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El litisconsorcio voluntario impropio spagnolo

Anche nel diritto processuale spagnolo, il principio di dualità delle parti che di regola informa il processo civile non impedisce che nella posizione di attore o di convenuto possano esservi più soggetti; questa pluralità di soggetti processuali nella posizione di un‘unica parte è conosciuta con il nome di litisconsorcio.

Il derecho procesal civil spagnolo, in linea con gli altri ordinamenti processuali europei, ammette infatti un processo con pluralità di parti, originario e successivo, dedicandovi l‘intero capítulo II, De la pluralidad de partes, del Titolo I del Libro Primo della Legge del processo civile.

Dispone in particolare l‘art. 12 della Ley 1/2000 de Enjuiciamiento Civil (LEC), rubricata proprio Litisconsorcio, al primo paragrafo, che possono comparire in giudizio diverse persone, in qualità di attori o convenuti quando le azioni che si esercitano si fondino su un medesimo título o causa de pedir84.

82 Ex multis FETTWEIS, Manuel de procédure civile, Faculté de droit, d‘économie et de sciences sociales de Liège, 1985, p. 26 s. ; ROUARD, Traité élémentaire de droit judiciaire privé, I Tome, I, Bruxelles, 1979, p. 277 ss., spec. 284 ss.

83 TARZIA, Connessione di cause e processo simultaneo, op. cit., p. 404 s.

84 Art. 12: « Podrán comparecer en juicio varias personas, como demandantes o como demandados, cuando las acciones que se ejerciten provengan de un mismo título o causa de pedir ». In bibliografia: RAMOS MENDEZ, Derecho procesal civil, I, 5a ed., Barcelona, 1992 ; LÓPEZ JIMÉNEZ, El litisconsorcio, Valencia 2009; VIDAL PÉREZ, El litisconsorcio en el proceso civil, Madrid 2007; NAVARRO HERNAN, Partes, legitimacion y litisconsorcio en el proceso civil: estudio jurisprudencial practico, Madrid 1998 ; JOVE PONS, El proceso civil con pluralidad de partes. Litisconsorcio e intervención de terceros, in Instituciones del nuevo proceso civil. Comentarios sistemáticos a la Ley 1/2000, de Enjuiciamiento Civil, AA.VV., vol. I, a cura di ALONSO-CUEVILLAS SAYROL, Barcelona, 2000, p. 113 ss.; LÓPEZ FRAGOSO, De la pluralidad de partes, in Ley de Enjuiciamiento Civil (Ley 1/2000), a cura di GÓMEZ DE LIAÑO GONZÁLEZ, Oviedo, 2000, pp. 76 a 93; OSORIO ACOSTA, Pluralidad de las partes:

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Al pari del diritto italiano e tedesco, ed a differenza rispetto al diritto processuale francese e belga, la LEC subordina, quindi, l‘instaurazione del litisconsorzio al rispetto di criteri di connessione legislativamente predeterminati, ossia ad un nesso fra le domande85.

Il criterio della connessione costituisce d‘altronde il fondamento del generale istituto del cumulo soggettivo delle azioni, disciplinato al successivo art. 72 LEC, a norma del quale possono cumularsi, esercitandosi simultaneamente, le azioni che un soggetto vanti contro altri, o più soggetti contro uno solo, sempre che tra le azioni esista un nesso in ragione del título o della causa de pedir. Il título o la causa de pedir sono ritenuti identici o connessi quando le azioni si basino sugli stessi fatti86.

Rileva parte della dottrina spagnola, quindi, che la nuova LEC parrebbe identificare il título con la causa de pedir, a differenza della previgente regolamentazione ex art. 156 LEC del 1881, che, al contrario, contemplava separatamente le due nozioni; oggi per titolo deve intendersi il fondamento giuridico o, per l‘appunto, causa petendi87

. Invero altri autori ritengono di mantenere una certa distinzione fra i due termini, che non devono intendersi totalmente equivalenti, ancorché in entrambi i casi ci si riferisca al fondamento di fatto delle domande: per titolo deve intendersi il contratto o il negozio giuridico; per causa de pedir si deve intendere, invece, il complesso dei fatti

litisconsorcio e intervención de terceros, in El proceso civil y su reforma, AA.VV., diretto da MORÓN PALOMINO, Madrid, 1998, pp. 155 a 168;

85 L‘Autore che più di tutti accentua il ruolo della connessione nel cumulo soggettivo è FAIRÉN GUILLÉN, Sobre el litisconsorcio en el procceso civil, in Estudios de derecho procesal, Madrid 1955, p. 125 ss. e 143 ss.

Si leggano altresì: PRIETO CASTRO,Tratado de derecho procesal civil, 2a ed., Pamplona, 1985, I, p. 381 ss.; DAVILA MILLÁN, Litisconsorcio necesario: Conceptos y tratamiento procesal, Barcelona 1975, p. 19 ss.; RAMOS MÉNDEZ, Derecho Procesal, I, Barcelona, 1990, 292 ss.; VIDAL PÉREZ, El litisconsorcio en el proceso civil, cit. p. 150 ss.

86 Cfr. art. 72 Acumulaciò subjetiva de acciones LEC: « Podrán acumularse, ejercitándose simultáneamente, las acciones que uno tenga contra varios sujetos o varios contra uno, siempre que entre esas acciones exista un nexo por razón del título o causa de pedir. Se entenderá que el título o causa de pedir es idéntico o conexo cuando las acciones se funden en los mismos hechos». Sul tema, si veda in particolare GASCÓN,La acumulación de acciones y de procesos en el proceso civil, Madrid 2000.

87 Cfr. LÓPEZ JIMÉNEZ, El litisconsorcio, cit. pp. 39-40; VIDAL PÉREZ, El litisconsorcio en el proceso civil, p. 153; SAMANES ARA,Las partes en el proceso civil, Madrid, 2000, p. 120; DÁVILLA MILLÁN, Litisconsorcio necesario, cit., p. 19 ss.

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costitutivi, considerati da una determinata norma giuridica, dalla quale sorgono le relative pretese88.

Dal tenore letterale del precetto richiamato, se ne deduce che il cumulo soggettivo delle azioni sono consentiti sia in caso di totale identità dei fatti costitutivi del diritto, sia, per vero, anche quando essi siano solo connessi, presupponendo che sia sufficiente, ai fini del cumulo, un‘identità parziale della fattispecie costitutiva.

La letteratura giuridica spagnola suole chiamare tale ultimo caso conexíon impropia: le azioni si fondano sulla stessa ―clase de hechos‖, perché i singoli fatti storici a sostegno delle singole pretese sono diversi, ma omogenei89. L‘esempio di scuola che viene riportato è quello di diversi acquirenti di appartamenti dello stesso immobile, i quali agiscono contro il costruttore per vizi dell‘abitazione: i fatti su cui si fondano le azioni sono diversi, essendo diversi i contratti di compravendita e diversi sono gli specifici vizi, ma essi sono in ogni caso simili, rendendone quindi opportuno il cumulo90.

Così precisato, dal raffronto fra gli artt. 72 e 12, si evince una differenza di formulazione: l‘art. 12 LEC, infatti, non richiama il concetto di semplice connessione del titulo o della causa de pedir, potendo il litisconsorzio instaurarsi ne solo caso di stesso titolo o causa petendi. Tale discrasia tra le due disposizioni ha fatto discutere la dottrina e la giurisprudenza circa una lettura

88 Definizione di PRIETO CASTRO, Tratado de derecho procesal civil, I, cit. p. 381. Abbracciano questa soluzione anche: LÓPEZ JIMÉNEZ, El litisconsorcio, cit. p. 40; LÓPEZ -FRAGOSO,El proceso civil práctico, a cura di GIMENO SENDRA,Vol. I, 3a ed., Madrid, 2008, p. 150; MONTERO AROCA, La intervención adhesiva simple: contribución al estudio de la pluralidad de partes en el proceso civil, Hispano Europea, 1972, p. 17.

In giurisprudenza: STS n. 871/2000, 3 ottobre; STS, 24 luglio 1996; STS, 28 giugno 1994; SSAP Vizcaya, 27 gennaio 1999, La Rioja, 12 dicembre 1997, Alicante 28 ottobre 1997.

89 Cfr. DÍEZ-PICAZO GIMÉNEZ, La acumulación de acciones en el proceso civil, in Tribunales de justicia, 1997, n. 2° p. 141 ss. ; LÓPEZ JIMÉNEZ, El litisconsorcio, cit,. p. 46 e 48 ss. ; VICENTE GUZMÀN-ROCÍO ZAFRA, Comentario prácticos a la Ley de Enjuiciamiento Civil. La acumulación de acciones:arts 71 a 73 LEC, Barcelona 2008, in Revista para el anàlisis del derecho, p. 8 ss.

90 Così GASCÓN V DE LA OLIVA, Acumulación subjetiva de acciones conexidad de la causa de pedir, in Ley de Enjuiciamiento Civil: respuestas a 100 cuestiones polémicas, a cura di JIMÉNEZ CONDE, Madrid, p. 2002, p. 106 ss.

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lata della disposizione, cercando di ricomprendere anche l‘ipotesi di identità parziale di fattispecie, ammessa dal più volte richiamato art. 72 LEC 91.

La costituzione del processo con pluralità di parti anche in presenza di connessione impropria era ritenuta del resto ammissibile nella vigenza dell‘art. 156 della LEC del 1881: non disciplinando in modo esplicito il litisconsorzio, l‘interpretazione estensiva del concetto era agevolata. L‘art. 12 della vigente legge processuale sul punto, invece, appare chiara, ma non è foriera di dubbi, essendosi a proposito registrate due posizioni ermeneutiche.

La prima, più restrittiva, poggiando sul dato letterale dell‘art. 12 non consente l‘instaurazione di litisconsorzio facoltativo improprio in ragione della sua esplicita esclusione dalla portata dell‘art. 1292

. La seconda, invece, legge insieme gli art. 12 e 72 LEC ed ammette la possibilità di costituire un processo litisconsortile improprio93, nella speranza de iure condendo che il legislatore ne colmi la lacuna e consenta al giudice, altresì, di separare i procedimenti quando lo svolgimento del processo cumulato ritardi o renda troppo gravoso il procedimento, così come codificato nel codice di procedura civile italiano94. La finalità del cumulo, del resto, consiste sempre, oltre ad esigenze di coordinamento di decisioni, a ragioni di economia processuale95.

Quanto alla giurisprudenza, al momento il Tribunal Supremo ha assunto un‘interpretazione ampia e flessibile del concetto di cumulo, non esigendo

91 GUZMÁN FLUJA,El proceso civil, Vol. I, Libro I: artt. 1-98, a cura di BARONA VILAR -ESCRIBANO MORA, Valencia, 2001, p. 780 ss. il quale critica la scelta legislativa di aver disciplinato due volte lo stesso istituto, scrive che «non si può che criticare la dubbia regolamentazione della stessa istituzione, non tanto per il fatto che la stessa realtà è contemplata due volte, ma perché si trovano differenze di formulazione che suscitano dubbi e domande inutili, che non esisterebbero se il legislatore avesse concentrato in un unico precetto il regime del cumulo soggettivo».

92 Ad esempio GONZALES GRANDA, Sujetos y actuaciones del proceso. Las costas procesales, in La nueva Ley de Enjuiciamiento Civil, a cura di CORTÉS DOMÍNGUEZ Y MORENO

CATENA, Tomo I, Madrid, p. 63

93 Fra i tanti, in particolare LÓPEZ JIMÉNEZ, El litisconsorcio, cit. p. 52 ; VIDAL PÉREZ, El litisconsorcio en el proceso civil, passim.; LÓPEZ-FRAGOSO, Algunos problemas en la regulación de la pluralidad de partes en la LEC 1/2000, in La aplicación práctica de la Ley de Enjuiciamiento Civil de 2000, a cura di Gómez Colomer, Valencia 2003.

94 LÓPEZ JIMÉNEZ, op. ult. cit. p. 53.

95 FAIRÉN,Sobre el litisconsorcio en el proceso civil, op. cit. p. 129 secondo il quale tale figura deve essere consentita basandosi sulla ratio legis che ispira subiecta materia, ossia l‘economia processuale.

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l‘identità di título o causa de pedir, ma una mera connessione, intesa quale conexión impropia96.