3. Gli interventi realizzati dal sistema camerale regionale
3.5 Finanza e credito alle imprese
3.5.1 Attività a sostegno del credito
Il sistema camerale regionale riveste un ruolo di primaria importanza nel facilitare l’intermediazione tra il sistema produttivo e il sistema finanziario, al fine di agevolare l’accesso al credito per le imprese del territorio di competenza. L’impegno più rilevante delle Camere di commercio si focalizza sul rafforzamento e sulla promozione del sistema dei Consorzi Fidi soprattutto attraverso interventi finanziari (Grafico 9), di cui si parlerà più diffusamente nel prossimo paragrafo.
Le Camere inoltre stipulano accordi e convenzioni con gli istituti bancari a benefico delle imprese, offrono incentivi diretti alle imprese, si mobilitano per le attività finalizzate allo smobilizzo dei crediti delle Pubbliche Amministrazioni, forniscono servizi informativi e consulenza in materia di credito e realizzano eventi formativi, seminari e pubblicazioni per diffondere i dati relativi al settore creditizio.
Grafico 10 -Attività prevalentemente svolte nell'ambito della finanza e del credito dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna - 2012
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2013
60 Nel 2012 i contributi finanziari alle imprese erogati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, ad esclusione di quelli dati a sostegno dei consorzi fidi e sotto forma di incentivi specifici, ammontavano a 3.441.314,12 Euro. I tre settori che hanno maggiormente usufruito dei contributi erogati sono stati nell’ordine l’Artigianato, il Commercio e l’Industria (Tabella 18).
Tabella 18 – Contributi finanziari erogati alle imprese per facilitarne l'accesso al credito (esclusi il sostegno ai confidi e i contributi erogati a titolo di incentivo per specifiche attività)
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2013
Nell’anno di riferimento risultano beneficiarie dei contributi camerali 1.186 imprese, di cui quelle dell’artigianato risultano essere il gruppo maggiormente consistente.
In una fase di persistente crisi economica, che rende estremamente difficoltoso l’accesso alle risorse finanziarie da parte delle imprese, è bene ricordare che già dal 2011, le Camere di commercio di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini hanno dato vita ad accordi con enti locali per consentire alle imprese modalità agevolate per la cessione ad intermediari finanziari dei crediti vantati nei confronti degli enti locali dalle imprese, al fine di consentire a queste ultime di ripristinare la loro liquidità, superando le rigidità imposte dai vincoli del Patto di stabilità. Tali iniziative sono state avviate sulla base delle Linee guida per la sottoscrizione di Accordi territoriali per assicurare la liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e delle Province dell’Emilia-Romagna, attraverso la cessione pro soluto dei crediti a favore di banche od intermediari finanziari, sottoscritte da Unioncamere Emilia-Romagna, ANCI, UPI, unitamente al Ce.S.F.E.L.,
Il 2012 è stato anche l’anno del terribile sisma che ha colpito l’Emilia. Il sistema camerale ha messo in campo vari interventi attraverso la collaborazione con i consorzi fidi, che saranno ricordati nel prossimo paragrafo. Altre iniziative sono state portate avanti dall’ufficio di presidenza di Unioncamere italiana, che ha approvato un intervento a favore dei territori interessati dagli eventi sismici articolato in tre linee d’azione. In primo luogo, vi è stato lo stanziamento di una somma di 2 milioni di euro di risorse del sistema a favore delle Camere di commercio di Modena, Bologna, Ferrara e Mantova da destinare a iniziative di supporto alle imprese locali; inoltre, è stato approfondito con il Ministero dello Sviluppo economico la possibilità di istituire una sezione speciale del sistema camerale all’interno del Fondo centrale di garanzia per le Pmi, dedicata alle calamità naturali, con risorse destinate ad interventi di cogaranzia e di controgaranzia del Fondo, in collaborazione con il sistema dei Confidi, per facilitare l’accesso al credito delle Pmi colpite da calamità naturali. Infine, l’ufficio di presidenza di Unioncamere ha deciso l’apertura di una sottoscrizione da parte di tutte le Camere di commercio italiane per raccogliere risorse da destinare ai sistemi economici oggi in difficoltà.
61 Anche le Camere di commercio di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia sono intervenute con interventi ad hoc a sostegno delle imprese operanti nelle rispettive provincie che hanno subito danni a causa del sisma del 20 maggio 2012 e dei giorni seguenti.
3.5.2 Consorzi fidi
Il sostegno al sistema dei Confidi costituisce da decenni la linea d’azione prioritaria del sistema camerale per supportare le esigenze di credito delle imprese di tutti i settori. In collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con gli altri enti pubblici, il sistema camerale ha sostenuto la nascita e la diffusione dei Confidi provinciali e regionali che oggi rappresentano una realtà fortemente radicata nel territorio emiliano-romagnolo. Attualmente il sistema dei 48 Confidi supportati dalle Camere di commercio interessa tutti i comparti economici (agricoltura, artigianato, industria, terziario, cooperazione) e nel periodo di riferimento associava, complessivamente, oltre la metà delle imprese attive in Emilia-Romagna (tabella 19). I Confidi supportati dalle Camere di commercio in Emilia-Romagna, nel corso dell’anno, hanno concesso affidamenti per 3.020.848.507,78 di Euro, con un incremento del 48,9 per cento rispetto all’anno precedente.
Tabella 19 – Imprese associate ai Confidi supportati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna e affidamenti nel 2012
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
Il sistema camerale ha potenziato nel corso degli anni (e in particolare a partire della crisi finanziaria internazionale del 2008) la contribuzione al fondo rischi dei confidi e per la riduzione del costo degli interessi.
Negli ultimi tempi, e in particolare dal 2010, si è assistito a profonde trasformazioni e all’intensificarsi dei fenomeni di concentrazione degli organismi di garanzia dello stesso settore, per effetto sia dell’applicazione della legge quadro n. 326 del 2003, sia dell’applicazione degli accordi di Basilea II e III, che determinano notevoli ricadute sull’attività di garanzia. Il sistema camerale ha continuato a sostenere il sistema dei Confidi favorendo i processi evolutivi di fusione ed aggregazione in cui sono stati coinvolti molti consorzi fidi operanti a livello provinciale e sostenendo la trasformazione dei Confidi in veri e propri intermediari finanziari vigilati (ex art.107 del Testo Unico Bancario) in grado di fornire garanzie compatibili con quelle richieste dagli accordi di Basilea II e III.
Le Camere hanno inteso intervenire anche nel 2012 – così come negli anni precedenti del resto – con l’obiettivo di alleggerire le tensioni finanziarie che gravano sulle nostre imprese attraverso lo strumento della garanzia del credito bancario. La crisi continua a incidere sulle richieste di credito alle banche e i numeri delle attività lo dimostrano attraverso un vistoso rallentamento delle procedure di finanziamento tra
62 revoche di delibere già prese e iter burocratici più vischiosi. I Confidi, pur avendo risentito in tale contesto un significativo stato di tensione patrimoniale, rivestono comunque una grande importanza nel supporto delle piccole e medie imprese.
L'operatività in questo settore è oggi anche merito anche della sottoscrizione dell'accordo anticrisi con la regione Emilia Romagna e della prosecuzione di varie forme agevolative previste dalle Camere di Commercio e da altri enti a favore di settori come industria, servizi, commercio, turismo e cooperazione. E’
questo il caso del “Patto regionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, promosso come si è detto al paragrafo 2.2 dalla Regione e sottoscritto tra gli altri anche Unioncamere Emilia-Romagna. Tale accordo sottolinea infatti che “l’avvitamento della crisi finanziaria dei debiti sovrani e delle banche europee sta ricreando un serio rischio di credito per le imprese”, che “la Regione, gli enti locali e le parti sociali si impegnano a sostenere i consorzi di garanzia, anche con il concorso delle Camere di commercio” e che “i consorzi operanti sul territorio regionale devono razionalizzarsi e unirsi per realizzare economie di scala e una adeguata solidità patrimoniale”. Tenendo conto della prospettiva tracciata dal Patto regionale ora richiamato, e del fatto che Unioncamere nazionale ed Assoconfidi hanno sottoscritto a livello nazionale un “Documento congiunto sulle politiche per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese”, è stato attivato in Emilia-Romagna presso l’Unione regionale un tavolo di lavoro a carattere operativo tra il sistema camerale e quattro Confidi iscritti all’elenco ex art. 107 del T.U.B (Fidindustria, Cofiter, Cooperfidi Italia, Unifidi), per le sinergie e i processi di razionalizzazione in corso.
Come si è detto in precedenza, va sottolineato come nel 2012 le Camere di Commercio delle province che hanno subito danni a causa del sisma del 20 maggio si siano immediatamente mobilitate, grazie anche alla fattiva collaborazione con i consorzi fidi. Le iniziative per la ricostruzione, a valere sui fondi gestiti dalle quattro Camere di commercio delle aree colpite dagli eventi sismici e il coordinamento di Unioncamere Emilia-Romagna, sulla base degli interventi di solidarietà decisi dall'Unioncamere nazionale, sono stati prioritariamente destinati a coprire il reperimento delle risorse finanziarie per le esigenze immediate (fino a 24 mesi) di ripartenza delle imprese colpite dal terremoto.
La prima tipologia di interventi ha consentito alle imprese colpite dal sisma l'ulteriore sospensione o l'allungamento dei finanziamenti in essere in base alle modalità, condizioni e tempistiche del prestito originario, nonostante il peggioramento intervenuto nella congiuntura economica. Con la seconda tipologia sono stati assicurati finanziamenti a 24 mesi per coprire le esigenze di prima necessità per riavviare l'attività delle imprese, inclusi gli interventi sul magazzino e quelli immediati di messa in sicurezza delle strutture, ai fini dell'acquisizione della certificazione provvisoria di agibilità sismica.
Nell'orientare le azioni, il sistema camerale dell'Emilia-Romagna ha adottato un criterio di complementarietà e integrazione rispetto alle direttrici dell’impegno comune promosso dalla Regione e sottoscritto il 14 giugno 2012, citato al paragrafo 2.2., che coinvolge il sistema camerale e che prevede uno sforzo comune tra Regione, banche, consorzi fidi per garantire linee di finanziamento a medio lungo termine (di durata compresa fra i 5 e 15 anni) finalizzate a consentire, a tassi contenuti, interventi strutturali di ricostruzione per le attività produttive e per la piena funzionalità degli immobili e delle attrezzature delle imprese, in attuazione di quanto previsto dal d.l. 74/2012 sull'emergenza terremoto.