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FATTORE INTRINSECO DEL CARICO DI LAVORO: F ATTORE O GGETTIVO DEL C ARICO DI L AVORO che ha origine dal C OMPITO e che dovrebbe essere

Nel documento GLOSSARIO di ERGONOMIA (pagine 77-84)

ugua-le per tutti gli individui che svolgono quel particolare compito. Tra essi vi sono: il numero ed il tipo di compiti che devono essere portati a termine, i limiti di tempo, la natura delle azioni richieste per lo svolgimento di ciascun COMPITO, la sequen-za delle azioni richieste da ciascun compito, il livello di accuratezsequen-za richiesto.

FATTORE OGGETTIVO DEL CARICO DI LAVORO: fattore che determi-na il carico di lavoro e che é indipendente dall’individuo (caratteristiche del COMPITO e del lavoro), ma imposto da qualcuno (la direzione) o da qualcos’al-tro. I fattori oggettivi del carico di lavoro sono ad es. il numero di compiti da svol-gere, la loro difficoltà, i limiti di tempo ecc.

FATTORE PERSONALE DI CARICO COGNITIVO: fattore che influenza il carico di lavoro e che può essere diverso a seconda degli individui, ad esempio differenze nelle strategie di risoluzione adottate o capacità diverse.

FEEDBACK (o RETROAZIONE): informazione di ritorno all’UTENTE sull’azione effettivamente eseguita e sul risultato prodotto.

FILTRO: schermatura trasparente da applicare ad uno SCHERMOper cercare di modificare o migliorare il CONTRASTOo diminuire i RIFLESSI.

FIREWALL: SOFTWARE ed HARDWARE progettato per controllare l’accesso in una rete di computer.

FIRMWARE: componenti HARDWARE pre-programmate per realizzare una ben specifica FUNZIONALITÀ e che costituiscono una via di mezzo talvolta conve-niente tra SOFTWAREe HARDWARE.

FISIOLOGIA: disciplina che studia le funzioni vitali degli organismi viventi in

condizioni normali. Il contributo della fisiologia alle ricerche ergonomiche è risul-tato fondamentale in particolare in ambito spaziale e nella ricerca di nuove modalità operative (anche in condizioni estreme) o nuovi tipi d’interfaccia con macchinari di innovativa concezione.

FLESSIBILITÀ: capacità del PRODOTTO di gestire una gamma di compiti e modalità operative oltre a quelle principali, per soddisfare le diverse esigenze dei diversi UTENTIo di USIdiversi dello stesso UTENTE.

FLESSIONE: movimento che determina la diminuzione dell’angolo compreso fra le parti del corpo.

FLICKER: variazione temporale, non intenzionale, percepita della luminosità di uno stimolo visivo, usualmente generata dal refresh del DISPLAY.

FLOWCHART: DIAGRAMMA DIFLUSSO. È utilizzato per indicare la struttura di un SOFTWARE O LE FASI DI UNA PROCEDURA DI LAVORO.

FLUSSO LUMINOSO: tasso con cui l’energia luminosa é emessa da una sor-gente, in un’unità di tempo (un’ora). L’unità di misura del flusso luminoso è il LUMEN(lm). Vedi anche EFFICIENZA LUMINOSA e ILLUMINAMENTO.

FOCUS GROUP: TECNICA DI INQUIRY attraverso la quale si collezionano dati utilizzando un certo numero di UTENTI (da 6 a 9) che discutono insieme proble-mi e soluzioni relative al SISTEMA o al PRODOTTO. Un esperto copre il ruolo di moderatore, preparando una lista di problemi da discutere e cercando di guidare

Fig. 62: Movimento di flessione del busto.

Fig. 63: Sequenza di movimenti di flessione della mano.

il discorso per ottenere il maggior numero possibile di informazioni.

FOLLOW UP STUDIES: TECNICA DI INQUIRY che, dopo l’uscita formale del PRODOTTOsul mercato, permette di raccogliere dati usando INTERVISTEe osser-vazioni da utilizzare per la concezione di futuri nuovi prodotti o per il restyling.

FONOMETRO: strumento utilizzato per la misurazione del RUMORE; é costitui-to da microfono, preamplificacostitui-tore, filtri, amplificacostitui-tore, rettificacostitui-tore RMS, com-pressore logaritmico ed indicatore (ANALOGICO o DIGITALE).

FORMATO: concetto base della MULTIMEDIALITÀ secondo cui ogni file, al momento del salvataggio, viene salvato in un formato particolare. I formati diffe-riscono a seconda degli ALGORITMI DI COMPRESSIONE e del linguaggio di for-mattazione del testo.

FORMAZIONE SPECIFICA: (in ergonomia degli oggetti d’uso) preparazione professionale specifica o patente necessaria per l’UTILIZZOdi un PRODOTTO (ad es. uso di elettromedicali da parte del personale sanitario).

FORNITORE: in Qualità, il responsabile di una fase della lavorazione o di un PRODOTTOo servizio che garantisce al suo cliente interno l’applicazione dei prin-cipi dell’assicurazione di qualità.

FORUM: Il termine definisce un gruppo di discussione dove le persone possono parlare di un argomento specifico. Ciascun membro della lista può inviare mes-saggi agli altri membri via e-mail. Per poter ricevere o spedire mesmes-saggi all’inter-no di gruppo di discussione è necessario iscriversi ad una MAILING LIST.

FORZA: sforzo fisico richiesto al lavoratore per l’esecuzione delle AZIONI

TECNICHE.

FOSFORO: sostanza luminescente che riveste internamente lo SCHERMO dei tubi a raggi catodici. Il fascio di elettroni del tubo catodico attiva il fosforo ecci-tando dei punti di LUCEfluorescente i quali generano l’IMMAGINE.

FOTOMETRIA: scienza che si occupa della definizione e della misura delle grandezze ottiche.

FOTOMETRO: strumento per confrontare le intensità di due sorgenti lumino-se, o gli illuminamenti di due superfici o due grandezze legate a questi.

FOVEA: piccola zona situata nella parte centrale della RETINA che contiene esclusivamente i recettori detti CONI. Quella parte dell’immagine che ricade al suo interno costituisce il centro dell’attenzione visiva e che viene messa perfet-tamente a fuoco.

FRASE DI RISCHIO O DI SICUREZZA: sigle apposte sui contenitori o sulle schede tecniche di varie sostanze. Le sigle formate da “S” e un numero danno indicazioni su come manipolare le sostanze con sicurezza: ad esempio, S22 signi-fica “Non respirare le polveri”, S25= “Evitare il contatto con gli occhi”, S51=

“Usare solo in locali ben ventilati” e così via. Le sigle formate da “R” e un nume-ro informano, invece, sui RISCHIche le sostanze possono comportare a chi le ado-pera. Per es. R11= “Altamente infiammabile”; R26= “Molto tossico per inalazio-ne”, R38= “Causa irritazione sulla pelle” ecc.

FREQUENZA: numero di oscillazioni complete compiute da un onda nell’unità di tempo. Si misura in HERTZ (Hz). Vedi anche BANDA DI FREQUENZA.

FREQUENZA CARDIACA: numero di battiti cardiaci in un’unità di tempo (in genere in un minuto).

FREQUENZA RESPIRATORIA: numero di cicli di respirazione (inspirazione ed espirazione) nell’unità di tempo.

FREQUENZA DI RIGENERAZIONE: numero di volte al secondo in cui un punto della superficie del video viene rieccitato dal fascio di elettroni. Se ciò non viene attuato abbastanza velocemente, lo schermo apparirà pulsante.

FTP: File Transfer Protocol. Protocollo di trasferimento file. È un insieme di regole per abilitare il colloquio bidirezionale tra due computer durante il trasferi-mento di un file. Il nome si riferisce sia al protocollo di trasmissione sia al pro-gramma che ne fa uso.

FUNZIONALITÀ: in informatica, insieme degli ATTRIBUTI del SOFTWAREche permettono all’UTENTEdi raggiungere gli obiettivi dell’INTERAZIONE utente-cal-colatore.

FUNZIONE: unità logica di attività o gruppi di attività necessaria per soddisfare i REQUISITIdel SISTEMA. Le funzioni devono essere descritte in termini di attività e non in termini di mezzi usati per raggiungere il risultato.

GAUSS (G): Pari a un decimillesimo di TESLA(T), tale unità di misura viene uti-lizzata per misurare i campi magnetici.

GAUSSIANA (Curva): vedi CURVA GAUSSIANA e MEDIA, MEDIANA, VARIABILITÀ ANTROPOMETRICA EPERCENTILE.

GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO (prodotti da costruzio-ne): tutte le misure prese durante la vita di esercizio delle opere per ridurre al minimo i RISCHI e la probabilità di incendio mediante una corretta MANUTENZIONEe interventi di miglioramento delle opere (documento interpre-tativo per il REQUISITO ESSENZIALE n. 2 “Sicurezza in caso di incendio “ -G.U.C.E. C62 del 28.02.1994).

GIGABYTE: unità di misura della dimensione di un file, pari approssimativa-mente ad un miliardo di BYTE.

GIUDIZIO DI IDONEITÀ: giudizio conclusivo che il MEDICO COMPETENTE

deve dare dopo aver effettuato la visita medica e gli esami al lavoratore. In esso si specifica se il lavoratore è idoneo a svolgere una determinata MANSIONE. Può essere di idoneità totale, parziale (può svolgere una parte della mansione ma deve essere escluso dal fare particolari compiti per motivi di SALUTE) o di non ido-neità, temporanea (per un periodo di tempo fissato) o definitiva. Contro il giudi-zio di inidoneità il lavoratore può presentare ricorso all’ORGANO DI VIGILANZA. GLOBALITÀ: esigenza di individuare la dimensione materiale e logica minima da prendere in esame al di sotto della quale non é possibile controllare gli effetti che l’intervento indurrà nel SISTEMAcomplessivo.

GLOBOTERMOMETRO: strumento di misura inserito nella CENTRALINAMICROCLIMATICAe costi-tuito da un bulbo posto al centro di una sfera di rame verniciata esternamente di nero opaco. La superficie metallica, riscaldata per irraggiamento, trasmette all’aria contenuta all’interno della sfera una quantità di calore proporzionale all’irraggiamento termico,

G

Fig. 64: Globotermometro.

alla temperatura e alla velocità dell’aria dell’ambiente. Vedi anche TEMPERATURA GLOBOTERMOMETRICA.

GLOSS: unità di misura della BRILLANTEZZA; va da 0 a 100, ed i suoi valori indi-cano diversi tipi di superficie: - una superficie mat va da 0 a 10 gloss; - una super-ficie satinata va da 10 a 25 gloss; - una supersuper-ficie semilucida va da 25 a 70 gloss;

- una superficie lucida va da 70 a 80 gloss; una superficie brillante va da 80 a 100 gloss.

GLOSSMETRO (OBRILLANTOMETRO): strumento che misura la BRILLANTEZZA, ovvero il potere riflettente di un raggio di luce incidente emesso dallo strumento stesso sulla superficie in esame ad angoli di 20,60 o 85 gradi di inclinazione.

GRADEVOLEZZA: rispondenza ad aspettative che nascono da un MODELLO

MENTALE dell’UTENTE. Vedi anche PIACEVOLEZZA. GS MARK: marchio conforme al German Device Safety Act (GSG). Dal momento che il marchio è una concessione del governo tedesco, può essere autorizzato solo da una struttura accreditata per la CERTIFICAZIONE della SICUREZZA, il cui nome appa-re sul marchio.

GUIDA TECNICA: documento che indica i metodi e le procedure da seguire per uniformarsi alle REGOLE TECNICHE.

Fig. 65: GS Mark

HARDWARE: il termine si riferisce a tutti gli elementi del computer che si pos-sono toccare materialmente, come l’hard-disk, i drive, il MONITOR, la TASTIERA, le stampanti, i chip, ecc. Dell’hardware fanno parte tutti gli strumenti di regi-strazione e di visualizzazione dei dati.

HCI: Human - Computer Interaction. Vedi INTERAZIONEUOMO-COMPUTER. HERTZ: unità di misura della FREQUENZA(Hz).

HETPEP: Harmonization of Ergonomics Training Programmes for the Ergonomics Profession; relazione redatta da un gruppo di lavoro composto da professionisti iscritti alle Società Ergonomiche della Francia, dell’Inghilterra, della Germania e dell’Olanda, durante gli incontri che si sono svolti dal 1985 al 1992. In essa viene specificato sia il training formativo necessario per ottenere la CERTIFICAZIONEdi ERGONOMOEuropeo (EurErg) da parte del CREE, sia le aree di conoscenza che ogni ERGONOMO deve approfondire.

HOST: computer collegato permanentemente in rete.

HTML: Hypertext Markup Language. Linguaggio per creare documenti per il WEB, ovvero il supporto necessario per implementare degli ipertesti sulla rete.

Tutti i documenti presenti ON-LINE costituiscono un’immensa struttura iperte-stuale formata da file scritti con questo codice. É un linguaggio di formattazione dei testi, tramite il quale si descrive la disposizione dei contenuti di una pagina attraverso delle etichette (Tags) che identificano la posizione e la funzione dei diversi elementi. Per creare meccanismi di comunicazione più interattiva si usa la combinazione dell’HTML con le sue estensioni o altri linguaggi di programma-zione (ad esempio, DHTML, JavaScript) che rendono le applicazioni più dinami-che.

HTTP: Hyper Text Transfer Protocol. Protocollo di trasferimento per ipertesti. È il protocollo di trasferimento utilizzato per convogliare documenti WEB dal SERVER al programma CLIENT e viceversa. E’ concepito per consentire la crea-zione di collegamenti ipertestuali tra documenti. Le operazioni svolte in sequen-za dal protocollo HTTP sono: connessione con il server che contiene il

docu-H

mento, richiesta del documento, recupero della pagina interessata attraverso la risposta del server e chiusura della connessione.

HUMAN ENGINEERING: termine utilizzato negli Stati Uniti per definire la disciplina ERGONOMIA.

HUMAN FACTOR: termine comprendente la FISIOLOGIAe la PSICOLOGIA ed include molteplici fattori che si riferiscono alle prestazioni di attività nelle quali sia previsto l’uso di strumenti o che si svolgono in ambienti creati dall’uomo. Per esempio l’acuità visiva, l’udito, il tatto, la temperatura e l’umidità sono fattori che influenzano in maniera evidente la performance, ma anche il grado di prepara-zione di una persona o la dieta seguita possono essere considerati alla stessa stre-gua.

Nel documento GLOSSARIO di ERGONOMIA (pagine 77-84)