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FASI DI COLTIVAZIONE E ATTIVITA’ DELLA CAVA

PROVE FISICO-MECCANICHE E PARAMETRI Roccia a banco cava estrattiva Manco - Comiso

7) FASI DI COLTIVAZIONE E ATTIVITA’ DELLA CAVA

La coltivazione del giacimento è prevista in un’unica fase, con le modalità riportate nel capitolo 5 (Piano e modalità di coltivazione) preceduta dai necessari lavori di preparazione, e con l’evoluzione planoaltimetrica dei lavori di coltivazione riportati negli allegati di progetto a scala 1:1000:

 Tav. 04 – Planimetria mineraria stato finale di progetto,

 Tav. 05 – Sezioni minerarie di progetto e volumi.

Il piano di coltivazione della cava prevede l’estrazione della risorsa lapidea fondamentalmente a fossa su due settori di scavo.

La coltivazione inizierà nelle quote più alte del giacimento, ribassando l’area fino alla determinazione della cava con le quote del piano di estrazione principale attuale posto a di 270,00m slm e poi con le stesse modalità la coltivazione continuerà con il ribasso dell’intera area a fossa fino alla quota di fine coltivazione prevista in progetto (piano finale).

Man mano che si procederà all'abbassamento del piano di coltivazione, fino alla quota di 248,00m s.l.m., il fronte di cava verrà modulata con la formazione di un gradone di ribasso intermedio a quota 259,00m slm, inserito per adeguare il piano di coltivazione alle nuove norme tecniche di attuazione del Piano cave regionale (D.P. 3/02/2016) avente alzata max 10,00-11,00m, pedata 5,00m e angolo di scarpa di 70°.

L’accesso ai fronti di abbattimento oltre che dalle piste esistenti, come già evidenziato, avverrà anche con la costruzione di una nuova pista che si diramerà dal confine Ovest in direzione del gradone posto a Est, suddividendo l’area in due settori di estrazione indipendenti. Non è escluso pertanto che i lavori di estrazione del calcare possano essere avviati contemporaneamente anche in entrambi i settori, con due cantieri di lavorazione indipendenti.

Alla fine dei cicli estrattivi l’area assumerà la conformazione riportata nel piano finale di recupero, su cui si provvederà poi alla realizzazione delle opere di recupero ambientale previste dalla vigente normative per le cave di lapidei di pregio.

7.1- Fase iniziale di preparazione della cava

Per l’esercizio dell’attività estrattiva della cava, in armonia anche con il piano di coltivazione della cava, la società utilizzerà impianti e infrastrutture già in esercizio all’interno dell’insediamento estrattivo/produttivo, ad eccezione delle prescrizioni previste dai regolamenti di Polizia mineraria per l’esercizio della nuova cava.

Si tratta prevalentemente di lavori e di opere da realizzare prima e durante i primi anni di coltivazione mineraria della cava, in particolare prima dell’inizio dei lavori sono previsti:

Verifica assetto catastale, tracciati e picchetti vertici area di cava e di coltivazione Delimitazione e tracciamento particelle catastali con picchetti numerati lungo i confini dell’area disponibile. Tracciamento e picchettamento area di scavo della cava con la posa in opera di 9 tralicci nei vertici, realizzati con picchetti in ferro, ancorati al terreno con base in calcestruzzo e altezza fuori terra di circa 1,50m. Ogni traliccio sarà contrassegnato con una lettera di distinzione che va dal vertice [A] al vertice [I] cosi come evidenziato negli elaborati allegati.

Adeguamento sicurezza della cava (D.Lgs 624/96 e ss.mm.ii.),

In ottemperanza alle disposizioni contenute nel D.Lgs 626/94 e 624/96, sono previsti l’installazione nei punti di accesso e di viabilità della cava apposita segnaletica, per il transito dei mezzi, delle persone e l’espletamento dei servizi di avvertimento, allarme, antincendio e di comunicazione con l’esterno.

Manutenzione e sistemazione recinzione di confine,

In tutta l’area disponibile della cava I confini sono marcati da muretti di pietra a secco e da una recinzione metallica continua, istallata alla base dei muretti a secco, costituita da paletti in ferro e/o cemento portanti, una rete metallica, con altezza complessiva fuori terra di circa 2,00m. Nel progetto è previsto il rifacimento dei tratti di recinzione mancante.

Per quanto riguarda i muretti a secco di confine dell’area è prevista anche la manutenzione e la ricostruzione dei tratti diruti.

Spostamento linea elettrica su pali

La linea elettrica che interessa l’area di cava, attraversa in direzione quasi Nord-Sud i terreni destinati al rinnovo del piano di coltivazione della cava e collega i fabbricati esistenti con le line di distribuzione a BT. Per la coltivazione è previsto lo spostamento della linea elettrica lungo il confine Est-Sudest del sito (v. Planimetrie minerarie).

Preparazione area di scavo della cava e caratterizzazione rifiuti di estrazione

Nell’area di cava sono presenti diversi cumuli di scarti e pietrame, ancorché relitti di muretti a secco che devono essere rimossi e allontanati dall’area di coltivazione. E caratterizzati a norma di legge.

Sistemazione area deposito provvisorio scarti e terreno vegetale

Per lo stoccaggio provvisorio dei materiali movimentati dall’area di cava è stata utilizzata l’area disponibile posta a Ovest del sito, all’interno dei terreni di proprietà della L.I.F.E. Calcestruzzi S.r.L. Si tratta di area facilmente raggiungibili tramite la viabilità interna che consente lo stoccaggio dei materiali di scarto della cava e del fuori vaglio degli impianti. Le condizioni di deposito sono realizzate in sicurezza e gli spessori posti a deposito sono stabili in modo permanente e per quanto attiene specificatamente i

sottoprodotti essi sono utilizzati tal quali ovvero senza altra attività se non quella della naturale disidratazione tramite essiccamento.

I lavori estrattivi previsti nella parte centrale della cava in corrispondenza della base portante i pali della linea elettrica, saranno preceduti dai necessari lavori di rimozione del terreno vegetale ancora esistente , che sarà opportunamente accantonato per le opere gli interventi di recupero ambientale.

Costruzione e sistemazione piste interne e di servizio della cava

E’ prevista la manutenzione delle piste di collegamento con la rete viaria locale esistenti ad Ovest della cava con l’allargamento della sede viaria. La piste verranno realizzate e sistemate con movimenti terra e scavi di compensazioni, con pendenza adeguata al transito dei mezzi pesanti. Le stradelle in misto stabilizzato e costipato avranno una larghezza non inferiore a ml. 6,00 e una pendenza max del 5,0% adeguate al transito dei mezzi di carico del cantiere (trasporti interni) e della committenza (trasporti esterni)

Inoltre nella fase iniziale di avvio dei lavori di coltivazione in ampliamento, è previsto l’adeguamento idrologico/funzionale con le norme del D.Lgs 152/06 (scarichi corpo recettore) del canale di drenaggio a monte della cava, ricalcolato tenendo conto delle mutate esigenze pluviometriche del territorio, con le specifiche riportate in apposito capitolo

Infine sempre nella fase iniziale di avvio dei lavori di coltivazione, così come si evince dagli elaborati grafici allegati al progetto, sono previsti l’avvio dei lavori di recupero ambientale dei settori esauriti dalla coltivazione con le specifiche più avanti riportate e per la fase finale un dettagliato programma di rimodulazione morfologica dei settori a fossa e di recupero dei piani residui.

7.2- Fase di coltivazione della cava

Ultimati i lavori di preparazione e di sistemazione iniziale della cava, inizierà la coltivazione propriamente detta, cui faranno seguito a estrazione esaurita, i lavori di recupero in progress con l’attività.

Nella prima fase i lavori inizieranno nelle parti alte del giacimento e precisamente nella parte centrale lungo della cava dalle quote di fatto attuali, fino alla formazione prevista per il 4° gradone a quota 270,00m slm.

La coltivazione del giacimento proseguirà poi con lo stesso metodo con l’approfondimento del fronte fino al piano finale di base.

Il piano di coltivazione e di recupero della cava prevede l’estrazione della calcarenite a fossa su due settori di scavo (Nord e Sud), fino alla quota massima di 248,00m slm, interfacciato con interventi di riconfigurazione morfologica delle fosse fino a quota iniziale del confine Ovest della cava (270,00m slm) di progetto e di recupero in progress con l’attività estrattiva.

I due settori di scavo in progetto hanno un’estensione uguale e sono pari rispettivamente a:

 Settore Nord = 21.000 m²,

 Settore Sud = 14.000 m².

La coltivazione inizierà nel Settore Nord nelle quote più alte del giacimento, ribassando l’area fino alla determinazione della cava con le quote di progetto. Con le stesse modalità la coltivazione continuerà poi nel Settore Sud (fase finale).

Man mano che si procederà all'abbassamento del piano di coltivazione, fino alla quota di 248,00m s.l.m., il fronte di cava in entrambe le “zone” verrà modulata con la formazione di un solo gradone di ribasso posto a quota 259,00m slm, aventi altezza max di 11,00m e larghezza di 5,00, e angolo di scarpa non superiore a 70,00°, con profondità di scavo costante di 10,00-11,00m dal p.c. del confine Ovest e dalla quota del 4° gradone di quota 270,00m slm (cfr.. Tav. 04- Planimetria mineraria stato finale di progetto).

Per consentire l’agevole accesso ai fronti di abbattimento della cava è prevista in progress con i ribassi dell’area la costruzione della pista centrale, suddivisa in due tratti (1° e 2° rampa), sviluppata lungo il limite dei settori di scavo. La rampa è stata progettata per consentire la movimentazione delle macchine operatrici in assoluta tranquillità con pendenza adeguata ai mezzi di cantiere e con ampie piazzole di accesso a quota 259,00m slm con le pedate del gradone intermedio.

Contemporaneamente alle prime fasi di coltivazione verranno avviati anche i primi lavori di recupero ambientale previsti con la formazione degli schermi arborei, nell’area di acceso e lungo i confini dell’area di coltivazione (schermi arborei), secondo le modalità più avanti riportate.

Alla fine della coltivazione del settore Nord è previsto il ricolmamento della fossa, fino alla quota di attacco iniziale (270,00m slm), utilizzando innanzitutto gli scarti di estrazione della cava e poi terre e rocce da scavo, rifiuti inerti e scarti di lavorazione provenienti dall’attività produttiva e dagli impianti di cui è titolare la società richiedente.

E’ previsto la rimodulazione morfologica della fossa con circa 696.500 m³ di materiali inerti, di cui circa il 25% ricavabili dagli scarti non riutilizzabili per la produzione di misti e accumulati Ovest della cava.

La sistemazione morfologica con i ricolmi inerti potrà essere avviata contestualmente ai lavori di coltivazione e precisamente nel settore Nord alla fine della prima fase di coltivazione e poi proseguire nel Settore Sud alla fine dei cicli estrattivi.

In progress con i lavori di coltivazione e di recupero della cava è previsto, la sistemazione delle opere di presidio idraulico della cava, mentre per i deflussi all’interno dei cantieri estrattivi (settori di scavo) è prevista in un angolo della cava, la costruzione di un fosso di raccolta delle acque di pioggia che si approfondirà man mano che procederanno i lavori di coltivazione in profondità, da cui tramite impianto di pompaggio le acque verranno convogliate negli impluvi della rete idrografica locale.

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