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Una esperienza nel Salento “Suggerimenti e informazioni per lavorare in sicurezza” lavorare in sicurezza”

Nel documento Rapporto AnnualeRegionale 2009Puglia (pagine 41-44)

2.4.1 Premessa

Nell’ambito della attività di formazione/informazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e di tutela integrale dei lavoratori, l’INAIL ha stipulato nell’aprile 2009 una convenzione, con la Società Cooperativa P.A.Z. di Lecce, per la messa a punto di un progetto rivolto alla sensibilizzazione dei cittadini/committenti ed ai loro interlocutori negli uffici tecnici comunali, riguardo le problematiche connesse con la sicurezza nei cantieri edili.

Il progetto prendeva le mosse da esperienze maturate in precedenti iniziative sul territorio leccese; tali iniziative avevano evidenziato scarsa conoscenza da parte dei “piccoli committenti”, sia rispetto alle problematiche connesse all’attivazione di “Piccoli Cantieri” in cui sono “attori principali della sicurezza”, sia rispetto alle opportunità ed ai servizi che Pubbliche Istituzioni presenti sul territorio possono offrire loro.

Si era evidenziata la necessità di fare comunicazione/informazione mirata al piccolo

“committente”, al semplice cittadino che in maniera sporadica e forse unica nella propria vita affronta le problematiche connesse con la sicurezza in un cantiere. Tale comunicazione, per completezza, doveva essere anche rivolta alla naturale interfaccia del

“committente”. Interfaccia che è stata individuata nelle piccole imprese locali e negli operatori dei front- office degli uffici tecnici comunali.

In particolare si è scelto di operare nel bacino del Sud-Salento in quanto è maturata la consapevolezza che tale territorio, a causa della sua particolare conformazione geografica e demografica, con una distribuzione della popolazione in numerosi piccoli centri e con ben 97 Comuni, soffre più di altri, della “lontananza” dal capoluogo e, quindi, dalle Istituzioni.

2.4.2 Momento storico

La convenzione è stata firmata nell’aprile 2009.

Il Titolo IV del D. L.vo 81/08 nella sua formulazione presentava grossi problemi di applicazione in conseguenza delle numerose modifiche emanate anche a seguito del recepimento delle normative europee.(Legge 7.7.2009 n° 88)

Tale stato di non certezza contribuì non poco al rallentamento del progetto che prevedeva un arco temporale di attuazione compreso tra il giugno e il novembre 2009.

Alla luce delle ricorrenti notizie su modifiche essenziali del Titolo IV, che sarebbero state introdotte dal Decreto Correttivo, si ritenne opportuno attendere la pubblicazione di tale Decreto avvenuta il 5 agosto 2009. Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva fu dato un forte impulso alla messa a punto del progetto che poté essere presentato nei primi giorni di novembre e quindi attivato nei giorni successivi risultando così particolarmente efficace e tempestivo.

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2.4.3 Articolazione del progetto

Il progetto si è sviluppato secondo tre direttive, ognuna specificatamente studiata per i tre soggetti individuati:

- Uffici Pubblici Comunali di front-office - Piccole imprese, tecnici e committenti - Piccoli committenti e cittadini

Le tre linee direttive sono state sviluppate attuando tre specifici prodotti di comunicazione:

- incontri formativi curati dai i tecnici INAIL;

- tavole rotonde curate da tecnici INAIL, CPT Lecce e SPESAL;

- pubblicità locale con manifesti stradali.

Quale fill-rouge dei tre momenti comunicativi è stato redatto un opuscolo “Manuale Piccoli Cantieri” con l’obiettivo di offrire a tutti, tecnici, imprese, semplici cittadini, uno strumento agile e comprensibile di approccio alle problematiche sui cantieri. Una grafica accattivante, una alternanza di immagini e box esplicativi conducono i lettori fra le definizioni e le norme essenziali da applicare. Completano l’opuscolo un glossario e una serie di FAQ esplicative.

La pratica articolazione del progetto ha visto:

a) la individuazione di cinque giornate di sensibilizzazione da svolgersi in altrettanti comuni del Salento, presso i quali fare confluire i comuni limitrofi; questo per avere la più capillare diffusione dell’iniziativa. Ogni giornata è stata organizzata in due momenti:

- al mattino si è avuto l’incontro più specificatamente formativo rivolto ai tecnici comunali ed agli addetti al front-office; soggetti che sono chiamati a relazionarsi con gli attori dei micro-cantieri, micro-imprese e tecnici-responsabili dei lavori;

- al pomeriggio tavola rotonda in assemblea pubblica aperta a tecnici, forze sociali, privati cittadini.

b) Una campagna pubblicitaria con manifesti murari nei comuni salentini come attività di rinforzo e feed back delle giornate di informazione.

Il 20 novembre 2009 si è svolta, presso la sede INAIL di Lecce, la conferenza stampa di presentazione ufficiale del progetto.

Alla iniziativa è stata posta molta attenzione da parte dei media locali.

Gli incontri si sono tenuti dal 23 novembre al 1 dicembre nei centri di Maglie, Supersano, Alessano, Parabita e Gagliano del Capo. Il manuale è stato consegnato in occasione degli incontri e successivamente anche negli altri comuni.

Dal gennaio 2010 è partita la campagna affissioni che, come detto, ha interessato tutto il territorio del Sud Salento.

Il manifesto preparato ha voluto rinforzare il concetto che la sicurezza sul lavoro interessa tutti: gli operai edili, le famiglie, gli imprenditori edili.

L’immagine scelta raffigura un uomo, ripreso in un ambiente domestico, pronto per andare al lavoro. L’uomo indossa un casco antinfortunistico ed ha sulle spalle il suo bambino; a quest’ultimo è affidata tutta la carica comunicativa del manifesto. Il bambino, infatti, tiene con le due mani il casco sulla testa del padre, che con atteggiamento sereno volge lo sguardo verso di lui. Lo slogan scelto è stato: ”La sicurezza conta... Mettitelo in testa!”

Completa il manifesto una breve indicazione sul numero di incidenti mortali in edilizia.

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2.4.4 Punti di forza e di caduta del progetto

Negli incontri previsti al mattino nei cinque comuni, purtroppo, non si è riscontrata una grande partecipazione dei tecnici. Ciò ha confermato il segnale, per altro già acquisito in fase di preparazione dell’evento, della scarsa sensibilizzazione dei tecnici addetti all’interfaccia Istituzioni/Committente verso problematiche che si ritiene, erroneamente, competano ad altri.

In tutti e cinque gli incontri sviluppati nel pomeriggio si è avuta un'ottima partecipazione, specie degli addetti ai lavori, in particolare tecnici e titolari di imprese edili, mentre era quasi completamente assente la componente fondamentale dei cittadini, i committenti di ogni giorno.

La “Tavola Rotonda” è stata un'occasione fondamentale per costituire una "squadra della prevenzione" composta dai tecnici di INAIL, SPESAL, CPT e Scuola Edile, che ha messo a disposizione della comunità salentina una sorta di sportello informativo itinerante trasferito da Lecce fino alla punta estrema del Salento per confronti con gli attori dei piccoli cantieri.

Notevole successo è stato registrato dall'opuscolo "Manuale Piccoli Cantieri": a detta specialmente dei tecnici, si è rivelato uno strumento utilissimo per semplificare l'approccio da parte del cittadino alle norme sulla sicurezza del lavoro in edilizia. Sono giunte diverse richieste da parte di Amministrazioni comunali di poter inserire sul sito istituzionale il formato pdf del Manuale, in modo da renderlo fruibile a chiunque. Il Manuale, stampato in tremila copie, è stato distribuito ai cittadini durante gli incontri, ai funzionari degli uffici tecnici intervenuti agli incontri del mattino, e sono stati poi lasciati a disposizione degli uffici tecnici dei cinquantadue comuni coinvolti, così da poter essere consegnati ai cittadini interessati.

2.4.5 Conclusioni

A compimento di questa breve illustrazione del progetto ci piace segnalare la tempestività dell’intervento, immediatamente a ridosso delle innovazioni introdotte dal Decreto correttivo sulla Sicurezza, l’efficacia dell’opuscolo "Manuale Piccoli Cantieri", che nel “hic et nunc” e nella facilità e snellezza di consultazione ha trovato la sua forza e la sua ragion d’essere.

Un pensiero particolare va a un lavoratore che credeva nell’utilità sociale della sua attività:

il direttore della cooperativa “PAZ”, il compianto Michele Frascaro, recentemente e prematuramente scomparso, che durante la fase di preparazione e di esecuzione del progetto ha infiammato i nostri cuori con l’entusiasmo che lo contraddistingueva.

Riportiamo qui di seguito quanto ci ha scritto al termine del progetto:

“...., vi ringrazio ancora per l'opportunità che ci avete dato, ma soprattutto perché avete creato le condizioni affinché la parola "prevenzione" non restasse solo tale, ma divenisse anche una concreta attività, in contrasto con la strage quotidiana di lavoratori.”

Nel documento Rapporto AnnualeRegionale 2009Puglia (pagine 41-44)

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