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Fasi di realizzazione degli interventi

4. DESCRIZIONE E DECODIFICA DEL PROGETTO DA ASSOGGETTARE A SCREENING

4.1 Fasi di realizzazione degli interventi

Nel presente paragrafo si riportano, in forma schematica, le principali macrocategorie di lavorazioni necessarie alla realizzazione dei singoli interventi.

Le principali operazioni previste per la realizzazione della Stazione Elettrica 380/150 kV di Potenza (PZ) sono:

Fase 1 - Cantierizzazione e delimitazione dell'area di intervento Fase 2 – Scavi e/o demolizione di manufatti;

Fase 3 - Realizzazione fondazioni, vie cavo, rete drenante dei nuovi edifici

• Realizzazione degli edifici a servizio della stazione;

• Realizzazione delle nuove vie cavo;

• Realizzazione rete di drenaggio acque piovane;

• Maglia di terra.

Fase 4 - Montaggi elettromeccanici e/o installazione apparecchiature.

13 4.2 Documentazione: allegati tecnici e cartografici a scala adeguata

(barrare solo i documenti disponibili eventualmente allegati alla proposta)

File vettoriali/shape (allegato file kmz dell’area di intervento) Carta di inquadramento vincolistico e territoriale di Progetto Relazione di Progetto

Planimetria di progetto e stato di fatto Documentazione fotografica ante operam Eventuali studi ambientali disponibili

Altri elaborati tecnici:……….

Altri elaborati tecnici:……….

Altri elaborati tecnici:……….

Altro elaborati del piano di gestione

5. DECODIFICA DEL PIANO/PROGETTO/INTERVENTO/ATTIVITA’

SUOLO

- É prevista trasformazione di uso del suolo?

si no

Computo superfici impermeabilizzate negativo.

- Sono previste movimenti terra/sbancamenti/scavi?

Si No

Si prevede uno scotico superficiale per la predisposizione del basamento dei nuovi edifici previsti.

- Verranno livellate od effettuati interventi di spietramento su superfici naturali?

14 Si

No

- previste aree di cantiere e/o aree di stoccaggio materiali/terreno asportatoetc.?

Si No

Lo stoccaggio dei materiali da lavorazione avverrà in prossimità dell’area di cantiere, se necessario, per limitare la produzione di polveri si procederà alla bagnatura dei materiali polverulenti.

- É necessaria l’apertura o la sistemazione di piste di accesso all’area?

Si No

- Le piste verranno ripristiniate a fine dei lavori/attività?

Si No

- É previsto l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e/o la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento ambientale?

Si No

- É previsto il taglio/esbosco/rimozione di specie vegetali?

Si No

15 - La proposta è conforme alla normativa nazionale e/o regionale riguardante le specie vegetali alloctone e le

attività di controllo delle stesse (es. eradicazione)?

Si

No, nel sito sono presenti specie vegetali erbacee comuni.

- Sono previsti interventi di piantumazione/rinverdimento/messa a dimora di specie vegetali?

Si No

SPECIE ANIMALI

- La proposta è conforme alla normativa nazionale e/o regionale riguardante le specie animali alloctonee la loro attività di gestione?

Si No

- Sono previsti interventi di controllo/immissione/ripopolamento/allevamento di specie animali o attività di pesca sportiva?

Si No

MEZZI MECCANICI

Mezzi di cantiere o mezzi necessari per lo svolgimento dell’intervento:

I mezzi di cantiere accederanno al sito attraverso la viabilità esistente, non si prevedono impatti sulle componenti ambientali.

Pale meccaniche, escavatrici, o altri mezzi per il movimento terra:

i mezzi di cantiere accederanno al sito attraverso la viabilità esistente, non si prevedono impatti sulle componenti ambientali.

Mezzi pesanti (Camion, dumper, autogru, gru, betoniere, asfaltatori, rulli compressori):

16 i mezzi pesanti che accederanno all’area di cantiere percorreranno solamente la viabilità esistente e non produrranno alcun disturbo alle componenti ambientali, se non quello temporaneo e reversibile delle emissioni legate ai gas di scarico.

Mezzi aerei o imbarcazioni (elicotteri, aerei, barche, chiatte, draghe, pontoni):

non si prevede utilizzo di Mezzi aerei o imbarcazioni (elicotteri, aerei, barche, chiatte, draghe, pontoni).

5.1 Valutazione connessioni del progetto

La realizzazione dell’intervento non è connessa con la gestione del Sito, né con progetti aventi scopo di conservazione della natura.

5.2 Identificazione degli effetti potenziali sul sito

In relazione alle caratteristiche del progetto, alle caratteristiche ambientali del sito natura 2000 presente ed alle informazioni raccolte, durante la fase di screening è possibile identificare le interferenze potenziali considerati:

• gli interventi di progetto sono localizzati all’interno della stazione elettrica esistente;

• assenza di habitat di interesse comunitario nell’area di progetto;

è possibile che, durante la fase di realizzazione o a seguito della messa in esercizio dell’opera si verifichino le seguenti interferenze:

• fenomeni di inquinamento ed emissione di polveri in fase dicantiere;

• disturbi alle specie avifaunistiche presenti.

17 SCHEDA DATI DI PROGETTO

Descrizione del progetto

 Demolizione dell’edificio quadri ed edificio magazzino, successiva ricostruzione del nuovo edificio magazzino;

 Opere varie di finitura Criteri di valutazione degli effetti potenziali sul Sito

Elementi del progetto causa di incidenza potenziale

Presenza del cantiere;

Impatti del progetto in relazione alle caratteristiche di cui all’Allegato G del D.P.R.

357/1997

Dimensioni, ambito di riferimento, distanza dai Siti Natura 2000: gli interventi ricadono all’interno della stazione elettrica già realizzata.

Complementarietà con altri progetti: Nessuna

Uso delle risorse naturali: non verranno impiegate risorse naturali presenti Produzione di rifiuti: non significativa

Inquinamento e disturbi ambientali: possibili limitati fenomeni di inquinamento in fase dicantiere

Rischio di incidenti: Irrilevante Effetti potenziali derivanti

dall’opera sulle componenti del Sito

Habitat di interesse comunitario:nessuno.

Specie di interessecomunitario:nessuna.

5.3 Aspetti Floro-Vegetazionali

Il territorio delParco Nazionale del Pollinoè caratterizzato da una natura aspra e varia e da una flora e fauna estremamente variegate.

La vegetazione si distingue per la grande ricchezza delle specie presenti, che testimoniano la varietà e la vastità del territorio e le diverse condizioni climatiche che lo influenzano. Nelle zone prossime alla costa, fino ai 700-800 metri, prevale la macchia mediterranea, con la presenza di leccio (Quercus ilex), lentisco (Pistacia lentiscus), ginepro (Juniperus communis, Juniperus oxycedrus, Juniperus phoenicea), mirto (Myrtus communis), corbezzolo

18 (Arbutus unedo), roverella (Quercus pubescens), acero minore (Acer monspessulanum) e ginestra comune (Spartium junceum).

Sui fondi sabbiosi e rocciosi si evidenzia una vegetazione bassa e rada denominata “gariga”, costituita da specie, talvolta aromatiche, come cisto (Cistus salvifolius, Cistus incanus, Cistus monspeliensis), timo (Thimus capitatus), camedrio arboreo (Teucrium fruticans); in altri casi predomina la “steppa mediterranea” con la presenza di graminacee perenni.

Nella fascia sopramediterranea, dominano le diverse varietà di quercia, roverella (Quercuspubescens), cerro (Quercus cerris), farnetto (Quercus frainetto) sovente in reciproca coesistenza o in boschi misti con carpino orientale (Carpinus orientalis), acero (Acer obtusatum), castagno (Castanea sativa), ontano napoletano (Alnus cordata), specie endemica, quest’ultima, della Corsica e dell’Appennino meridionale.

Nella fascia montana, fino a quasi 2000 m, prevale la faggeta (Fagus sylvatica) (F. Bevilacqua/Panda Photo), pura o in formazioni miste con castagno, cerro e aceri. Nelle quote più basse il faggio si accompagna all’agrifoglio (Ilex aquifolium) e all’acero di Ungheria; nelle quote più alte e in ambiente di forra si accompagna all'acero di Lobel e, prevalentemente nel versante settentrionale, il faggio dà luogo alla particolare associazione con l’abete bianco (Abies alba).

5.4 Aspetti Faunistici

Dal punto di vista faunistico, l’area del Pollino è fra le più rilevanti di tutto il meridione d’Italia.Fra gli insetti deve essere menzionato il Buprestis splendens, uno dei coleotteri più rari d’Europa, e la Rosalia alpina (G. Gobbi) un bellissimo e appariscente coleottero di colore azzurro cenere con macchie nere vellutate, tipico delle estese faggete mature, presenti nel Pollino e nei Monti di Orsomarso, e indice di un basso grado di alterazione degli ambienti forestali.

Varia e non meno rilevante è l’avifauna; la coturnice (Alectoris graeca), tipica delle zone montane aperte con scarsa copertura vegetale, è specie assai minacciata che sta giovando, nel territorio del Parco, della cessazione della caccia. Presente è anche il raro picchio nero(Dryocopus martius), il più grande picchio europeo e i più comuni picchio verde (Picus viridis) e picchio rosso maggiore (Picoides major).Ben dodici sono le specie di rapaci diurni nidificanti, tra cui la magnifica aquila reale (Aquila chrysaetos) (P.Griva-M.Santona/Panda Photo), presente con poche coppie nel versante meridionale del Parco, il nibbio reale (Milvus milvus), il pellegrino (Falco peregrinus) ed il grifone, da poco reintrodotto.

19 Molteplici sono le specie di mammiferi presenti. Fra i carnivori vive nel Parco una consistente popolazione di lupo (Canis lupus), il gatto selvatico (Felis silvestris), la martora (Martes martes), la puzzola (Mustela putorius) e la lontra (Lutra lutra) (Ardeidas/Panda Photo).Gli ungulati, oltre al comune cinghiale (Sus scrofa), comprendono anche il capriolo (Capreolus capreolus) presente soprattutto sui Monti di Orsomarso.

Fra i Roditori più significativi va citato il driomio (Dryomys nitedula), un piccolo gliride presente, in Italia, oltre che sui rilievi montuosi calabresi, solo sulle Alpi orientali. L’istrice (Hystrix cristata) è localizzata nel settore meridionale e orientale del Parco, con clima più spiccatamente mediterraneo. Infine, sopravvivono alcuni nuclei di lepre appenninica (Lepus corsicanus).

L’attività del Pollino sulla conservazione delle specie a rischio è intensa; ne è un esempio la partecipazione al progetto LIFE ‘Wolfnet’, che punta a creare una rete per prevenire i danni del lupo su allevamenti e a costruire un network istituzionale per la condivisione delle misure di conservazione.

5.5 Stima delle Interferenze Sul Sito Aspetti floro –vegetazionali

In relazione alle interferenze potenziali sugli aspetti floro-vegetazionali (habitat e specie floristiche di interesse comunitario) è possibile osservare quanto segue:

Sottrazione di habitat: tale interferenza non si verificherà né in fase di cantiere né in fase di esercizio, poiché nessun intervento sarà posizionato all’interno del sito.

alterazione della struttura e della composizione delle fitocenosi con conseguente diminuzione del livello di naturalità della vegetazione: gli scavi e i movimenti di terre previsti per la realizzazione dei nuovi edifici interesseranno l’interno della stazione già esistente, pertanto non ci sarà alterazione della struttura e della composizione dellefitocenosi.

frammentazione di habitat: non si realizzerà una frammentazione di habitat forestali poiché i movimentiterre non interessano aree naturali.

fenomeni di inquinamento ed emissioni di polveri in fase di cantiere: data la dimensione dei cantieri , che avvengono tutti all’interno di un’area recintata e già consolidata, nonché l’efficacia di alcuni semplici accorgimenti da adottare (conferire i rifiuti in base alle prescrizioni della normativa in materia, evitare sversamenti di liquidi e solidi inquinanti, bagnare le superfici interessate), si ritiene che l’impatto derivante

20 possa essere considerato del tutto trascurabile e comunque confrontabile a quello delle più comuni pratiche agricole.

5.6 Fonti di inquinamento e produzione rifiuti

La proposta prevede la presenza di fonti di inquinamento (luminoso, chimico, sonoro, acquatico, etc.) o produzione di rifiuti?

Si No

La proposta è conforme alla normativa nazionale e/o regionali di settore?

Si No

La medesima tipologia di proposta ha già ottenuto in passato parere positivo di VINCA?

Si No

21

6. CRONOPROGRAMMA AZIONI PREVISTE PER IL P/P/P/I/A

Descrivere:

il cantiere sarà limitato nel tempo e provocherà disturbi limitati alla fauna ed alla flora presenti.

6.1 Compatibilità Ambientale Del Progetto

Come si evince dalla matrice riprodotta di seguito, gli impatti in fase di cantiere saranno lievi e reversibili, pertanto, non ci saranno refluenze negative sugli habitat presenti all’interno dei siti natura 2000 né sulle specie di direttiva eventualmente presenti nell’intorno durante le operazioni di cantiere.

Inoltre, le mitigazioni descritte e previste minimizzeranno la probabilità di incidenza sulle specie avifaunistiche potenzialmente presenti nell’area di progetto.

MATRICE INTERVENTI FASI REALIZZATIVE FATTORI DI

IMPATTO

POSSIBILI FATTORI DI PRESSIONE SU

ZSC TIPO DI IMPATTO IMPATTI ZSC Demolizione

Edificio Quadri Impatto sul suolo disturbo flora e

fauna Reversibile NO

Demolizione

Edificio Magazzino Impatto sul suolo disturbo flora e

fauna Reversibile NO

Scavi per realizzazione di

fondazioni e cuniculi

Impatto sul suolo disturbo flora e

fauna Reversibile NO

Realizzazione di opere civili in c.a.

Impatto sul suolo ed impatto sul traffico veicolare

disturbo alla fauna Reversibile e

temporaneo NO

Predisposizione della maglia di

terra

Impatto sul suolo disturbo alla fauna Reversibile NO Rinterro con

22

e di risulta degli scavi. aiuole e delle parti

a verde.

nullo positivo Aumento della

resilienza locale Impatto positivo

Atmosfera

Le emissioni in atmosfera saranno legate esclusivamente alla movimentazione dei mezzi per il trasporto dei materiali.

Inoltre, per rendere gli impatti ed i disturbi alla fauna e flora localisaranno individuate delle aree per lo stoccaggio del materiale di riporto tali da ridurre al minimo le eventuali interferenze con le componenti ambientali;

sarà garantita la presenza di personale specializzato nella fase esecutiva in modo da ridurre impatti su flora e fauna.

La realizzazione delle opere in progetto produrrà un impatto sulla componente atmosfera limitato nel tempo e totalmente reversibile.

Rumore

Le emissioni acustiche potranno derivare dal funzionamento di macchinari di varia natura presenti.

Il rumore emesso nel corso dei lavori sarà caratterizzato dalla natura intermittente e temporanea dei lavori.

Inoltre, nella fase di progettazione esecutiva sarà predisposto un cronoprogramma dettagliato che minimizzerà l’impatto sulle specie animali presenti, con particolare attenzione all’avifauna potenzialmente presente.

Suolo

L’area di progetto, seppur localizzata all’interno di aree natura 2000 è caratterizzata da un eccessivo sfruttamento antropico, pertanto le lavorazioni non comporteranno perdita di habitat tutelati né sensibili.

Ambiente idrico

Il progetto non interferirà né con l’ambiente idrico sotterraneo né con quello superficiale.

23 Le opere di progetto non comporteranno modificazioni degli assetti idrici superficiali, non ci saranno fenomeni di ruscellamento superficiale conseguenti all’esercizio delle opere in progetto.

Connessioni ecologiche

L’accurata analisi del territorio, in relazione alla fase di cantiere dell’opera in oggetto, non ha evidenziato possibilità di cambiamenti nelle connessioni ecologiche esistenti nelle aree tutelate, né tra gli habitat presenti.

Alla luce di quanto detto, le componenti ambientali subiranno un impatto trascurabile e certamente compatibile con le capacità di carico dell’ambiente considerato, Pertanto l’opera in progetto non provocherà impatti irreversibili, oltre la normale capacità di carico, su habitat di interesse comunitario ed emergenze botaniche (di cui agli Allegati I e II della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE).

7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Lo scopo della rete Natura 2000 è il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie citate negli allegati delle direttive Habitat e Uccelli. Gli Enti preposti al controllo e al rispetto delle suddette direttive hanno l’obbligo di adottare le misure più idonee per evitare nei siti di interesse comunitario (SIC) e nelle zone di protezione speciale (ZPS) il degrado degli habitat e la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tali perturbazioni potrebbero avere un impatto negativo rispetto agli obiettivi generali di tutela.

Tale normativa prevede che i progetti realizzati in prossimità di ZSC che possano sia in fase di cantiere che di esercizio avere influenze negative siano sottoposti alla valutazione appropriata, al fine di escludere impatti sugli habitat presenti.

Pertanto, la normativa prevede che la gestione dei siti Natura 2000 può essere fatta anche adattandola alle realtà locali, alle esigenze delle popolazioni e alle esigenze di specie e habitat.

La direttiva non esprime in modo esplicito alcuna norma o vincolo, ma mira ad una gestione dei siti mettendo insieme le diverse esigenze di conservazione, di fruizione e di sviluppo economico.

Alla luce delle caratteristiche del progetto e dell’area realmente interessata dall’opera, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei siti NATURA 2000, è possibile affermare che l’opera in progetto non provocherà cambiamenti fisici dei siti e non danneggerà le risorse naturali e risulta quindi essere fattibile dal punto di vista della compatibilità ambientale.

24 Luogo e data

Palermo,15 Aprile 2021

ATTESTAZIONE DI VERIDICITÀ (Articolo 47 D.P.R. 28 Dicembre 2000 n.445)

Il sottoscritto

Dott. Dario Modica, nato a Catanzaro il 27/02/1979 e residente a Modica (RG) in via Vanella 139 num. 23/b, codice fiscale MDCDRA79B27C352X, iscritto al RNSE Repertorio nazionale soci esperti naturalisti al num 174, dottore in Scienze Naturali indirizzo Conservazione della natura e delle sue risorse e specializzato in Valutazione di impatto ambientale;

ATTESTA

Ai sensi del Decreto assessoriale 30 marzo 2007 art 2 lettera B, la competenza specifica in campo biologico, faunistico, naturalistico ambientale, paesaggistico e la veridicità e l’esattezza dei contenuti e dei dati, elaborati in seguito ad attenti studi e sopralluoghi nel sito d’interesse, riportati nella presente relazione di screening di Valutazione di Incidenza Ambientale redatta in conformità alle linee guida nazionali pubblicate il 28-12-2019 GURI Serie generale - n. 303, l’impatto potenziale del progetto, secondo il format proponente.

Modica, lì 15 Aprile 2021

Proponente/Professionista incaricato Firma e/o Timbro

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