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2.1 Il Mercato dell’energia e la sua evoluzione

2.1.2 La Filiera della Elettricità

Le attività fondamentali della Filiera ed i rispettivi livelli di liberalizzazione possono essere sintetizzabili come segue:

 Generazione Elettrica/Importazione

ed Esportazione Liberalizzata

 Trasmissione elettrica Non liberalizzata

 Distribuzione elettrica Non liberalizzata

 Acquisto/Vendita Liberalizzata

Le singole attività che compongono la Filiera sono svolte da diversi operatori per le varie categorie settoriali:

a) Generazione elettrica: Società di produzione

Ricoprono tutto il campo della produzione elettrica e vanno principalmente dai piccoli produttori idroelettrici ad operatori industriali che auto-producono per proprie necessità di produzione e cedono il surplus alla rete sino alle grandi multinazionali e multi utility oltre agli operatori che producono energia da Fonti Rinnovabili; b) Trasmissione elettrica: Società di Trasmissione e di Distribuzione

 Società di Trasmissione

Ricopre le attività di trasmissione dell’energia (il trasporto sui grandi elettrodotti in alta tensione) oggi svolte dalla società TERNA (scorporata da Enel) trattandosi appunto di una attività non liberalizzata. Sostanzialmente TERNA è responsabile della gestione della Rete di trasmissione Nazionale;

 Società di Dispacciamento

Atteso che l’energia elettrica non si può immagazzinare, l’attività di dispacciamento assicura che in ogni momento sia prodotta e

trasportata esattamente la quantità di energia necessaria a soddisfare la domanda dei consumatori (domestici ed industriali), mediante l’esercizio coordinato delle componenti dei sistema elettrico (impianti, linee di trasporto, sistemi ausiliari); il dispacciamento è svolto da Terna ed i relativi costi sono coperti nell’ambito della quota energia della bolletta elettrica;

 Società di Distribuzione

Sono proprietarie delle reti elettriche di media e bassa tensione che, connesse con quelle di trasmissione, portano l’energia agli utenti finali. Sono responsabili di molti parametri di qualità del servizio elettrico;

c) Società di vendita

Sono le imprese private che si occupano del rapporto con il cliente finale che provvedono ad acquistare l’energia dalla Borsa Elettrica o dai Produttori o Grossisti occupandosi degli oneri di Trasmissione e di Distribuzione;

d) Borsa Elettrica-Gestore del Mercato Elettrico

E’ la società che si occupa della gestione degli scambi di energia elettrica mettendo in relazione produttori-venditori-utenti finali;

e) Mercato Libero e Mercato Regolato

Il Mercato Libero è un mercato nel quale a partire dal 1° luglio 2007 tutti i clienti finali (sia residenziali che partite IVA di qualunque tipo e dimensione) possono scegliere liberamente da quale venditore, e a quali condizioni comprare l'elettricità.

L'impresa di distribuzione, che gestisce la rete elettrica locale, rimane invece la stessa anche se il cliente sceglie di cambiare il proprio fornitore.

Le condizioni economiche sono concordate tra le parti mediante il contratto di fornitura.

L’AEEG mantiene la vigilanza su questo mercato ed impone ai venditori determinati standard di trasparenza e di qualità del servizio. Il quadro normativo di riferimento è costituito:

 dalla direttiva 2003/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2003 e s.m.i.;

 dal decreto legge 18 giugno 2007 n. 73 recante misure urgenti per l'attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell'energia e s.m.i.;

 dalla delibera 156/07 dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG) per l'approvazione del testo integrato (denominato TIV) delle disposizioni per l'erogazione dei servizi di vendita dell'energia elettrica di maggior tutela e di salvaguardia ai clienti finali ai

In base alle suddette disposizioni i clienti che non hanno scelto un fornitore del mercato libero sono automaticamente ricompresi nel Mercato Regolato attraverso:

 "Regime di maggior tutela"  "Regime di salvaguardia".

Un cliente che abbia optato per il Libero Mercato ha sempre la possibilità di ritornare in Regime di Maggior tutela o Salvaguardia senza alcun onere.

 Rientrano nel "Regime di maggior tutela": I. i clienti finali domestici;

II. le piccole/medie imprese, purché tutti i punti di prelievo nella titolarità della singola impresa siano connessi in bassa tensione e con fatturato annuo fino a 10.000.000,00 € e fino a 50 dipendenti;

III. i clienti finali titolari di applicazioni relative a servizi generali utilizzati dai clienti di cui alle precedenti lettere a) e b), limitatamente ai punti di prelievo dei medesimi servizi generali (per esempio illuminazione scale condominiali e ascensori). L'erogazione del servizio è garantita dall'impresa di distribuzione, anche attraverso apposite società di vendita, e i prezzi di riferimento per la fornitura di energia elettrica sono definiti dall'AEEG, che opera un bilanciamento tra gli obiettivi di liberalizzazione del mercato e l’esigenza di tutela del consumatore.

 Rientrano nel "Regime di salvaguardia":

I. Tutti i clienti finali domestici non compresi nel servizio di maggior tutela;

II. Le imprese con un fatturato annuo superiore a 10.000.000,00 € e più di 50 dipendenti;

III. Clienti con almeno una utenza sul territorio nazionale in media tensione.

L’erogazione della fornitura per i clienti in salvaguardia è assicurata dalle imprese di distribuzione o dalle società di vendita collegate a tali imprese a condizioni e prezzi previamente resi pubblici e non discriminatori e sono assoggettati al controllo dell’AEEG.

In questo “Regime” si trova la maggior parte delle Amministrazioni Comunali.

f) Il Prezzo dell’energia elettrica

Il costo complessivo dell’energia elettrica acquistata, come risulta dalla bolletta, è la somma di quattro fattori principali: 1. quota energia: corrisponde al costo di approvvigionamento, ossia alle spese sostenute dal venditore per la produzione o l’acquisto dell’energia elettrica, la vendita al cliente e il

dispacciamento; è l’unica componente per la quale l’utente, nel caso in cui decida di individuare il fornitore sul mercato libero, può scegliere i prezzi di mercato, mettendo a confronto le offerte praticate dai vari fornitori. Questa componente incide per circa il 55%2 sull’importo finale della bolletta;

2. costo di rete e di misura: corrisponde alle spese sostenute per il servizio di rete, ossia per la gestione delle infrastrutture che assicurano la distribuzione dell’energia fino all’utente finale; il servizio di distribuzione è operato dalle società di distribuzione locale, sulla base di concessioni per singoli ambiti territoriali (Acea a Roma, A2A Reti a Milano e Brescia, Hera a Modena e Imola, ecc.). Nel servizio è compresa anche la gestione degli strumenti di misura dei consumi (contatori). Il costo di rete e di misura è stabilito dall’AEEG per tutto il territorio nazionale e corrisponde a circa il 14% del totale della bolletta;

3. oneri generali di sistema: comprendono voci di natura assai diversa e sono rappresentate nella bolletta da tre principali componenti (A, UC e MCT). Tali componenti sono destinate a finanziare la messa in sicurezza degli impianti nucleari, le misure di promozione delle fonti rinnovabili (incentivi vari), programmi di ricerca e sviluppo, agevolazioni tariffarie per gli utenti disagiati, meccanismi di perequazione di costi di servizio, promozione degli usi efficienti di energia. Gli oneri sono stabiliti dall’AEEG ed incidono per circa il 17% sul totale;

4. tasse e imposte: rappresentate dall’imposta nazionale di consumo (accisa, calcolata sul quantitativo di energia consumata) e dall’I.V.A. (applicata al costo totale della bolletta), che incidono attualmente in misura pari a circa il 13% del totale della bolletta.

Delle quattro voci sopra individuate, il cliente finale può “incidere” su quella corrispondente alla quota energia, se si approvvigiona sul mercato libero, concludendo un contratto con il fornitore nel quale la parti stabiliscono il costo corrispondente a questa quota. In questo modo il cliente può individuare l’opzione economica più vantaggiosa in relazione alla propria tipologia di consumo e di condizioni di utilizzo dell’energia. Nel caso, invece, in cui il cliente non intenda accedere al libero mercato, sarà soggetto a seconda della tipologia in cui ricade, al Regime di maggior tutela (con prezzi di riferimento fissati dall’AEEG) o al Regime di salvaguardia (con prezzi individuati

dall’esercente locale e verificati dall’AEEG), secondo parametri periodicamente aggiornati.

Le altre tre componenti sono invece determinate dal regolatore (AEEG) o dalla legge.

g) La Borsa elettrica e la formazione del prezzo dell’energia

Il meccanismo di formazione del prezzo nell’ambito della Borsa risente delle peculiarità del mercato energetico. Si deve infatti tenere conto che il sistema elettrico è costituito da una rete nella quale un consistente numero di soggetti sparsi sul territorio nazionale immettono energia (i produttori) o la prelevano (i consumatori), senza che sia possibile individuare la provenienza dell’energia consumata in un punto di prelievo. Nell’ambito di questo sistema, deve essere assicurato in ogni momento l’equilibrio tra tutta l’energia immessa e quella prelevata, tenuto conto anche delle perdite della rete e compatibilmente con la presenza, in alcuni punti della rete, di limiti massimi di transito di energia (le c.d. congestioni di rete).

Infatti, atteso che la rete elettrica è una risorsa fisica, la possibilità di trasportarvi energia incontra un limite nella capacità della rete stessa. Può quindi accadere che sebbene vi sia corrispondenza tra l’energia prodotta da un operatore e quella richiesta per il consumo di un utente, il flusso tra il produttore e il consumatore sia incompatibile con la capacità di trasporto della rete che li collega, se essa in quel tratto è già impegnata da altri flussi. Viene quindi a crearsi una “congestione di rete”.

Tali congestioni possono incidere sul prezzo dell’energia, come si preciserà in seguito, in quanto possono portare a privilegiare impianti che offrono ad un prezzo più alto (ma dislocati in area non soggetta a congestione) a discapito di impianti che producono a prezzi minori ma sono posizionati in aree soggette a congestione.

Ciò premesso, il produttore può vendere l’energia sul mercato libero in due modi: tramite un “contratto bilaterale” (concluso con il grossista che poi la rivende al consumatore o direttamente con il consumatore), alle condizioni concordate tra le parti, oppure attraverso la Borsa elettrica (ai grossisti e all’Acquirente Unico, che gestisce il servizio di maggior tutela).

La Borsa elettrica costituisce la piattaforma, interamente telematica, dove vengono definiti gli scambi fisici di energia all’ingrosso tra venditori ed acquirenti.

Si articola in tre mercati sequenziali. Sul Mercato del Giorno Prima (MGP) gli operatori presentano le offerte di vendita e acquisto di energia per ciascuna ora del giorno successivo,

indicando le quantità ed i prezzi proposti. Il prezzo dell’energia negoziato all’ingrosso si forma per effetto dell’incontro tra domanda e offerta. In estrema sintesi, il Gestore del Mercato Elettrico (GME) seleziona le offerte di energia elettrica in ordine di prezzo crescente e le offerte di acquisto per valori decrescenti. Il prezzo dell’ultima offerta di vendita accettata per incrociare la linea della domanda (quindi quello più alto) viene riconosciuto a tutte le offerte accettate.

Il meccanismo di contrattazione delle offerte e di definizione del prezzo sopra sintetizzato è ulteriormente articolato per zone geografiche, in ragione dei limiti di capacità delle reti a cui si à accennato, che hanno determinato la suddivisione del territorio nazionale in macro zone nelle quali la produzione e i consumi sono organizzati in modo da rispettare i limiti di transito sulle reti. Tali zone operano come mercati a sé stante, nei quali si forma un “prezzo zonale”, secondo il meccanismo sopra esposto. Per fare fronte al proprio fabbisogno, alcune zone devono importare energia (e in esse il prezzo zonale sarà maggiore) ed altre la esportano (con prezzo zonale inferiore).

Il sistema del mercato italiano prevede che il produttore di energia sia remunerato sulla base del prezzo zonale del luogo dell’impianto, mentre i clienti finali pagano, per l’acquisto, un prezzo unico nazionale (PUN), che risulta come media ponderata sui consumi dei prezzi zonali, al fine di non pregiudicare i clienti che si trovano in zone svantaggiate.

Il Mercato di Aggiustamento segue alla chiusura del MGP e serve ad adeguare i programmi di immissione e di prelievo di energia, risultanti dalle offerte accettate nel MGP, ai vincoli di produzione degli impianti, mediante la presentazione di nuove offerte di acquisto e vendita.

Infine, il Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) è funzionale ad assicurare la gestione dei flussi necessari a mantenere il sistema in equilibrio in ogni momento, anche tenuto conto delle offerte di vendita ed acquisto presentate. Il MSD costituisce infatti l’apposita piattaforma sulla quale il gestore del servizio di dispacciamento (Terna), si approvvigiona delle risorse necessarie a risolvere le congestioni, ad operare il bilanciamento in tempo reale tra immissioni e prelievi e a disporre di adeguata riserva.