3. Le azioni del Ministero
3.3 Documento “Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato” 46
3.3.7 Fase post-operatoria
Visualizzazione immagini: il coordinatore deve chiedere al chirurgo se la visualizzazione delle immagini è necessaria per l’intervento; in caso affermativo, conferma che le immagini essenziali sono disponibili nella sala e pronte per essere visualizzate durante l’intervento.
3° fase: Sign Out
L’obiettivo del Sign Out è quello di facilitare l’appropriato trasferimento delle informazioni al personale responsabile per l’assistenza del paziente dopo l’intervento. Il Sign out dovrebbe essere completato prima che il paziente e il chirurgo abbandonino la sala operatoria e comprende i seguenti sei controlli:
L’infermiere di sala conferma verbalmente insieme all’équipe operatoria:
- Nome della procedura chirurgica registrata: dal momento che la procedura potrebbe essere modificata nel corso dell’intervento, il coordinatore deve confermare con il chirurgo e con il resto dell’équipe la procedura che è stata effettuata.
- Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico: il ferrista o l’infermiere di sala operatoria deve confermare ad alta voce l’effettuato conteggio per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico.
Nel caso in cui si verifichino discrepanze nel conteggio finale, l’équipe operatoria deve essere avvisata tempestivamente, in modo da poter adottare gli opportuni provvedimenti.
- Etichettatura del campione chirurgico (incluso nome del paziente e descrizione):
l’infermiere di sala operatoria conferma la corretta etichettatura dei campioni chirurgici leggendo.
- Problemi o malfunzionamenti nell’utilizzo dei dispositivi: il coordinatore assicura che qualora siano emersi eventuali problemi nel funzionamento dei dispositivi, essi vengano identificati e segnalati, in modo da evitare che il dispositivo venga riutilizzato prima che il problema sia stato risolto.
Revisione degli elementi critici per l’assistenza post-operatoria: il coordinatore conferma che il chirurgo, l’anestesista e l’infermiere abbiano revisionato gli aspetti importanti e gli elementi critici per la gestione dell’assistenza postoperatoria del paziente, focalizzando l’attenzione sugli eventuali problemi intraoperatori o anestesiologici che possono influire negativamente sul decorso postoperatorio.
Profilassi del tromboembolismo post-operatorio: il coordinatore chiede conferma al chirurgo che sia stato predisposta la profilassi anti-tromboembolismo postoperatorio, (mobilizzazione precoce, dispositivi compressivi, farmaci);
Il Ministero raccomanda alle strutture sanitarie di implementare la checklist nelle proprie sale operatorie, adattandola alle caratteristiche della propria organizzazione. Infatti la checklist non ha valore esecutivo, quindi può essere modificata ed integrata sulla base delle specifiche esigenze locali. È pertanto possibile aggiungere ulteriori controlli, avendo cura di non rendere troppo complessa la gestione e la praticabilità dei controlli stessi.
Invece è’ fortemente sconsigliata la rimozione di item se la motivazione è costituita dalle resistenze all’interno del contesto lavorativo (ad esempio l’équipe non comprende l’utilità di questo strumento).
dimissibile dalla struttura sanitaria. Nella fase post-operatoria è possibile identificare 2 sottogruppi di attività: le attività eseguite in regime di ricovero e le attività da eseguire in regime ambulatoriale.
Per quanto riguarda gli interventi in elezione, si può avere Day Surgery, Week Surgery o intervento con tempo di degenza superiore a 5 giorni. La corretta pianificazione del percorso di dimissione permette di evitare una superflua permanenza in ospedale del paziente e di rendere efficiente l’utilizzo delle risorse.
Recovery room
La letteratura scientifica dimostra che un’elevata percentuale di complicanze si verifica al risveglio dall’anestesia e nelle ore immediatamente successive alla dimissione del paziente dalla sala operatoria.
Questi dati hanno indotto lo sviluppo di zone appositamente attrezzate in cui poter effettuare un accurato monitoraggio ed un eventuale trattamento aggressivo operatorio. Si parla di Area di recupero post-anestesiologico (Post-Anestesia Care Unit PACU e Recovery Room RR), dedicata al ripristino della stabilità dei parametri vitali, dello stato di coscienza ma anche dell’attività motoria e della sensibilità.
La disponibilità di aree di recupero post-anestesiologico funge quindi da filtro tra il blocco operatorio e i reparti di degenza, evitando, quando non previsto, il ricorso alla terapia intensiva per breve tempo (che spesso costituisce il collo di bottiglia del percorso chirurgico).
La recovery room è un’area inserita nell’ambito del blocco operatorio o nelle immediate vicinanze. Tra le finalità della recovery room si annovera anche quella di aumentare l’efficienza dell’attività del blocco operatorio, spostando la fase di risveglio ed estubazione del paziente dalla sala operatoria alla recovery room. In questo modo la sala operatoria viene occupata solo per la durata effettiva dell’intervento, determinando un conseguente incremento della produttività (si possono eseguire più interventi nello stesso lasso di tempo).
Inoltre la presenza di questa particolare sala può facilitare la gestione del flusso dei pazienti. Infatti negli ospedali in cui non è presente, pazienti in entrata, pazienti in uscita e strumenti vengono collocati in corridoio, generando molta confusione. La regola che i pazienti debbano sostare in corridoio porta spesso a chiamare il successivo paziente solo quando il precedente può essere riportato in corsia. Di conseguenza si verifica un dilatamento dei tempi siccome i barellieri sono costretti ad andare a prendere pazienti in tempi ristretti (all’ultimo momento) e gli infermieri preparano gli strumenti solo quando arriva il paziente successivo per non rischiare di stare “lavati” ad aspettare l’arrivo.
Terapia intensiva post-operatoria
La terapia intensiva post-operatoria (TIPO) fornisce l’adeguato supporto intensivo per garantire al paziente un pieno recupero in sicurezza a seguito di interventi chirurgici in caso di importante fragilità organica o in presenza di patologie condizionanti il rischio di sviluppare una o più insufficienze d’organo.
Nella terapia intensiva è possibile fornire adeguati livelli di monitoraggio e cura per periodi di tempo maggiori che nella recovery room.
Bed management
Si deve definire un’organizzazione dedicata 7 giorni su 7 alla gestione dei posti letto o più propriamente ai macro-flussi dei pazienti in ingresso e in uscita.
Indicatori fase post-operatoria
Sono stati ideati degli indicatori anche per valutare l’efficienza della fase post-operatoria.
Tabella 9
INDICATORE
DA RILEVARE CALCOLO DEFINIZIONE SIGNIFICATO
M27
TASSO DI REINGRESSI IN SALA OPERATORIA
𝑅 = 𝑁 𝑝𝑧 𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑆𝑂 𝑁 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑢𝑎𝑡𝑖(%)
Rapporto tra i reingressi in SO non programmati avvenuti per motivi clinici connessi al primo intervento e il numero di interventi totali effettuati. Può essere valutato dopo 7, 15 o >
30 giorni dall’intervento chirurgico. È espresso in percentuale.
Dà un’indicazione sul numero di
complicanze post-chirurgiche maggiori, che causano un reintervento chirurgico.
M28
TASSO DI CONVERSIO-NE DA REGIME DI DAY SURGERY A RICOVERO ORDINARIO
𝐶 =𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝐷𝑆 𝑖𝑛 𝑂𝑅𝐷 𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣 𝐷𝑆 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑢𝑎𝑡𝑖 (%)
Rapporto tra il numero di pazienti ricoverati in regime di Day Surgery poi convertiti in regime di ricovero ordinario e il totale degli interventi eseguiti in regime di Day Surgery. È espresso in percentuale
È informativo per quanto riguarda il tasso di complicanze cliniche o
organizzative responsabili di un cambiamento di setting assistenziale.
M29
TEMPO DI DEGENZA
POST-OPERATORIA
𝑇𝑑𝑒𝑔𝑃𝑂 = 𝑇6 − 𝑇5
Differenza tra la data di dimissione e la data di esecuzione
dell’intervento chirurgico.
Dà informazioni su complicanze, appropriatezza e corretta valutazione pre-operatoria.
M30 RIAMMESSI IN RR/TIPO
ENTRO 24H 𝑅𝑖𝑛 =
𝑛 𝑝𝑧 𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑅𝑅/𝑇𝐼𝑃𝑂 𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑖
Rapporto tra il numero di pazienti rientrati in RR o TIPO entro 24 ore ed il numero totale di accessi. Questo indicatore può essere calcolato per la RR e per la TIPO.
Dà informazioni sull’efficacia e sicurezza della gestione post-operatoria.
M31
PAZIENTI RICOVERATI IN RR/TIPO NON PREVISTI
𝑅𝑖𝑛 =𝑛 𝑝𝑧 𝑖𝑛 𝑅𝑅/𝑇𝐼𝑃𝑂 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
Rapporto tra il numero di pazienti programmati ammessi in RR o TIPO non previsti e il numero totale di interventi eseguiti.
Dà informazioni sull’efficacia ed efficienza del processo di stratificazione del rischio.
M32
PAZIENTE IN TIPO DA PACU-RR
𝑅𝑅 =𝑛 𝑝𝑧 𝑑𝑎 𝑅𝑅/𝑃𝐴𝐶𝑈 𝑎 𝑇𝐼𝑃𝑂 𝑛 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑅𝑅
Rapporto tra il numero di pazienti trasferiti in TIPO da PACU-RR rispetto al numero totale di pazienti con accessi a RR.
Dà informazioni sull’efficienza e efficacia della
gestione del paziente in RR-PACU
Tabella tratta dal documento Ministeriale [16]
Descrizione della fase post-operatoria:
Figura 22: linea del tempo che mostra i tempi salienti della fase post-operatoria.
Fonte: elaborazione personale