LIVELLO DI CUI ALL’ART. 3, COMMA 2, LETTERA A) DEL D.P.C.M.
14 GIUGNO 2007 -
Presidente
Procediamo ad affrontare, se siete d’accordo, il punto n. 10 all’Ordine del giorno relativo al catasto, anche per consentire la velocizzazione di questa procedura che sicuramente è urgente e rilevante. Se nessuno dei Consiglieri si oppone procediamo ad affrontare il punto n. 10 all’Ordine del giorno avente a oggetto: Esercizio in forma associata intercomunale delle funzioni catastali con adesione all’opzione di primo livello di cui all’art. 3, comma 2, lettera a), del DPCM 14 giugno 2007. Per l’esecutivo illustra il provvedimento il Segretario. Prego dottore.
Segretario Generale
Allora, la legge finanziaria per l’esercizio 2007, completata da un DPCM emanato nel luglio di questa estate, ha disciplinato il trasferimento delle funzioni catastali dallo Stato ai Comuni, agli Enti Locali, in un quadro che ha recepito anche una serie di protocolli tecnici di cui è stata parte attiva l’ANCI, l’Associazione rappresentativa dei Comuni. Fondamentalmente si sono offerte ai Comuni quattro opzioni, l’opzione diciamo di conservazione dell’esistente, consistente nel rimanere sul servizio statale gestito direttamente dall’Agenzia del territorio, e poi tre opzioni di trasferimento delle funzioni ai Comuni su tre diversi livelli di ampiezza, raffinatezza e complessità.
Su questa possibilità si è confrontata la conferenza dei Sindaci della Bassa pianura bergamasca, che ha valutato, come diceva precedentemente il Sindaco, come livello maggiormente adeguato all’attuale situazione e alla capacità organizzativa degli Enti, l’adesione all’opzione di primo livello, che è l’opzione più soft e si concretizza in un trasferimento non tanto dei compiti tecnici in senso stretto di gestione del catasto, quando delle competenze a carattere amministrativo, quindi il collegamento al sistema unitario nazionale, il
rilascio di certificazioni ufficiali in loco, la riscossione dei diritti erariali per le certificazioni e, come elemento diciamo di maggior incidenza sulla vicenda, la possibilità di variare le intestazioni di proprietà dei diversi mappali e di aggiornare la toponomastica di riferimento.
Si è scelta l’opzione di primo livello per iniziare gradualmente a insinuarsi in questa materia che potrà, se ben sviluppata, ampliare le possibilità di federalismo fiscale del Comune, in quanto il Comune gradualmente andrà ad affinare le proprie banche di dati su tributi fondamentali come l’ICI e potrà gestire al meglio lo sviluppo urbanistico del territorio. La proposta di convenzionamento, che supera la soglia dei 40.000 abitanti, che è quella individuata nei protocolli tecnici per la gestione in autonomia delle funzioni catastali, a meno che non si integrino gli estremi del Comune al capoluogo di Provincia, quindi si muove in questo contesto, è una proposta non permanente, diciamo che è una finestra sperimentale di un paio di anni, con possibilità di ingrandimento della devoluzione di funzioni utilizzando la prima finestra prevista dal DPCM del luglio 2009. In quella sede i Comuni potranno decidere di passare ad opzioni più articolate.
Nel caso facciano questa scelta, il nuovo sistema potrà partire dal dicembre del 2009 e quindi si tratta in definitiva di una sperimentazione di un paio di anni per acquisire maggiore dimestichezza e un po’ di know how sulla materia, ma anche per consolidare un servizio che, seppur parzialmente era già offerto ai cittadini di Treviglio, ora sotto il profilo amministrativo dovrebbe essere offerto in maniera completa e conchiusa, quindi fondamentalmente è una scelta di sviluppo ma anche una scelta di servizio, perché come diceva il Sindaco in un precedente intervento la situazione dello sportello di Bergamo è abbastanza complessa, con code molto lunghe, quindi sicuramente il decentramento potrà dare qualche risposta in tal senso.
Il modello associativo ricalca la conferenza dei Sindaci della Bassa pianura bergamasca che è già stato approvato da questo Consiglio Comunale, le regole di funzionamento sono praticamente le stesse, il criterio di riparto delle spese è ancorato al dato tradizionale del numero di abitanti al dicembre dell’esercizio immediatamente precedente per ciascun Comune, si potrà accedere a contributi statali che ora sono solo quantificati in livelli massimi in funzione delle diverse opzioni, però in una prima fase i Comuni dovranno ovviamente sostenere da soli i costi dell’iniziativa, per ottenere poi dei rimborsi che potranno essere parziali o totali. Molto difficile, anche se teoricamente ipotizzato, il trasferimento di personale statale, nella
realtà di Bergamo l’Agenzia del territorio è sotto organico e le professionalità disponibili per eventuali mobilità sarebbero profili non tecnici ma ausiliari, che poco servono ad una realtà come questa.
Si ipotizza un funzionamento dello sportello catastale per cinque giorni alla settimana per quattro ore al giorno, agganciandosi sull’esperienza già fatta dallo sportello di Treviglio. Il prospetto delle spese è un prospetto di massima, è un tetto massimo, si ritiene che ulteriori economie potranno essere sviluppate; ad esempio il dirigente dell’Urbanistica ad una prima analisi ha ritenuto che la gestione dello sportello su Treviglio potrà essere fatta non con due persone a tempo pieno, ma bensì con una persona a tempo pieno, il tecnico, e una persona magari con maggiori competenze a carattere amministrativo, da impiegare per 24 ore settimanali. Quindi delle economie sono ulteriormente raggiungibili, la tempistica è molto serrata e questo sicuramente ha imposto un’accelerazione dei tempi in quanto i Comuni, pena l’impossibilità di gestire autonomamente le funzioni catastali, dovranno trasmettere entro il 3 ottobre la scelta di aderire alla devoluzione di queste funzioni, indicando chiaramente il modello organizzativo di riferimento e salvo, proroghe preannunciate sui giornali ma non ancora ufficializzate, lo sportello associato dovrebbe partire dal mese di novembre di quest’anno. Quindi i tempi sono serratissimi e ci si è dovuti muovere tenendo conto anche delle difficoltà di coordinamento con le altre realtà comunali, in una logica accelerata, quasi di emergenza.
Lo strumento che si propone al Consiglio è quello della convenzione tra Enti Locali ai sensi dell’art. 30 del Testo Unico Enti Locali; per agganciarsi al meglio con le situazioni di interfaccia con lo Stato, che prevedono un unico referente per il polo catastale, il Comune di Treviglio viene individuato come Comune capo convenzione, il Sindaco di Treviglio come Presidente della forma associativa e in definitiva il Comune di Treviglio gestirà ed eserciterà le funzioni catastali avvalendosi dello strumento della delega da parte degli altri Comuni, quindi le eserciterà anche in nome e per conto degli altri Comuni e sarà l’interfaccia tecnica e finanziaria con lo Stato del funzionamento del polo catastale.
Presidente
Grazie Segretario. La parola al Sindaco, prego.
Sindaco
Una sola integrazione, siamo arrivati a questa scelta come Enti Locali dopo aver fatto un’indagine tramite una scheda inviata a tutti gli Enti, con la quale abbiamo chiesto lo stato dell’arte rispetto alle possibilità informatiche di ogni Comune, ai risultati già ottenuti in questo settore da parte dei Comuni e alcune altre informazioni, in modo da capire che grado di omogeneità o eterogeneità ci fosse tra i vari Comuni, perché impiantare un servizio intercomunale significa anche omogeneizzare software, procedure eccetera. L’analisi fatta ha dato estrema eterogeneità e quindi ecco perché la scelta di partire dall’opzione prima. Quattro o cinque Comuni, non ricordo se quattro o cinque, hanno realizzato insieme a noi il SIT, quindi c’è la visione aereofotogrammetrica, però sono pochi questi Comuni, per cui anche in questo senso bisogna andare ad omogeneizzare la situazione.
Grazie.
Presidente
Grazie signor Sindaco. Dopo la presentazione da parte della Giunta dichiaro aperta la discussione. È iscritto a parlare il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.
Consigliere Zoccoli
Sì, io volevo un’informazione dal Segretario. Se ho capito bene lo Stato delega, trasferisce ai Comuni un’indagine, un’inchiesta e anche così l’esercizio del catasto. Ma non ho intuito bene, forse è una lacuna, sarà ovviamente, perché è ovvio che si fa questa indagine di catasto, poi però non ho capito bene se scatta la fase successiva, cioè se si fa una verifica sul territorio di cosa è accatastato, di cosa non è accatastato, poi volevo capire se scatta una successiva fase che è quella di dare valore a questo catasto. Cioè nel senso che adesso noi paghiamo l’ICI, per fare un esempio, in base a un valore catastale, cioè fatta questa verifica del catasto, ci saranno anche così delle norme che praticamente poi classificheranno ulteriormente la città in zone e di conseguenza saremo di fronte a un ragionamento dell’ICI, o dell’aumento dell’ICI o anche della diminuzione, secondo magari alcune zone, del valore catastale. E queste norme quando saranno, se ci saranno, quando saranno e se saranno discusse in questo Consiglio Comunale?
Presidente
Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.
Consigliere Minuti
Ma è stata illustrata bene la proposta che è quella di cogliere una opportunità che viene riservata agli Enti Locali di ricevere un trasferimento nella misura adatta alle nostre capacità di gestione e con prospettive di ulteriore miglioramento, che possono avere quelle implicazioni in positivo e di governo anche nelle rendite e quindi una maggiore giustizia nella ---, ma nell’immediata consentono di migliorare il servizio agli utenti perché sono note le code che devono fare a Bergamo; verosimilmente a Treviglio, sulla base dell’esperienza che è già in atto, queste code sono minori.
Però mi permetto di sottolineare un altro aspetto, anche questo strumento, così come osservavo riguardo al Bilancio, che deve essere non il fine dell’attività amministrativa ma un mezzo, uno strumento per meglio amministrare, meglio governare la città, così anche il catasto dovrebbe essere uno strumento, insieme alla fotoaerea, insieme alla migliore gestione del Servizio informatico territoriale, per avere un governo del territorio che sia più omogeneo, equilibrato, che eviti le fughe in avanti, eviti gli immobilismi, la concorrenza sleale.
Dico questo perché la notizia che oggi quattro Comuni, con l’iniziativa del Comune di Brignano Gera d’Adda, e poi quindi Castelrozzone, Lurano e Arcene, hanno istituito un loro micro-sistema catastale a loro spese, senza quelle devoluzioni, perché il bacino è di 15.000 abitanti, è un po’ però anche la conseguenza, hanno un bel dire la delusione del Sistema informatico, ma è un po’ la conseguenza del fatto che per esempio quando si è trattato di costituire il bacino, che non è stato davvero ottimale, per realizzare un Piano territoriale di coordinamento d’area, la Provincia, a mio avviso sbagliando, per esempio Brignano l’ha esclusa. Poi per la verità tutti i tempi che ci si era dati sono slittati, adesso addirittura si discute il bacino e questo modello di pianificazione addirittura lo si mette in discussione.
Per questo sottolineo l’importanza che in generale si persegua anche l’obiettivo di avere un bacino ottimale che per tutte le iniziative di cooperazione sia costante e sia collaudato, riveli la solidarietà al suo interno ed è una cosa estremamente difficile da attuare, ma assolutamente necessaria e questa missione compete alla responsabilità soprattutto dei Sindaci di Treviglio e di Caravaggio, ai quali io auguro di incrementare le occasioni di cooperazione tra di loro per essere maggiormente ascoltati nel territorio più vasto. Il nostro voto è favorevole a questo provvedimento.
Presidente
Grazie Consigliere. Nessun altro iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione, invito i Consigliere a iscriversi per… Ah, sì, lasciamo la parola al Segretario per le puntualizzazioni che erano state richieste.
Prego.
Segretario Generale
Allora, ufficialmente in questa prima fase il Comune non potrà entrare diciamo nel merito della gestione catastale, non andrà a gestire le mappe, i frazionamenti, ad aggiornare i valori, sarà una gestione burocratico-amministrativa, cioè il rilascio di certificati con piena efficacia legale, l’accesso alla banca dati nazionale, l’aggiornamento delle variazioni di proprietà e toponomastica. Quindi diciamo che ufficialmente non ci sarà già il compito prefigurato dal Consigliere Zoccoli, però è una palestra per iniziare a mettere le mani in una vicenda che è molto complessa tecnicamente, per iniziare a sviluppare delle conoscenze, per capire anche qual è la situazione che ci consegnerà l’Agenzia del territorio di Bergamo. Si parla di situazioni non molto aggiornate, forse sarebbe stato un errore farsi carico formalmente anche di questa cosa in una fase così veloce e accelerata, però l’opzione di primo livello consente di non stare alla finestra ma di iniziare a metterci la testa dentro seriamente e capire se si sarà in grado di andare poi a svolgere dei compiti ottimali, cioè quello di creare una banca dati governata dal Comune, con la possibilità da parte dell’Ente quindi di avere anche maggiori certezze sul suo tributo fondamentale, cioè l’ICI.
Se le cose vanno per il verso giusto e se le tempistiche restano queste, se quindi l’esperimento funziona, la prossima tappa da organizzare in questi due anni, perché non si parte da zero e probabilmente bisognerà costruire delle professionalità specifiche, è luglio 2009 e in funzione di questo la prossima finestra è quella del luglio 2009.
Presidente
Grazie Segretario. Per dichiarazione di voto? Nessuno ha chiesto…
Consigliere Zordan vuole intervenire? Prego.
Consigliere Zordan
Per dire che il voto è sicuramente favorevole perché ha basi importanti, che conclude un iter complesso dopo tantissimi rinvii in attuazione delle norme nazionali che prescrivevano la possibilità di
delega ai Comuni di questo servizio. Resta sempre incerto il discorso delle entrate, le entrate che una volta dovevano andare tutte quante all’Erario e forse adesso lasciano qualche risorsa… delle entrate per le attività catastali, qualche risorsa da gestire ai Comuni.
Ecco, un unico neo che volevo però sottolineare, tra i Comuni di… ci sono puntini e puntini e cioè l’assenza di quei quattro, cinque Comuni che non intendono partecipare. È un neo abbastanza pesante. Uno degli impegni del Sindaco, e lo consideravo un impegno di quelli importanti, era proprio quello di aggregare i Comuni della pianura che sono attorno a Treviglio e è una funzione importantissima che Treviglio deve fare, riuscendo a vincere campanilismi e difficoltà che i piccoli Comuni, che temono di essere sopraffatti dal Comune di Treviglio e a volte anche da quello di Caravaggio, hanno. Si tratta proprio di riuscire a stabilire un dialogo e un rapporto che vinca questi timori da parte dei piccoli Comuni. Ecco, qualche colpo si è perso su questa strada.
Siscotel, l’ha ricordato il Consigliere Minuti, era una struttura che almeno era stata impostata mi sembra abbastanza bene ed è rimasta al palo, probabilmente c’è un rilancio adesso. Speriamo perché era ed è per il futuro una struttura importante di aggregazione, di unificazione dei linguaggi tra i vari Comuni e così anche questa. Ecco l’invito è, ho detto il voto favorevole perché lo considero importante, di fare di tutto per riuscire a recuperare e a riaggregare anche questi Comuni che non si sentono sicuri o si sentono sopraffatti appunto dai Comuni più grossi.
Presidente
Grazie Consigliere. Nessun altro Capogruppo, la parola al Sindaco.
Sindaco
Allora, alla conferenza dei Sindaci della Bassa partecipano e hanno partecipato per tante altre iniziative sia Brignano, che Lurano, che quei Comuni che ha… quindi fanno parte a tutti gli effetti, nell’ultima riunione è entrato anche Calvenzano. Noi abbiamo sempre precisato all’interno della conferenza dei Sindaci della Bassa che è fatta salva l’autonomia di ogni Comune, per cui là dove un Comune ritiene più positivo per un proprio cittadino istituire un servizio in autonomia, ovviamente questo non significa che non ci sia dialogo, non ci siano spazi di confronto, anzi la conferenza dei Sindaci ha un numero notevole, se escludiamo i Sindaci della fascia Fontanella, Covo, Martinengo, quindi che sappiamo come sono connotati politicamente, i Sindaci della Bassa stanno aderendo a questa conferenza e io ritengo
che i passi fatti vadano nella direzione giusta; poi tu sai meglio di me che sono processi lunghi, graduali, non abbiamo trovato nulla avviato in questo senso e già siamo a un buon livello.
Non ricordo la seconda battuta che hai fatto, però volevo intervenire…
Non ricordo, mi spiace… Ah, ecco, la chiarezza su Siscotel non c’era e stiamo cercando di rimetterla in pista, avendo fatto di tutto per entrare in questo meccanismo, tra virgolette, oscuro. Grazie.
Presidente
Grazie Sindaco. Procediamo con la votazione in forma palese con sistema elettronico. Pongo in votazione quindi il punto n. 10 all’Ordine del giorno. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.
18 sì, nessun voto contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità.
Procediamo a deliberare anche l’immediata eseguibilità del provvedimento testé assunto. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiuso la votazione. 18 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità.
Sono le ore 23,09, salvo istanze da parte del Consiglio, sospendo la seduta che proseguirà domani all’orario convocato. Vi anticipo che domani l’Ordine del giorno lo modificheremo in relazione alla disponibilità degli Assessori a venire, a seguire i lavori del Consiglio Comunale, visto che alcuni pensavano di poter affrontare già oggi i punti all’Ordine del giorno e quindi hanno qualche problema. Buona serata.
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