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FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE

Le fonti energetiche rinnovabili (FER) sono la principale tecnologia per la de- carbonizzazione del sistema energetico nazionale. Le FER sopperiscono al 16,7% dei consumi energetici finali lordi (dato 2013), anticipando di fatto il target europeo 2020 assegnato all’Italia e attuato attraverso il PAN 201054. In

particolare le FER elettriche hanno raggiunto il 31,3% dei consumi totali (traiettoria PAN al 2020: 26,4%); le FER termiche hanno raggiunto il 18,1% (traiettoria PAN al 2020: 17,1%); le FER trasporti 5% (traiettoria PAN al 2020: 10,1%).

Le opportunità sono differenziate per le differenti tecnologie che vengono per- tanto considerate separatamente.

13.1 Settore elettrico

Solare fotovoltaico

Il solare fotovoltaico (PV) rappresenta ormai una tecnologia matura, arrivata alla grid parity in molte condizioni di installazione e che inoltre può ricevere nei prossimi anni un nuovo grosso impulso e sviluppo dall’affermazione com- merciale di sistemi di accumulo elettrochimici distribuiti presso l’utenza (vedi rapporto Deutch Bank55). In questa prospettiva un sistema fotovoltaico con ac-

cumulo può sopperire agli autoconsumi di un’utenza domestica, industriale o terziaria fino al 70% del fabbisogno annuo; tale configurazione, se opportu- namente utilizzata all’interno della rete di distribuzione e trasmissione (smart grid) può consentire grossi vantaggi in termini di qualità della fornitura ener- getica e del rafforzamento e stabilizzazione della rete. La stessa tecnologia inoltre si presta per la diffusione in sistemi isolati dalla rete, quali piccole isole e utenze rurali.

In una prospettiva dei prossimi anni il sistema PV con accumulo può rivelarsi una tecnologia che può cambiare profondamente il paradigma della produzio- ne centralizzata e distribuzione con rete, rendendo conveniente economica- mente e fattibile tecnologicamente una produzione distribuita sul territorio, presso i consumatori finali. Tale tecnologia risulta, inoltre, è adatta ad essere trasferita all’immenso mercato dei Paesi in Via di Sviluppo, in particolare alle popolazioni disperse su ampi territori che non possono essere raggiunti da una rete elettrica.

Le installazioni di PV in Italia hanno ricevuto un grosso impulso dai passati re- gimi di incentivazione (Conto Energia) e dal concomitante drastico abbassa- mento dei costi; nel 2011 si è avuto un massimo di potenza installata pari a 9.300 MW.

54 MSE (2010), Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell’Italia.

55 Vishal Shah e Jerimiah Booream-Phelps (2015), Industry Solar – F.I.T.T. for investors. Crossing the

Figura 73 – Fotovoltaico: potenza installata anni 2007-2015

Fonte: GSE

Terminata la fase di incentivazione la potenza installata è calata, stabilizzan- dosi ora sui 400 MW, aiutata anche dall’incentivo per i piccoli impianti rappre- sentato dalla detrazione fiscale del 50%. Complessivamente la potenza instal- lata risulta pari a 18.837 MW (anno 2015). La produzione energetica (dato di- sponibile 2013) è risultata pari al 6,5% dei consumi finali lordi. La caratteri- stica tipica del PV di fornire energia durante il giorno, contemporaneamente al picco giornaliero di richiesta di carico, ha determinato una decisa diminuzione del prezzo dell’energia di picco (Figura 74).

L’industria nazionale del settore è, attualmente, in una fase di grossa crisi, de- rivante dall’improvvisa contrazione della potenza installata a seguito della fine degli incentivi. Le prospettive di ulteriori abbassamenti dei costi di sistemi in- tegrati con accumulo permettono di formulare ipotesi di aumento medio delle installazioni in Italia intorno ai 700-1000 MW/anno (scenario Althesys56) ar-

rivando a una potenza installata al 2030 di 35.000 MW e una produzione pari a 13% della domanda. Inoltre si può prevedere un’apertura degli immensi mercati dei Paesi in Via di Sviluppo (Africa, Sud America, Asia) con interessan- ti prospettive per l’industria nazionale.

56 Vedi Brochure IREX Annual Report 2015.

Figura 74 – PUN medio annuale per gruppi di ore

Fonte: GME

Tale prospettiva complessivamente non ha bisogno di incentivi ma deve esse- re sorretta da un quadro legislativo, normativo e autorizzativo appropriato e soprattutto stabile (vedi osservazioni SEN 201257). Le attuali incertezze e

problematiche riguardanti il trattamento tariffario degli autoconsumi di si- stemi di produzione da rinnovabili distribuiti, soggetti al pagamento di parte degli oneri di sistema, sono il principale elemento di freno agli investimenti e impediscono all’industria nazionale piani di ampio respiro; tali misure tra l’altro contrastano con le prescrizioni europee a favore di energia pulita dell’autoproduzione (direttiva 2009/28/CE) e potrebbero essere suscettibili di procedura d’infrazione.

Per il lungo termine il potenziale nazionale di produzione da fotovoltaico è no- tevole: utilizzando solo tetti e facciate di edifici esistenti, quindi senza consu- mo di suolo, si potrebbe arrivare a coprire il 45% del fabbisogno elettrico58.

Eolico

L’energia eolica è una tecnologia matura ma che presenta ancora notevoli spa- zi di miglioramento derivanti dall’innovazione tecnologica, in particolare nel settore dell’off-shore floating. L’installazione di impianti eolici manifesta in Ita- lia costi di installazione più elevati che nel resto d’Europa (1700 €/kW rispet- to a 1200 €/kW), in considerazione dell’iter autorizzativo lungo e incerto, dei maggiori costi finanziari e solo in alcuni casi a causa delle più difficili condi-

57 MSE, 2013, “Strategia Energetica Nazionale”.

zioni di installazione. Il costo della produzione energetica da eolico attualmen- te è più elevata rispetto alla produzione da fonti fossili e necessita quindi di incentivi; le prospettive di miglioramenti tecnologici e di decisivi abbassamen- ti dei costi sono per il medio- lungo periodo.

Il settore ha usufruito del sistema d’incentivazione dei Certificati Verdi e della tariffa omnicomprensiva ed ha visto negli anni 2008-2010 nuova potenza in- stallata annua per circa 1.300 MW/anno. La rimodulazione del sistema d’incentivazione, con l’introduzione del meccanismo delle aste competitive e della contingentazione annua della potenza totale ammessa (max 600 MW/anno per i grossi impianti), ha portato a una drastica riduzione della po- tenza installata, arrivando nel 2014 a solo 107 MW di nuovi impianti. Il totale della potenza installata è pari a 8.787 MW (giugno 2015 – dati WWEA). La produzione energetica è stata pari al 4,3% dei consumi finali (dati GSE 2013). Gli attuali meccanismi di incentivazione stanno arrivando al limite di totale in- centivabile stabilito dalla legge di 5,8 miliardi di euro59.

La fonte eolica è di fondamentale importanza nel mix di FER necessarie a rag- giungere gli obiettivi europei 2030 e 2050; per la sopravvivenza dell’industria del settore è importante garantire un percorso di accompagnamento basato su incentivi che siano commisurati al vantaggio in termini di emissioni evitate.

Figura 75 – Eolico: potenza installata anni 2006-2013

Fonte: GSE

59 Art. 3 del D.M. 6/7/2012.

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