseguenze che ne derivano occorre in primo luogo tener presente che attraverso le dogane avvengono movimenti finanziari e merceologici di mole cosi elevata da non permettere alcun contrat-tempo al loro regolare corso se non si vogliono compromettere e gli interessi delle classi industriali e commerciali e quelli della stessa amministrazione statale. Quando una merce ad esempio sosta per la lentezza delle operazioni di sdoga-namento, più del necessario in una stazione doganale, gli interessi dell'industriale che non può immettere nel ciclo produttivo le materie prime o i semilavorati, sono certamente coinvolti, e così pure dicasi per gli interessi dello Stato che deve rinviare la riscossione dei diritti doganali a tempo indeterminato.

Se si pensa inoltre che per le merci sottoposte ad analisi del laboratorio chi-mico, nonostante la procedura di urgenza, si devono attendere i risultati dell'ana-lisi da 15 a 40 giorni, appare chiaramente la necessità di porre rimedio all'attuale stato di cose.

Proprio recentemente l'Associazione Piemontese fra gli Spedizionieri ci faceva pervenire copia di un esposto inviato al Prefetto per protestare sugli inconvenienti già sopra accennati ed in esso emergeva il fatto che operazioni di notevole impor-tanza dal punto di vista finanziario, quali potevano essere liquidazione e

restiti!-zione in deposito, rimborso imposte filati e restiturestiti!-zione di diritti, non potevano avvenire che a distanza di qualche mese dal giorno della richiesta dell'interessato. È noto a codesto Ministero quale importanza abbiano le disponibilità finan-ziarie nella vita aziendale e soprattutto oggi, con il rincaro delle materie prime e

Nel documento Cronache Economiche. N.109, Gennaio 1952 (pagine 31-35)

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