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FORME DA DEFICIT DI QI/XUE:

Nel documento La Mandorla - Anno XVII - Numero 66 (pagine 82-85)

Elementi di fisiologia, semeiotica, patologia e clinica del cavo orale, in Medicina Tradizionale

Foto 2: Stomatite da nicotina

C) FORME DA DEFICIT DI QI/XUE:

* Agopuntura: Nelle forme da deficit di sangue ed energia di milza e di cuore: H7 (shenmen), SP6 (sanyinjiao), BL15 (xinshu), BL20 (Pishu), CV6 (Qihai), SP3 ( Taibai). Nelle forme da deficit generalizzato: GV20 (Baihui), GB20 (Fengchi), SP10 (xuehai), SP6 (Sanyinjiao), LI4 (Hegu), 25ST (Tianshu), 67BL (Zhiyin). Si impiegano moxe dirette o, per impedire che si sviluppi ulteriore fuoco, la tecnica dell'ago tiepido (wen zhen).

collutori a base di alcol vengono accidentalmente ingeriti da bambini possono provocare intossicazioni o avvelenamenti. Per via de loro forte sapore questi collutori possono causare tosse, inoltre tendono a provocare una persistente secchezza delle fauci. I collutori senza alcol facilmente riconoscibili grazie ad una etichetta posta sul retro di ogni prodotto che ne specifica l'assenza di etanolo.

* Farmacoterapia: Nelle forme da deficit di milza e cuore la formula di più frequente impiego è la Gui Pi Tang con Panax ginseng (ren shen),Astragalus membranaceus (huang qi), Angelica sinensi radix (dang gui), Atractylodes rhizoma (bai zhu), Zingiber officinalis rhizoma recens (sheng jiang), Ziziphus jujuba fructus (da zao) Glycyrrhiza paep. come armonizzante (zhi gan cao), attiva sul vuoto di sangue ed energia e sul vuoto di milza e di cuore. Per aumentare l'effetto tonico sul sangue (e quindi ridurre il falso calore sopratutto se i soggetti sono anziani, defedati, con cute vizza e senile) si aggiunge shu di huang (Rehmannia glutinosa radix praeparata, g9 in decotto e 30 in polvere). Nel caso di vuoto concomitante di yin e di jing di rene (denti vacillanti, piorrea, cariosi multiple) si aggiunge a Gui Pi Tang il principio he shou wu (Polygonum multiflorum radix, g9 in decotto o 30 in polvere). Nei casi globali di deficit di energia e sangue si usa la formulazione Ba Zhen Tang (decotto degli otto tesori) che deriva dalla fusione fra Si Wu Tang (Rehmannia glutinosa preap., Angelica sinensis radix, Ligusticum wallichii rhizoma, Paeonia alba radix) che tonifica il sangue e Si Jun Zi Tang (Panax ginseng radix, Atractylodes rhizoma, Glycyrrhiza uralensis radix, Poria cocos sclerotium) che tonifica l'energia (sopratutto l'acquisito agento sull'insieme del TR-Medio: milza e stomaco). In alcuni pazienti (anziani e defedati con intollranze alimentari) si instaura anche un qini di stomaco con nausea, vomito, eruttazione, alitosi, che aggrava la stomatite. In questi casi impiegheremo la formulazione Yi Gong Tang composta da Si Jun Zi Tang (Ginseng, Glycyrrhiza, Atractylodes, Poria) più chen pi (Citrus reticulata pericarpium, g5 in decotto o 30 in polvere).

*Fitoterapia occidentale: Oltre ai topici descritti al punto A si userà (localmente) un estratto a basso tenore alcolico di Fumaria off. Nei deficit di sangue ed energia di cuore e rata: Angelica Archangelica (che tonifica lo yin e distribuisce il sangue di cuore e rata), Hamamelis virginiana ( che abbassa il fuoco e tonifica il sanguedi cuore), Urtica urens (che tonifica il sangue di cuore e di rata), Stellaria media (rinforza il qi di cuore), Lavandula off. (che purifica il calore di rata), Mentha piperita (rinfresca la milza), Salvia off. (tonifica il sangue di rata), Eucalyptus globosus (tonifica il qi di milzae fa salire i liquidi), Cupressus sempervirens (tonifica lo yin di rata). In caso di vuoto globale di energia e sangue: Agrimonia eupatoria (azione sul qi di rata), Tilia europea (qi di rata e liquidi corporei), Crataegus oxyacantha (qi di cuore), Achillea millefolium (qi di rene), Urtica urens (sangue), Angelica archangelica (sangue). Si possono preparare infusi o decotti da assumere 2 volte al di' ed usare come colluttori dopo i pasti.

* Dietetica: Nei casi di vuoto di cuore e rata dare grano, cavolo, mais, pera, latte vaccino e di capra (per il cuore); miglio, orzo, riso, fagiano, manzo, patata, ruta, sedano, ciliegia, carrube, melone (per tonificare la rata, eliminare il calore e placare la sete). Nei vuoti globali di qi riso, sorgo, formaggio di soia, patata, porro, zucca, carne di pecora, carne di manzo, latte di pecora, miele, arachide, giuggiola, litchi, noce, papaya, uva. Nei vuoti di sangue melanzana, patata dolce (che produce anche i liquidi), porro, castagna, cedro, litchi, noce, uva, pera, anguilla, granchio, carne di manzo, carne di maiale, tuorlo d'uovo, menta, origano (a piccole dose altrimenti esalta il calore).

AFTOSI ORALI RICORRENTI (溃疡口)

Le afte orali possono essere inquadrate nel contesto della cosidetta stomatite aftosa ricorrente (SAR) quando da isolate e sporadiche, tendono a divenire lesioni periodicamente ricorrenti. In realtà oggi si classificano tre diverse varietà cliniche di SAR:

* Minor29: che comprende circa l'80% dei casi di SAR ed è caratterizzata da piccole (5-8 mm) e poco numerose ulcerazioni (meno di 5), talvolta semplici erosioni rotondeggianti o ovalari con distribuzione esclusiva sulla mucosa non cheratinizzata, spesso sulla

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porzione anteriore del cavo orale (labbra, guanchie, lingua e pavimento della bocca). L'affezione, preceduta da fase prodromina parestetica, determina disturbi dolorosi non spontanei, ma conseguenti a evocazioni irritative varie (fonazione, masticazione, micro-traumi). Maggiore sintomatologia dolorosa si hanno nei casi di ulcerazioni oblunge a livello del frenulo o del margine anteriore linguale. Mancano sia il risentimento generale sia la linfoadenite consensuale. Di solito l'episodio dura fra 7 e 14 giorni e recidiva (in media) 3-4 volte l'anno.

* Major30: definita anche periadenite mucosa necrotica ricorrente o malattia di Sutton. Colpisce il 10% dei soggetti con SAR, il numero delle ulcere è maggiore che nella varietà minor e le dimenzioni oscillano fra i 5 ed i 30 m. Le lesioni possono manifestarsi su tutta la mucosa orale ed anche nella porzione più profonda o posteriore (palato molle, pilastri tonsillari, retrobocca). L'ulcera è sempre circondanta da vivace alone eritematico e provoca, anche spontaneamente, vivo dolore. La necrosi cospicua e a pieno spessore della mucosa può interessare anche le ghiandole salivari minori. Talvolta si hanno esiti cicatriziali fibrotici ed in molti casi un caratteristico eritema migrante della lingua. Compaiono malessere generale, poliadenopatia regionale, scialorrea, perdita di peso. Gli episodi durano circa 30 giorni, con lesioni subentranti e recidive molto ravvicinate.

* Erpetiforme: È responsabili del 10% (o meno) delle stomatiti aftose ricorrenti ed è più frequente nelle donne (rapporto 2.6 a 1). Il termine erpetiforme non implica che l'agente causale sia il virus erpetico, ma sottolinea la somiglianza delle lesioni con quella della stomatite erpetica (e, talvolta, dell'erpangina da coxackie). Le ulcerazioni sono piccole ma molto numerose (più di 50), tendono alla coalescenza dando luogo ad ulcere più ampie, a contorni irregolari, diffuse su tutta la mucosa orale (afte miliari) anche verso l'epitelio cheratinizzato (gengiva e palato duro). Il quadro sintomatologico di solito è meno impegnativo della forma major, tranne nelle varietà miliari e subentranti, in cui nuove lesioni si aggiungono a quelle in via di guarigione e che, durando varie settimane, determinano vive sofferenze nei pazienti affetti.

*Afte di Bednar del lattente: rare e di origine traumatica.

*Afte genitali: che si possono localizzare al glande, prepuzio, scroto, asta, piccole e grandi labbra. Varianti gravi sono la balano postite ulcero-pustolosa di Du Castel e l’ulcus vulvae acutum di Lipschutz (vedi dopo).

* Aftosi bipolare oro-genitale (Foto 3-4): varietà major con contemporaneo interessamento genitale. La sindrome (definita anche aftosi di Neuman) ha un carattere grave ulcero-pustoloso destruente con quadri o balanoprepuziali o, più spesso, (colpisce più le donne) vulvo-vestibolo-vaginali. Le sedi più frequenti sono: piccole e grandi labbra, vestibolo, vagina, perineo, inguini (pieghe genito-crurali).

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Nel documento La Mandorla - Anno XVII - Numero 66 (pagine 82-85)