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CAPITOLO 3 Commento traduttologico

5. Fattori di specificità e microstrategie traduttive

5.3. Fattori testuali

Poiché si ipotizza che i metatesti siano pubblicati in un’ipotetica edizione italiana della rivista Qiushi 求是, si è scelto di modificare anche la veste grafica degli articoli; a tal fine, si sono consultati gli articoli delle già citate edizioni inglesi della rivista che fungono da testi paralleli. Si sono eliminati i riferimenti che appartenevano alla collocazione originale dei testi, quali i nomi delle riviste accademiche, il numero dei volumi, l’anno e il mese di pubblicazione etc. e gli elementi tipici degli articoli accademici come le parole chiave, la classificazione tematica, la classificazione DOI etc.; inoltre, sono state inserite in una nota a piè di pagina quelle informazioni relative agli autori che nei prototesti erano scritte sotto i loro nomi vicino al titolo dell’articolo. In seguito, ai titoli e ai sottotitoli dei paragrafi è stato applicato il formato grassetto; infine, si è preferito intervenire sugli elenchi numerati che scandiscono il flusso informativo dei prototesti, in quanto nei testi paralleli si è riscontrato un uso piuttosto limitato di tali elenchi. In particolare, per

28James H-Y. Tai, Syntactic and Stylistic Changes in Modern Standard Chinese in the People’s Republic of China since 1949 citato in Link, op. cit. p.

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quanto riguarda il primo prototesto, si sono eliminati tutti gli elenchi numerati del primo capitolo (intitolato “Processo di comprensione della politica ecologica con caratteristiche cinesi”), mentre si sono mantenuti gli elenchi del secondo e del terzo capitolo. Per quanto riguarda il secondo prototesto, si è scelto di mantenere gli elenchi numerati del secondo capitolo (intitolato “Innovazione teoretica del pensiero di Xi Jinping sulla costruzione della civiltà ecologica”), ma, poiché il primo e il terzo capitolo presentano degli elenchi numerati all’interno di un elenco numerato più ampio, si è preferito sostituire i numeri dei primi con delle lettere latine al fine di garantire una maggiore razionalità della distribuzione grafica del testo e delle informazioni.

5.3.1 Intertestualità

Come è già stato evidenziato, i prototesti sono ricchi di citazioni tratte dai discorsi politici dei leader cinesi; si tratta in gran parte di citazioni abbastanza brevi, le quali però ricoprono un ruolo fondamentale all’interno dei prototesti. Infatti nel primo prototesto le parole dei leader concorrono a testimoniare il loro impegno nella protezione dell’ambiente cinese, mentre nel secondo prototesto rappresentano il punto di partenza da cui l’autore parte per analizzare e illustrare il concetto di civiltà ecologica di Xi Jinping. Poiché sono tratte da discorsi politici, le citazioni sono scritte secondo le caratteristiche del linguaggio politico cinese: contengono termini astratti, citazioni letterarie e metafore che, se da un lato contribuiscono a renderle autorevoli, dall’altro le rendono prive di un significato concreto e caratterizzate da un forte potere retorico. Nei prototesti le citazioni dei discorsi politici forniscono uno spaccato del punto di vista della leadership cinese sull’attività nazionale di protezione dell’ambiente e dei termini e dello stile con cui essa ne parla.

La macrostrategia traduttiva adottata è quella estraniante e il suo scopo è produrre una traduzione che riproduca gli elementi dei prototesti senza filtrarli e senza addomesticarli alla lingua e alla cultura ricevente. Poiché le citazioni ricoprono un ruolo importante per la struttura e per il significato dei prototesti e per il loro interesse culturale, si è cercato di tradurle rispettandone le caratteristiche peculiari; inoltre questa scelta sembra coerente con la funzione espressiva dei metatesti in quanto le citazioni sono considerate la diretta manifestazione dell’ideologia del Pcc.

La citazione lü shui qingshan jiushi jinshan yin shan 绿水青山就是金山银山(letteralmente: acque verdi-azzurre e montagne verdi sono montagne dorate e montagne argentate) è ricorrente nel secondo prototesto e assomiglia quasi ad uno slogan che Xi Jinping utilizza per convincere il popolo dell’importanza di proteggere l’ambiente. La citazione consiste in una metafora che paragona il valore di un ecosistema in buona salute a quello di grandi quantità di metallo prezioso. Si è scelto di tradurre la citazione sempre attraverso una metafora perché se la si fosse trasformata in una similitudine o in un paragone, avrebbe perso la sua carica comunicativa e avrebbe influito negativamente sulla funzione comunicativa del metatesto. Tuttavia, si è scelto di tradurre solo parzialmente la stringa “montagne dorate

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e montagne argentate” e renderla “miniere d’oro”, perché si è ritenuto che tale resa fosse maggiormente efficace dal punto di vista del significato in quanto si tratta di una stringa molto diffusa in italiano. In questo caso quindi, la microstrategia traduttiva adottata tende in parte all’addomesticamento, ovvero all’avvicinare il prototesto al lettore; tale compromesso è però funzionale all’immediatezza e all’efficacia dell’immagine. Per lo stesso motivo si è preferito tradurre “acque verdi-azzurre” con “acque limpide”: mantenendo il medesimo significato, la brevità di quest’ultima espressione risponde alla necessità dell’immediatezza dell’immagine e alla necessità di costruire un’espressione che somigli ad uno slogan, esattamente come l’originale cinese.

绿水青山就是金山银山。

Acque limpide e colline verdi sono miniere d’oro. (p. 48)

Nel cercare di trasporre nel metatesto il significato della metafora in modo che il lettore modello la comprendesse, si è dovuto rinunciare alla simmetria della metafora, che costituisce un residuo traduttivo. Tale rapporto simmetrico è dato dall’utilizzo in cinese di una coppia di quattro caratteri che costituiscono ciascuna una delle due parti della metafora, rispettivamente lüshui qingshan 绿水青山 e jinshan yinshan 金 山银山, inoltre si può notare anche la corrispondenza grammaticale e concettuale tra le coppie: ai verbi attribuitivi che indicano i colori lü 绿 e qing 青 corrispondono i verbi attributivi che indicano i colori jin e yin 银, mentre ai sostantivi shui 水 e shan 山 che indicano elementi della natura corrisponde shan 山, un altro sostantivo che indica sempre un elemento della natura.

L’espressione gaotian gungun fenchenji 高天滚滚粉尘急 (letteralmente: l’emergenza delle polveri che fluttuano nella parte alta del cielo) è un’altra citazione coniata dal presidente Xi Jinping mentre osservava lo smog del cielo di Pechino, per descrivere l’emergenza dell’inquinamento atmosferico in Cina. La costruzione dell’espressione sembra ammiccare allo stile qiyan 七言 della poesia classica cinese; infatti si può analizzare l’espressione secondo la sequenza 1-2, 1-2, 1-2-3 29; in traduzione si è cercato sia di

mantenere il richiamo al mondo della poesia, inserendo la figura retorica della metafora, sia di ottenere una resa breve e coincisa:

高天滚滚粉尘急。

L’emergenza “cielo di polvere”. (p. 52)

Nel secondo prototesto l’autore cita un verso della poesia classica cinese intitolata niao 鸟 “Uccello” inserito all’interno di un discorso di Xi Jinping. La poesia è opera del famoso letterato di epoca Tang Bai Juyi 白居易 ed è un qiyanjuegou 七言绝句, un componimento formato da quattro parti, ciascuna

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composta da sette caratteri. Il componimento, e in particolare i versi citati nel prototesto, sono un invito a riconoscere l’importanza di tutte le forme di vita, anche le più piccole, e a rispettare gli animali.30 Come

è già stato evidenziato, le citazioni letterarie sono largamente utilizzate nei discorsi politici cinesi e rappresentano una peculiarità della lingua e della cultura cinese che, per restare fedeli alla macrostrategia traduttiva, si è voluto riprodurre nei metatesti. In cinese è la struttura metrica a suggerire al lettore che si tratta di una poesia, mentre in italiano, riconosciuta l’estrema difficoltà di costruire un verso in metrica, si è preferito adottare altri stratagemmi per suggerire al lettore modello italiano che sta leggendo un verso poetico. Si è scelto di adottare dei termini poetici come per esempio “ugello” per tradurre niao 鸟 oppure le forme tronche dei verbi come “uccider” e “aspettan”. Inoltre, per tradurre quan jun 劝君 “esortare l’uomo nobile d’animo” si è scelto di impiegare l’apostrofe, una figura retorica in cui chi parla si rivolge direttamente ad una persona o ad una cosa personificata per persuaderlo o per manifestare sentimenti di dolore o indignazione, potendo quindi mantenere il significato del verbo quan 劝 senza enunciarlo. L’altro espediente poetico utilizzato è l’anastrofe, figura retorica della parola che consiste nell’inversione dell’ordine naturale delle parole per metterne in risalto alcune, in questo caso “non uccider” e “l’aspettan”.

劝君莫打三春鸟,儿在巢中望母归。

O uomo nobile, l'ugello primaverile non uccider che al suo nido l’aspettan. (p. 55)