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La Strategia Energetica Nazionale

4. L’ITALIA E GLI OBIETTIVI AL

4.1.2 La Strategia Energetica Nazionale

L’8 marzo 2013 è stata approvata con Decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Ter- ritorio e del Mare la Strategia Energetica Nazionale (SEN)31.

Tenuto conto del ruolo strategico del settore energetico, il governo ha predi- sposto un atto di indirizzo strategico per il settore energetico nazionale che individui obiettivi e priorità d’azione da conseguire al 2020 per rispondere all’esigenza di un miglioramento della competitività e della sostenibilità del sistema energetico nazionale, in linea e coerentemente con la Strategia euro- pea. Le scelte di politica energetica sono orientate al raggiungimento di 4 obiettivi principali al 2020:

1. competitività: ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un graduale allineamento a prezzi e costi dell’energia europei;

30 Testo riportato in delibera, ma al momento il Catalogo non è ancora stato realizzato. 31Comunicazione su GU n. 73 del 27 marzo 2015.

2. ambiente e qualità: raggiungere e superare gli obiettivi ambientali de- finiti dal Pacchetto europeo Clima-Energia 2020 e mantenere gli alti standard di qualità del servizio;

3. sicurezza: continuare a migliorare la nostra sicurezza di approvvigio- namento, soprattutto nel settore gas, e ridurre la dipendenza dall’estero;

4. crescita: favorire la crescita economica e sostenibile attraverso lo svi- luppo del settore energetico.

Per il raggiungimento dei 4 obiettivi, la SEN individua, nel breve periodo, con orizzonte al 2020, 7 priorità con specifiche misure a supporto avviate o in cor- so di definizione:

1. la promozione dell’efficienza energetica, grazie alla quale verrà assorbita una parte sostanziale degli incrementi attesi di domanda di energia al 2020, sia primaria che di consumi finali, che pertanto determinerà una do- manda complessiva che rimarrà ferma su livelli paragonabili a quelli degli ultimi anni;

2. la promozione di un mercato competitivo del gas, integrato con l’Europa e con prezzi ad essa allineati, e con l’opportunità di diventare il principale hub sud-europeo;

3. lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali – analogamente all’efficienza energetica – l’Italia intende superare gli obiettivi del Pacchetto 20-20-20, contenendo al contempo l’onere in bolletta, allineando il livello degli incentivi ai valori europei e spingendo lo sviluppo dell’energia rinno- vabile termica, che ha un buon potenziale di crescita e costi specifici infe- riori a quella elettrica;

4. lo sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, competitivo nei prezzi con l’Europa e caratterizzato da una graduale integrazione della produzione rinnovabile;

5. la ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carbu- ranti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio;

6. lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, al fine di ridurre la forte dipendente dall’importazione di combustibili fossili;

7. la modernizzazione del sistema di governante per rendere più efficaci ed ef- ficienti i processi decisori.

La realizzazione di questa strategia dovrebbe determinare un’evoluzione del sistema energetico e il superamento degli obiettivi europei 20-20-20.

Figura 31 – Impegni energetico-ambientali europei al 2020, secondo la SEN

Nota alla figura:

1 Le iniziative prioritarie introdotte sono coerenti con quanto in corso di definizione nel Piano nazio- nale per la riduzione della CO2 che prevede un livello di emissioni al 2020 pari a 455 Mt/anno. Fonte: MSE (2013), Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile

In linea con queste priorità, la SEN si propone di superare gli impegni che l’Europa ci pone al 2020 in particolare si impegna a:

• una riduzione dei gas serra complessiva del 21% rispetto al 2005, su- perando l’obiettivo europeo (ETS e non) quantificabile in una riduzio- ne del 18% rispetto alle emissioni del 2005 (in linea con il Piano na- zionale di riduzione della CO2);

• un contributo delle fonti rinnovabili sui consumi finali totali del 19- 20% (pari a 22-23% dei consumi primari) superando l’impegno euro- peo del 17% dei consumi finali . Nel solo settore elettrico, si prevede, di raggiungere un’incidenza delle fonti rinnovabili del 35-38% sui con- sumi finali lordi, per una produzione di circa 130 TWh (circa 11 Mtep). Nel settore termico si prevede un’incidenza delle rinnovabili sui con- sumi finali lordi fino al 20% pari a circa 11 Mtep e nei trasporti un’incidenza, sempre sui consumi finali lordi, del 10% pari a circa 2,5 Mtep;

• un superamento del target dell’efficienza energetica europea32, pari al

20% dei consumi inerziali, con una previsione di risparmi fino al 24% (pari a circa 20 Mtep di energia primaria in meno rispetto ad oggi).

Figura 32 – Obiettivo di risparmio energetico al 2020: Consumi primari di energia escluso usi non energetici in Mtep

Note figura:

1 Interruzione di tutte le misure di supporto all’efficienza energetica (non contabilizza nessuno dei risparmi attesi in PAEE successivi al 2010).

2 Primes 2008.

Fonte: MSE (2013), Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile Figura 33 – Obiettivo di risparmio energetico al 2020:

Consumi finali di energia in Mtep

Note figura:

1 Interruzione di tutte le misure di supporto all’efficienza energetica (non contabilizza nessuno dei risparmi attesi in PAEE successivi al 2010).

2 Primes 2008.

Per quanto riguarda l’orizzonte di lungo e lunghissimo periodo (2030 e 2050), la SEN si propone di perseguire la scelta di fondo di decarbonizzazione del si- stema energetico nazionale facendo propria la tabella di marcia proposta dalla Commissione Europea che consentirà all’UE di ridurre 80-95% delle emissioni di gas serra entro il 2050 ai livelli del 1990. Gli obiettivi di decarbonizzazione richiederebbero:

- la necessità di moltiplicare gli sforzi in efficienza energetica. I consumi primari dovranno ridursi in un range dal 17 al 26% al 2050 rispetto al 2010, disaccoppiando la crescita economica dai consumi energetici, soprattutto saranno fondamentali gli sforzi nell’area dell’edilizia e dei trasporti;

- la forte penetrazione delle energie rinnovabili, che dovrebbero rag- giungere livelli di almeno il 60% dei consumi finali lordi al 2050, con livelli ben più elevati nel settore elettrico;

- un incremento sostanziale del grado di elettrificazione, che dovrà qua- si raddoppiare al 2050, raggiungendo almeno il 38%, in particolare nei settori elettrico e dei trasporti;

- il mantenimento di un ruolo chiave del gas per la transizione energeti- ca, nonostante una riduzione del suo peso percentuale e in valore asso- luto nell’orizzonte 2050.

Figura 34 – Applicazione all’Italia degli scenari europei della Roadmap 2050 (MtCO2)

Nota figura:

1 Applicazione a scenario Italia di obiettivi complessivi europei, senza tenere conto di diffe- renziazione per diverso punto di partenza dei diversi Paesi

(solo CO2, non include altri gas serra).

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