• Non ci sono risultati.

2. LA CREAZIONE DI VALORE PER GLI STAKEHOLDER

2.3 Le fonti di creazione del valore

L’impresa perdura e sviluppa solo generando nuovo valore; infatti, lo spirito che anima la teoria di creazione del valore è la ricerca continua di tutte le occasioni per accrescere tale grandezza.

Per incrementare il livello di performance aziendale non necessariamente occore effettuare scelte di tipo straordinario, come possono essere l’acquisto o la cessione di una partecipazione, la ristrutturazione finanziaria, eccetera, quanto piuttosto, il valore va ricercato in decisioni che l’impresa compie quotidianamente e che riguardano la gestione operativa aziendale.

Seguendo tale approccio, nei processi di creazione di valore è possibile distinguere tre tipi di interventi:17

- Miglioramenti interni, legati alla ricerca di opportunità strategiche ed operative;

- Miglioramenti esterni, legati ad acquisizioni, fusioni, ecc.;

- Miglioramenti legati ad operazioni di ristrutturazione finanziaria e societaria

In sintesi le fonti di creazione del valore d’impresa sono individuabili nel vantaggio competitivo, nel potenziale di crescita, nelle operazioni di acquisizione, fusione e cessione, nelle ristrutturazioni finanziarie o societarie e negli incentivi al management.

55

2.3.1 Il vantaggio competitivo

“Un tasso di profitto positivo, derivante dalla migliore condizione che l’impresa riesce a conquistare sul mercato rispetto concorrenti, costituisce la fonte principale di creazione di valore.”18

Tale posizione genererà elevati vantaggi competitivi, questi vantaggi competitivi possono riguardare la migliore collocazione che l’impresa occupa rispetto ai concorrenti, dal lato dei costi di acquisto o dal lato dei prezzi di vendita o da entrambi i lati.

A tal proposito, lo stesso Porter19sostiene che i vantaggi sono strettamente collegati al tipo di comportamento adottato dall’impresa e possono essere distinti in: leadership di costo; differenziazione; focalizzazione o specializzazione.

2.3.2 Il potenziale di crescita

Il valore del capitale economico dell’impresa può essere migliorato attraverso un aumento delle sue dimensioni in termini di accrescimento del fatturato. Lo sviluppo dell’impresa, viene considerato come condizione imprescindibile per la sua sopravvivenza; la stazionarietà è giudicata come causa di decadenza e di uscita dal mercato, tuttavia lo sviluppo dimensionale non significa necessariamente accrescimento del valore del capitale economico, poiché “la crescita dimensionale si lega allo sviluppo del capitale economico qualora il tasso di profitto è positivo; nel caso contrario la crescita, anziché creare

18 G.SICOLI, Un analisi delle relazioni tra creazione di valore e gestione aziendale,

Franco Angeli, 2008

valore lo distrugge. A tal fine diventa indispensabile disporre di un management motivato in grado di realizzare continue occasioni di crescita, mediante la ricerca di opportunità dirette ad aumentare il segmento di mercato servito, quindi, orientate all’espansione delle vendite.

Il valore dell’impresa dipende quindi dal suo potenziale di sviluppo, ossia dalla capacità che ha di scegliere e selezionare buone occasioni di crescita e, soprattutto, dalla possibilità di disporre di condizioni finanziarie, organizzative ed economiche adeguate.”20

2.3.3 Acquisizioni, fusioni e cessioni

La creazione di valore per vie esterne può venire alternativamente mediante: 1. L’acquisizione di nuove capacità e potenzialità;

2. La cessione di alcune attività a prezzi più remunerativi rispetto al valore che esse sono in grado di generare.

“Nel caso in cui l’impresa opti per un’operazione di acquisizione o di fusione è opportuno fare una differenziazione tra “valore catturato” e “valore creato”. Se l’azienda viene acquisita, evidentemente possiede un patrimonio, in termini di know how, macchinari, sbocchi di mercato, che interessa l’acquirente. Inoltre, tale operazione genera valore nella misura in cui produce vantaggi sinergici grazie alla fusione di nuove capacità e potenzialità dell’impresa acquisita con quelle possedute dall’impresa già esistente.”21

20 G.SICOLI, Un analisi delle relazioni tra creazione di valore e gestione

aziendale, Franco Angeli, 2008

21 G.SICOLI, Un analisi delle relazioni tra creazione di valore e gestione aziendale,

57

Anche la cessione di aree d’affari, di singoli beni, di partecipazioni di controllo eccetera può generale nuovo valore, tuttavia per evitare errori è necessario attuare tali operazioni a prezzo di realizzo.

2.3.4 Ristrutturazioni finanziarie o societarie

Le ristrutturazioni finanziarie e societarie sono due tipologie di operazioni attraverso le quali l’impresa riesce a creare valore. “Le operazioni di ristrutturazione societaria sono essenzialmente realizzate allo scopo di ottenere vantaggi di tipo fiscale, da ricercarsi principalmente nella rivalutazione dell’attivo o nella possibilità d’iscrizione in bilancio dei debiti originati dall’acquisizione, che consentono di realizzare la conseguente deducibilità fiscale degli interessi.

Le ristrutturazioni finanziarie, sono rivolte ad una ottimizzazione del rapporto tra indebitamento e capitale proprio (D/C). Un corretto rapporto D/C influenza il valore del capitale economico in quanto determina una diminuzione del costo medio del capitale, nello stesso tempo, aumenta la possibilità per l’impresa di ricorrere al mercato del credito”22.

Tra i due tipi di ristrutturazione, quella finanziaria risulta la più interessante perché si collega alla variazione del rapporto tra indebitamento e capitale proprio, oggetto di notevoli studi ma anche di forti polemiche.

22 G.SICOLI, Un analisi delle relazioni tra creazione di valore e gestione aziendale,

2.3.5 Gli incentivi al management

“La creazione di valore all’interno dell’impresa rappresenta un obiettivo facilmente realizzabile nella misura in cui i comportamenti del management sono motivati non tanto dalla massimizzazione del risultato economico di periodo, quanto piuttosto da scelte e indicazioni dirette a garantire la sopravvivenza e la continuità dell’attività produttiva aziendale oltre che lo sviluppo del valore del capitale.”23

Studi condotti dimostrano che “la separazione tra proprietà e governo dell’impresa può indurre i manager ad intraprendere azioni orientate alla crescita ad ogni costo, ciò può portare alla distruzione piuttosto che alla creazione di ricchezza, pertanto alcuni studiosi suggeriscono forme d’incentivazione dirette a collegare la retribuzione percepita dai manager ai risultati conseguiti”24.

In Italia, la forma d’incentivazione utilizzata è rappresentata dalle stock option, un riconoscimento economico per l’attività prestata e per i risultati conseguiti, rappresentato da azioni della società che vengono cedute ai manager a prezzi molto convenienti, tale forma d’incentivazione ha lo scopo di stimolare l’interesse e l’impegno del management allo sviluppo del valore delle azioni di cui risulta essere proprietario.

23 G.SICOLI, Un analisi delle relazioni tra creazione di valore e gestione aziendale,

Franco Angeli, 2008

24 RAPPA-PORT A., La strategia del valore. Le nuove regole della performance

59

Documenti correlati