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PlAzA DElICIAS

261 Fotogrammi estratti dal filmato

in time-lapse:

Figura 598. Plaza de l’Esta- cion Delicias non è pratica- mente mai frequentata, in nessuna ora del giorno. Le po- che persone di passaggio da e per la stazione passano per lo più ai lati o la attraversa- no longitudinalmente. Quasi nessuno utilizza le sedute, pur dotate di ombracoli. Verso sera diverse persone portano a sgambare i cani, approfit- tando anche delle fontane. CASO STUDIO Saragozza

Figura 603. La sera la piazza si anima di persone con i cani. L’illuminazione e la tempe- ratura più mite portano ad occupare più volentieri le se- dute.

Figura 600. Raramente qual- cuno si siede sulle lunghe panche costantemente al sole; qualcuno ne approfitta per prendere il sole. Figura 601. I vasti spazi, sen- za ombra, sono decisamente poco invitanti.

Figura 602. Due ragazze si scattano alcune foto sulle se- dute della piazza, poi prose- guono e se ne vanno. Figura 599. Al mattino e nel primo pomeriggio la piazza è pressoché deserta. Nel pome- riggio cominciano ad essere sporadicamente occupate le sedute dotare di ombracoli.

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PlAzA DEl PORtIllO

Plaza del Portillo si attesta lungo Avenida Conde Aranda, una delle strade più carat- teristiche della città, con una lunga storia e attualmente la strada più multiculturale della città. Questa strada rappresenta il principale collegamento con i quartieri a est (in primis il barrio Delicias), per questo è percorsa da numerose linee di autobus. È inoltre attraversata dai turisti che si recano a visitare il palazzo dell’Aljaferia.

Plaza del Portillo ha una dimensione medio-piccola, gli alberi aiutano a ripararla dal vento e ombreggiarla; un grande pregio è la varietà di condizioni ambientali (sole/ ombra) presente all’interno dello spazio. Il comfort di questo ambiente è immedia- tamente percepibile: la vegetazione, le comode sedute, il microclima, la dimensione intima dello spazio, i colori caldi fanno capire subito perché questo piccolo spazio sia così frequentato.

La piazza, soprattutto al mattino, è frequentata da numerosi anziani e da qualche immigrato; gli anziani occupano la maggior parte dello spazio, soprattutto la parte che si attesta su Avenida Conde Aranda. Gli immigrati tendenzialmente si fermano nella parte a sud, verso Plaza de Toros.

Molti anziani arrivano in sedia a rotelle, da soli o spinti da badante o infermiera. Gli anziani si ritrovano in gruppi anche numerosi e si intrattengono in questa piazza praticamente tutta la giornata, tornando a casa per l’ora di pranzo. Chiacchierano, cantano e ballano, chi è su sedia a rotelle si limita a battere le mani a ritmo. Si nota che questo è un luogo dove le persone si danno appuntamento; alcuni sostano fin- ché non arriva l’amico, poi proseguono insieme verso il centro città, o si fermano nello spazio a chiacchierare.

Le principali barriere architettoniche sono rappresentate dai marciapiedi rialzati; lar- ghe rampe integrate nella pavimentazione permettono il superamento del dislivello; le numerose persone con disabilità motoria che frequentano la piazza danno prova della effettiva accessibilità della piazza.

A parte una piccola area giochi per i bambini e molto spazio sedibile, non sono pre- senti particolari attrezzature all’interno della piazza. La strada separa questo spazio dalle funzioni che si svolgono negli edifici circostanti, e non permette di generare sinergie. Il disegno dei bordi rafforza ulteriormente questa sensazione, favorendo però la piacevole sensazione di ambiente protetto e allontanando la percezione del traffico. Il muro di cinta rialzato e il verde aiutano il raccoglimento del luogo e dimi- nuiscono l’inquinamento acustico e visivo; nonostante il grande flusso di traffico, soprattutto lungo Avenida Conde Aranda, il rumore dei veicoli si disperde e si riesco- no a sentire gli uccellini cantare. Le aiuole che sono state disegnate non generano,

come inizialmente alcuni cittadini temevano, problemi di sicurezza e mancanza di permeabilità visiva. I marciapiedi esterni, molto stretti, costringono le persone ad attraversare la piazza.

Il senso di protezione dello spazio e la presenza dell’area giochi attirano alcuni ge- nitori e nonni con bambini piccoli. La piazza è frequentata anche da persone che portano a passeggio il cane, solitamente questi salgono nelle aiuole rialzate mentre i loro padroni li seguono passeggiando nel verde, o rimanendo alla quota della piazza. Oltre alle panchine e alle sedute singole, le persone siedono sul muretto delle aiuole (tante) o sul basamento del monumento (poche). Qualcuno ogni tanto passa e foto- grafa il monumento, poi prosegue; non si tratta solo di turisti, ma anche di cittadini che scattano una foto con il cellulare.

Lo spazio centrale della piazza è dominato dalla statua; le alberature e la stessa sta- tua sono ostacoli verso la totale permeabilità visiva dello spazio, ma in generale lo spazio è aperto.

Mentre lo studio delle sedute è molto interessante e presenta numerose alternative (singole, a gruppo, con i pedali, lunghe, ecc.), i giochi sono da catalogo e le palme non sono propriamente essenze autoctone. Nonostante questo, l’arredo risponde alla domanda di utilizzo del luogo, ed è chiaramente visibile la presenza di una idea di fondo nel progetto (contrariamente a quanto si può dire di Plaza Santo Domingo). Particolarmente interessante la soluzione, semplice quanto efficace, di aggiungere pedali ad alcune sedute. Le persone possono ritrovarsi all’aperto e fare esercizio sportivo mentre chiacchierano. Questo tipo di seduta è sempre occupata, e la pre- senza discreta dei pedali permette loro di essere collocati in qualsiasi tipo di contesto senza che stonino.

La piazza rappresenta un luogo storico per la città, coinvolto durante l’assedio della città del 1808-1809 (Los Sitios); il monumento al centro rimane a dichiarare questo avvenimento, ancora molto sentito dai cittadini. Le statue degli eroi concittadini ri- mandano a valori che vanno oltre l’episodio storico (combattere per i propri ideali, per la libertà, non arrendersi davanti alle difficoltà, ecc.). Il tema visivo è forte, gli aspetti tecnici e funzionali vengono risolti in armonia con il disegno della piazza, ma mancano specifici riferimenti al genius loci.

Nonostante non siano presenti funzioni particolarmente attrattive all’interno della piazza, e le attività che si svolgono sui bordi siano separate dalla strada, l’atmosfe- ra rilassata, il senso di protezione e il comfort richiamano numerose persone, so- prattutto anziani. Questo spazio è molto amato e fortemente frequentato da una popolazione (quella anziana) che ha scelto di ritrovarsi in quel luogo, pur avendo a disposizione altri spazi, anche più vicini alla propria abitazione o al centro anziani.

Figura 604. Pianta di Plaza Portillo.

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TUTTE LE FOTO DI PLAZA PORTILLO: fig. 496 (p. 230), fig. 536 (p. 239), fig. 541 (p. 242), figg. 604-616 (pp. 264- 266).

Figura 606. Le sedute a ridos- so degli alberi sono sempre molto utilizzate.

Figura 607. I bambini trova- no sempre divertenti le gradi- nate del monumento.

Figura 608. Il monumento offre diverse possibilità per sedersi o giocare.

Figura 609. Anche i piccioni possono diventare oggetto del gioco.

Figura 610. Le sedute inte- grate nel disegno della piazza sono utilizzate durante tutta la giornata.

Figura 611. La disposizione delle sedute sul perimetro della piazza, a piccoli gruppi di 4-5 posti, favorisce l’aggre- gazione.

Figura 612. Anziani spagnoli e immigrati tendono a utiliz- zare spazi differenti della piaz- za; i cittadini extra comunitari tendono a sostare sul lato sud della piazza.

Figura 613. La buona om- breggiatura e disposizione delle sedute ne rende confor- tevole l’uso.

Figura 614. Tutti i gruppi di sedute sono sempre orientati in modo da favorire la conver- sazione e l’interazione tra le persone.

POPOLAZIONE 9.30-10.00 10.30-11.00 11.30-12.00 12.30-13.00 13.30-14.00 14.30-15.00 15.30-16.00 16.30-17.00 17.30-18.00 18.30-19.00 19.30-20.00 20.30-21.00 anziani 4 7 28 42 22 12 5 5 12 21 54 22 adulti 4 7 34 32 26 17 7 21 31 41 32 25 bambini 1 1 3 1 2 1 6 18 22 10 3 SEDUTE totale 4 11 48 62 36 21 6 20 39 46 76 35 panchine 3 11 37 43 24 10 6 15 28 36 60 32 altrove 1 11 19 12 11 5 11 10 16 3 panchine dehor seduti altrove Figura 615. S e g u e n - do il metodo indicato da Jan Gehl, si sono conteggiate le attività stazionarie (persone in piedi, sedute, sdra- iate, bambini che gio- cano, attività sportive) la seconda mezz’ora di ogni ora (9.30-10.00, 10.30-11.00, ecc.) e il transito di pedoni, ciclisti e skaterboard i primi dieci minuti di ogni ora (9.00-9.10, 10.00-10.10, ecc.).

Figura 616. R i p a r - tizione delle sedute tra sedie e panchine, seduta lunga e gra- doni e altro (sedie a rotelle, seduti in ter- ra, ecc.).

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