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Fotografare il paesaggio toscano: i rapporti con il Touring Club

Le Campagne Fotografiche di Cipriani in Toscana

2.2. Le immagini della vendemmia di San Gimignano (Siena)

2.2.1. Fotografare il paesaggio toscano: i rapporti con il Touring Club

Nel 1925, Nicolò Cipriani partecipò alla I Mostra Fotografica del Paesaggio Toscano, durante la quale espose «due bellissime autocromie»147. Per la II Mostra Fotografica del Paesaggio Toscano (1927) presentò invece i quindici ingrandimenti del litorale di Viareggio, «[...] interessanti turisticamente poiché, in tutta la loro semplicità di stampa al bromuro, offrono una attrattiva particolare per il taglio allungato delle fotografie che [...] pone in risalto il soggetto principale»148. Inoltre, «[...] il vasto campo abbracciato con effetto quadrangolare, senza danno della prospettiva, permette di presentare anche soggetti architettonici bene ambientati»149. La recensione della mostra riporta che un reparto intero è dedicato a queste fotografie «[...] scelte con sentimento artistico», dove il paesaggio toscano è «[...] sinteticamente illustrato in quanto ha di più attraente»150. Secondo Tamassia, questo è un tipo di paesaggio che può dare «gradevoli rivelazioni»151 e, tra tutti i panorami, quello che la macchina fotografica riesce a ritrarre meglio. «La bellezza del paesaggio toscano», prosegue, «[...] è nel fatto che non offre violenti contrasti di colore», con le sue tonalità «tenui e dolci» e un discreto chiaroscuro. Il paesaggio della Toscana è «essenzialmente disegnato», motivo per il quale la fotografia è il mezzo ideale per ritrarlo, senza che «[...] in questa riproduzione vadano smarrite le sue migliori e attraenti caratteristiche»152.

Una possibile collaborazione fra Nicolò Cipriani e il Touring Club Italiano è ipotizzabile per la tipologia di soggetto fotografato in alcune delle sue “campagne”. La vendemmia di San Gimignano può essere, in questo senso, un soggetto perfetto per gli interessi editoriali del Touring Club. Questo, nato come Touring Club Ciclistico Italiano da un’idea di Luigi Vittorio Bertarelli di «[...] raccogliere migliaia di fotografie,

147 Maffioli, Bietoletti (2014), p. 87. 148 Ivi, p. 89. 149 Ibidem.

150 Ibidem. Sulla recensione della mostra Cfr. La Mostra fotografica del paesaggio toscano, in «Illustrazione Toscana», maggio 1927, anno V, n. 5, pp. 21-27.

151 Tamassia (2009), p. 7. 152 Ibidem.

fonderle insieme e ricavarne delle categorie che siano vere e proprie monografie»153, realizzò nel giro di pochi anni la prima grande campagna editoriale (1902) dal titolo «Attraverso l’Italia. Raccolta di 2000 fotografie di vedute, tesori d’arte e tipi popolari». La fotografia, la maggiore protagonista di questa raccolta, fornì in questo ambiente un pretesto per conoscere «[...] un’Italia in effetti ancora da scoprire»154, un’Italia fatta di vedute panoramiche, monumenti antichi, tradizioni folkloristiche e molto altro ancora. La sentita l’esigenza di avere a disposizione un ventaglio di fotografie sotto vari punti di vista, fece in modo che la redazione si procurasse le immagini dai migliori archivi presenti in Italia, quali Alinari e Brogi a Firenze e Anderson a Roma. In questo modo, si poteva avere accesso alla fonte iconografica direttamente dal proprio archivio155. Un altro enorme progetto editoriale, dal titolo «Attraverso l’Italia. Illustrazione delle regioni italiane», riunì il bisogno di attingere da questi grandi archivi già affermati e la nascente “fotografia dilettantistica”, nutrita di una caratteristica novità, iniziando a progettare anche vere e proprie campagne fotografiche itineranti156 e appositamente commissionate. I progressi grafici e tecnici degli anni successivi, poi, fecero accrescere le stampe e le riproduzioni dal punto di vista della qualità.

Per un’analisi del rapporto tra Cipriani e il Touring Club Italiano157 si è considerata la collana «Attraverso l’Italia. Illustrazione delle regioni italiane», in particolare il volume primo e il volume secondo, dedicati entrambi alla Toscana (1934 e 1935)158. Si è voluto proporre questo confronto, poiché le fotografie della “Fotografia Cipriani” sono essenzialmente di mappatura territoriale e antropologica, forse eseguite per essere messe in commercio, oltre che per essere archiviate.

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L. Bertarelli, Programma dell’Illustrazione Fotografica del Touring, in «Rivista Mensile del Touring Club Ciclistico Italiano», marzo 1899, p.3.

154 I. Zannier, Fotografi del Touring Club Italiano, T.C.I., 1991, p. 12.

155 Una nota caratteristica del Touring Club fin dalle sue origini fu quella di pubblicare, assieme alle fotografie, anche le didascalie con gli autori degli scatti.

156 Il Touring Club nacque l’8 novembre 1894 da un gruppo di 57 velocipedisti, per divulgare la cultura per il viaggio ma soprattutto per il ciclismo. Questo fece sì che l’idea di fotografare il paesaggio italiano fosse inevitabilmente associata a un tipo di campagna fotografica itinerante.

157

Interessante è la posizione di Giovanni Santoponte in relazione alla sua proposta di erigere, a Firenze e Milano, un Museo italiano di Fotografie documentarie, «[...] sotto gli auspici del Touring Club e della Società Fotografica», che conterrà «[...] documenti fotografici concernenti l’Italia geografica nelle sue condizioni naturali e sociali, presenti e passate». Cfr. I. Zannier, P. Costantini (1985), pp. 241-249. 158

Touring Club Italiano, Attraverso l’Italia. Illustrazione delle regioni italiane. Volume Quinto Toscana parte prima, Milano, anno XII, 1934 e Attraverso l’Italia. Illustrazione delle regioni italiane. Volume Sesto Toscana parte seconda, Milano, anno XIII, 1935.

Il primo volume della Toscana (1934), dedicato alla città di Firenze, è illustrato principalmente da fotografie Alinari, Biagini, Brogi. Nel volume secondo (1935) si riscontra, sporadicamente, la presenza di fotografie firmate “R. Soprintendenza”, in totale 8. Alcune sono certamente di mano di Cipriani, considerando il confronto che si propone tra la fotografia (n. 38) pubblicata alla pagina 226 del volume, al positivo n. 11.761 contenuto all’interno del fascicolo 23, ‘Lucignano’, in “Campagne Fotografiche 3”. La fotografia n. 36 nella medesima pagina, “Foiano della Chiana: tempietto di S. Vittoria presso Pozzo”159, presenta una forte analogia con quella contenuta nel fascicolo 35, ‘Foiano della Chiana’, del faldone “Campagne Fotografiche 1”, sebbene l’inquadratura della torre sia leggermente diversa.

La presenza delle fotografie di Cipriani è attestata, nella stessa pubblicazione, anche alla pagina 206, dove è visibile una fotografia dell’Abbadia di Coltibuono firmata addirittura dalla “Fototeca Italiana” di Firenze160.

Le fotografie di San Gimignano qui pubblicate non sono firmate, purtroppo, da Cipriani, tantomeno dalla Soprintendenza: sono di proprietà di Alinari, dell’Aeronautica e di Fontanelli.

159 Ivi, p. 226.