Nel 2002 esce Full Moon o sagashite212
, la cui trama ricorda i tempi delle majokko idol, mostrando dal confronto con la tradizione quanto siano cambiate le maghette da allora.
L’autrice del manga da cui è tratta questa serie, Tanemura Arina (1978-), non è comunque nuova nel campo majokko: solo un paio di anni prima aveva affrontato la questione maghette e poteri magici in un’altra serie di grande successo, da cui poi era stata tratta una versione animata, Kamikaze kaitō Jeanne213
. Si tratta forse di una delle autrici che meglio interpretano lo stile delle maghette di questo periodo: nelle sue opere, infatti, nulla è mai come sembra.
Lo stesso principio vale anche per Full Moon: uno schema all’apparenza classico e consolidato – in un primo momento, infatti, pare di essere tornati ai tempi di Creamy – che nasconde colpi di scena insospettabili.
Protagonista è, come da copione, una bambina, Mitsuki, che sogna di diventare una cantante. Ci sono anche i due adorabili animaletti che stanno vicino alla majokko idol e la aiutano a tramutarsi in una sedicenne. Non manca poi neppure l’infatuazione per un ragazzo più grande: Mitsuki vuole diventare una cantante per una promessa fatta due anni prima alla persona che ama, Eichi, di sei anni più grande di lei, costretto a trasferirsi all’estero.
Tuttavia, questa cornice ormai famigliare nasconde molti segreti. Le due mascotte non sono quello che sembrano, bensì due shinigami 死 神 (dei della morte) di nome Takuto e Meroko. Mitsuki sta infatti morendo: un tumore alla gola la ucciderà entro un 212 満月をさがして (Full Moon o sagashite, Cercando la luna piena, Giappone: 2002-2003, inedito in Italia; Studio DEEN, 52 episodi).
213神風怪盗ジャンヌ (Kamikaze kaitō Jeanne, Jeanne la ladra del vento divino, Giappone: 1999-2000, inedito in Italia, Tōei, 44 episodi).
anno – almeno a detta dei due dei della morte – mettendo fine per sempre al suo sogno di sfondare nel mondo della musica. La ragazzina però non si dà per vinta e decide di tentare il tutto per tutto, cercando di entrare a un’audizione che accetta solo ragazze dai sedici anni in su. Takuto, affascinato dalla ragazzina, decide di aiutarla a vivere quell’ultimo anno senza rimpianti: le dona dunque il potere di assumere l’aspetto di una sedicenne, così da poter sostenere l’audizione (figura 5). Il casting è un successo e la ragazza viene scelta per il debutto come idol. Mitsuki decide di dare al suo alter ego il nome d’arte di Full Moon, per via della passione di Eichi per l'astronomia. La natura limitata nel tempo dei poteri della protagonista è data quindi dalla morte imminente.
Il tema della malattia è sempre presente nella serie: se infatti Full Moon è perfettamente sana, Mitsuki ha spesso attacchi e malori, causati anche dalla vita frenetica a cui deve sottoporsi per portare avanti la sua doppia identità.
Un’altra delle differenze rispetto a Creamy e Fancy Lala sta proprio nella difficoltà di conciliare la vita da star con quella di una normale ragazzina: questo è sempre stato uno spunto per molte avventure delle maghette idol ma, se pure anche nel caso di Miho si cerchi di rendere in modo più realistico i problemi pratici, qui essi sono davvero una delle questioni più complicate.
5 Full Moon o sagashite (Cercando la luna piena, 2002-2003). La prima trasformazione di Mitsuki in Full Moon.
Ad esempio, Mitsuki deve dare il nome di un garante per poter debuttare come idol e decide di usare quello del dottore che la ha in cura: naturalmente questo crea equivoci a non finire. Un altro problema è poi il trovare delle scuse per uscire di casa, nonché l’evitare la stretta sorveglianza della rigidissima nonna, ostile fin dall’inizio al suo sogno di cantare. Alla fine, la bambina si trova costretta a fare una cosa che sarebbe stata impensabile per le colleghe degli anni Ottanta: deve dire a chi le sta vicino la verità su di lei e Full Moon. La magia non risente di questa decisione, come invece accade con tutte le altre maghette idol.
Anche la storia d'amore con un ragazzo più grande, tipica del genere, ha qui risvolti del tutto nuovi e drammatici. Full Moon canta per essere vista da Eichi, di cui non ha notizie dalla sua partenza, due anni prima. I suoi sogni di un futuro insieme vengono però interrotti brutalmente. Mitsuki si reca negli USA per delle cure e ne approfitta per cercare di ricontattare il ragazzo: scopre quindi che Eichi è morto in un incidente d’auto. La ragazza decide quindi di smettere di cantare, sprofondando nella disperazione. È Takuto, lo shinigami innamorato di lei, che alla fine la costringe ad accettare la realtà per quella che è e scendere a patti con la morte di Eichi. Con tutti i suoi poteri magici, la ragazza può fare solo questo: accettare la verità, per quanto triste, e fare un passo avanti. La magia è inutile laddove avrebbe dovuto invece rendere la sua proprietaria felice. Questo senso di inutilità non è unico del genere majokko, ma è comunque una delle novità che il nuovo millennio ha portato in questo tipo di anime.
L’ultimo episodio di Full Moon ci mostra l’ormai consueto concerto finale a chiusura delle avventure della majokko idol – una scena classica, rassicurante. A seguito dell'addio alle scene, Mitsuki viene operata e si salva dal terribile destino che sembrava attenderla inesorabile: ora la bambina non ha che da aspettare di diventare davvero una sedicenne per vedere il suo sogno avverarsi senza dover ricorrere alla magia. Le due mascotte sono scomparse con la sparizione della magia, come da tradizione, ma non è un addio, almeno per quanto riguarda Takuto che, tornato a essere un ragazzo umano, si ricongiunge finalmente all'amata.
più numerosi sono gli ibridi di difficile collocazione, ovvero quelle serie che prendono liberamente spunto da svariati generi diversi cercando di combinarli tra loro. Le barriere crollano una dopo l’altra e le divisioni diventano sempre più fragili: tra bene e male, tra anime per ragazze e anime per ragazzi e anche tra genere e genere.