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Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

Nel documento Rapporto 2001 (2.2mb) (pagine 60-64)

9. Industria manifatturiera

9.1 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

Secondo le indagini congiunturali effettuate su di un campione costituito mediamente da 65 stabilimenti per complessivi 14.094 addetti, che corrispondono al 29,1 per cento dell’universo del censimento intermedio del 1996, nei primi nove mesi del 2001 il volume della produzione è aumentato di appena lo 0,7 per cento (+1,6 per cento nel Paese), a fronte della crescita del 5,0 per cento rilevata nei primi nove mesi del 2000. Il rallentamento produttivo si è associato alla sostanziale stabilità del grado di utilizzo degli impianti e alla ripresa delle ore lavorate dagli operai e apprendisti.

L’andamento delle vendite è apparso moderatamente positivo. Il fatturato è aumentato, in termini monetari, del 3,8 per cento, a fronte di un’inflazione tendenziale attestata a settembre al 2,6 per cento. Le vendite reali, senza considerare la tara dei prezzi alla produzione, sono cresciute dell'1,8 per cento rispetto all'aumento del 3,8 per cento riscontrato nei primi nove mesi del 2000.

I prezzi alla produzione sono apparsi in decelerazione, interrompendo la fase di ripresa avviata dalla primavera del 1997. L’aumento complessivo è stato pari al 2,0 per cento, rispetto alla crescita del 3,1 per cento riscontrata primi nove mesi del 2000.

Gli ordinativi sono cresciuti dell'1,9 per cento, rispetto all'incremento del 5,8 per cento riscontrato nei primi nove mesi del 2000. Il mercato interno ha consolidato la tendenza espansiva in atto dalla primavera del 1997, dopo diciotto mesi negativi, chiudendo i primi nove mesi con un incremento del 3,4 per cento, comunque apprezzabile nonostante il rallentamento evidenziato nei confronti dei primi nove mesi del 2000, quando la crescita si era attestata al 6,3 per cento. Gli ordini dall’estero sono rimasti praticamente stabili, a fronte dell'aumento del 5,2 per cento dei primi nove mesi del 2000.

Industria manifatturiera

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Il commercio estero ha rappresentato quasi il 47 per cento del fatturato, collocando il settore fra i più export-oriented dell’industria manifatturiera emiliano - romagnola. I dati sull’export raccolti dall’Istat nei primi sei mesi hanno registrato una moderata variazione positiva. Le vendite all’estero sono ammontate a poco meno di 3.569 miliardi di lire, vale a dire il 3,3 per cento in più rispetto ai primi sei mesi del 2000. Nel Paese è stato riscontrato un aumento del 7,1 per cento.

-10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

I.89 IV.89 III.90 II.91 I.92 IV.92 III.93 II.94 I.95 IV.95 III.96 II.97 I.98 IV.98 III.99 II.2000 I.2001

Produzione Trend 1.89 - 3.2001 TRASFORMAZIONE DEI MINERALI NON METALLIFERI

PRODUZIONE INDUSTRIALE

variazioni percentuali sullo stesso trimestre dell'anno precedente Fig. 2

L’approvvigionamento dei materiali destinati alla produzione è risultato tra i più agevoli dell'industria manifatturiera, confermando la situazione del passato. La regolarità delle fonti di approvvigionamento costituisce una caratteristica del settore che non è mai venuta meno. Le relative giacenze sono state considerate in esubero da un numero più elevato di aziende rispetto ai primi nove mesi del 2000, mentre è leggermente diminuita la quota di chi ha giudicato scarsi i materiali a disposizione. Anche questo è un segnale dell'appesantimento del ciclo congiunturale.

La quota di aziende che ha giudicato i prodotti destinati alla vendita in esubero è risultata tra le più elevate dell'industria manifatturiera, in linea con i livelli emersi nei primi nove mesi del 2000.

L'occupazione è mediamente aumentata dello 0,5 per cento. Si tratta di un risultato sostanzialmente positivo se si considera che è maturato in un contesto congiunturale all'insegna del rallentamento. Nei primi nove mesi del 2000 la crescita era stata dello 0,9 per cento.

Le ore autorizzate dalla Cassa integrazione guadagni per interventi anticongiunturali nei primi nove mesi del 2001 sono risultate 69.702 rispetto alle 311.873 dello stesso periodo del 2000, per una diminuzione percentuale pari al 77,7 per cento. La flessione è stata determinata sia dagli operai (-77,3 per cento), che dagli impiegati (-85,9 per cento).

La Cig straordinaria ha autorizzato 77.373 ore rispetto alle 208.730 dei primi nove mesi del 2000, per un decremento percentuale del 62,9 per cento. .

Lo sviluppo imprenditoriale dei primi nove mesi del 2001 è stato caratterizzato da un saldo positivo fra imprese iscritte e cessate di 19 unità, rispetto al passivo di 16 unità registrato nello stesso periodo del 2000.

Le imprese attive esistenti a fine settembre 2001 sono risultate 2.029 vale a dire l'1,9 per cento in più rispetto alla situazione dello stesso mese del 2000.

Passiamo ora ad esaminare l’andamento congiunturale dei due comparti (materiali da costruzione - vetro e piastrelle e lastre in ceramica) nei quali è stato disaggregato il settore della trasformazione dei minerali non metalliferi.

Industria manifatturiera

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9.1.1. Industria dei materiali da costruzione - vetro

La congiuntura dei primi nove mesi del 2001 è risultata più favorevole rispetto al 2000.

Nel campione congiunturale mediamente composto da 25 stabilimenti per complessivi 2.726 addetti, equivalenti al 14,7 per cento dell’universo censuario 1996, è stata rilevata una crescita produttiva pari al 7,6 per cento, rispetto alla moderata crescita dell'1,8 per cento riscontrata nei primi nove mesi del 2000.

-20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

I.89 IV.89 III.90 II.91 I.92 IV.92 III.93 II.94 I.95 IV.95 III.96 II.97 I.98 IV.98 III.99 II.2000 I.2001

Produzione Trend 1.89 - 3.2001 MATERIALI DA COSTRUZIONE-VETRO

PRODUZIONE INDUSTRIALE

variazioni percentuali sullo stesso trimestre dell'anno precedente Fig. 3

L'andamento commerciale è risultato ugualmente intonato. Il fatturato ha fatto registrare una crescita monetaria del 10,9 per cento, a fronte di un'inflazione tendenziale attestata in settembre al 2,6 per cento. Nei primi nove mesi del 2000 era stata rilevata una crescita inferiore di circa sei punti percentuali. La domanda è risultata bene intonata. Il mercato interno - abitualmente assorbe circa il 75 per cento della produzione - è aumentato del 9,1 per cento, a fronte dell'incremento dell'8,8 per cento dei primi nove mesi del 2000. I mercati esteri sono cresciuti del 4,2 per cento, in rallentamento rispetto all'evoluzione dei primi nove mesi del 2000. Le vendite all'estero dei primi sei mesi del 2001 sono ammontate a 479 miliardi e 191 milioni di lire con un incremento del 14,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2000. Si tratta di un andamento che si può ritenere soddisfacente, soprattutto se si considera che le esportazioni dell'Emilia-Romagna sono complessivamente aumentate del 7,7 per cento.

L’approvvigionamento dei materiali destinati alla produzione è apparso un po' più difficile. Le relative giacenze sono state considerate prevalentemente adeguate. E' un po' aumentata la quota di aziende che le ha giudicate esuberanti.

La quota degli esuberi di magazzino è scesa al 10 per cento rispetto alla percentuale abbastanza elevata del 20,6 per cento riscontrata nei primi nove mesi del 2000.

L’occupazione è aumentata dello 0,9 per cento, rispetto alla crescita dell'1,1 per cento registrata nei primi nove mesi del 2000.

9.1.2 Industria delle piastrelle e lastre in ceramica

Il settore delle piastrelle è tra i più importanti dell’Emilia-Romagna. Secondo i dati diffusi da Assopiastrelle, a fine 2000 figuravano in Emilia-Romagna 25.862 occupati, equivalenti all'82,4 per cento del totale nazionale. Le sole province di Modena e Reggio Emilia ne contavano 21.615. Nel 2000 sono stati prodotti quasi 632 milioni di metri quadri di piastrelle. Nel 1980 la produzione ammontò a 335 milioni e mezzo, quando l’occupazione era di 34.715 unità. Bastano queste sintetiche cifre per comprendere l’entità degli investimenti effettuati nel corso degli anni. Nel 2000 nella sola Emilia-Romagna ne sono stati effettuati in beni capitali per quasi 602 miliardi di lire, rispetto ai circa 574 miliardi del 1999. Gli investimenti, relativi sia

Industria manifatturiera

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all’acquisizione di nuova tecnologia che di manutenzione dell’esistente, sono stati principalmente destinati verso la tipologia del gres porcellanato smaltato e a tutto impasto, con la duplice finalità di conversione di linee di monocottura chiara e di installazione di nuova capacità produttiva, in impianti aventi maggiori livelli di produttività. L’anno migliore, alla luce dei benefici previsti dalla Legge “Tremonti” resta il 1995, dall’alto dei suoi 814 miliardi e 222 milioni investiti.

-10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

I.89 IV.89 III.90 II.91 I.92 IV.92 III.93 II.94 I.95 IV.95 III.96 II.97 I.98 IV.98 III.99 II.2000 I.2001

Produzione Trend 1.89 - 3.2001 PIASTRELLE E LASTRE IN CERAMICA

PRODUZIONE INDUSTRIALE

variazioni percentuali sullo stesso trimestre dell'anno precedente Fig. 4

Il campione congiunturale è stato mediamente rappresentato da 40 stabilimenti per un totale di 11.369 addetti equivalenti al 38,1 per cento dell’universo censuario e al 44,0 per cento degli occupati rilevati da Assopiastrelle.

Nei primi nove mesi del 2001 la produzione è diminuita dell'1,1 per cento, rispetto alla crescita del 5,6 per cento riscontrata nei primi nove mesi del 2000. Il grado di utilizzo degli impianti si è attestato su valori elevati, ma leggermente più contenuti rispetto ai primi nove mesi del 2000.

Il fatturato, valutato in termini monetari, è cresciuto del 2,0 per cento, a fronte di un'inflazione attestata in settembre al 2,6 per cento. Nei primi nove mesi del 2000 la crescita era stata del 7,4 per cento. In termini reali è stata registrata una modesta crescita dello 0,4 per cento rispetto all'aumento del 4,1 riscontrato nei primi nove mesi del 2000. La moderata crescita delle vendite è quindi da attribuire quasi interamente all'aumento dei prezzi alla produzione, apparsi in decelerazione rispetto all'incremento del 3,3 per cento registrato nei primi nove mesi del 2000.

La domanda è rimasta praticamente stabile. Il mercato interno, tornato a crescere dalla primavera del 1997 dopo diciotto mesi negativi, nei primi nove mesi del 2001 è aumentato dell'1,7 per cento, vale a dire oltre quattro punti percentuali in meno rispetto alla crescita dei primi nove mesi del 2000.

I mercati esteri rivestono un ruolo primario per l’economia del settore. Secondo l’indagine dell’Assopiastrelle, nel 2000 le esportazioni nazionali di piastrelle, pari a 7.133 miliardi di lire, hanno coperto il 70,5 per cento del fatturato. La relativa domanda, secondo l'indagine congiunturale, è diminuita dello 0,8 per cento rispetto alla crescita del 4,8 per cento riscontrata nei primi nove mesi del 2000. Per quanto concerne l'export, nei primi sei mesi del 2001 sono state vendute merci per quasi 3.090 miliardi di lire, vale a dire appena l'1,8 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2000, rispetto alla crescita media totale del 7,7 per cento.

L’approvvigionamento dei materiali destinati alla produzione è risultato privo di difficoltà, in linea con il passato. Le relative giacenze sono state considerate adeguate dalla larga maggioranza delle aziende, ma è ampiamente aumentata la quota di chi le ha giudicate in esubero.

Le giacenze dei prodotti destinati alla vendita sono state considerate in esubero dal 39 per cento delle aziende rispetto alla media manifatturiera del 17,4 per cento. Siamo in presenza di una quota indubbiamente elevata, in crescita rispetto alla situazione dei primi nove mesi del 2000.

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La non trascurabile percentuale di esuberi rappresenta una costante del panorama congiunturale del comparto ceramico. A fine 2000, secondo i dati diffusi da Assopiastrelle, le giacenze di magazzino ammontavano in Emilia-Romagna a 185 milioni e 447 mila metri quadrati, equivalenti al 32,9 per cento della produzione, rispetto al 33,7 per cento del 1999 e 27,5 per cento del 1993.

L’occupazione è apparsa in aumento di appena lo 0,3 per cento, a fronte della crescita dell'1,1 per cento dei primi nove mesi del 2000.

Nel documento Rapporto 2001 (2.2mb) (pagine 60-64)