Al fine di sostenere lo sviluppo, accrescere la competitività e rafforzare la filiera:
del sistema delle piccole e medie imprese del settore aeronautico nazionale,
della chimica verde
nonché della componentistica per la mobilità elettrica
e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
La disposizione del comma 124 della legge di Bilancio 2021 istituisce il Fondo per lo sviluppo del sistema aeronautico. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di un settore in trasformazione risorse per rafforzare le PMI della filiera finanziando interventi di sviluppo quali:
Con futuro decreto del Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, verranno stabiliti i criteri e le modalità di accesso al Fondo e le forme di partecipazione al Fondo da parte di investitori privati.
24. Rifinanziamento agevolazioni sotto forma di finanziamenti a favore di imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata
Il comma 127, art.1 della Legge di Bilancio 2021 incrementa il Fondo per la crescita sostenibile destinato all’erogazione di finanziamenti agevolati in favore delle imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata. Per assicurare il sostegno alle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, infatti, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 195 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è incrementata di 10 milioni di euro per ciascun anno degli anni 2021 e 2022.
Tale incremento confluisce in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile, di cui all’articolo 23 del DL 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, per l’erogazione di finanziamenti agevolati in favore delle imprese, di cui al medesimo comma 195 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modifiche e integrazioni.
24.1 Imprese beneficiarie
Le potenziali beneficiarie sono le imprese che sono state sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata:
fusioni, aggregazioni, acquisizioni, riorganizzazioni, ristrutturazioni, rafforzamento del capitale per gli investimenti volti alla transizione tecnologica;
e alla sostenibilità ecologica ed ambientale dei processi produttivi, quali fusioni, acquisizioni, aggregazioni ristrutturazione, diversificazione e rilancio delle imprese del settore, con specifica attenzione alle PMI.
nei procedimenti penali per i delitti di cui all’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale;
nei procedimenti di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali, limitatamente ai soggetti destinatari di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del codice antimafia;
nei procedimenti per i delitti di cui all’articolo 240-bis, comma 1 del codice penale, all’articolo 301, comma 5-bis, del DPR 23 gennaio 1973, n. 43 e 85-bis del DPR 9 ottobre 1990, n. 309.
Più nel dettaglio, i soggetti beneficiari delle agevolazioni nazionali sono le imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, e che rientrano nelle seguenti fattispecie:
imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata;
imprese che hanno acquistato o affittato imprese sequestrate o confiscate o loro rami di azienda;
cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata affittuarie o cessionarie di beni aziendali confiscati.
Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese beneficiarie in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
sono regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati ai sensi dell’articolo 67, terzo comma, lettera d), della legge fallimentare di cui al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, o ad accordi di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’articolo 182-bis della medesima legge.
avere un rapporto tra patrimonio netto e totale dell’attivo di bilancio non inferiore al 5% con riferimento all’ultimo bilancio approvato. Per le società di persone e le imprese individuali il patrimonio netto è considerato integrato con il patrimonio dei soci o del titolare, rilevato dalle dichiarazioni dei redditi, e ridotto dei prelevamenti dei soci o del titolare;
avere un flusso di cassa (cash flow) non inferiore alla somma degli impegni annuali per capitale derivanti dal finanziamento agevolato richiesto e degli altri finanziamenti già erogati all’impresa beneficiaria nell’esercizio in corso e negli esercizi precedenti e in essere alla data di presentazione della domanda; le capacità di rimborso sono valutate su tre bilanci previsionali; deve essere presentato dall’impresa business plan triennale.
NOTA BENE
- Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.24.2 Soggetto delegato
Relativamente alle imprese sequestrate o confiscate l’accesso alle risorse della Sezione del Fondo di garanzia è richiesto dall'amministratore giudiziario, previa autorizzazione del giudice delegato, o dall'ANBSC, dopo l'adozione dei provvedimenti di prosecuzione o di ripresa dell'attività dell'impresa beneficiaria previsti dall'articolo 41, comma 1-sexies del codice antimafia.
24.3 Fondo 2020 ancora capiente
Vi è da dire che il Fondo del 2020, pari a 28 milioni di euro, risulta ancora capiente per ulteriori domande: € 14.190.300 erano ancora disponibili al 17 novembre 2020.
Per le piccole e medie imprese ubicate nella Regione Siciliana sono stati stanziati ulteriori 20 milioni di euro, di cui € 7.780.385 erano ancora disponibili al 17 novembre 2020.
I termini per la presentazione delle domande sono, infatti, ancora aperti. I termini verranno chiusi dal Ministero dello Sviluppo Economico - con comunicazione sul sito del Min. Sviluppo Economico – solo in caso di esaurimento delle risorse.
L’agevolazione consiste in un finanziamento del Ministero:
a tasso zero;
di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 2.000.000;
di durata compresa tra i tre e i quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di cinque anni;
senza alcuna forma di garanzia né personale, né reale, né bancaria, né assicurativa;
erogato alle imprese beneficiarie in due quote se si tratta di finanziamenti per liquidità (fabbisogno finanziario) o in tre quote di un terzo ciascuna se si tratta di finanziamenti a fronte di investimenti (a stato avanzamento lavori);
concesso nei limiti di intensità agevolativa previsti, a seconda del settore di appartenenza del soggetto beneficiario, dai Regolamenti “de minimis” n. 1407/2013, n.1408/2013 e n. 717/2014.
24.4 Programmi ammissibili
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di durata biennale relativi a:
fabbisogno finanziario determinato da un insufficiente accesso al credito bancario o dalla sua contrazione;
investimenti produttivi per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, per ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, finalizzati alla tutela e incremento dei livelli
occupazionali ed emersione del lavoro irregolare.
Il decreto direttoriale 6 agosto 2020, definisce le modalità e i termini per la presentazione delle domande, il modello di domanda e l’ulteriore documentazione che le imprese sequestrate o confiscate sono tenute a presentare per richiedere l’accesso al finanziamento agevolato.
24.5 Presentazione delle domande
Le agevolazioni sono concesse mediante procedura valutativa a sportello, secondo quanto stabilito dall’art.
5 d.lgs. n. 123/98.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica, all’indirizzo https://agevolazionidgiai.invitalia.it - sezione “Accoglienza Istanze DGIAI”.
La compilazione della domanda di finanziamento viene effettuata in modalità telematica tramite la piattaforma accessibile da “Accoglienza Istanze DGIAI”.
Ai fini della compilazione, alle PMI richiedenti è richiesto il possesso di una casella di PEC attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.
Alcuni requisiti di accesso alle agevolazioni sono riscontrati nel Registro delle imprese già in fase di compilazione della domanda.