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METODO DELLE CONGRUENZE ORGANIZZATIVE (M ETHOD OF

Nel documento GLOSSARIO di ERGONOMIA (pagine 107-112)

ORGANIZATIONAL CONGRUENCIES): METODO per l’analisi e l’interpretazione dei rapporti tra LAVORO ORGANIZZATO e SALUTE (Maggi). La peculiarità di questo metodo è insita nella capacità di inserire nell’analisi gli aspetti di COSTRITTIVITÀ

ORGANIZZATIVA, dai quali è possibile evincere, in modo esauriente, le condizioni di RISCHIOper la salute delle persone coinvolte nella situazione di lavoro. In breve si distinguono analiticamente, nell’ambito della situazione di lavoro, oltre agli obiettivi: a) le attività (i compiti); b) la strutturazione degli svolgimenti delle atti-vità che riguardano persone luoghi e tempi; c) le conoscenze tecniche, richieste per lo svolgimento delle attività. L’analisi delle congruenze organizzative riguarda i reciproci rapporti fra questi piani distinti, rapporti che sono valutati per salva-guardare la salute del lavoratore. Il metodo comprende procedure di rilevazione di dati d’osservazione, di documenti e di verbalizzazione, di sistematizzazione della descrizione della situazione di lavoro e di valutazione delle alternative di scelta.

METODO OPERATIVO STANDARD (MOS): METODOscritto che descrive il modo in cui vanno eseguite alcune PROVEo alcuni lavori correnti di laborato-rio, che generalmente non sono specificati in dettaglio dei programmi degli studi o nelle linee guida dei saggi (27/01/92 D.Lgs. n. 120 -allegato 1).

METODO DI PROVA UNI CEI EN 45020: procedura tecnica specificata per eseguire una PROVA. I METODI DI PROVAcostituiscono una componente neces-saria delle NORMETECNICHE.

METODO DI VALUTAZIONE: procedura per la raccolta di dati rilevanti sul modo di operare di un SISTEMA.

METODOLOGIA: studio o complesso dei principi di METODOsu cui è fondata o dai quali risulta legittimata una scienza o una disciplina.

METRICA SINTETICA: metrica composta da una combinazione matematica di due o più misure. Le metriche sintetiche sono mezzi attraverso i quali si pos-sono operazionalizzare i concetti relativi ai livelli di USABILITÀ.

MICROCLIMA: insieme dei parametri ambientali (temperatura, umidità, VELOCITÀ DELL’ARIA, etc.) che determina l’insieme degli scambi termici tra

l’uo-mo e un ambiente confinato.

MICRON (µm): 1 mm corrisponde ad un milionesimo di metro. Tale unità di misura viene utilizzata anche per indicare le LUNGHEZZE D’ONDA delle radiazio-ni luminose.

MICRO-VOLT (µV): unità di misura dell’AMPIEZZA d’ONDA.

MIME: Multipurpose Internet Mail Extensions. Standard ufficiale di INTERNET

utilizzato per lo scambio di messaggi tra differenti sistemi di posta elettronica, specificando come i messaggi devono essere formattati. Il MIME è un formato molto flessibile, poiché permette di includere praticamente ogni tipo di file o documento in un messaggio di e-mail. Infatti, i messaggi MIME possono conte-nere testi, immagini, audio, video, ed altri tipi di dati.

MISTAKE KNOWLEDGE-BASED: ERROREche nasce dal fatto che, colui che è impegnato nella soluzione di un problema, si trova in una situazione insolita per la quale non possiede nessuna soluzione programmata in anticipo. Tale errore è causato dai limiti propri del sistema cognitivo umano oppure dalla mancanza o inaccuratezza di informazione, fondamentali per risolvere il problema.

MISTAKE RULE-BASED: ERRORE causato dall’applicazione sbagliata di regole o procedure altamente familiari o ben apprese per risolvere un problema.

Queste regole, sebbene adeguate in alcune circostanze, possono essere applica-te in condizioni ambientali che, pur condividendo alcune caratapplica-teristiche con le situazioni appropriate, possiedono anche degli elementi che richiedono azioni diverse.

MISURA ANALITICA: indicatore che riflette aspetti vari dell’USABILITÀ, che non derivano da TEST DI USABILITÀ, ma dall’analisi delle descrizioni formali del SISTEMA (ad es. dall’ANALISI DELLE RICHIESTE in termini di processo dell’infor-mazione, indipendentemente dalle differenze individuali).

PARAMETRO MISURATO SUL POSTO DI LAVORO UNITÀ OTTIMO ZONA ACCETTABILE

Temperatura dell'aria c° 20-23 20-30

Umidità relativa % 50 40-70

Velocità dell'aria tra 0 e 2 m. m/s 0,05-0,25 0,005-0,4

Rumore dB(A) <55 35-70

Tab. 3: Tabella dei parametri di riferimento per i valori medi di temperatura dell’aria, umidità relativa, velocità dell’aria e rumore relativi all’ambiente del posto di lavoro.

MISURA ANTROPOMETRICA: unità convenzionale che serve a determina-re il peso, l’altezza, la larghezza, la circonfedetermina-renza e i diametri del corpo umano e delle sue parti. Alcuni esempi di misure antropometriche sono relative all’altezza (es. altezza del punto giugulare), relative ai diametri (es. diametro antero-poste-riore del torace) relative alle circonferenze (es. perimetro del collo, del polpaccio, etc.). Le operazioni di misurazione delle altezze si effettuano mediante l’ANTROPOMETRO, quelle delle circonferenze mediante il NASTRO METRICO, infine, la lunghezza del busto mediante lo SGABELLO ANTROPOMETRICO. Vedi anche DIMENSIONEFUNZIONALEe DIMENSIONESTRUTTURALE.

MISURA DEGLI ATTEGGIAMENTI: strumento di analisi quantificato e standardizzato (ad es. QUESTIONARIO contenente scale di atteggiamenti) neces-sario a VALUTARE l’opinione degli individui riguardo qualcosa, ad esempio, la valutazione degli individui della piacevolezza d’uso di un particolare PRODOTTO. MISURA DESCRITTIVA: misura che permette di mettere a confronto prodot-ti diversi, di monitorare la qualità, di VALUTARE le innovazioni, di aumentare la MOTIVAZIONE, di fornire gli STANDARD SQA, di aumentare la comprensione della qualità.

MISURA FISIOLOGICA: misurazione dei processi e degli stati corporei (ad es.

livello di produzione degli ormoni, misurazione delle funzioni cardiovascolari, indicatori dell’attività cerebrale, della contrazione muscolare ecc.).

MISURA MULTIDIMENSIONALE: misura costituita dalla combinazione di più attributi concettualmente diversi. Il modo in cui tali attributi vengono com-binati (ad es., pesando ciascuna delle diverse dimensioni e poi sommandole) è specificato per ciascuna misura.

MISURA PREDITTIVA: misura che permette di predire l’USABILITÀsulla base della presenza delle caratteristiche richieste per la FUNZIONALITÀ e per l’INTERFACCIAdi un PRODOTTO. Attraverso tale misura é possibile creare anche il modello dell’UTENTE.

MISURA DELLA PRESTAZIONE: TECNICA DI TESTING che viene utilizzata per ottenere misure quantitative riguardanti la prestazione degli UTENTI in INTERAZIONEcon un SISTEMA(o con un PRODOTTO). La misura della prestazio-ne vieprestazio-ne ottenuta grazie all’uso di indicatori che riflettono il grado di EFFICACIA

dell’UTENTE o le caratteristiche del processo di esecuzione del COMPITO (ad es.

velocità di esecuzione, numero e tipo di ERRORI commessi). Questa tecnica di

misurazione dovrebbe essere applicata all’interno di un LABORATORIO DI USABILITÀ, in modo da minimizzare eventuali effetti di interferenza.

MISURA DI PREVENZIONE: rispondenza di MACCHINE, ATTREZZATURE, LUOGHI DI LAVORO, ecc., ai REQUISITI di legge, alle NORME TECNICHE (UNI, CEI, ecc.)

MISURA DI PROTEZIONE: intervento tecnico, organizzativo, formativo e insieme di dotazioni finalizzati alla riduzione (eliminazione) del danno.

MISURA PSICOFISIOLOGICA: indicatore degli stati o dei processi psicologi-ci, ottenuti attraverso la misurazione di variabili fisiologiche. Alla fine, le MISURE FISIOLOGICHEsono interpretate in chiave psicologica e messe in relazione con le misure psicologiche.

MISURA STANDARDIZZATA DELLA PRESTAZIONE: misura standardiz-zata che fornisce informazioni sulla facilità con cui gli UTENTIpossono utilizzare un PRODOTTO nello svolgimento del proprio lavoro, senza tenere in considera-zione i fattori attitudinali e fisiologici che influenzano la prestaconsidera-zione.

MISURA UNIDIMENSIONALE: misura che riflette il concetto da misurare singolarmente; la misura, in questo caso, possiede un solo attributo.

MISURAZIONE DI SOFTWARE: misura relativa ai prodotti SOFTWARE ed al processo di produzione e di supporto di software.

MISURAZIONE SOGGETTIVA: indicatore quantificato e standardizzato dei processi e degli stati psicologici, così come vengono percepiti dall’individuo.

MOCK-UP: PROTOTIPO a bassa fedeltà, cioè riproduzione, anche solo cartacea, di quello che sarà il PRODOTTO finito.

MODA: valore o valori che ricorrono più di frequente in una distribuzione di dati.

MODELLO MENTALE: modello che la persona ha di sé, degli altri, dell’AMBIENTE e delle cose con le quali interagisce. Esso permette di prevedere gli effetti delle azioni simulando mentalmente le singole operazioni dell’azione.

MODELLO MENTALE DELL’UTENTE: MODELLO MENTALE che un UTENTE

possiede del funzionamento di un SISTEMA o di un PRODOTTO.

MODEM: Modulator-Demodulator. Apparato usato per convertire dati digitali inviati dal computer in segnali analogici (trasmessi ad esempio sulle linee telefo-niche) e viceversa.

MODULO UNO: Larghezza media occupata da una persona, valutata come pari a 0,60 m (decreto Ministeriale del 30/11/1983).

MODULO DI USCITA: unità di misura della larghezza delle uscite da un ambiente; vedi anche MODULOUNO.

MONITOR: apparecchio che visualizza, tramite TUBO CATODICO, CRISTALLI

LIQUIDI o DISPLAY ALPLASMA, le informazioni provenienti da un elaboratore.

MONITORAGGIO AMBIENTALE: misura della concentrazione nell’aria dell’AMBIENTEdi lavoro dei principali inquinanti (polveri, fumi, vapori, RUMORE, vibrazioni, CALOREecc). Le misurazioni servono per avere una valutazione quan-titativa dell’ESPOSIZIONE dei lavoratori. Queste sono ottenute tramite l’uso di ATTREZZATURE, quali pompe per il prelievo di aria (che dopo sarà analizzata in laboratorio), fonometri per la misura del rumore, rilevatori di gas ecc.

MONITORAGGIO BIOLOGICO: misura della quantità di sostanza effettiva-mente assorbita dall’organismo attraverso la determinazione di INDICATORI

BIOLOGICIin campioni di urina, sangue e capelli. Serve per conoscere la quantità di inquinanti che i lavoratori possono aver assorbito durante il lavoro. Per esem-pio: si esamina la quantità di piombo nel sangue per capire quanto un lavoratore ne sia esposto e si misurano alcune sostanze nelle urine a fine lavoro per appura-re l’ESPOSIZIONE a solventi ecc.

MOS: vedi METODOOPERATIVOSTANDARD. MOTIVAZIONE: spinta all’azione tramite cui l’in-dividuo è stimolato ad attivare energie operative per soddisfare i propri bisogni. É una sorta di forza inter-na che stimola, regola e sostiene le principali azioni compiute da una persona.

MOUSE: dispositivo che, in collaborazione e/o in alternativa alla TASTIERA, permette di inviare comandi al computer. Ha una relazione diretta con

un puntatore presente sullo schermo che si sposta in Fig. 82: Mouse dotato di track-ball.

conseguenza dello spostamento del mouse sul piano di appoggio.

MOVIMENTO ELEMENTARE: corrisponde alla parte più piccola e non ulteriormente scomponibile di un’operazione manuale.

MPR II: Normativa emessa dallo SWEDAC

Nel documento GLOSSARIO di ERGONOMIA (pagine 107-112)