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EVENTO ALLUVIONALE DELL’OTTOBRE 2000

Nel documento REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA (pagine 11-15)

5 EVENTI DI DISSESTO A PARTIRE DALL’ANNO 2000

5.1 EVENTO ALLUVIONALE DELL’OTTOBRE 2000

I maggiori fenomeni di dissesto che hanno interessano in passato il bacino del torrente Comboé, in particolare il tratto intermedio da cui hanno avuto origine i processi di versante e di dinamica torrentizia, poi evolutisi in colate di detrito, sono avvenuti principalmente in concomitanza dell’evento alluvionale del 13-15 ottobre 2000. Alcune manifestazioni di dissesto, già avvenute in passato, si sono ripetute nel corso dell’evento con maggiore magnitudo, altri fenomeni si sono verificati “ex novo”, o comunque con sequenze temporali le quali hanno indotto un cumularsi degli effetti, che ha contribuito a determinare le caratteristiche di eccezionalità dell’evento.

L’importanza che riveste l’evento alluvionale dell’ottobre 2000 impone l’esigenza di una chiara definizione nei suoi aspetti peculiari, e la necessità di un approfondimento al fine di ricostruire la sequenza degli eventi;

in tutti gli studi analizzati, in particolare quelli di supporto ai procedimenti penali svoltisi in relazione agli effetti dell’evento 2000, la caratterizzazione di tale evento riveste una notevole importanza.

5.1.1 - ANALISI METEOROLOGICA

La descrizione degli aspetti meteorologici dell’evento 2000 è stata affrontata in particolare dal lavoro dei Consulenti Tecnici di Parte e d’Ufficio (P. Penale 2734/00 RGNR) e nell’ambito della Tesi di Dottorato di Borgarello (2002).

Il fenomeno meteorologico ebbe inizio nella giornata di giovedì 12 ottobre 2000, quando un fronte freddo raggiunse l’arco alpino occidentale e richiamò aria instabile umida; nella giornata successiva la circolazione depressionaria accentuò il flusso di correnti meridionali sulla Valle D’Aosta; le precipitazioni assunsero carattere diffuso e contemporaneamente il promontorio anticiclonico instauratosi sui Balcani contribuì alla formazione di venti di scirocco, determinando un marcato peggioramento delle condizioni meteorologiche sulla Regione ed un innalzamento della quota neve da 2.400 a 3.000 m s.l.m. Dal pomeriggio di venerdì 13 ottobre le precipitazioni hanno iniziato ad interessare tutto il territorio regionale, colpendo inizialmente con intense precipitazioni prima la valle di Champorcher e poi l’area di Cogne. Il giorno seguente le precipitazioni si intensificarono ulteriormente, per subire ancora un accentuarsi del fenomeno nella notte tra sabato e domenica. Nella notte tra domenica e lunedì il minimo si portò verso l’Europa centrale, determinando un aumento di pressione nelle regioni nord occidentali della penisola.

5.1.2 - ANALISI PLUVIOMETRICA

Un’analisi pluviometrica a scala regionale è stata effettuata da Borgarello (2002), mentre le altre analisi sono più specifiche e relative all’area di interesse.

Le informazioni riportate e ritenute importanti al fine del presente lavoro, sono relative alle stazioni pluviometriche prossime al bacino in studio, o comunque quelle che sono state utilizzate per il tracciamento delle isoiete utilizzate per il calcolo dei volumi di afflusso nel modello idrologico.

Il confronto tra le precipitazioni cumulate registrate dal 13 al 16 ottobre 2000 e quelle registrate nel lungo periodo mostra valori anomali per il mese di ottobre, con precipitazioni cumulate in 86 ore corrispondenti al 55% della precipitazione media annua per la stazione pluviometrica di Aosta, al 54% della precipitazione media annua per la stazione pluviometrica di Champorcher, al 65% della precipitazione media annua per la stazione pluviometrica di Cogne.

Nella successiva tabella si riportano in forma sintetica i valori di precipitazione registrati nel corso dell’evento alluvionale dell’ottobre 2000.

Si osserva che i dati pluviometrici caratterizzanti l’evento, a scala locale, sono stati desunti dalle stazioni esterne al bacino del torrente Comboé; non è stato possibile un confronto con i dati misurati direttamente nel bacino, a causa del fuori-servizio verificatosi al pluviometro del sistema di monitoraggio.

5.1.3 - ANALISI IDROLOGICA

L’analisi dei parametri idrologici relativi all’evento alluvionale dell’ottobre 2000, condotta da Venturini, Rosso & al. (2002), ha evidenziato come tale evento sia stato caratterizzato da valori di precipitazione tutto sommato contenuti, in relazione a precipitazioni di durata inferiore a 24 ore: in particolare, per precipitazioni di durata inferiore a 12 ore, le registrazioni indicano valori inferiori a quelli attesi per un tempo di ritorno di 100 anni, e solo nelle 12 ore le precipitazioni hanno raggiunto il valore atteso per tale tempo di ritorno. L’evento ha assunto carattere eccezionale, registrando precipitazioni superiori a quelle attese per tempi di ritorno di 500 anni, nel medio periodo: durata delle precipitazioni di 2, 3, 4 giorni.

Gli elevati valori di precipitazione cumulata e la conseguente saturazione dei suoli giustificano il fatto che anche se le precipitazioni di durata tra 6 e 24 ore non furono “particolarmente gravose”, l’evento ebbe conseguenze così gravi sui bacini.

5.1.4 - ANALISI DEI DISSESTI

Come emerge in particolare dal lavoro svolto da SEA Consulting (2002) e dai Consulenti Tecnici, i dissesti principali hanno avuto origine nella porzione medio - bassa del bacino del torrente Comboé. Sono stati individuati quattro manifestazioni principali di dissesto in relazione all’innesco di colate detritiche, definite nel modo seguente:

- fenomeno della Cascata - fenomeno di Ponteille

- fenomeni minori del torrente Moriond

- fenomeno del torrente Moriond – intersezione con torrente Comboé.

Il tentativo di ricostruzione temporale degli eventi si basa sull’unico elemento certo:

erano circa le 8.30 a.m. (ora legale) del giorno 15 ottobre 2000 quando la colata detritica investì il conoide di Pollein, manifestandosi improvvisamente senza segni premonitori particolarmente evidenti. La tabella seguente riassume le fasi dell’evento secondo la ricostruzione di Venturini, Rosso & al. (2002), la quale sostanzialmente non differisce da quella proposta da Bottino, Noascono & Odetto (2002).

Informazioni molto importanti sono fornite nella relazione geologica geomorfologica di SEA Consulting s.r.l.

(2002), in cui è stata proposta una metodologia analitica per i bilanci di massa che hanno interessato i fenomeni legati alle dinamiche del torrente Comboé e dei suoi tributari minori.

Per bilancio di massa si intende il calcolo comparativo di tutti gli apporti per erosione e di tutti i depositi nelle zone di accumulo; la differenza rappresenta il bilancio di massa alla sezione di chiusura considerata. Il valore positivo di un bilancio, come nel caso del torrente Moriond (cfr. tabella), rappresenta la volumetria di materiale solido transitato nel corso di tutto l’evento attraverso la sezione di riferimento.

Tali bilanci di massa sono stati eseguiti partendo dai volumi in erosione e deposito calcolati sul terreno in base alle misurazioni delle sezioni tipo; sono stati individuati tratti d’alveo ritenuti omogenei per caratteristiche morfologiche, geometriche e di tipologia di processo, associando per ciascun tratto un’area di erosione ed un’area di deposito.

I risultati ottenuti, utilizzati anche come contributo specifico da Venturini, Rosso & al. (2002), sono riepilogati in tabella. Essi evidenziano come i fenomeni della parte alta del bacino si esauriscano in tale

settore e, a conferma di quanto già osservato sul terreno e dalle foto aeree, il contributo solido più cospicuo ha avuto origine nel bacino del torrente Moriond.

Tabella: Bilanci di Massa – Evento Alluvionale 2000

In conclusione, sulla base delle considerazioni esposte in precedenza, si assumerà, a confronto con le magnitudo dei fenomeni occorsi negli anni successivi, come valore di riferimento per l’Evento Alluvione 2000 un volume di materiale solido giunto in conoide pari a 35.000 m3.

Nel documento REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA (pagine 11-15)

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