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3.3 Il payoff che determina la densit` a relazionale

3.3.1 La fiducia

Prima di passare a definire i “sotto-sistemi” appena introdotti `e necessario compren- dere che l’analisi del payoff degli agenti inseriti nel sistema produttivo locale non `e completa.

Come `e stato ampiamente ricordato nella parte dedicata alla conoscenza, due sono le determinanti che facilitano lo scambio conoscitivo nei sistemi: la distanza cognitiva e la fiducia. Seguendo il lavoro di Frank Beckenbach et al. (2009), nel quale gli autori analizzano il payoff che definisce il comportamento di agenti innovativi, si evidenzia nuovamente come i costi siano rappresentati da “the knowledge specificity (s), the number of knowledge components (q), and trust (tr) in terms of the frequency of past successful knowledge transfers” (Beckenbach F. et al. 2009, p. 73), mentre i benefici sono una funzione unicamente di s e q. Si presenta quindi la necessit`a di

legare i costi del payoff di ogni agente oltre che al bagaglio conoscitivo degli stessi (s e q), come presentato sopra, anche alla fiducia che intercorre tra i nodi in esame. Come i costi e i benefici siano strettamente dipendenti alla tipologia di conoscenza che caratterizza gli agenti che compongono il sistema `e stato ampiamente illustra- to nel precedente sotto-capitolo. Viceversa, come i costi, che definiscono il payoff dell’agente, siano legati alla fiducia che intercorre tra gli agenti del sistema non `e ancora stato illustrato da un punto di vista formale. Ricordando la nomenclatura sopra utilizzata C rappresenta i costi in funzione di CD, mentre CT star`a a rap- presentare i costi che andranno a definire il payoff, sia in funzione di CD che di tr:

CT = f (CD, tr). In accordo con gli autori sopra, ma anche con le considerazioni

che vedremo successivamente, CT `e decrescente in tr: la fiducia `e capace di abbas- sare i costi di transazione, o viceversa alzarli se i livelli di fiducia sono molto bassi (sfiducia).

Nell’unit`a d’analisi da noi presa in considerazione l’attenzione al ruolo della fiducia, nell’abbassare i costi di transazione, `e stata crescente nel corso degli anni. Il come e il perch´e la fiducia riesca ad abbassare i costi di transizione `e stato campo di analisi degli studiosi di distretti industriali a partire dalla riscoperta del concetto stesso fino ad oggi. In un distretto industriale si ha il buon funzionamento dei processi, capaci di permettere la riproducibilit`a del sistema e l’adattamento del sistema stesso al mercato globale, se sussiste “la condivisione, da parte dei partecipanti al gioco distrettuale, di un sistema di conoscenze, credenze, atteggiamenti e norme implicite di cooperazione reciproca o ’codice del distretto’ (Becattini, 1989; Dei Ottati, 1991; Brusco, 1999, pp. 17-40).” (Dei Ottati 2009b, p. 124). Pertanto, la circolazione di conoscenze, capaci di generare innovazione costante, `e sostenuta anche dall’adesione a norme implicite accompagnate da sanzioni economiche e sociali per i trasgres- sori, che in quanto istituzionalizzate portano a creare la reputazione degli agenti, alzando cos`ı il livello di fiducia tra gli attori in gioco e facilitando lo scambio di

conoscenza tacita15. Il sistema si muove lungo un processo di evoluzione ’normale’ e quindi i cambiamenti economici sono accompagnati dal persistere di queste norme istituzionalizzate, che definiscono l’identit`a distrettuale, solo se sono soddisfatte le aspettative degli agenti in gioco (Becattini 1979). Appare evidente quindi come nel sistema distrettuale la propensione alla fiducia nelle transazioni fra agenti non `e fissa, ma muta con il mutare del sistema stesso. Inoltre, affinch´e il sistema si ripro- duca correttamente, tale mutamento deve essere semi-automatico in quanto “is a key factor for the district’s vitality and competitiveness, since it underpins the smooth functioning of the intra-district division of labour, as well as securing the circulation and sharing of knowledge crucial for diffused creativity and entrepreneurship.” (Dei Ottati 2009a, p. 206). L’autrice evidenzia pi`u volte come il perdurare della crisi nel sistema distrettuale, dovuto soprattutto alle difficolt`a di adattamento al mutato contesto della globalizzazione, abbia eroso la fiducia al suo interno e ridotto pertan- to l’efficacia delle sue istituzioni, formali e informali, il cui buon funzionamento `e indispensabile per l’ integrazione e il rinnovamento del sistema stesso.

Coerentemente con quanto sopra descritto, assumeremo pertanto che a valori di

tr ∼= 0 corrispondano costi di transazione infiniti, tali che il legame tra gli agenti sia irrealizzabile in corrispondenza di qualsiasi beneficio ne possa derivare, mentre a livelli di tr molto alti corrisponderanno livelli di costo limitati unicamente ai costi cognitivi16. Inoltre assumeremo che ogni agente del sistema sia caratterizzato, es- sendo tr la reputazione dell’agente stesso, da livelli di tr omogenei per tutti gli altri attori del sistema. Potremmo identificare CT = f (CD, tr) con:

CT = C

tr (3.8)

15 Si veda per approfondimento i lavori di Gabi Dei Ottati, con particolare riferimento a “Il mercato comunitario” (Dei Ottati, 1991).

16 Come espresso nel precedente capitolo m inversamente proporzionale tanto alla fiducia quanto alla “absorptive capacity”, con alti livelli di fiducia e CD ∼= 0 avremo che CT ∼= 0

Grazie a tale esemplificazione `e possibile visualizzare l’andamento del payoff in re- lazione alle variabili CD e tr. In tal modo `e possibile comprendere come e perch´e il sistema presenti una condizione di lock-in istituzionale, nel quale gli attori sono im- possibilitati a realizzare nuovi legami con la nuova molteplicit`a presente nel sistema, oppure presenti una condizione di lock-in cognitivo. In questo caso i due tipi di lock- in sono consideranti contemporaneamente in quanto: “Semi-automatic cooperation also has the effect of reducing the risk of the fraudulent abuse of private informa- tion or innovative solutions, thus facilitating their dissemination and encouraging everyone to adopt and apply creatively any new idea, novelty or intuition.” (Dei Ottati 2009a, p. 207); pertanto anche l’apparato di cooperazione semi-automatica incentiva i processi di “creativit`a innovativa diffusa” necessari alla generazione di nuova molteplicit`a. Riformulando il payoff della 3.6 avremo quindi:

P (i) =j∈L(i) (bCDi,j− mea2CDi,j a1∗ trj ) + ∑ j,v∈L(i) hbCDj,v (3.9)

Come si evidenzia dall’equazione sopra, i benefici continuano ad essere legati uni- camente alla distanza cognitiva. Gli autori sopra hanno deciso di non definire il beneficio derivante dalla connessione mettendolo in relazione alla fiducia a causa della forte irregolarit`a che tale variabile pu`o avere nell’influenzare l’andamento dei benefici. A nostro avviso tale decisione appare coerente con gli obbiettivi di ricerca in questione e per tale motivo abbiamo deciso di rimanere in linea con il lavoro cita- to. Il beneficio `e il premio che il mercato riconosce ad agenti che hanno introdotto un prodotto o servizio nuovo e tale premio sar`a tanto pi`u alto quanto sar`a il grado di novit`a riconosciuto. Per tale motivo ci `e sufficiente legare il beneficio alla distanza cognitiva degli agenti in campo, distanza capace di definire in che misura l’innova- zione sar`a nuova. Mentre la seconda parte del payoff, inerente ai costi, necessita per completezza di trattazione dell’inserimento della variabile fiducia per i motivi

ampiamente esposti in pi`u parti del lavoro.

Appare evidente, sopratutto grazie alla rappresentazione grafica sotto, quali possono essere le cause che determinano la negativit`a del payoff e quindi la possibilit`a che siano presenti risorse conoscitive endogene non attivate. Osservando il comporta- mento congiunto delle due variabili nel determinare il payoff degli agenti `e possibile comprendere che senza un livello minimo di fiducia i costi di transazione avranno livelli talmente alti da rendere le relazioni irrealizzabili. Nel grafico della Figura 3.2 appare con evidenza come gli alti livelli di distanza cognitiva non rappresentino pi`u un limite alla realizzazione delle relazioni. Al contrario i livelli pi`u alti di beneficio si manifestano con alti livelli di distanza cognitiva in concomitanza ad alti gradi di fiducia, i quali permettono la realizzazione di quei legami capaci di generare in- novazioni con un alto grado di novit`a. In un sistema produttivo locale nel quale

0 5 10 CD 0 5 10 tr -20 0 20 Pn

Figura 3.2: Payoff relazionato al bagaglio conoscitivo e alla fiducia tra gli agenti

il senso di appartenenza alla comunit`a `e alto, si assiste all’abbassamento dei costi di transazione grazie agli alti livelli di fiducia. In questo caso CD assume peso nel payoff sopratutto in relazione alla “novelty”. L’area del grafico dove il payoff assume valori positivi aumenta, come conseguenza dell’effetto che la fiducia ha sui costi di monitoraggio, sopra rammentati, e trasforma gli alti livelli di distanza cognitiva un

vantaggio, piuttosto che un impedimento alla realizzazione della connessione.