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PRESuPPOStI PER uNA RICERCA ultERIORE 1 SPAZI PUBBLICI FREQUENTATI E

6 PROGETTARE E VALUTARE LO SPAZIO PUBBLICO

309 6.1 CONSIDERAZIONI FINAL

6.3 PRESuPPOStI PER uNA RICERCA ultERIORE 1 SPAZI PUBBLICI FREQUENTATI E

La tesi si è concentrata su uno degli obiettivi del progetto di spazio pubblico, consi- derato in questo ambito il più importante: la frequentazione dello spazio. Esistono però altri obiettivi, in primis la sostenibilità ambientale e le funzioni paesaggistiche degli spazi aperti. La concezione di un processo che voglia agire efficacemente su uno spazio pubblico deve includere anche questi aspetti.

La riqualificazione degli spazi pubblici è spesso un’azione ritenuta importante per dar luogo a città più sostenibili. Ma come devono essere progettati gli spazi pubblici per essere sostenibili, e per contribuire il più possibile alla sostenibilità ambientale? Come lo spazio pubblico può contribuire alla conservazione delle risorse, a migliora- re lo stress ambientale associato al clima, all’inquinamento, all’aria, al regime idro- logico?

Ogni spazio aperto, pubblico o privato, svolge delle funzioni nelle relazioni paesag- gistiche in cui è coinvolto (permeabilità del suolo, ricarico della falda acquifera, dre- naggio dell’acqua meteorica, ecc.). Le funzioni paesaggistiche sicuramente sono am- bientali, ma possono essere anche sociali ed economiche?

6.3.2 QUALI OBIETTIVI PER LO SPAZIO PUBBLICO

Quali sono gli obiettivi oggi perseguiti dalle Amministrazioni comunali sul tema del- lo spazio pubblico? Sono perseguibili? Sono obiettivi bilanciati rispetto alla triade grammatica, poetica, opportunità d’uso?

Già Lynch fece una disamina degli obiettivi relativi al progetto urbano [1960; 1981]. Le relazioni urbanistiche sono piene di discorsi su obiettivi e finalità. Un’attenta let- tura della maggior parte di questi discorsi dimostra che spesso si tratta di buone intenzioni, talmente generali ed elevate che nessuno potrebbe sollevare obiezioni; altre volte l’obiettivo è a un livello troppo basso, facilmente associato a scelte forma-

li, così che la gamma di possibilità formali è stata ristretta più del necessario. Alcuni obiettivi sono difficilmente realizzabili, altri poco significativi, altri ancora nascono da una visione molto ristretta, in cui i valori o i bisogni di un singolo o di una minoran- za vengono attribuiti all’intera comunità. Infine gli obiettivi possono essere troppo limitati nel tempo.

Gli obiettivi devono essere realizzabili nei limiti dei mezzi esistenti e prevedibili, de- vono essere operativi e possono avere pesi differenti: ad esempio bisognerà attribu- ire maggiore peso a quegli obiettivi che riguardano la società nel suo insieme.

6.3.3 SPECIFICITà E PECULIARITà DEL CASO STUDIO DI SARAGOZZA

Le dinamiche in corso a Saragozza sono un caso unico e non replicabile o certi fe- nomeni si stanno diffondendo a prescindere dalle condizioni climatiche e sociali del caso studio selezionato? Molte città stanno intraprendendo un progetto simile a “Estonoesunsolar”, particolarmente interessante il concorso Bella Fuori 3 a Bologna: ha finalità affini, e sono incaricati gli stessi progettisti di Estonoesunsolar, Patrizia di Monte e Ignacio Gravalos. Sarebbe interessante comparare i due processi e gli esiti dei programmi.

Inoltre si potrebbero comparare gli esiti del programma Estonoesunsolar con pro- getti affrontati con approccio Lighter, Quicker, Cheaper. Si potrebbero valutare punti di forza e di debolezza, limitazioni e opportunità delle due strategie.

Sarebbe interessante studiare molti progetti di spazi pubblici sopra a parcheggi in- terrati per comprendere se le limitazioni presenti nei progetti di Saragozza sono sta- te risolte, in che modo e se nei migliori casi il parcheggio e lo spazio pubblico sono stati concepiti contemporaneamente.

Seguendo l’impostazione data da Matthew Carmona per lo studio degli spazi pubbli- ci di Londra, si potrebbe analizzare la diversità del sistema degli spazi pubblici delle principali città europee, per comprendere quali spazi sono più presenti, quali lo sono meno, e quali mancano nei differenti contesti.

Infine, in vista dell’Expo di Milano, sarebbe interessante fare un’analisi degli spazi costruiti in occasione dei grandi eventi per comprendere la capacità delle città di ri- assorbire questi luoghi fuori dalla quotidianità e dall’ordinario. Ci troviamo davanti a un numero sempre crescente di vuoti urbani, difficili da utilizzare o rifunzionalizzare, che spesso rappresentano più un costo (ambientale, di risorse economiche necessa- rie alla manutenzione del luogo, ecc.) che un beneficio.

6.3.4 LO SPAZIO PUBBLICO OGGI... E DOMANI?

Il tempo della tesi è l’”oggi”. Come evolveranno alcuni dei fenomeni attuali analiz- zati? Come modificheranno lo spazio pubblico informatica e tecnologia nei prossimi anni?

La situazione economica migliorerà? Questo periodo ci lascerà comunque l’idea che è necessario fare scelte più oculate e sostenibili dal punto di vista economico? Che peso acquisteranno i temi della flessibilità e temporaneità? Porteranno a nuove forme o a nuovi approcci al progetto?

6.4 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Benjamin W. (1990), in M. Davis, City of Quartz, Vintage Books, London.

Carmona M. (2012), The politics of London’s strategic design, Architectural Design. Carr S. et al (1992), Public Space, Cambridge University Press, New York.

Cooper-Marcus C. (1985), Design Guidelines: a Bridge Between Research and Decision-Making, Paper Presented at the US/Japan Seminar on Environment and Behaviour Research, Dep. of Psychology, University of Arizona, Tucson.

Cooper-Marcus C., Sarkissian W. (1986), Housing as if People Mattered: Site Design Guidelines for Medium-Density Family Housing, University of California Press, Berkeley, California.

Francis M. (1999), A Case Study Method for Landscape Architecture, The Landscape Architecture Foundation, Washington, DC.

Lynch K. (1960, ed. 1964), L’immagine della città, Marsilio Editore, Padova.

Lynch K. (1981, ed. 1984), Progettare la città. La qualità della forma urbana, Etas, Milano. Norberg-Schulz C. (1979, ed. 2003), Genius Loci, Mondadori Electa, Firenze.

Porta S. (2002), Dancing streets. Scena pubblica urbana e vita sociale, Edizioni Unicopli, Milano. Relph E. (1976), Place and Placeness, Pion, London.

Sherman B. (1988), Cities Fit to Live In, Channel 4 Books, London.

Wines J. (2006), Architettura a zero cubatura, alcune note su un nuovo fondamento critico, in Aymonino A., Mosco V. P., “Spazi pubblici contemporanei: architettura a volume zero”, Skira Editore, Milano.

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