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Marzo del 1982. Manca ancora un anno al debutto di Creamy, quando la Ashi Production decide di lanciare una nuova serie di maghette, Mahō no Princess Minky Momo79

.

Questa serie è arrivata anche in Italia, col titolo di Il magico mondo di Gigì, ma inizialmente non è stata trasmessa per intero: sono stati infatti tagliati gli ultimi 11 episodi. Si dovrà aspettare il 1990 per vedere nelle televisioni Italiane la versione finalmente completa, con tutti e 63 gli episodi originali, ribattezzata per l’occasione Benvenuta Gigì.

All’apparenza, Momo è soltanto una bambina come tante, ma il suo potere magico le permette di tramutarsi in una ragazza più grande: questa idea, già vista in Melmo, consente di sfruttare sia l'attrazione dei telespettatori verso una giovane donna dal fascino adulto e sensuale (un importante fattore di popolarità già visto nel capitolo precedente), sia il valore di empowermentche ha per le ragazzine la capacità di poter trasformare il proprio corpo80

. La trasformazione mediante la magia dà infatti alle telespettatrici la sensazione di poter controllare il proprio corpo (Sugawa)81

: si tratta di un

78 Mia definizione, dovuta al fatto che queste maghette usano i loro poteri per diventare idol, richiamando un fenomeno che, negli anni Ottanta, raggiunse la sua età dell'oro. Per idol si intendono ragazzi e ragazze piuttosto giovani che raggiungono una grande e improvvisa popolarità nel mondo dello spettacolo grazie al loro aspetto ma le cui carriere sono spesso assai brevi.

79 魔法のプリンセス ミンキー モモ (Mahō no Princess Minky Momo, Minky Momo, la Principessa della Magia, Il magico mondo di Gigì, Giappone: 1982-1983, Italia: 1983, Ashi Production, 63 episodi).

80 Con il termine empowerment si indica un processo di crescita dell'individuo basato sull'aumento della stima di sé.

tema caro alle giovani fan. La metamorfosi, così come il travestimento, come mezzo per affrontare i cambiamenti tipici del periodo dell'adolescenza è, per altro, un tema ricorrente nel più generale ambito degli shōjo manga (Kornfield)82

. Il legame con gli shōjo manga è sempre molto forte dunque, e le majokko paiono quasi offrirne una sintesi adatta a ogni tipo di pubblico – anche a coloro che, non appartenendo al mondo delle spettatrici abituali di anime per ragazze, normalmente non ne capiscono le convenzioni e gli stilemi (Takahashi)83

.

Momo parte quindi da delle fondamenta solide, poste nei due decenni precedenti, per poi spaziare alla ricerca di nuove soluzioni, non temendo di inserire anche alcuni momenti di pathos.

Minky Momo ha avuto un notevole successo in patria, al punto da spingere lo stesso Studio a realizzare una seconda serie nel 1991: si intitola Mahō no Princess Minky Momo: Yume o dakishimete84

, ed è arrivata anch’essa in Italia, ribattezzata Tanto tempo fa… Gigì.

Momo è la principessa di Fairyland, il regno dei sogni: benché una volta questo luogo magico fosse una cosa unica con la Terra, man mano che gli uomini hanno smesso di credere nei sogni anche Fairyland si è allontanata sempre di più. Per ripristinare la situazione iniziale di armonia, il re e la regina inviano dunque la loro figlioletta sulla Terra, con lo scopo di far tornare la gente a sognare. Momo, la principessa in questione, si trasferisce quindi nella casa di una coppia di veterinari, a cui fa credere di essere la loro vera figlia grazie alla magia, e inizia a darsi da fare per aiutare il prossimo: questo è

shōjo hyōshō to shichōshabunseki – shōwa 50 nendai no femininity no henyō, Analisi dell'audience e della rappresentazione delle ragazze riguardo l'anime TV di maghette “Creamy Mami, l'Angelo della Magia” - il cambiamento nella femminilità negli anni Cinquanta shōwa), Tōyōdaigaku ningen kagaku sōgō kenkyūjo kiyō, Bollettino dell'Istituto di Ricerca in Scienze Umane dell'Università di Tōyō, numero 12, 2010, p. 217.

82 KORNFIELD, Sarah, Comics for Girls?A Study of Shōjo and American Girlhood Culture, Texas, Texas A&M University, 2009, pp. 106-109.

83 TAKAHASHI, Mizuki, Opening the Closed World of Shōjo Manga in [MACWILLIAMS, Mark W. (a cura di), Japanese Visual Culture: Explorations in the World of Manga and Anime, New York, M. E. Sharpe Inc., 2008], pp. 114-136.

84 魔法のプリンセス ミンキーモモ -夢を抱きしめて (Mahō no Princess Minky Momo: Yume o dakishimete, Minky Momo la Principessa della Magia: Abbracciando il sogno, Tanto tempo fa... Gigì, Giappone: 1991-1992, Italia: 1995, Ashi Production, 62 episodi).

infatti l’unico modo perché gli uomini tornino piano piano a credere. Per fortuna, non è sola nei suoi sforzi, dal momento che può contare su un cane, una scimmietta e un canarino (Shindobuk, Mocha e Pipiru), nonché sui propri poteri magici. Poteri magici che consistono in un ciondolo che le permette di trasformarsi in un’adulta abile in una particolare professione, a seconda delle esigenze (figura 1): un potere del genere è stato già sfruttato in Lun Lun e Melmo, anche se il tema della trasformazione è comunque un classico delle majokko. La sua peculiare abilità non è però l’unico elemento che accomuna Momo a Lun Lun. Esattamente come quest’ultima, infatti, la principessa del regno della fantasia non può usare la magia per i suoi capricci: ha una missione di vitale importanza, e i suoi poteri sono strettamente legati a essa. Per avvicinare il suo mondo di origine a quello terrestre, la bambina dovrà compiere un determinato numero di buone azioni, necessarie a far risplendere nuovamente le pietre preziose della corona del sovrano del regno della fantasia.

Un momento cruciale si ha quando il ciondolo di Momo finisce in mille pezzi a causa di un colpo di pistola. Solitamente, in casi come questo, l’oggetto magico viene sostituito da un altro, a volte anche più potente, e tutto torna alla normalità.

Momo però non solo non torna a essere una maga, ma viene investita e muore. Anche se la protagonista non è morta davvero, ovviamente – si tratta pur sempre di una creatura magica – è comunque la fine della sua missione e della sua esistenza di majokko: ella chiede infatti di potersi reincarnare e diventare la vera figlia dei suoi genitori adottivi umani, rinunciando di fatto ai poteri magici e demandando a un incerto futuro il completamento della sua importantissima missione.

Il finale mostra una piccola Momo serena, sicura che prima o poi comunque Fairyland tornerà a unirsi al nostro mondo.

1 Mahō no Princess Minky Momo (Il magico mondo di Gigì, 1982-1983). Momo trasformata in una veterinaria.

Si tratta di una conclusione a due facce. Una faccia mostra una principessa che muore e fallisce nel proprio intento, nonché un reame magico che rimane rigidamente separato dal nostro; l’altra mostra una majokko che preferisce essere una bambina normale e decide di tagliare i ponti con il mondo della fantasia. Anche se in modo narrativamente più complesso del solito, il messaggio finale è sempre lo stesso: la magia è temporanea e a essa bisogna rinunciare se si vuole crescere davvero. Non è nel ricorrere a forze misteriose che si trova la soluzione ai problemi umani.

La seconda serie, lungi dal cambiare le cose, ribadisce il concetto della prima serie. La protagonista si chiama Minky Momo, ma non si tratta della Momo originale, bensì della principessa di un altro mondo fantastico, questa volta situato sotto la superficie del mare. Lo scopo di questa maghetta è il medesimo della sua omonima: far tornare la gente a sognare, di modo che il suo mondo non subisca la stessa sorte di Fairyland. Le similitudini tra le due principesse comunque non si fermano alle caratteristiche principali ma si ritrovano persino nei dettagli: anche la nuova Momo si trasferisce presso una coppia umana senza figli (questa volta si tratta dei proprietari di un hotel), viene accompagnata da tre buffe mascotte e ha il potere di trasformarsi. Nel corso

dei 62 episodi di cui è composto questo anime, le due majokko finiranno addirittura per incontrarsi – anche se ormai più che un incontro tra due majokko, è un incontro tra una majokko e una bambina normale (figura 2). Purtroppo anche questa volta la missione non viene coronata dal successo: il mondo incantato da cui proviene la nuova Momo si stacca definitivamente dal nostro, nonostante gli sforzi congiunti delle due bambine. La protagonista, però, sceglie ancora una volta di rimanere sulla Terra, rinunciando ai propri poteri.

2 Mahō no Princess Minky Momo: Yume o dakishimete (Tanto tempo fa... Gigì, 1991-1992). Le due Momo a confronto.

Il successo di Minky Momo, come si è detto, è stato notevole: oltre a queste serie, infatti, sono usciti molti altri prodotti a lei dedicati, tra cui due OAV – inediti in Italia – e un lungometraggio, trasmesso in Italia nel 1986.

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