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5.1 L’IDEA L’IDEA L’IDEA L’IDEA----PROGETTO. PROGETTO. PROGETTO. PROGETTO.

5.2 L’ELENCO ELABORATI

5.2 L’ELENCO ELABORATI

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5.2 L’ELENCO ELABORATI

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5.1 L’IDEA PROGETTOL’IDEA PROGETTO.... L’IDEA PROGETTOL’IDEA PROGETTO

Un tempo, la forma urbana era facilmente leggibile attraverso il rapporto che si determinava fra il contorno limite (le mura) della città, il tessuto edilizio e le emergenze (le piazze, i grandi edifici, ecc.).

Oggi, invece, tutto è spesso lasciato al caso o ad una politica urbanistica avulsa dalla realtà.

Non esiste più alcun rapporto tra società e spazio perché la società non chiede più nulla né all'urbanistica né all'architettura.

Eppure la domanda sociale di spazio fisico qualificato è cresciuta anche in questi anni, proprio perché si è capito che la qualità della vita dipende dall'ambiente che siamo in grado di costruire e a cui l'uomo può identificare la propria esistenza.

Mentre per la grande città la dimensione della conoscenza e dell'agire urbanistico si scontrano con una vastità di problemi, per un centro come Catenanuova il problema di una struttura urbana forte dipende sia dalla domanda di qualità di servizi e attrezzature che da un fabbisogno pregresso.

Nel caso specifico di Catenanuova, si ritiene che occorra ripensare "all'idea" di città partendo dall'ambiente urbano esistente attraverso un'operazione di legature delle diverse parti, recuperandone così un'identità che nel tempo si è persa per la mancanza di comunicazioni e relazioni dei contesti fisici.

L'idea pertanto, esemplificando, è di redigere un Piano urbanistico in cui si proceda "alla costruzione della città nella città", tenendo conto del completamento e dell'esigenza di una riqualificazione e ristrutturazione dell'intera città e del suo territorio.

Il Piano che si propone non può ovviamente non tener conto dei fatti urbanistici

"preesistenti" che si sono nel tempo sino ad oggi determinati per esigenze ed iniziative diverse e che si sono prima illustrati (il precedente P.R.G., gli edifici abusivi di cui alla L.R. n.37/85 art.14).

Nell'esaminare i tratti della storia urbana di Catenanuova emerge prima di tutto, in assenza di una pianificazione territoriale comprensoriale, la mancanza di significative e caratterizzanti attività socio-culturali ed economiche in un comprensorio ricco di riferimenti storici e culturali di una certa rilevanza e l'assenza di un rapporto di relazione tra la città ed il suo territorio agricolo-rurale.

La nascita di Catenanuova nella metà del XIV secolo e la sua storia urbanistica coincidono con la storia di molti altri centri siciliani di fondazione coeva; è questo un momento storico importante della Sicilia, in cui per la prima volta s’innescano processi di vera e propria trasformazione urbanistica.

Nel tempo lo sviluppo urbanistico del paese e' stato condizionato dall’economia rurale e dall'orografia del luogo, quest'ultima presentante dislivelli plano-altimetrici.

Quest'ultimo elemento naturale, però, attraverso la rigidità delle strade, le differenze altimetriche delle diverse parti della struttura urbana, ecc., caratterizza

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l'ambiente urbano che, sotto altri aspetti, sarebbe invece mediocre per la modestia degli spazi urbani e degli edifici privi di qualsiasi valore architettonico.

La costruzione di Catenanuova ha arricchito la scena urbana con visuali sul paesaggio esterno di significativa bellezza che entrano a partecipare alla vita del paese con immagini rurali del contesto contermine consistenti.

Da tale premessa prende avvio lo studio del nuovo Piano Regolatore Generale di Catenanuova il quale si propone di fornire un "disegno" ordinatore del tessuto della città nuova attraverso un "linguaggio" formale comprensibile e unico fatto di "regole"

che sappiano conferire "senso" all'ambiente naturale e costruito.

L’evoluzione attuale di Catenanuova richiede più che una dilatazione in termini dimensionale del centro urbano, un salto di qualità sia in termini di vivibilità che in termini di decoro, che certamente è strettamente imparentato con la vivibilità;

pertanto, parallelamente allo studio della dimensione ottimale da dare alla città allo scadere del periodo di validità del piano, si è effettuato una studio volto ad elevare il rapporto tra il cittadino e l’ambiente; oltre a quanto già detto sulla viabilità, sull’adeguamento di alcuni servizi di quartiere (verde e parcheggi), sull’inserimento delle corrette quantità e tipologie delle attrezzature di legge, operando gli interventi progettuali nelle urbanizzazioni di cui al D.I. 02.04.68, n°1444, cercando di salvaguardare i lotti fondiari quali erano fissati nel piano previgente, al fine di non confliggere con i diritti acquisiti consolidati, per quanto concerne il dimensionamento delle aree residenziali, e per riadattare ad una dimensione oggettivamente più congrua le previsioni del precedente P.R.G..

Si è colta, in definitiva, l’occasione per realizzare un Piano il più attendibile e vicino possibile alle esigenze reali della comunità di Catenanuova e che tenesse in particolare conto sia il territorio extraurbano sia il centro abitato, senza dimenticare che l’azione pianologica traccia un indirizzo il quale, in una fase socio-evolutiva, così caratterizzata dall’evoluzione tecnologica che induce trasformazioni repentine, potrà avere l’esigenza di opportune correzioni.

In quest’ottica, il progetto di Piano è stato elaborato alla scala 1:2.000 con l’ausilio di sistemi computerizzati che permetteranno la gestione continua dei dati di realizzazione, di eventuali modifiche da effettuare ed, infine, la possibilità di poter essere interconnesso e verificato con altri sistemi similari (ad esempio il nuovo catasto informatizzato, in via di definizione).

Infine, si vuole introdurre il concetto della qualità architettonica, o della nuova monumentalità urbana, quale elemento di riqualificazione anche nei confronti dell’iniziativa pubblica, che deve proporre un nuovo modo di concepire lo spazio e le infrastrutture del territorio come elementi che contribuiscono a determinare la qualità della vita.

L’ambiente, quindi, rivalutato nei suoi molteplici aspetti, formali e funzionali, in uno alla valorizzazione degli ambiti a significativa valenza storico e paesaggistico-ambientale, legati ad un sistema turistico-produttivo che tragga fondamento dalle

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risorse specifiche del centro, è chiamato ad assumere il “valore di riferimento” del Piano, a definirne il cammino evolutivo sino alla successiva pianificazione generale del territorio comunale.

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5.222 2 L’ELENCO ELABORATL’ELENCO ELABORATIIII.... L’ELENCO ELABORATL’ELENCO ELABORAT

ELABORATO A RELAZIONE GENERALE DEL P.R.G.

ELABORATO B1 NORME DI ATTUAZIONE

ELABORATO B2 SCHEDE NORMA

ELABORATO C REGOLAMENTO EDILIZIO

TAVOLA 1.I INQUADRAMENTO TERRITORIALE REGIONALE TAVOLA 2.S STATO DI FATTO DEL TERRITORIO (1:10.000) TAVOLA 3.S STATO DI FATTO DEL TERRITORIO (1:2.000)

TAVOLA 4.V REGIME VINCOLISTICO

TAVOLA 5.P PROGETTO DI PIANO (1:10.000)

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