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Esempio di sintesi linguistica: dal livello semantico al livello sintattico profondo

1. La teoria Senso-Testo

1.5 Il modello funzionale Senso-Testo

1.5.3 Esempio di sintesi linguistica: dal livello semantico al livello sintattico profondo

chiarisca e aiuti a fissare i concetti esposti finora: useremo il modello Senso-Testo per rappresentare le prime due tappe della sintesi linguistica di due enunciati. Mostreremo come, a partire da un senso che il locutore desidera esprimere, si possa arrivare a due possibili rappresentazioni semantiche e poi a due possibili rappresentazioni sintattiche profonde, a partire dalle quali sarebbe poi possibile continuare la sintesi linguistica attraverso il livello sintattico di superficie, il livello morfologico e quello fonologico, per arrivare agli enunciati nella loro forma testuale. In ogni caso nel presente lavoro ci fermeremo al livello sintattico profondo). L’esempio è tratto da Milićević (2006), adattato all’italiano e semplificato.

Immaginiamo la seguente situazione di senso: il governo ha deciso di aumentare le tasse, e i giornali lo criticano per questa decisione. A livello semantico, questa situazione sarebbe rappresentata mediante la seguente struttura semplificata:17

Figura 8: esempio di struttura semantica (SSem). Adattata da Milićević (2006).

Il semantema ‘criticare’ ha 3 attanti semantici: chi critica (1), chi è criticato (2), e il motivo (3) (“X critica Y per Z”). Il semantema ‘intensità’ è un modificatore di ‘criticare’ e non un suo attante, pertanto la relazione che li unisce è un arco che va da ‘intensità’ a ‘criticare’, e non viceversa. Il semantema ‘decidere’ è il terzo attante di ‘criticare’, e a sua volta ha due attanti poiché esprime una situazione di senso in cui qualcuno (1) decide qualcosa (2). ‘governo’ è il primo attante di ‘decidere’ e anche il primo attante di ‘aumentare’, semantema il cui secondo attante (la cosa che viene aumentata) è ‘tasse’.

Ricordiamo che i semantemi sono unità di senso, non parole, dunque il fatto che alcuni di essi siano rappresentati mediante verbi è solo una convenzione. È a livello sintattico profondo che si definisce se tale senso sarà espresso con un verbo (il lessema CRITICARE) o con un sostantivo (il lessema CRITICA).

17 In questa struttura semantica (e nelle strutture semantiche successive) sono stati omessi i grammemi, e alcuni semantemi sono al plurale appunto per evitare di dover riportare i grammemi ‘singolare’ e ‘plurale’, come dovrebbe avvenire in teoria. Inoltre i semantemi che esprimono un senso complesso come ‘decidere’ non sono stati ulteriormente scomposti in semantemi più semplici, come normalmente si dovrebbe fare.

Come illustrato nella sezione 1.5.2.1.2, un locutore può decidere di dare risalto ad alcuni elementi di senso: questa preminenza è marcata mediante la struttura comunicativa, la struttura che si sovrappone alla struttura semantica dividendola in due aree, corrispondenti rispettivamente al tema (T Sem) e al rema (R Sem). Di seguito presentiamo due possibili configurazioni tema-rema della struttura semantico-comunicativa.

Figura 9: esempio di struttura semantico-comunicativa (Ssem-com).

Figura 10: esempio di struttura semantico-comunicativa (Ssem-com).

Nell’esempio in Figura 9 il tema (ciò di cui si parla) è ‘giornali’, mentre il rema (ciò che viene affermato a proposito del tema) è tutto il resto, ossia il fatto che essi criticano il governo per la decisione di aumentare le tasse. I nodi dominanti del tema e del rema sono sottolineati.

Guardando questa struttura comunicativa possiamo intuire quali frasi esprimono questa divisione tema/rema. Eccone una:

(1) I giornali hanno duramente criticato il governo per la sua decisione di aumentare le tasse.

Nell’esempio in Figura 10 il tema è invece la decisione del governo di aumentare le tasse, mentre il rema è tutto il resto, ossia il fatto che questa decisione sia criticata dai giornali. Il nodo dominante del tema (sottolineato) in questo caso è ‘decidere’, dunque un esempio di frase che può esprimere questo assetto è:

(2) La decisione del governo di aumentare le tasse ha ricevuto dure critiche da parte dei giornali.

Sappiamo poi che la struttura semantico-comunicativa influisce sull’assetto sintattico profondo dell’enunciato in formazione: il nodo dominante del rema nella struttura semantico- comunicativa diventa il nodo-radice nella struttura sintattica profonda (cioè il verbo principale), mentre il nodo dominante del tema in genere diventa il primo attante sintattico del verbo principale (cioè il soggetto sintattico del periodo). Il modo in cui viene a definirsi il resto della struttura sintattica (l’assetto di nodi e relazioni sintattiche) è controllato dalle regole del modulo semantico esposte nella sezione precedente (che qui, per ragioni di spazio, non saranno riprese).

Da due rappresentazioni semantiche che si distinguono a livello semantico-comunicativo si possono dunque ottenere rappresentazioni sintattiche diverse, che proseguendo nel processo di sintesi linguistica daranno origine a enunciati diversi. La Figura 11 e la Figura 12 ne sono un esempio.

L’esempio in Figura 11 mostra una struttura semantico-comunicativa in cui il nodo dominante del tema è ‘giornali’, mentre il nodo dominate del rema è ‘criticare’. Dunque ‘criticare’ nella struttura sintattica profonda diventerà il verbo principale di tutto il periodo, il nodo-radice dell’albero, ossia il lessema CRITICARE. Il semantema ‘giornali’ diventa invece il primo attante sintattico profondo del verbo principale, ossia il suo soggetto sintattico. Gli altri attanti sintattici profondi di CRITICARE sono GOVERNO (un lessema derivato dal semantema ‘governo’ mediante una regola di lessicalizzazione) e DECISIONE (anch’esso prodotto di una

Figura 11: SSem + SSem-com (a sinistra) e SSintP (a destra)

dell’enunciato (1) “I giornali hanno duramente criticato il governo per la sua decisione di aumentare le tasse”.

Figura 12: SSem + SSem-com (a sinistra) e SSintP (a destra)

regola di lessicalizzazione che determina la sua realizzazione come sostantivo). Un altro elemento che dipende da CRITICARE, ma che non è un attante, è la funzione lessicale MAGN(CRITICARE), legata a CRITICARE da una relazione attributiva (ATTR). Questo nodo dell’albero è il prodotto di una regola di lessicalizzazione particolare, che trasforma il senso ‘intensità’ della struttura semantica non in un lessema, bensì in un altro tipo di unità lessicale profonda: una funzione lessicale. Una regola di lessicalizzazione analoga trasforma ‘aumentare’ nella funzione lessicale CAUSPREDPLUS,funzione lessicale verbale complessa (cfr. sez. 2.4.2.3) il cui senso è ‘causare l’incremento di qualcosa’.

DECISIONE è un lessema che possiede due attanti sintattici, che corrispondono agli attanti semantici di ‘decidere’. Si noti che il primo attante è sempre GOVERNO, che in questo caso viene ripetuto (perché non è possibile tracciare archi ascendenti in un grafo ad albero, cosa che invece era possibile fare nella rete semantica). I nodi del grafo occupati da GOVERNO sono collegati tra loro da archi bidirezionali a linea tratteggiata: tali archi non fanno parte della struttura sintattica, bensì costituiscono la struttura anaforica della rappresentazione sintattica profonda (cfr. sez. 1.5.2.2). La struttura anaforica rappresenta i legami di co- referenzialità tra nodi della struttura sintattica profonda e fornisce le informazioni necessarie per comprendere le operazioni di pronominalizzazione ed ellissi, che di norma vengono realizzate in una fase successive della sintesi linguistica (Milićević, 2006).

Nell’esempio in Figura 11 il lessema CRITICARE è parte di una costruzione sintattica a tre attanti (X critica Y per Z), ma è possibile trovare CRITICARE in costruzioni a due attanti (X critica Z) (Cfr. sez. 1.6.1.2).

L’esempio in Figura 12 mostra invece una struttura semantico-comunicativa in cui il tema non è un nodo singolo, ma un’intera porzione di grafo, in cui il nodo dominante è ‘decidere’. Il nodo dominate del rema è ‘criticare’. A causa di questa diversa configurazione, nel passaggio dal livello semantico al livello sintattico profondo avviene qualcosa di molto diverso dall’esempio in Figura 11: questa volta il primo attante sintattico del verbo principale (ossia il suo soggetto sintattico) è un’unità lessicale che corrisponde al senso ‘decidere’, ossia il sostantivo DECISIONE. Il verbo principale dev’essere un’unità lessicale profonda che corrisponda al senso di ‘criticare’ (poiché ‘criticare è il nodo dominante del rema), ma c’è un problema: il verbo CRITICARE non ammette DECISIONE come primo attante sintattico, perché la decisione è la cosa che viene criticata. Come trovare un verbo adeguato? In questo caso interviene una

regola di lessicalizzazione che determina la realizzazione di ‘criticare’ sotto forma di funzione lessicale, in modo che nella fase successiva della sintesi linguistica sia possibile selezionare un verbo adeguato al contesto lessicale e sintattico. La funzione lessicale, in questo caso, è OPER2(CRITICA), che corrisponde al verbo “ricevere (critiche)”. OPER2(CRITICA) è dunque il nodo

radice dell’albero sintattico profondo, che ha come primo attante DECISIONE, come secondo attante CRITICA e come terzo attante GIORNALE (= “la decisione ha ricevuto critiche da parte dei giornali”).

Abbiamo menzionato il fatto che il verbo corrispondente alla funzione lessicale OPER2 viene

selezionato solo nel passaggio al livello successivo: questo perché nella struttura sintattica profonda una funzione lessicale occupa il nodo che sarebbe riservato a una parola, e questa parola compare solo nella struttura di livello successivo, ossia la struttura sintattica di superficie, grazie a una regola di corrispondenza del modulo successivo.

Concludiamo qui la spiegazione delle prime due fasi della sintesi linguistica. Lo scopo di questa sezione era fare un esempio concreto che aiutasse a capire i primi due livelli di rappresentazione (semantica e sintattica profonda), e iniziare a introdurre il ruolo delle funzioni lessicali nel modello Senso-Testo. Per approfondimenti si rimanda a Polguère (1998), Kahane (2003), Milićević (2006) e, ovviamente, a Mel’čuk (2012, 2013).

1.6 Il ruolo del lessico nell’approccio Senso-Testo: il Dizionario esplicativo-