EST COSTA ROCCIOSA TRAMONTO

Il mare è calmo e il sole splende. Le onde si infrangono con dolcezza sugli scogli. D’improvviso la luce si fa fredda e in lontananza si ode lo stridio dei Nazgûl. Una mano si aggrappa alla roccia e Sauron riemerge, gli occhi di fiamma e il volto completamente sfigurato.

Seconda parte dei titoli di coda sulle note di Lord of the Rings200 _{dei Blind}

Guardian.

199The bard’s song, Blind Guardian, Somewhere far beyond, 1992, Virgin Radio.

Ringraziamenti:

Non sono mai stata particolarmente abile a scrivere i ringraziamenti. In genere saltano sempre fuori come un'accozzaglia sconclusionata di pensieri liberi. Prima, quindi, che il testo assuma i tratti distintivi di un delirio, mi preme ringraziare il mio relatore, Maurizio Ambrosini, e la mia correlatrice, Donatella Diamanti, per il prezioso aiuto che mi hanno fornito durante la stesura di questa tesi. Loro non sapevano, nel dettaglio, in quale folle impresa si sarebbero imbarcati, né quanto il legendarium tolkieniano potesse rivelarsi ostico. Nonostante questo, la loro premura e la loro professionalità sono state senza pari. Non potevo scegliere relatori migliori.

Ok, conclusa la parte formale dei ringraziamenti, mi sento autorizzata a lanciare a briglia sciolta il flusso di pensiero. In primo luogo, voglio ringraziare la dott.ssa Barbara Carpita e il dott. Dario Muti che, non so se per affetto o se per masochismo, si sono sciorinati nel dettaglio il contenuto di questa tesi ancora prima che cominciassi a scriverla. Dopo, invece, hanno controllato e ricontrollato dalla prima all'ultima riga senza che neppure ci fosse il bisogno di minacciarli. Forse è stata la comune devozione a Melkor a infonderci una simile determinazione, o, più probabilmente, loro sono persone più rare e più preziose di un Silmaril.

Un'altra figura fondamentale è Debora, mia sorella, che, da sempre, crede in me e nelle mie capacità. Se domani le dicessi di voler fare l'astronauta per andare a coltivare ravanelli su Marte, so che sarebbe al mio fianco per quanto imbecille il piano possa sembrare. Mi ha persino regalato un bellissimo blocco dove io potessi

scrivere questa tesi e, come di consueto, io non l'ho usato perché è troppo bello perché io lo imbratti con qualsiasi cosa. Mi dispiace, sis, lo sai che sono fatta così. Credimi quando dico di aver davvero apprezzato quel regalo e che non usarlo è il più alto onore che potessi fargli.

Ringrazio mia madre per aver avuto la pazienza di credere in me ancora una volta e ne approfitto per dire: Visto? Ho mantenuto la promessa. Io e lei non sempre andiamo d'accordo, ma, a suo modo, so che mi appoggia. Spero che un giorno sarà persino fiera di me. Dall'altro lato c'è mio padre che, da quando ero piccola, spalleggia come un complice qualsiasi mia iniziativa, dalla più sensata alla più folle. Tutto purché io sia viva. Sono due tipi di educazioni diverse che hanno plasmato una personalità, la mia, particolarmente complessa. Di questo sono grata, perché, credetemi, non vorrei essere diversa da come sono.

Poi ci sono gli spettri di chi avrebbe voluto vivere abbastanza per vedermi tagliare anche questo traguardo ma, purtroppo, non ha potuto farlo. Le mie nonne non sono meno importanti di chi ancora respira e in una tesi che, nella sua interezza, parla di morte, posso finalmente dire che anche io mi sarei battuta con lo stesso ardore di Ar-Pharazôn pur di dar loro anche un solo respiro di più. Purtroppo, non credo in alcun dio e, del resto, non ve n'è alcuno che io possa sfidare.

Chiedo scusa per la parentesi deprimente, ma era necessaria.

Voglio ringraziare tutti i miei contatti di Facebook, ammorbati, quasi giornalmente, con continui aggiornamenti sulla mia stesura della tesi e voglio ringraziare anche tutti coloro che aspettano, da qualche parte, in qualche modo, il nuovo capitolo di qualcosa. Questa tesi, anzi, no: il desiderio di scrivere questa

tesi è nato proprio dalla bolla parallela che condivido con queste persone e ne sono onorata.

Dal momento che qualcosa di davvero assurdo devo scriverlo, in conclusione vorrei ringraziare Sulimano il Gabbiano che, anche se non c'entra con la tesi, una volta ha creduto in me quando nessuno voleva farlo.

Avevamo ragione noi, Sulimano!

Per il resto, anche Gehrman il Primo Cacciatore merita il suo momento di gloria. In fin dei conti, ho passato le vacanze a Yharnam e penso proprio che ci tornerò. Un cacciatore non è mai solo e neppure io, perché ho tutti voi.

Bibliografia:

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Discografia:

Lord of the rings, Blind Guardian, Tales from the Twilight World, 1990, Virgin

Radio.

Immagini: