• Non ci sono risultati.

La subsidenza nell’estrazione del travertino

3.5.1 Le performance economico-finanziarie

3.6 L’estrazione del travertino

3.7.1 La subsidenza nell’estrazione del travertino

Tra i fenomeni di subsidenza indotta dall’uomo prenderemo ora in analisi quello che riguarda il modello produttivo delle cave di travertino e affronteremo la problematica che è stata esposta recentemente dal Tar del Lazio attraverso una sentenza riguardante l’estrazione del travertino.

“Oggetto: il distorto trattamento delle acque solfuree. Effetto principale: la subsidenza, che fa tremare un intero settore, quello delle cave di travertino. Solo in termini superficiali si può dire che il pronunciamento emesso dal Tar del Lazio (Tribunale amministrativo regionale) si rivolge alla “Saitrav” e al Comune di Guidonia Montecelio, le parti soccombenti, le motivazioni investono in realtà tutto il bacino territoriale dedicato all’estrazione della pietra. Un contenzioso che si è trascinato per decenni, iniziato all’indomani del manifestarsi del fenomeno della subsidenza – i primi “segnali” si avvertirono nel 2003 –, quando, da Villalba a Bagni, tra i comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio, dissesti del sottosuolo causarono danneggiamenti a molti edifici, perlopiù abitazioni e che trova soltanto oggi una risposta certa, quantomeno in termini di attribuzione delle responsabilità con la sentenza del Tar numero 02166 pubblicata lo scorso 18 febbraio.

Tutto ha inizio il 5 ottobre del 2011 la “Saitrav-Industria Travertino Romano”, chiede al Comune di Guidonia Montecelio l’autorizzazione “alla proroga ed alla prosecuzione dell’attività estrattiva della cava sita in località Le Fosse, nella parte in cui consente il pompaggio e la dispersione dell’acqua termale”. Autorizzazione accordata: la Giunta del Comune di Guidonia delibera “di procedere al rilascio delle proroghe delle autorizzazioni all’attività estrattiva

indipendentemente dall’espressione del parere della Commissione consultiva regionale cave (CRC), decorso il termine di 60 giorni per la sua emissione”.

Il benestare viene impugnato dalla “Acque Albule spa” in sostanza, il ricorso al Tar dell’azienda termale si fonda sul presupposto che il pompaggio e la dispersione dell’acqua impedisce al lago della Regina di raggiungere il livello ottimale, utile ad alimentare piscine e servizi sanitari. Annosa questione, che già a quel tempo divise gli scienziati chiamati a pronunciarsi sulle cause del dissesto idrogeologico sintetizzato in “subsidenza”.

Puntualmente riproposta davanti ai giudici del tribunale amministrativo i quali non lasciano spazio a ombre. “Dagli studi scientifici commissionati dalla ricorrente (Acque Albule spa, ndr) – sentenziano – risulta chiaramente che la natura delle acque prelevate per mettere in secco il piano cave e poi disperse hanno le stesse caratteristiche chimiche, lo stesso PH, la stessa quantità di residui rispetto alle acque della sorgente. Dalle relazioni effettuate dal Prof. Paolo Bono, dell’Università La Sapienza di Roma, aventi ad oggetto le indagini idrogeologiche per determinare le cause dei fenomeni di subsidenza e dissesto ambientale, commissionate dalla Regione Lazio nel 2005, risulta che: fino al 2002 il flusso del lago Regina alimentava naturalmente per gravità le piscine di balneazione dello stato termale; successivamente a tale data, con l’inizio delle attività estrattive, la portata del lago è andata via via riducendosi; il maggior impatto sull’equilibrio idrogeologico del territorio deriverebbe proprio dall’attività di estrazione di travertino e ciò è comprovato dal fatto che nei periodi di interruzione dell’attività estrattiva, il livello dell’acqua si innalza, mentre con la ripresa dell’attività estrattiva si abbassa bruscamente” uno stringente nesso causa-effetto.

103

La sentenza del Tar stabilisce quindi l’incompatibilità tra estrazione del travertino e sfruttamento termale delle acque. Una relazione approfondita nel 2005 dallo studio di Francesco Nolasco, dirigente del dipartimento geologico della Regione Lazio, che attestava la reciproca responsabilità delle cave e dell’azienda termale nella riduzione del livello delle acque della sorgente e che i giudici ulteriormente certificano: se la falda è dissestata il liquido si disperde nel sottosuolo e non raggiunge, il lago della Regina, fu quello stesso geologo a mettere sotto accusa la profondità raggiunta per l’estrazione, più si accentua la penetrazione nel terreno più acqua affiora ed è necessario estrarre. Una scelta delle aziende stigmatizzata dei giudici i quali, nelle motivazioni della sentenza, ribadiscono che: “La Regione Lazio ha adottato linee direttrici volte a limitare l’attività di pompaggio da parte delle cave, prescrivendo che la profondità massima di scavo non possa superare 12 metri dal piano di campagna, recependo così un indirizzo fornito dalla Direzione regionale attività produttive, organo competente in materia di concessioni minerarie” precisando che “il Comune (di Guidonia Montecelio, ndr) invece ha ritenuto – irragionevolmente - le direttive regionali per le garanzie dai fenomeni di subsidenza solo per le nuove autorizzazioni e non per le proroghe”28.

Quest’articolo del globalist syndication sottolinea l’entità del problema che viene affrontato anche dal fatto quotidiano:

“Circa mille famiglie residenti a Villalba di Guidonia e Tivoli Terme, due frazioni alle porte di Roma, hanno rischiato di veder sprofondare lentamente la loro casa. Altre migliaia di famiglie rischiano altrettanto: il fenomeno non sembra

né circoscritto né tantomeno risolto. Si chiama subsidenza: è un lento e progressivo abbassamento verticale di un’area continentale che può essere naturale o indotta.

Per il caso di Villalba e Tivoli le presunte cause principali sono le cave di travertino e le Terme di Roma, gestite da Acque Albule Spa. Le cave perché, estraendo travertino, vengono sollecitate dinamiche di pompaggio dell’acqua presente nel terreno. Le terme perché, per il rifornimento delle piscine, vengono aspirati dai 500 agli 800 litri al secondo di acqua sulfurea. Ad oggi sono stati spesi circa 60 milioni di euro per la messa in sicurezza. Tutte le relazioni scientifiche fatte in merito al problema subsidenza a Tivoli Terme e Villalba, nelle dichiarazioni conclusive, dicono che bisogna assolutamente intervenire sulle concause del problema subsidenza, soprattutto regolamentando l’estrazione del travertino ed il pompaggio dell’acqua l’intero territorio, altrimenti, rischia di sprofondare ancora costingendo così ad interventi di manutenzione che saranno pressoché costanti e di conseguenza, anche ad altre ingenti spese. Nella relazione conclusiva del Ce.Ri. (il Centro di Ricerca previsione, prevenzione e controllo dei rischi geologici) dell’Università La Sapienza si danno alcune indicazioni e si parla di riduzione dei prelievi idrici del 30% da parte delle Terme Acque Albule e delle cave di travertino della zona. Il fenomeno subsidenza è in forte accelerazione negli ultimi anni, ci sono stati abbassamenti del livello della falda di alcuni metri.”29

Il fenomeno della subsidenza indotta dall’estrazione del travertino come descritto dagli articoli citati rappresenta una questione molto rilevante nonché

105

essa rappresenta un’esternalità negativa generata dall’attività di estrazione della pietra, questo fenomeno ha un forte impatto sugli abitanti e sul territorio mettendo quindi in discussione il valore creato dalle aziende che operano in questo settore.

3.8 Le soluzioni

Ad oggi la questione resta aperta, è comunque da sottolineare che in campo sono chiamati diversi interessi e responsabilità non è quindi facile trovare una soluzione definitiva, tuttavia tra le misure per limitare tale fenomeno è stato previsto un limite di 12 metri di profondità massima di scavo dal piano di campagna, recependo così un indirizzo fornito dalla Direzione regionale.

L’erogazione e il rinnovo delle licenze è stato per ora sospeso da parte dei comuni interessati tuttavia questa situazione ha già creato una condizione di incertezza e instabilità, una contrazione degli investimenti e un vistoso calo della produzione, costringendo alla chiusura molte cave e laboratori di trasformazione, con una conseguente perdita di posti di lavoro, che sta innescando preoccupanti condizioni nell’ambito del Distretto Industriale del Travertino.

L’amministrazione di Guidonia è chiamata a dare una mano al settore, il vice sindaco Davide Russo che detiene anche la delega allo sviluppo, ha parlato di riconversione delle cave prendendo esempio da alcuni paesi europei: teatri e musei del travertino, parchi naturalistici, utilizzo delle acque solfuree, indispensabile l’utilizzo dei fondi europei.

Le aziende sono ad oggi impegnate nell’affrontare la questione che verrà discussa in un prossimo incontro programmato.

CONCLUSIONI

In questo lavoro è stato affrontato il problema dell’esternalità e l’effetto che la presenza di quest’ultima genera sulla creazione di valore, in particolare è stato preso ad esame il caso delle cave di travertino ed il fenomeno della subsidenza che ne costituisce esternalità negativa, è stato sottolineato come questo fenomeno rappresenti una problematica attuale e reale e quali soluzioni sono state intraprese ponenendo particolare attenzione alle ripercussioni sul valore creato dalle aziende del settore. Si è fatto riferimento in particolare alla Mariotti S.p.A. azienda attiva da più di 100 anni nel settore del taglio e della lavorazione del travertino. Dopo un analisi qualitativa e quantitativa dell’azienda si è evidenziato come questa sia influenzata nella sua attività, come tutte le altre aziende del settore, dal fenomeno della subsidenza e quali soluzioni sono state poste in essere dalle autorità nonché dalle stesse aziende.

107

BIBLIOGRAFIA

Acocella N., Elementi di Politica Economica, 2009, Carocci Editore

Clarkson Centre for Business Ethics, Principles of Stakeholder Management, 1991

Cestelli Guidi C., Geotecnica e tecnica delle fondazioni, Volume 2 ottava edizione, Hoepli editore, Milano 2006

Collins D.J., Invernizzi G., Molteni M., Corporate strategy: creare valore

nell’impresa multibusiness, seconda edizione, McGraw-Hill, 2007

Freeman R.E., Strategic Management, A Stakeholder Approach, Pitman, Boston, 1984

Freeman R.E., Rusconi G., Dorigatti M., Teoria degli Stakeholder, Franco Angeli, Milano, 2007

GUATRI L., La teoria di creazione del valore. Una via europea.

Lettieri G., Compendio di scienza delle finanze, Maggioli Editore, 2015

RAPPA-PORT A., La strategia del valore. Le nuove regole della performance aziendale

Rosen H.S., Scienza delle finanze, McGraw-Hill (Capitolo 5)

SITOGRAFIA

www.ilfattoquotidiano.it www.mariotticarlo.it www.trecani.it www.globlist.it www.centrotravertinoromano.it www.confindustria.it www.osservatoriodistretti.org

Documenti correlati