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daH’entrate e dalle spese effettive sono state dedotte tutte le somme che si compensano, lasciando cosi in entrata l'eccedenza delle entrate sulle spese ed,

Anche questa quarta categoria divenne un elemento perturbatore per­ chè, a parte il fatto che non si ebbe mai il concetto preciso del suo conte

2) daH’entrate e dalle spese effettive sono state dedotte tutte le somme che si compensano, lasciando cosi in entrata l'eccedenza delle entrate sulle spese ed,

in spesa, l'eccedenza delle spese sulle entrate, dei servizi postali, telegrafici e telefo­ nici e dei monopoli di stato (tabacchi, sali e chinino) ora, come si è già detto, costi­ tuite in aziende autonome. Per i tabacchi la rettifica è stata necessaria solo per gli esercizi dal 1862 al 1869 e dal 1884 in poi. Essendo stato l ’esercizio della priva­ tiva dei medesimi affidato per quindici anni intermedi ad una società costituita in regìa cointeressata, per gli esercizi dal 1869 al 1883 aveva invero figurato in bilan­ cio soltanto il prodotto netto, mentre per gli altri esercizi vi era stato compreso il prodotto lordo.

(2) Cfr. F. A. Rèpaci, La finanza italiana nel ventennio 1913-1932 (Torino, G. Einaudi, 1934, e II conto del bilancio dello stato per l’esercizio 1933-34 e la gestione della tesoreria

(In «La riforma sociale», marzo-aprile, 1935). \

IL BILANCIO DELLO STATO ITAUANO DALLA UNIFICAZIONE AD OGGI 143

Per le altre minori aziende autonome (foreste demaniali, istituto poligrafico dello stato ecc.), non è stato possibile determinare le singole partite di entrata e di spesa per il periodo in cui esse sono state incorporate nel bilancio generale, ma si tratta di cifre modeste, avendo tali servizi assunto ampie proporzioni soltanto nel decennio 1925-26 - 1934-35.

Per l'azienda della strada, per ottenere la comparabilità, si sono aggiunte, a partire dal 1928-29, alle spese risultanti dai bilanci le somme differenziali spese in più dall’azienda stessa (3).

3) oltre le modificazioni ricordate, dovute ai mutati ordinamenti contabili,

occorre tener conto di altri elementi perturbatori derivanti dalle deviazioni della corretta contabilità, che hanno contribuito ad alterare i risultati finali degli esercizi finanziari o a gonfiare le cifre delle entrate e delle spese e di cui la ragionieria gene­ rale, pur avendole in parte segnalate, non ha ritenuto trarre le finali e necessarie

conclusioni : >

a)

durante il periodo dal 1 gennaio 1882 al 30 giugno 1892, non fu regi­

strata tra le spese effettive una parte dell'onere concernente il servizio delle pensioni civili e militari, essendosi provveduto al soddisfacimento degli impegni relativi con alienazioni della rendita assegnata ad una cassa speciale, istituita con legge,7 aprile 1871 n. 134 ed abolita con legge 7 aprile 1889, n. 600 (4). Perciò pel suddetto periodo oc­ corre aggiungere alle spese effettive, la parte dell'onere riguardante il debito vitalizio, depurato dalle spese sopportate dal bilancio per il servizio dell’interesse (ai netto dell’imposta di ricchezza mobile) sulla rendita iscritta a favore della cassa depositi e prestiti per il pagamento delle pensioni vecchie e per le annualità corrisposte alla cassa medesima per il soddisfacimento delle pensioni. nuove. Gli oneri non iscritti in bilancio sono calcolati, per tutto il periodo ricordato, in 178,6 milioni, distribuiti come appresso: (milioni di lire) 1882 22,8 1887-88 16,4 1883 22,7 1888-89 18,25 1884 10,0 1889-90 18,2 1884-85 21,9 1890-91 11,1 1885-86 22,6 1891-92 3,9 1886-87 17,6

b) l'altra deviazione contabile, molto più notevole, si ebbe in occasione della

guerra libica; durante la quale anzi si aggravarono alcuni espedienti contabili inau­ gurati a partire dall’esercizio 1905-06, tali da aggrovigliare profondamente i conti dello stato.

Per far fronte a pagamenti di spese effettive, non previste nel bilancio oppure previste in misura inferiore alla loro entità, il tesoro anticipava, prelevandole dal fondo di cassa, le somme relative, le quali però si facevano contemporaneamente

(3) Per questa e per le altre elaborazioni apportate ai rendiconti dal 1913-14 in poi una minuta analisi è contenuta nel volume La finanza italiana ecc. già citato.

figurare, in bilancio, tra le entrate per movimento di capitali, quasi che si trattasse di nuove somme ottenute mediante prestito o vendita di patrimonio. Somme che erano già state accertate ed avevano quindi assolto la loro funzione in precedenti gestioni si facevano figurare cosi una seconda volta in una successiva gestione. Tali somme si chiamarono « avanzo accertato nei precedenti consuntivi » ; o « preleva­ menti di cassa

»

in genere, come se gli avanzi accertati dei bilanci precedenti fossero andati a costituire una speciale riserva per far fronte a spese future o come se tutti i pagamenti non si effettuassero mediante prelevamenti dalla cassa. Con questo sistema erano, è vero, comprese nella categoria effettiva le spese di cui si trattava, ma si alterava il conto complessivo del bilancio ed in ispecie la categoria per il movi­ mento di capitale. N el 1911-12 si è fatto un cosi detto prelevamento di cassa di 57 milioni, i quali sono stati iscritti nelle entrate per movimento di capitali; senza tale iscrizione i risultati del bilancio sarebbero stati :

I. entrate effettive 2.476 milioni

spese effettive 2.635 »

disavanzo effettivo — 159

II. entrate per movimento di capitali 356 »

spese » » » » 254 »

avanzo » » » »

+

102

III. disavanzo finanziario — 57

il che voleva dire che la cassa avrebbe dovuto provvedere i 57 milioni di disavanzo finanziario, per far fronte al fabbisogno di

bilancio.

cassa per effetto della gestione del Iscrivendo invece tra le entrate per movimento di capitali il prelievo dei 57 milioni la situazione sovraesposta si trasformava nella seguente:

(in milioni)

I. entrate effettive 2.47 6

spese effettive 2.635

disavanzo effettivo — 159

II. entrate per movimento di capitali (356 + 57) 413

spese » » » » 254

avanzo » » » » + 159

Coll’espediente descritto si poteva annunciare che la gestione complessiva del bilancio si era chiusa, nel caso specifico, con un pareggio finanziario, invece che con un disavanzo finanziario di 57 milioni (5).

(5) La differenza tra la somma delle entrate effettive e per movimento di capitali c quella delle spese effettive e per movimento di capitali può determinare un avanzo, un disavanzo o un pareggio finanziario, a seconda che si ha un'eccedenza di entrate sulle spese o di spese sulle entrate, o uguaglianza delle due somme. Dato il differente contenuto delle due categorie di entrate e di spese, avanti accennato, l'avanzo finanziario rappresenta un miglioramento della gestione se e per la quota parte che è dato dalle entrate effettive; se è dato invece dalle entrate per movimento di capitali, rappresenta un peggioramento perchè significa che esso è stato otte­ nuto mediante accensione di debiti oppure mediante alienazione di patrimonio..

/ r

\

IL BILANCIO DELLO STATO ITALIANO DALLA UNIFICAZIONE AD OGGI 145

Data la stretta relazione esistente tra la gestione del bilancio e quella del tesoro, poiché l ’operazione compiuta era stata il prelievo del fondo di cassa, per mettere d’accordo i risultati delle due gestioni si toglievano, in un secondo mo­ mento, i 57 milioni della gestione del bilancio. Fosse invero iscritta o non iscritta la detta somma tra le entrate di bilancio, il risultato della gestione del tesoro si chiudeva sempre con un disavanzo per il detto ammontare; il nome, che si applicava al prelevamento, di avanzo degli esercizi precedenti non aveva alcuna importanza.

Gli uomini di governo di allora facendo un’abile confusione tra tre cose nettamente diverse: conto di cassa, conto del bilancio e conto del tesoro; e scam­ biando come elementi identici cose altrettanto diverse come il fondo di cassa, l’avanzo di bilancio di competenza per la parte effettiva e l’avanzo finanziario, riuscirono facilmente a dare la illusione voluta.

c) Accanto a questi prelevamenti dal fondo di cassa, con i quali s’ingros­

savano artificiosamente le entrate per movimento di capitali, vi erano altri preleva­ menti di specie diverse, tali da far luogo alla costituzione di crediti di tesoreria verso il bilancio, i quali rappresentavano vere e proprie anticipazioni del tesoro; con le quali si faceva fronte a pagamenti di spese effettive per somme superiori a quelle previste in bilancio. Il loro ammontare non figurava nei rendiconti cui si riferiva, ma in quelli degli esercizi successivi; e provvisoriamente veniva iscritto tra i crediti di tesoreria. Conseguenza: la spesa effettiva, non registrata e non con­ tabilizzata fra le spese effettive, si trasformava in un’attività di tesoreria ; e di quanto era maggiore l ’ammontare della spesa effettiva al cui pagamento si era fatto fronte mediante le anticipazioni, di tanto si aumentavano i crediti di tesoreria (6). Con tale sistema si è provveduto alla maggiui parie delle spese della guerra libica: si apri in altri termini una gestione fuori bilancio. Le spese non comprese nel bilancio negli esercizi in cui erano state effettuate figurarono poi nei successivi bilanci, i quali

furono quindi gravati di spese non proprie (7).

Pretendeva il governo di allora convincere l’opinione pubblica che l'impresa libica si sarebbe potuta condurre senza alcun onere per la nazione, senza alcun costo; all’assurda pretesa corrisponde la frase, altrettanto presuntuosa: nè debiti, nè imposte; donde un complesso di armeggìi e di futili espedienti per rendere con­ fusi i conti.

5. — È opportuno perciò attraverso i complicatissimi avvolgimenti contabili

escogitati ricostruire i bilanci per gli esercizi 1911-12 e 1912-13 per vedere quali sarebbero stati i loro risultati se fosse stata eseguita correttamente la impostazione

(6) Tale, meccanismo contabile, ancora in vigore, risponde ad una funzione normale e specifica della tesoreria ed è correttissimo se è fatto funzionare durante l’esercizio finanziario, nel senso che alla chiusura del medesimo siano liquidate le partite di dare e di avere tra tesoro e bilancio; rappresenta un espediente contabile quando la liquidazione finale, per somme cospi­ cue, è rinviata agli esercizi successivi allo 'scopo di non mettere in evidenza le spese che si sono sostenute nell'anno finanziario di cui trattasi.

(7) Durante la guerra mondiale si fece largo uso delle gestioni fuori bilancio (Cfr. F. A. Rè p a c i, La finanza italiana, già dt. pag. 86 e Ragioneria generale dello stato; Il bilancio dello stato dal 1913-14 al 1929-30 e la finanza fascista a tutto l’anno V ili. Appendice n. 1.

delle somme per la condotta della guerra libica, tanto più poi che, di fatto, quelle spese sono cadute negli esercizi in cui sono state fatte e pagate, e l'eredità, sotto forma di aumento del debito pubblico gravò negli esercizi successivi. Attraverso le cifre esposte nei rendiconti e nelle esposizioni finanziarie, per quanto riguarda le spese della spedizione'libica, alla chiusura dell'esercizio 1912-13, la situazione si può ricostruire come appresso :

Le spese autorizzate fino a tutto il 1912-13 ammontavano a 812 milioni a

favore del ministero della guerra e della marina, oltre 22 milioni spesi dal mini­

stero delle colonie sui 30 milioni autorizzati e precisamente:

Con legge 28 marzo 1 9 1 2 205 milioni

» » 29 dicembre 1 9 1 2 357 »

» » » » » 250 »

» » 6 » » 50 »

Totale 862 milioni

Da tale somma erano stati prelevati milioni 334 a tutto giugno 1 9 1 2, i quali avrebbero quindi dovuto essere iscritti tra le spese effettive dell’esercizio 1911-12.

La rimanenza di 528 milioni (862 — 334) avrebbe dovuto essere iscritta nel­

l ’esercizio 1912-13. La riduciamo però a 498 milioni perchè dei 50 milioni auto­ rizzati al ministero delle colonie erano stati spesi soltanto 22,5 milioni a tutto giu­ gno 1913.

Le somme iscritte nei bilanci tra le spese effettive sono state invece 152 mi­ lioni, nel 1911-12, e 249 milioni nel 1913-14, scaricando questi due esercizi delle differenze e cioè di 182 (334 — 152) e 249 (498 — 249) milioni.

Somme iscritte Somme da iscrivere Somme in bilancio in bilancio

spese tra le spese tra le spese «fiettive effettive

19 1 1-1 2

334 152

182

19 12 -13 498

249

249

832 401

43i

Posti sulla via della mistificazione si disse allora dagli uomini di governo che anche i 152 milioni iscritti nel rendiconto 1911-12, gravavano per 57 milioni sugli avanzi degli esercizi precedenti e per 97 milioni sull'avanzo reale del 1911-12 (8). Ri­ cordisi che avanzo (disavanzo o pareggio) reale ha lo stesso significato di avanzo (di­ savanzo o pareggio) finanziario (vedi nota 5). In fatto si aveva che :

a)

gli avanzi de­ gli esercizi precedenti erano costituiti da un semplice prelievo dal fondo di cassa, il che non significava altro che diminuzione delle attività di tesoreria e peggioramento della situazione finanziaria;

b)

che l'avanzo

reale,

ossia avanzo finanziario di cui si è spiegato dianzi il contenuto, era inesistente. In realtà alle spese della guerra libica, per i primi due esercizi, 1911-12 e 1912-13, si è fatto fronte esclusivamente col debito e

(8) Esposizione finanziaria del ministro del tesoro Francesco Tedesco fattr^ alla camera dei deputati nella tornata del 19 dicembre 1913. Roma, Tip. Bertero, 1913, pàgg. 23 e 26.

;

. / ■

/ ■

IL BILANCIO DELLO STATO ITALIANO DALLA UNIFICAZIONE AD OGGI 147

col consumare parte del fondo di cassa; mezzi ai quali si ricorre quando le entrate effettive sono insufficienti a coprire le spese effettive; ed ecco come:

(milioni di lire) 1 9 1 1 - 1 2 19 12 -1

Incremento debito fluttuante

Buoni tesori ordinari . . . + 80

Conti correnti fruttiferi . . ... + 16 2

Biglietti di stato . . . . + 22

+ 184 + 100

Buoni quinquennali . . . + 150

Diminuzione fondo di cassa.

... — 147 134 Diminuzione riserva aurea a

ghetti di stato (9) . .

garanzia

bi-___ 116

Peggioramento... ... 331 500

Disavanzo effettivo calcolato ... 340 556

Esce dai limiti della presente indagine il cercare una perfetta coincidenza tra disavanzo effettivo ed incremento del debito pubblico. Per avere la situazione integrale della situazione finanziaria bisognerebbe mettere in evidenza anche il movimento degli incassi e pagamenti effettivi, dei residui attivi e passivi.

Aggiungasi che il debito pubblico dello stato, oltre quello fluttuante, già ri­ cordato, per le operazioni di bilancio o per altri motivi, era aumentato, in confronto all'esercizio precedente, al 30 giugno 1 9 1 2, di 190 milioni, e, al 30 giugno 1 9 1 3

di 1 1 2 milioni (10).

Altre spese sono state effettuate in seguito per ia Libia, mediante il sistema delle anticipazioni.

I 431 milioni non iscritti nelle spese effettive del 1911-12 e 1912-13 hanno fatto carico al conto del 1916-17. In tale esercizio, infatti, il tesoro è stato rimborsato dal bilancio delle somme anticipate. Dalle spese effettive accertate nel 1916-17 deve quindi essere fatta deduzione di una somma per eguale ammontare.

Riassumendo, per quanto si riferisce alla guerra libica: le spese effettive per gli esercizi 1911-12 e 1912-13 sono state aumentate, nelle nostre elaborazioni, rispettivamente di 182 e 249 milioni, con un totale quindi di 431 milioni; ammontare che è stato dedotto dalle spese effettive del 1916-17, esercizio nel quale esso è stato impostato in bilancio.

6. — Si fa cenno infine di un'altra modificazione contabile che merita essere

ricordata.

X

(9) Cfr. la « Relazione della corte dei conti sul rendiconto generale consuntivo per l'esercizio finanziario 1912-13 », pag. 34.

(10) Cfr. Ministero del tesoro: «Relazione della direzione generale del tesoro per l'esercizio 1911-12, 1912-13 ». Roma Tip. dell’Un, editrice, 1913 e 1914, cap. V, Debito pubblico.

Esercizi finanziari

in m ilioni di lire correnti in m ilioni di lire oro E n trate S pese A v a n z i d is a v . (—)(-{-) E ntrate Spese A v a n z i d is a v . (—)(-f )

1 8 6 2 4 5 0 9 0 6 - 4 5 6 4 5 0 9 0 6 - 4 5 6 1 8 6 3 4 8 6 8 9 1 - 4 0 5 4 8 6 8 9 1 - 4 0 5 1 8 6 4 5 3 4 931 - 3 9 7 5 3 4 93 1 - 3 9 7 1 1 8 6 5 6 1 8 8 77 - 2 5 9 6 1 8 8 77 — 260 18 6 6 5 7 8 I . 3 l 8 - 7 4 0 532 I . 2 I 0 - 6 7s 1 8 6 7 7 1 0 91 5 - 2 0 5 6 5 8 848 —19 0 18 6 8 7 1 4 980 - 2 6 6 64 3 882 - 2 3 9 18 6 9 8 5 0 1-045 - 1 9 5 8 1 6 1-0 0 3 - 18 7 1 8 7 0 8 3 6 1 .0 8 5 - 2 4 9 7 9 4 I . 0 3 I - 2 3 7 1 8 7 1 9 4 4 1 .0 2 3 - 79 8 9 7 972 - 7 5 1 8 7 2 9 8 1 1 .0 9 8 - X 1 7 9 0 3 I.O IO - 1 0 7 18 7 3 I.O IO I . Ï 4 9 - 139 88 9 I .O I I —12 2 1 8 7 4 1 .0 4 2 1 .1 0 2 — 60 9 2 7 9 8 1 — 5 4 1 8 7 5 1 .0 5 8 1 .0 9 1 - 33 9 8 4 1 . 0 1 5 - 3 1 1 8 7 6 1 .0 8 4 1 . 1 1 2 — 2 8 9 9 7 1 .0 2 3 26 1 8 7 7 1 .2 0 1 1 .2 2 4 - 2 3 1 .0 9 3 1 . 1 1 4 — 2 1 1 8 7 8 I -I 4 9 1 . 1 9 1 - 4 2 1 .0 4 6 1 .0 8 4 - 38 1 8 7 9 1 . 1 7 9 1 .1 8 8 - 9 1 .0 6 1 1.0 6 9 - 8 18 8 0 1 .1 8 0 1-2X5 - 35 1.0 8 6 1 . 1 1 8 - 32 1 8 8 1 1 . 2 5 1 1 .2 7 6 - 2 5 1 . 2 5 1 1 .2 7 6 - 25 18 8 2 1 .2 6 7 1 .3 6 6 - 99 1 .2 6 7 1 .3 6 6 - 99 18 8 3 1-295 1 .3 8 6 - 91 1-295 1 .3 8 6 - 9 1 18 8 4 6 1 4 6 7 6 — 62 6 1 4 6 7 6 — 62 18 8 4- S5 I - 3 I 4 1 .3 9 6 82 I - 3 I 4 1 .3 9 6 — 82 1 8 8 5 - 8 6 1 .3 0 2 1 - 5 1 5 - 2 1 3 1 .3 0 2 1-5x5 - 2 1 3 1 8 8 6 - 8 7 1-350 1 .5 6 9 — 2 1 9 x-350 1 .5 6 9 — 2 1 9 1 8 8 7 - 8 8 1 .3 9 0 1 .7 7 6 - 3 8 6 1 .3 9 0 1 .7 7 6 - 3 8 6 1 8 8 8 - 8 9 1 .3 9 0 1 .8 7 8 - 4 8 8 1 .3 9 0 1 .8 7 8 - 4 8 8 1 8 8 9 - 9 0 1-455 1 . 6 7 7 2 2 2 x-455 1 .6 7 7 222 1 8 9 0 - 9 1 I -43I 1 .6 3 7 2 0 6 I - 4 3 I 1 - 6 3 7 — 206 1 8 9 1 - 9 2 1 .4 2 1 1 .5 5 0 —1 2 9 1 .3 6 4 1 .4 8 8 — 12 4 1 8 9 2 - 9 3 1 .4 4 1 1 .4 8 8 - 48 x-355 1-399 - 44 1 8 9 3 - 9 4 1 .4 0 6 1 . 5 8 1 - 1 7 4 1 .2 6 5 1 4 2 3 - 1 5 8 1 8 9 4 - 9 5 1-459 x-5 5 4 - 95 1-339 x-425 - 86 1 8 9 5 - 9 6 1-523 1 . 6 2 1 - 98 1 .4 2 2 1-5X4 - 92 1 8 9 6 - 9 7 1 -5 0 4 1 .5 4 0 - 3 6 1.4 0 8 1 .4 4 1 - 33 1 8 9 7 - 9 8 1 . 5 1 0 1 . 5 2 1 — 1 1 1-4X9 1 4 3 0 — i l 1 8 9 8 - 9 9 1-544 X -53I + 13 1 4 3 6 1 .4 2 4 + 12 1 8 9 9-9OO 1-557 x-539 + 1 8 1-456 1-439 + 17 ; 1 9 0 0 - 9 0 1 1 .6 0 2 x-552 + 5 0 1 .5 2 2 1-474 + 48 1 9 0 1 - 9 0 2 1 . 6 1 9 1-573 + 4 6 1-5 7 9 x -5 3 4 + 45

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in milioni di lire correnti in m ilioni di lire oro Esercizi

finanziari E ntrate Spese A v a n z i d is a v . (—)(-f) E ntrate Spese A v a n z i d is a v . (—)(+)

19 0 2 -0 3 1.6 6 6 I-584 + 82 1 .6 6 6 I-584 + 82 I9 0 3 -0 4 1.6 5 2 I.6 0 6 + 46 I .6 5 2 I.6 0 6 + 46 190 4-0 5 1.7 0 0 1-6 3 7 + 6 3 I .7 0 0 1-6 3 7 + 63 19 0 5 -0 6 1.7 9 6 I .7 2 4 + 7 2 1 .7 9 6 I .7 2 4 + 72 19 0 6 -0 7 1 .7 9 7 1-705 + 92 I .7 9 7 1-705 + 92 19 0 7 -0 8 1-759 I .7 0 7 + 52 1-759 I .7 0 7 + 52 19 0 8 -0 9 1.8 4 7 I.8 2 O + 2 7 1 .8 4 7 I.8 2 0 + 27 19 0 9 -IO 1.9 4 2 1-952 — IO 1 .9 4 2 1-952 — IO 1 9 I O - I I 2.0 95 2 .1 3 0 35 2 .0 9 5 2 .1 3 0 — 35 I 9 I I - I 2 2 .1 5 1 2 .4 9 1 - 340 2 . 1 5 1 2 .4 9 1 — 340 1 9 1 2 - 1 3 2 .2 8 7 2 .8 4 3 - 556 2 .2 8 7 2 .8 4 3 — 556 Totale 1862-19 12 -13 6 7-9 3I 74-732 6 .8 0 1 65-754 72-343 — 6 .5 8 9 1 9 1 3 - 1 4 2 .2 8 7 2 .5 0 1 — 2 1 4 2 .2 8 7 2 .5 0 1 — 2 1 4 1 9 1 4 - 1 5 2 .3 1 7 5 .2 2 4 2 .9 0 7 2 .1 7 3 4.8 99 — 2 .7 2 6 1 9 1 5 - 1 6 3-OI4 10 .5 5 0 - 7-536 2 .5 4 8 8 .9 1 9 — 6 .3 7 1 1 9 1 6 - 1 7 4 .0 90 1 6 .9 2 0 — 12 .8 3 0 3 .1 6 9 13-135 — 9 .9 6 6 1 9 1 7 - 1 8 5 .8 1 2 25-334 — 19 .5 2 2 3 .6 9 1 1 6 .0 9 1 — I2.4OO 1 9 1 8 - 1 9 7-512 3 0 .8 5 7 - 23-345 4 .2 4 0 1 6 .1 8 1 — n -9 41 1 9 1 9 - 2 0 1 0 .2 1 0 2 1 .7 0 4 - 1 1 .4 9 4 4-559 9 .6 9 1 — 5 1 3 2 1 9 2 0 -2 1 1 3 .1 8 4 34-139 - 2 0 .9 5 5 3-770 9 .7 6 1 — 5-991 1 9 2 1 - 2 2 15-444 3 2 .6 1 2 — 1 7 .1 6 8 3 - 7 8i 7 .9 8 4 — 4 .2 0 3 . 19 2 2 -2 3 1 5 .9 1 2 1 9 .1 7 2 — 3 .2 6 0 3 .9 1 2 4-713 — 8 0 1 1 9 2 3 -2 4 I7-275 18 .2 6 4 - 989 3-765 3-980 — 2 1 5 19 2 4 -2 5 1 8 .6 4 1 18 .2 0 2 + 439 4-051 3-955 + 96 19 2 5 -2 6 2 0 .2 0 1 1 8 .1 0 7 - f 2 .0 9 4 4-038 3 .6 1 9 + 4 1 9 1 9 2 6 -2 7 2 0 .5 6 4 2 0 .9 6 4 — 400 4-512 4 .6 0 0 — 88 1 9 2 7 -2 8 19 .2 8 4 1 9 .4 8 1 - 1 9 7 5-355 5-4IO — 55 19 2 8 -2 9 2 0 .18 6 1 9 . 7 1 1 + 475 5 .4 6 8 5-339 + 1 2 9 19 2 9 -3 0 I9-837 1 9 .8 2 7 + IO 5 3 8 5 5-382 + 3 1 9 3 0 -3 1 20 .38 6 2 1 .0 4 5 - 659 5-533 5-712 — 1 7 9 1 9 .3 2 4 2 3 .2 8 2 - 3-958 5 -1 8 3 6 .2 4 4 — 1 .0 6 1 19 3 2 -3 3 1 8 .2 0 7 2 1 .8 2 9 — 3 .6 2 2 4-835 5-797 962 I933~34 18 .0 4 6 2 4 .5 0 4 - 6 .4 5 8 4 .8 4 7 6 .5 8 2 — 1-735 *934-35 18 .8 0 7 20 .9 2 6 — 2 .1 1 9 5 .0 7 8 5 -6 2 3 — 545 Totale1913-35 3 10 .5 4 0 445-155 - 1 3 4 - 6 1 5 9 2 .1 7 9 1 5 6 .1 1 7 —6 3 9 3 8 Totaleg e n e r. 3 7 8 .4 7 1 5 19 -8 8 7 - 1 4 1 . 4 1 6 157-933 2 2 8 .4 6 0 — 7 0 .5 2 7

Fino all'esercizio 1907-08 le spese per il debito vitalizio erano iscritte nei bilanci dei singoli ministeri: dall'esercizio 1908-09 furono poste a carico del mi­ nistero del tesoro, mentre a carico dei bilanci degli altri ministeri era iscritta la quota di rimborso al tesoro, la quale trovava riscontro nel bilancio delle entrate, nei rimborsi e concorsi; dal 1 9 1 2 - 1 3 si è ritornato all'antico sistema di stanziare le relative somme distintamente per ogni esercizio.

Con tale procedimento sono state ingrossate per il quadriennio dal 1908-09 al 1 9 1 1 - 1 2 le somme delle entrate effettive e spese effettive per eguale ammontare, che occorre dedurre per renderle omogenee. Le somme iscritte, in entrata una volta e due in spesa ammontano a :

nel 1908-09 ... milioni 84 » 1909-10 ... » 85 » 1 9 1 0 - 1 1 ... » 87

» 1 9 1 1 - 1 2... » 89

7. — La omogeneità contabile delle cifre deve essere integrata da quella

economica; per le profonde perturbazioni monetarie verificatesi dopo il 1913-14, le lire correnti sono state ridotte in lire oro di tale esercizio. Ma anche prima di questa data la nostra moneta aveva subito una lieve svalutazione per l’introduzione

del corso forzoso nel 1866, che durò fino al 1883 e successivamente, per altre cir­

costanze, si prolungò dal 1886 fino al 1901. Le cifre elaborate sono state ridotte in lire del 1913 ricorrendo al corso medio dell'oro, per ogni esercizio considerato;

basandosi : a) dal 1862 al 1912-13 sulla quotazione del franco francese; b) dal

1913-14 al 1931-32 sulla quotazione media della sterlina, del dollaro e del franco francese, con una lieve correzione per l’esercizio 1 9 1 8-1 9; f) e dal 19 3 2-33 al 1934-35 sulle quotazioni medie ponderate del franco francese, del franco svizzero, del belga e del fiorino olandese.

8

. — I risultati generali delle elaborazioni, per ogni esercizio finan­

ziario, dal

1862

al 1934-35, sono contenuti nella tabella II; e cosi nel

primo gruppo di colonne le entrate e le spese effettive con i relativi

disavanzi, espressi in lire correnti. Queste cifre, rese così contabilmente

omogenee, sono state poscia ridotte in lire oro nel secondo gruppo di

colonne. Sulle medesime si basano le ulteriori elaborazioni, le som­

marie osservazioni e le conclusioni che nelle pagine seguenti saranno

esposte (

1 1

).

( I l ) Le cifre elaborate della tabella li, dal 1913-14 al 1931-32 coincidono con quelle contenute nelle tabelle 6 e 14 del volume La finanza italiana g ii cit., ad eccezione dell'eser­ cizio 1916-17, dal quale è stato dedotto l'ammontare differenziale delle spese per la guerra libica (431 milioni in lire correnti e 306 milioni in lire oro) aggiunto per la quota parte negli esercizi finanziari 1911-12 e 1912-13, al cui bilancio doveva far carico (Cfr. § 5).

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IL BILANCIO DELLO STATO ITAUANO DALLA UNIFICAZIONE AD OGGI 151

II.

9- — Separando nettamente il lungo periodo

1862

-1912-13 da quello

immediatamente successivo, caratterizzato dalla guerra mondiale e dal dopo­

guerra, che va dal 1913-14 fino all’ultimo esercizio, 1934-35, per cui si

hanno i dati disponibili, le conclusioni di carattere generale che si possono

desumere dalle cifre esposte nella tabella II sono: