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Esempio 12

Il circuito di Figura 81 Γ¨ a regime per 𝑑 < 0. Determinare 𝑖(𝑑) per 𝑑 > 0. Siano:

𝑒(𝑑) = 𝐸 = 10𝑉; 𝑅1= 2𝛺; 𝑅2= 2𝛺; 𝑅3= 3𝛺; 𝐿 = 1𝐻

Figura 81. Circuito del 1Β° ordine Soluzione

Per 𝑑 < 0 il circuito Γ¨ a regime e l’induttore si comporta come un corto-circuito. Il circuito risultante Γ¨ quello di Figura 82.

Figura 82. Circuito di Figura 81 per 𝑑 < 0 𝑖(𝑑) = 𝐼0= 𝐸

𝑅1+ 𝑅3=10

5 = 2 𝐴 𝑖𝐿(0βˆ’) = 𝐼0

Per 𝑑 > 0 il tasto si chiude e perturba il regime raggiunto. Lo stato iniziale Γ¨ diverso da zero. Il circuito scarica Γ¨ quello di Figura 83.

Figura 83. Circuito di Figura 81 scaricato. A destra dopo aver sostituito i valori numerici dei parametri circuitali

𝑖(𝑑) = 𝑖′𝐿(𝑑) + 2 𝑖(0+) = 𝑖′𝐿(0+) + 2 𝑖(0+) = 2

10 = 4 β‹… 𝑖(𝑑) + 1 ⋅𝑑[𝑖(𝑑) βˆ’ 2]

𝑑𝑑 β‡’ 10 = 4 β‹… 𝑖(𝑑) +𝑑𝑖 𝑑𝑑 πœ† + 4 = 0 β‡’ πœ† = βˆ’4

𝑖(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’4𝑑+ 𝐼𝑝

𝑖𝑝= 𝐾 β‡’ 10 = 4 β‹… 𝐾 β‡’ 𝑖𝑝= 10 4⁄ 𝑖(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’4𝑑+ 10 4⁄

𝑖(0+) = 2 = 𝐴 + 10 4⁄ β‡’ 𝐴 = βˆ’ 1 2⁄

𝑖(𝑑) = βˆ’0,5 β‹… π‘’βˆ’4𝑑+ 2,5

β–‘ R

2

t = 0

L R

1

e(t) i(t)

R

3

R

1

E

i(t)

R

3

R

1

//R

2

I

0



βˆ’1

(t)

L

R

3

E 3 

1 

2 

βˆ’1

(t)

1 H

10

i(t) i’

L

(t)

Esempio 13

Nel circuito di Figura 84, per 𝑑 = 0βˆ’, la tensione del condensatore Γ¨ 𝑣(0βˆ’) = 3𝑉, determinare 𝑣0(𝑑) per 𝑑 > 0.

Figura 84. Circuito con amplificatore operazionale

Soluzione

Scaricando il condensatore, il circuito diventa quello riportato in Figura 85.

Figura 85. Circuito di Figura 84 scaricato

𝑣2= 𝑣3

𝑖1= 0; 𝑖2= 0 β‡’ 𝑖𝑅2= 𝑖𝑐 𝑖𝑐 = 𝐢𝑑𝑣′

𝑑𝑑 𝑣0+ 𝑅2𝑖𝑅2= 0 𝑣′ + 3 + 𝑅1𝐢𝑑𝑣′

𝑑𝑑 = 0

𝑣0+ 𝑅2𝑖𝑅2= 0 β‡’ 𝑣0+ 𝑅2𝐢𝑑𝑣′

𝑑𝑑 = 0 β‡’ 𝑣0= βˆ’π‘…2𝐢𝑑𝑣′

𝑑𝑑 ⇒𝑑𝑣′

𝑑𝑑 = βˆ’ 1 𝑅2𝐢𝑣0 𝑣′ + 3 + 𝑅1𝐢𝑑𝑣′

𝑑𝑑 = 0 β‡’ 𝑣′ + 3 + 𝑅1𝐢 (βˆ’ 1

𝑅2𝐢𝑣0) = 0 β‡’ 𝑣′ + 3 βˆ’π‘…1

𝑅2𝑣0= 0 (βˆ—) Derivando:

𝑑𝑣′

𝑑𝑑 + 0 βˆ’π‘…1 𝑅2

𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 0 β‡’ βˆ’ 1

𝑅2𝐢𝑣0βˆ’π‘…1 𝑅2

𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 0 ⇒𝑑𝑣0 𝑑𝑑 + 1

𝑅2𝐢⋅𝑅2

𝑅1𝑣0 = 0 𝑑𝑣0

𝑑𝑑 + 1

𝑅1𝐢𝑣0= 0 relazione I/O Dalla (βˆ—)

𝑣0= +𝑅2

𝑅1(𝑣′+ 3) β‡’ 𝑣0(0+) = +3𝑅2

𝑅1= +12 πœ† = βˆ’ 1

𝑅1𝐢= βˆ’10

𝑣0(𝑑) = π΄π‘’πœ†π‘‘β‡’ 𝑣0(0+) = +3𝑅2 𝑅1= 𝐴

+

-v

0

80K

20K

2 3 5mF

v

+ 2 -v’ 3 R

1

3V C i

c

R

2

i

R2

i

1

i

2

v

0

𝑣0(𝑑) = +3𝑅2 𝑅1π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

= +12π‘’βˆ’10π‘‘π›Ώβˆ’1(𝑑) Nella Figura 86 Γ¨ riportato l’andamento della 𝑣0(𝑑) π‘π‘’π‘Ÿ 𝑑 > 0

Figura 86. Grafico della 𝑣0(𝑑)

β–‘

Esempio 14

Si consideri il circuito in Figura 87. L’interruttore rimane chiuso per molto tempo, quindi in 𝑑 = 0 si apre.

Determinare: lo stato del circuito in 0+; le frequenze libere, spiegandone il significato; la relazione ingresso-uscita, considerando come uscita la tensione 𝑣(𝑑); la tensione 𝑣(𝑑) per 𝑑 > 0 e tracciarne il grafico.

Figura 87. Circuito del secondo ordine

Soluzione

Per 𝑑 < 0 il circuito Γ¨ in regime stazionario. Il circuito diventa quello di Figura 88.

Figura 88. Circuito di Figura 87 per 𝑑 < 0 𝑣(0βˆ’) = 0

𝑖𝐿(0βˆ’) = 3𝐴

Per 𝑑 > 0 il tasto si apre ed il circuito diventa quello di Figura 89.

4

 3

V 9

=0 t

H 5 . 0 8F

1

) (t v

 3 V

9 i

L

(t )

v(t)

Figura 89. Circuito di Figura 87 per 𝑑 > 0

Non ci sono condizioni patologiche e non sono presenti ingressi impulsivi quindi lo stato in 𝑑 = 0+ Γ¨ 𝑣(0+) = 0

𝑖𝐿(0+) = 3𝐴

Scriviamo le equazioni del circuito

{ 1 8

𝑑𝑣

𝑑𝑑+ 𝑖𝐿+𝑣 4= 0 𝑣 =1

2 𝑑𝑖𝐿

𝑑𝑑

β‡’ { 𝑑𝑣

𝑑𝑑 = βˆ’2𝑣 βˆ’ 8𝑖𝐿 𝑑𝑖𝐿

𝑑𝑑 = 2𝑣

Derivando la prima e sostituendo la seconda otteniamo la relazione I/O:

𝑑2𝑣

𝑑𝑑2+ 2𝑑𝑣

𝑑𝑑 + 16𝑣 = 0 πœ†2+ 2πœ† + 16 = 0 β†’ πœ†1,2= βˆ’1 Β± π‘—βˆš15

𝑣(𝑑) = π‘’βˆ’π‘‘(𝐴 cos √15 𝑑 + 𝐡 sin √15 𝑑)

Per il calcolo di 𝐴 e 𝐡 applichiamo le condizioni iniziali:

𝑣(0+) = 0 = 𝐴 𝑑𝑣

𝑑𝑑 = βˆ’π‘’βˆ’π‘‘(𝐴 cos √15 𝑑 + 𝐡 sin √15 𝑑) + π‘’βˆ’π‘‘(βˆ’βˆš15𝐴 sin √15 𝑑 + √15𝐡 cos √15 𝑑) 𝑑𝑣

𝑑𝑑|

0+

= βˆ’2𝑣(0+) βˆ’ 8𝑖𝐿(0+) = βˆ’24 = √15𝐡 β†’ 𝐡 = βˆ’ 24

√15 𝑣(𝑑) = βˆ’ 24

√15π‘’βˆ’π‘‘sin √15 𝑑 = βˆ’6,2π‘’βˆ’π‘‘sin( 3,87𝑑) Nella Figura 90 Γ¨ riportato l’andamento della 𝑣(𝑑) π‘π‘’π‘Ÿ 𝑑 > 0

Figura 90. Grafico della 𝑣(𝑑)

β–‘

Esempio 15

Si consideri il circuito in Figura 91. L’induttore Γ¨ scarico per 𝑑 < 0. Determinare:

la corrente nell’induttore per 0 < 𝑑 < 𝑑0 la corrente nell’induttore per 𝑑0< 𝑑 < 2𝑑0

la corrente nell’induttore per 𝑑 > 2𝑑0.

Dati: 𝐸 = 12 𝑉, 𝑅 = 1π‘˜Ξ©, 𝐿 = 1𝐻, 𝑑0= 3π‘šπ‘ 



H

4

5 . F 0

8 1

) (t

v iL(t)

Figura 91. Circuito con ingresso lineare a tratti

Soluzione

Per 𝑑 < 0 il circuito Γ¨ scarico: 𝑖(0βˆ’) = 0 𝑒(𝑑) = πΈπ›Ώβˆ’1(𝑑) βˆ’ 2πΈπ›Ώβˆ’1(𝑑 βˆ’ 𝑑0) + πΈπ›Ώβˆ’1(𝑑 βˆ’ 2𝑑0) Per 0 < 𝑑 < 𝑑0

𝑒(𝑑) = πΈπ›Ώβˆ’1(𝑑) 𝑒(𝑑) = 𝐿𝑑𝑖

𝑑𝑑+ 𝑅𝑖 ⇒𝑑𝑖

𝑑𝑑+ 1000𝑖 = 12 πœ† + 1000 = 0 β‡’ πœ† = βˆ’103

𝑖𝑝= 𝐾 β‡’ 1000𝐾 = 12 β‡’ 𝐾 = 12 β‹… 10βˆ’3= 12π‘šπ΄ 𝑖(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’103𝑑+ 12 β‹… 10βˆ’3

Per 𝑑 = 0+ 𝑖(0+) = 𝑖(0βˆ’) = 0 0 = 𝐴 + 12 β‹… 10βˆ’3β‡’ 𝐴 = βˆ’12 β‹… 10βˆ’3

𝑖(𝑑) = βˆ’12 β‹… 10βˆ’3β‹… π‘’βˆ’103𝑑+ 12 β‹… 10βˆ’3= 12(1 βˆ’ π‘’βˆ’103𝑑)π›Ώβˆ’1(𝑑) π‘šπ΄ Per 𝑑0< 𝑑 < 2𝑑0

𝑒(𝑑) = βˆ’12π›Ώβˆ’1(𝑑 βˆ’ 𝑑0)

𝑖(𝑑0+) = 𝑖(𝑑0βˆ’) = 𝐼𝑑0 = 11,4π‘šπ΄

Scaricando l’induttore avremo il circuito in Figura 92

Figura 92. Circuito di Figura 91 scaricato (𝑑0< 𝑑 < 2𝑑0) 𝐿𝑑𝑖′

𝑑𝑑 + 𝑅(𝑖′ + 11,40 β‹… 10βˆ’3) = 𝑒(𝑑) 𝑑𝑖′

𝑑𝑑 + 1000𝑖 = βˆ’23,40 πœ† + 1000 = 0 β‡’ πœ† = βˆ’103

𝑖𝑝= 𝐾 β‡’ 1000𝐾 = βˆ’23,40 β‡’ 𝐾 = βˆ’23,40 β‹… 10βˆ’3 𝑖′(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’π‘‘0)βˆ’ 23,40 β‹… 10βˆ’3

Per 𝑑 = 𝑑0 β‡’ 0 = 𝐴 βˆ’ 23,40 β‹… 10βˆ’3β‡’ 𝐴 = +23,40 β‹… 10βˆ’3 𝑖′(𝑑) = 23,4 β‹… 10βˆ’3β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’π‘‘0)βˆ’ 23,4 β‹… 10βˆ’3

𝑖(𝑑) = 𝑖′(𝑑) + 11,4 β‹… 10βˆ’3

𝑖(𝑑) = [23,4 β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’π‘‘0)βˆ’ 12]π›Ώβˆ’1(𝑑 βˆ’ 𝑑0) π‘šπ΄ Per 𝑑 > 2𝑑0

𝑖(2𝑑0+) = 𝑖(2𝑑0βˆ’) = 𝐼2𝑑0= βˆ’10,835π‘šπ΄

Scaricando l’induttore avremo il circuito in Figura 93 R

) L

(t e

E

t0

2t0

] [ms t )

(t e

R

L

) (t e

Figura 93. Circuito di Figura 91 scaricato (𝑑 > 2𝑑0) 𝑒(𝑑) = 0

𝐿𝑑𝑖′

𝑑𝑑 + 𝑅(π‘–β€²βˆ’ 10,835 β‹… 10βˆ’3) = 0 β‡’ 𝑑𝑖′

𝑑𝑑 + 103𝑖 = 10,835 πœ† + 1000 = 0 β‡’ πœ† = βˆ’103

𝑖𝑝= 𝐾 β‡’ 1000𝐾 = 10,835 β‡’ 𝐾 = 10,835 β‹… 10βˆ’3 𝑖′(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’2𝑑0)+ 10,835 β‹… 10βˆ’3

Per 𝑑 = 2𝑑0β‡’ 0 = 𝐴 + 10,835 β‹… 10βˆ’3β‡’ 𝐴 = βˆ’10,835 β‹… 10βˆ’3 𝑖′(𝑑) = βˆ’10,835 β‹… 10βˆ’3β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’2𝑑0)+ 10,835 β‹… 10βˆ’3

𝑖(𝑑) = 𝑖′(𝑑) βˆ’ 10,835 β‹… 10βˆ’3β‡’

𝑖(𝑑) = [βˆ’10,835 β‹… π‘’βˆ’103(π‘‘βˆ’2𝑑0)]π›Ώβˆ’1(𝑑 βˆ’ 2𝑑0) π‘šπ΄ Nella Figura 94 Γ¨ riportato l’andamento della 𝑖(𝑑) π‘π‘’π‘Ÿ 𝑑 > 0

Figura 94. Grafico della 𝑖(𝑑)

β–‘

Esempio 16

Si consideri il circuito in Figura 95. Determinare 𝑣0(𝑑) π‘π‘’π‘Ÿ 𝑑 > 0 sapendo che:

𝑣1(0+) = 2𝑉 e 𝑣2(0+) = 0 Dati: 𝑅 = 100π‘˜Ξ©, 𝐢 = 1πœ‡πΉ

Figura 95. Circuito con amplificatori operazionali

R

)

L

(t e

v0

C

R v1

C R

v2 + +

Soluzione

Il circuito non Γ¨ nello stato zero in 𝑑 = 0βˆ’. In Figura 96 Γ¨ riportato il circuito scaricato.

Figura 96. Circuito di Figura 95 scaricato

{

𝑣′1+ 2 + 𝑅𝐢𝑑𝑣2

𝑑𝑑 + 𝑣2 = βˆ’π‘£0 𝑣0= 𝑅𝐢𝑑𝑣′1

𝑑𝑑 ⇒𝑑𝑣′1 𝑑𝑑 = 𝑣0

𝑅𝐢 𝑣0 = βˆ’π‘£2⇒𝑑𝑣2

𝑑𝑑 = βˆ’π‘‘π‘£0 Da cui: 𝑑𝑑

𝑣′1+ 2 βˆ’ 𝑅𝐢𝑑𝑣0

𝑑𝑑 βˆ’ 𝑣0 = βˆ’π‘£0β‡’ 𝑅𝐢𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 2 + 𝑣′1β‡’ 𝑅𝐢𝑑2𝑣0

𝑑𝑑2 =𝑑𝑣′1

𝑑𝑑 β‡’ 𝑅𝐢𝑑2𝑣0

𝑑𝑑2 = 𝑣0

𝑅𝐢

β‡’ 𝑅𝐢𝑑2𝑣0 𝑑𝑑2 βˆ’ 𝑣0

𝑅𝐢= 0𝑅𝐢 = 100 β‹… 103β‹… 1 β‹… 10βˆ’6= 0.1 0.1𝑑2𝑣0

𝑑𝑑2 βˆ’ 10𝑣0= 0

⇒𝑑2𝑣0

𝑑𝑑2 βˆ’ 100𝑣0= 0 πœ†2βˆ’ 100 = 0 β‡’ πœ†1,2= Β±10 𝑣0(𝑑) = 𝐴1𝑒10𝑑+ 𝐴2π‘’βˆ’10𝑑

𝑣0(0+) = βˆ’π‘£2(0+) = 0 0 = 𝐴1+ 𝐴2 β‡’ 𝐴1= βˆ’π΄2 dalla: 𝑅𝐢𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 2 + 𝑣′1 β‡’ 0.1𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 2 + 𝑣′1(0+) ⇒𝑑𝑣0 𝑑𝑑 |

0+

= 20 𝑑𝑣0

𝑑𝑑 = 𝐴1πœ†1π‘’πœ†1𝑑+ 𝐴2πœ†2π‘’πœ†2𝑑

in 0+ 20 = 10𝐴1βˆ’ 10𝐴2β‡’ 𝐴1βˆ’ 𝐴2= 2 β‡’ βˆ’2𝐴2= 2 β‡’ 𝐴2= βˆ’1 𝐴1= 1 𝑣0(𝑑) = 𝑒10π‘‘βˆ’ π‘’βˆ’10𝑑

Si noti che circuito Γ¨ instabile.

β–‘

Esempio 17

Per 𝑑 < 0 il circuito in Figura 97 Γ¨ a regime. Determinare la potenza erogata dal generatore 𝐴2 per 𝑑 > 0. Dati:

𝐸 = 20𝑉; 𝐴1= 10𝐴; 𝐴2= 15𝐴; 𝐿1= 1π‘šπ»; 𝐿2= 2π‘šπ»; 𝑅1= 20𝛺; 𝑅2= 18𝛺; 𝑅3= 24𝛺; 𝑅4= 10𝛺

Figura 97. Circuito con stato iniziale non nullo.

v0

C

R

'

1

v C

R

v2 + +

V 2

=0 t

R1

E A1

L1

R2

A2

R3

R4

L2

Soluzione

Per 𝑑 < 0 il circuito in Figura 97 Γ¨ in regime stazionario. Gli induttori si comportano come dei cortocircuiti. In Figura 98 Γ¨ riportato il circuito da analizzare per 𝑑 < 0.

Figura 98. Circuito di Figura 97 per 𝑑 < 0.

𝑖𝐿1(0βˆ’) = βˆ’10; 𝑖𝐿2(0βˆ’) = 0; 𝑣𝐴2(0βˆ’) = 0 La potenza generate da 𝐴2 Γ¨:

𝑝2(𝑑) = 𝑣𝐴2βˆ™ 𝐴2

Occorre, quindi, determinare l’andamento di 𝑣𝐴2(𝑑).

Lo stato si conserva tra 𝑑 = 0βˆ’ e 𝑑 = 0+. Scaricando i componenti con stato diverso da zero si ottiene il circuito di Figura 99.

Figura 99. Circuito di Figura 97 per 𝑑 > 0.

Nodo 2:

15 = 𝑣2

24+ 𝑖𝐿2 𝑣2= 10𝑖𝐿2+ 2𝑑𝑖𝐿2 𝑑𝑑 15 = 𝑣2

24+ 𝑖𝐿2β‡’ 𝑖𝐿2= 15 βˆ’π‘£2

24⇒𝑑𝑖𝐿2 𝑑𝑑 = βˆ’ 1

24 𝑑𝑣2

𝑑𝑑 𝑣2= 10 β‹… 𝑖𝐿2+ 2 β‹… 10βˆ’3⋅𝑑𝑖𝐿2

𝑑𝑑 𝑣2= 10 β‹… (15 βˆ’π‘£2

24) + 2 β‹… 10βˆ’3β‹… (βˆ’ 1 24

𝑑𝑣2

𝑑𝑑 ) β†’ 0,0833 β‹… 10βˆ’3𝑑𝑣2

𝑑𝑑 + 1,4167𝑣2= 150 πœ† = βˆ’17 β‹… 10βˆ’3

1,4167𝐾 = 150 β‡’ 𝐾 = 105,88

𝑣2(𝑑) = 𝐴 β‹… π‘’βˆ’17β‹…10βˆ’3𝑑+ 105,88 𝑣2(0+) = 360 β†’ 360 = 𝐴 + 105,88 β‡’ 𝐴 = 254,12 𝑣2(𝑑) = 254,12π‘’βˆ’17β‹…10βˆ’3𝑑+ 105,88

Nodo 1:

10 βˆ’ 15 βˆ’ 𝑖1= 0 β‡’ 𝑖1= βˆ’5 𝑣1 = 20𝑖1βˆ’ 20 = βˆ’120

𝑣1βˆ’ 270 βˆ’ 𝑣𝐴2βˆ’ 𝑣2= 0 β‡’ 𝑣𝐴2= βˆ’120 βˆ’ 270 βˆ’ 105,88 βˆ’ 254,12π‘’βˆ’17β‹…10βˆ’3𝑑 𝑣𝐴2 = βˆ’495,88 βˆ’ 254,12π‘’βˆ’17β‹…10βˆ’3𝑑

𝑝2(𝑑) = βˆ’15 β‹… 𝑣𝐴2 = 7438,2 + 3811,8π‘’βˆ’17β‹…10βˆ’3π‘‘π‘Š R1

E A1

L1

i

R2

A2

R3

R4

L2

i

A2

v

L1

18

15 24

10

L2

10 10 20

20 i '

L1

L2

i

3 2

1

1

i

Si noti che il generatore 𝐴2 ha disaccoppiato il circuito a sinistra da quello a destra.

β–‘

Esempio 18

Nel circuito di Figura 100, con il condensatore scarico, il tasto viene portato in posizione 1. Determinare:

βˆ’ il valore di R1 per cui la potenza massima erogata dal generatore sia 0,1W;

βˆ’ il tempo necessario affinchΓ© il condensatore raggiunga il 90% della tensione di regime. In questa condizione il tasto viene portato nella posizione 2.

βˆ’ il valore di R2 per cui la tensione scende al 50% del suo valore iniziale in 0,1ms;

βˆ’ la potenza massima dissipata dal resistore R2 nella fase di scarica.

Sono dati: 𝐸 = 12𝑉; 𝐢 = 1πœ‡πΉ

Figura 100. Circuito con stato iniziale non nullo.

Soluzione

In questo esempio, sono incogniti i valori delle due resistenze. Lo stato Γ¨ nullo, cioΓ¨ Γ¨ nulla la tensione nel condensatore all’istante 𝑑 = 0βˆ’

Per 𝑑 > 0 lo stato si conserva.

Scrivendo l’equazione alla maglia di sinistra si ha:

𝐸 = 𝑅1𝐢𝑑𝑣𝑐

𝑑𝑑 + 𝑣𝑐 πœ† = βˆ’ 1

𝑅1𝐢; 𝑣𝑐𝑝= 𝐸 𝑣𝑐(𝑑) = π΄π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

+ 𝐸 𝑣𝑐(0+) = 0 β‡’ 0 = 𝐴 + 𝐸 β‡’ 𝐴 = βˆ’πΈ

𝑣𝑐(𝑑) = 𝐸 (1 βˆ’ π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

)

La potenza erogata dal generatore Γ¨:

𝑝𝑔(𝑑) = 𝐸 β‹… 𝐢𝑑𝑣𝑐

𝑑𝑑 = 𝐸𝐢 𝑑

𝑑𝑑[𝐸 (1 βˆ’ π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

)] = 𝐸𝐢 [βˆ’πΈ (βˆ’ 1 𝑅1𝐢) π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

] =𝐸2 𝑅1π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢𝑑

Essendo un esponenziale decrescente il suo valore massimo si ha all’istante 𝑑 = 0+: π‘π‘”βˆ’π‘šπ‘Žπ‘₯ =𝐸2

𝑅1 →𝐸2

𝑅1 = 0,1 β†’ 𝑅1= 𝐸2

0,1=144

0,1 = 1440 Ξ© La costante di tempo Γ¨:

𝜏 =1

πœ†= 𝑅1𝐢 = 1440 β‹… 10βˆ’6= 1,44π‘šπ‘ 

Per determinare l’istante di tempo π‘‘βˆ— in cui la tensione raggiunge il valore 0,9 del valore di regime (E) sarΓ :

𝑣𝑐( π‘‘βˆ—) = 0,9𝐸 = 𝐸 (1 βˆ’ π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢 π‘‘βˆ—

) β‡’ 0,1 = π‘’βˆ’

1 𝑅1𝐢 π‘‘βˆ—

β‡’ βˆ’ 1

𝑅1𝐢 π‘‘βˆ—= 𝑙𝑛 0 , 1 = βˆ’2,3026 π‘‘βˆ— = 2,3026 β‹… 𝑅1𝐢 = 2,3026 β‹… 1440 β‹… 10βˆ’6= 3,3157π‘šπ‘ 

All’istante π‘‘βˆ— il tasto si sposta nella posizione 2. Il circuito da analizzare diventa quello di Figura 101.

Figura 101. Circuito con stato iniziale non nullo.

R1

R2

E C

1 2

R

2

C 8

, 10

v'

c

𝑣𝑐(π‘‘βˆ—βˆ’) = 0,9𝐸 = 10,8𝑉 Per calcolare la potenza massima dissipata dal resistore 𝑅2:

𝑝𝑅2(𝑑) = 𝑅2β‹… (𝐢𝑑𝑣𝑐

Essendo un esponenziale decrescente il valore massimo Γ¨:

𝑝𝑅2βˆ’π‘šπ‘Žπ‘₯ =𝑉02

𝑅2 = 10,82

144,28= 0,81 π‘Š

β–‘

Esempio 19

Il circuito di Figura 102 Γ¨ a regime per 𝑑 < 0. All’istante 𝑑 = 0 l’interruttore si chiude. Determinare:

a) l’energia immagazzinata nel circuito all’istante π‘‘βˆ—= 0,2π‘šπ‘ ;

b) la corrente 𝑖(𝑑) erogata dal generatore 𝐸2.

Dati: 𝐸1= 8 𝑉; 𝐸2 = 12 𝑉;  𝐴 = 15 𝐴;  𝐢 = 100β€„πœ‡πΉ; 𝑅1= 5 𝛺; 𝑅2= 3 𝛺; 𝑅3= 6 𝛺; 𝑅4 = 2 𝛺  

Figura 102. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Il circuito da analizzare per 𝑑 < 0 Γ¨ riportato in Figura 103.

Figura 103. Circuito di Figura 102 per 𝑑 < 0

Il circuito da analizzare per 𝑑 > 0 Γ¨ riportato in Figura 104.

R

1

Figura 104. Circuito di Figura 102 per 𝑑 > 0

Il generatore di tensione da 8V disaccoppia le due parti di circuito a destra e a sinistra del generatore.

8 = βˆ’12 + 2𝑖(𝑑) β‡’ 𝑖(𝑑) = 10 𝐴

β–‘

Esempio 20

Il circuito di Figura 105 Γ¨ a regime per 𝑑 < 0. Determinare 𝑣𝐿(𝑑) per 𝑑 > 0. Calcolare l’energia immagazzinata nel condensatore all’istante π‘‘βˆ—= 2𝑑𝑐 con 𝑑𝑐 costante di tempo del condensatore. Dati:

𝐸 = 10 𝑉; 𝐴1= 7 𝐴; 𝐴2= 12 𝐴; 𝐿 = 5β€„π‘šπ»;  𝐢 = 3β€„πœ‡πΉ; 𝑅1= 3 𝛺; 𝑅2 = 7 𝛺; 𝑅3= 4 𝛺; 𝑅4

= 6 𝛺; 𝑅5 = 8 𝛺  

Figura 105. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Il circuito da analizzare per 𝑑 < 0 Γ¨ riportato in Figura 106.

➒t > 0

Figura 106. Circuito di Figura 105 per 𝑑 < 0

𝑉𝐴𝐡 =

𝐴1+ 𝐸 𝑅3+ 𝑅5 1

𝑅1+ 1

𝑅2+ 1 𝑅3+ 𝑅5

= 14𝑉

𝐼𝐿=𝑉𝐴𝐡

𝑅2 = 2𝐴 β‡’ 𝑖𝐿(0βˆ’) = 2𝐴 𝐼𝑅5= π‘‰π΄π΅βˆ’ 𝐸

𝑅3+ 𝑅5=1

3𝐴 𝑉𝑐 = 𝐸 + 𝑅5β‹… 𝐼𝑅5= 12,667𝑉 β‡’ 𝑣𝑐(0βˆ’) = 12,667𝑉

Per 𝑑 > 0 la presenza del generatore di corrente 𝐴2 disaccoppia le due parti di circuito a sinistra e a destra (Figura 107).

Figura 107. Circuito di Figura 105 per 𝑑 > 0

Le relazioni I/O saranno quindi del I ordine.

R1

E

R2

R3

R4 R5

v

C

i

L

A1

A

B

R1

E

R2

R3

R4 R5

C

i'

L L

A1

A2

A 2

v'c

V 667 , 12

i

c

i

R5 R1

i

1 2

(nodo 2) (maglia destra)

Calcoliamo la 𝑣𝐿:

β–‘

Esempio 21

Il circuito di Figura 108 ha stato nullo in 𝑑 = 0βˆ’. Determinare:

βˆ’ le equazioni di stato;

βˆ’ se il circuito Γ¨ stabile;

βˆ’ se il circuito Γ¨ sovra-smorzato, sotto-smorzato o a smorzamento critico;

βˆ’ la risposta 𝑣0(𝑑) al gradino;

βˆ’ Tracciare l’andamento di 𝑣0(𝑑).

Utilizzare l’analisi nel dominio del tempo.

Figura 108. Circuito con amplificatore operazionale.

Soluzione 𝑣0= 𝑣𝐢2

{

𝑣1βˆ’ π›Ώβˆ’1

1 + 4𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 +𝑣1βˆ’ 𝑣𝐢2

1 = 0 β†’ 2𝑣1βˆ’ π›Ώβˆ’1+ 4𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 βˆ’ 𝑣𝐢2 = 0 𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 =𝑣1βˆ’ 𝑣𝐢2

1 β†’ 𝑣1 =𝑑𝑣𝐢2 𝑑𝑑 + 𝑣𝐢2 𝑣1= 𝑣𝐢1+ 𝑣𝐢2

+

v0

F

 4 1

F ) 1

1

( t



βˆ’

 1

C2

v

C1

v

1 2

𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 + 𝑣𝐢2 = 𝑣𝐢1+ 𝑣𝐢2→𝑑𝑣𝐢2 𝑑𝑑 = 𝑣𝐢1 2(𝑣𝐢1+ 𝑣𝐢2) βˆ’ π›Ώβˆ’1+ 4𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 βˆ’ 𝑣𝐢2 = 0 β†’ 4𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 = βˆ’2𝑣𝐢1βˆ’ 𝑣𝐢2+ π›Ώβˆ’1 Da cui le equazioni di stato sono:

{ 𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 = βˆ’1

2𝑣𝐢1βˆ’1

4𝑣𝐢2+1 4π›Ώβˆ’1 𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 = 𝑣𝐢1 β†’

{ 𝑑𝑣𝐢1

𝑑𝑑 =𝑑2𝑣𝐢2

𝑑𝑑2 𝑑2𝑣𝐢2

𝑑𝑑2 = βˆ’1 2

𝑑𝑣𝐢2 𝑑𝑑 βˆ’1

4𝑣𝐢2+1 4π›Ώβˆ’1 La relazione I/O per la 𝑣𝐢2 Γ¨:

𝑑2𝑣𝐢2 𝑑𝑑2 +1

2 𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 +1

4𝑣𝐢2 =1 4π›Ώβˆ’1 πœ†2+1

2πœ† +1

4= 0 β†’ πœ†1,2= βˆ’1 4βˆ“ √1

16βˆ’1 4= βˆ’1

4βˆ“ π‘—βˆš3

4 β†’circuito stabile πœ†2+ 2π›Όπœ† + πœ”02= 0 𝛼 =1

4; πœ”02=1

4β†’ πœ”0=1

2β‡’ 𝛼 < πœ”0 circuito sotto-smorzato 𝑣𝑐𝑝= 𝐾 β†’ 𝐾 = 1

𝑣𝐢2(𝑑) = π‘’βˆ’π‘‘/4(𝐴 cos√3

4 𝑑 + 𝐡 sin√3

4 𝑑) + 1

Lo stato fra 𝑑 = 0βˆ’ e 𝑑 = 0+ si conserva perchΓ© non ci sono condizioni patologiche e l’ingresso Γ¨ a gradino.

𝑣𝐢1(0+) = 0 →𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 |

0+

= 𝑣𝐢1(0+) = 0 𝑣𝐢2(0+) = 0 = 𝐴 + 1 β†’ 𝐴 = βˆ’1 𝑑𝑣𝐢2

𝑑𝑑 = βˆ’1

4π‘’βˆ’π‘‘/4(𝐴 cos√3

4 𝑑 + 𝐡 sin√3

4 𝑑) + π‘’βˆ’π‘‘/4(βˆ’βˆš3

4 𝐴 sin√3 4 𝑑 +√3

4 𝐡 cos√3 4 𝑑) 0 = βˆ’1

4𝐴 +√3

4 𝐡 β†’ 𝐡 = βˆ’ 1

√3 𝑣0(𝑑) = 𝑣𝐢2(𝑑) = [1 βˆ’ π‘’βˆ’π‘‘/4(cos√3

4 𝑑 + 1

√3sin√3

4 𝑑)] π›Ώβˆ’1(𝑑) In Figura 109 Γ¨ riportato l’andamento della 𝑣0(𝑑)

Figura 109. Andamento della 𝑣0(𝑑)

β–‘

Esempio 22

Nel circuito di Figura 110, determinare 𝑣0(𝑑) per 𝑑 > 0 con condizioni iniziali nulle.

)

0(t v

) (s t

Figura 110. Circuito con amplificatore operazionale.

Figura 111. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Semplifichiamo il circuito applicando il teorema di Thevenin al bipolo a sinistra dell’interruttore (Figura 112):

π‘…π‘‘β„Ž = 2 β‹… 4

Figura 112. Equivalente di Thevenin del circuito a destra dell’interruttore

Il circuito risultante Γ¨ quello di Figura 113.

Figura 113. Circuito di Figura 111 semplificato

Per 𝑑 < 0 il circuito Γ¨ a regime, quindi il condensatore diventa un circuito aperto e l’induttore un corto-circuito. Il circuito risultante Γ¨ quello di Figura 114.

Figura 114. Circuito di Figura 111 per 𝑑 < 0

Per 𝑑 > 0 l’interruttore si apre ed il circuito da analizzare diventa quello di Figura 115.

Figura 115. Circuito di Figura 111 per 𝑑 > 0

V

Eq.ne condensatore Eq.ne induttore

dt

οƒž Derivando si ottiene 2

'

Dall’eq.ne del condensatore si ha

05

β–‘

Esempio 24

Nell’istante 𝑑 = 0 il tasto viene aperto. Per 𝑑 < 0 il circuito di Figura 116 Γ¨ a regime. Per 𝑑 >0 il circuito di destra ha una costante di tempo 𝑑 = 120 π‘šπ‘  e dissipa complessivamente un’energia π‘Š = 20 π‘šπ½.

Determinare la totale energia elettrostatica immagazzinata e la potenza complessivamente dissipata dal circuito quando l’interruttore Γ¨ chiuso. Dati: 𝑅1= 50π‘˜π›Ί; 𝑅2= 50π‘˜π›Ί; 𝑅3= 40π‘˜π›Ί; 𝐢1= 2πœ‡πΉ; 𝐢2= 4πœ‡πΉ

Figura 116. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Sappiamo che, a tasto aperto, la costante di tempo del circuito di destra Γ¨ 𝑑 = 120 π‘šπ‘  e l’energia dissipata Γ¨ π‘Š = 20 π‘šπ½. Il circuito di destra, a tasto aperto, Γ¨ riportato in Figura 117.

Figura 117. Circuito a destra del tasto

L’energia dissipata nei due resistori non puΓ² che essere quella immagazzinata (per 𝑑 < 0) nel condensatore 𝐢2. Per 𝑑 < 0 il condensatore 𝐢2 a regime ha una tensione 𝑣𝐢20 = 𝐸, quindi:

1

2𝐢2𝑣𝐢202 =1

2𝐢2𝐸2= 120 β‹… 10βˆ’3𝐽 β‡’ 𝐸2=2 β‹… 20 β‹… 10βˆ’3

4 β‹… 10βˆ’6 = 10000 β‡’ 𝐸 = 100𝑉 Per 𝑑 > 0 il circuito da analizzare Γ¨ quello di Figura 118

Figura 118. Circuito per 𝑑 > 0

𝑣𝐢10= 𝑣𝐢1(0βˆ’) =𝐸

2 = 50𝑉 𝑣𝐢20= 𝑣𝐢2(0βˆ’) = 𝐸 = 100𝑉 L’energia immagazzinata Γ¨:

π‘Šπ‘’=1

2𝐢1𝑣𝐢102 +1

2𝐢2𝑣𝐢202 =1

2β‹… 2 β‹… 10βˆ’6β‹… (50)2+1

2β‹… 4 β‹… 10βˆ’6β‹… (100)2= 22,5π‘šπ½ La Potenza dissipata Γ¨:

𝑃 = 𝐸2

π‘…π‘’π‘ž π‘π‘œπ‘› π‘…π‘’π‘ž= (50 + 50)//40//120β€„π‘˜π›Ί = 23,08π‘˜π›Ί π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖 𝑃 = 1002

23,08 β‹… 103= 0,433π‘Š

β–‘

Esempio 25

Dato il circuito in Figura 119, determinare il valore della corrente 𝑖π‘₯ per 𝑑 > 0.

Figura 119. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Non occorre studiare il circuito per 𝑑 < 0. L’induttore Γ¨ sicuramente scarico in 𝑑 = 0βˆ’ per via dell’interruttore aperto.

Per t > 0 il circuito da analizzare Γ¨ quello di Figura 120.

Figura 120. Circuito con tasto chiuso

β–‘

Esempio 26

Dato il circuito in Figura 121, determinare:

βˆ’ l’equazione di stato

βˆ’ la costante di tempo 𝜏 illustrandone il significato e la frequenza libera πœ†

βˆ’ la tensione 𝑣(𝑑) per 𝑑 > 0 e tracciarne un grafico qualitativo

βˆ’ l’energia immagazzinata dal condensatore nell’istante 𝑑 = 𝜏.

Figura 121. Circuito con tasto in commutazione.

Soluzione

Per 𝑑 < 0 il circuito da analizzare Γ¨ quello di Figura 122.

Figura 122. Circuito per 𝑑 < 0.

Per 𝑑 > 0 il circuito da analizzare Γ¨ quello di Figura 123.

Figura 123. Circuito per 𝑑 > 0.

𝑣(𝑑) = βˆ’24 + 12π‘’βˆ’π‘‘

In Figura 124 Γ¨ riportato il grafico della 𝑣(𝑑)

Figura 124. Grafico della 𝑣(𝑑) per 𝑑 > 0.

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