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Funzionamento del Team Accessi Vascolari (TAV)

La creazione di un team multiprofessionale e multidisciplinare, che veda coinvolti in sinergia medici e infermieri specialisti nell’impianto e nella gestione degli accessi venosi, rappresenta un valore aggiunto per l’appropriatezza delle cure (INS, 2016): essa facilita l’integrazione professionale, la standardizzazione delle procedure, il monitoraggio dell’attività tramite indicatori definiti, al fine di garantire la qualità e sicurezza delle prestazioni.

La ricca offerta di numerosi dispositivi vascolari ed attrezzature sanitarie pongono il TAV in

“prima linea” nella presa in carico del paziente, nella continuità delle cure, nel supporto operativo a medici e infermieri delle unità operative e dei servizi aziendali. Le principali ricadute positive sull’ef-ficacia ed efficienza di funzionamento del TAV con competenze avanzate mediche ed infermieristi-che sugli accessi venosi, riguardano ad esempio:

− la riduzione dello stress e del dolore dei pazienti sottoposti a multipli tentativi infruttuosi;

− il contenimento del ritardo nell’inizio del piano terapeutico e nutrizionale;

− la riduzione del rischio di complicanze quali flebiti e trombosi venose, ischemie o necrosi tissutali;

− la riduzione dell’utilizzo inappropriato di accessi vascolari;

− la riduzione delle giornate di degenza.

Nell’ultimo decennio, l’evoluzione della tecnologia e della formazione specialistica medica ed infermieristica sugli accessi vascolari (Master universitari, formazione ad hoc per gli impianti e la gestione) ha favorito rapidi progressi sull’efficacia ed efficienza dei TAV. L’introduzione e l’utilizzo dell’ecografia per gli accessi venosi e un’ampia gamma di device vascolari, nuove tecniche d’im-pianto e gestione, costituiscono l’evoluzione clinico-assistenziale verso la quale un’azienda sanitaria deve orientarsi avvalendosi della costituzione di un TAV.

La definizione di un team aziendale facilita l’integrazione professionale delle varie compe-tenze, la standardizzazione delle procedure, il monitoraggio dell’attività tramite indicatori definiti al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni. Il funzionamento del team medico-infer-mieristico a livello aziendale dipenderà dalla vastità, dalle caratteristiche territoriali dell’Azienda, dai volumi e dalla tipologia delle attività correlate agli accessi vascolari.

L’adeguato funzionamento del TAV sarà in capo ad un Responsabile medico clinico-organiz-zativo e ad un Infermiere con funzione di coordinamento. Il TAV ha componenti stabili (medici e infermieri) con competenze avanzate sulla gestione degli accessi vascolari (vedi capitolo forma-zione, Indirizzo n.9) che si occupano di posizionamento, consulenza e follow up e componenti va-riabili con funzione consulenziale (ad es: Farmacista, Angiologo, Infettivologo, Radiologo, Oncologo, Nutrizionista, ecc.) che possono intervenire, su richiesta, in caso di necessità.

32 Il Medico che riveste il ruolo di Responsabile clinico-organizzativo del TAV deve essere indi-viduato formalmente dalla Direzione Aziendale e svolge le seguenti funzioni:

− definisce la composizione del TAV sulla base dei volumi e della tipologia delle attività svolte e dunque richieste nel contesto aziendale, tenendo conto delle risorse disponibili;

− verifica periodicamente i volumi di attività e gli indicatori di processo e di esito;

− monitora e verifica il mantenimento delle competenze avanzate da parte dei componenti che fanno parte del team e ne rileva i bisogni formativi;

− viene interpellato dai componenti del TAV per la valutazione di casi clinici complessi e ri-chiede, se del caso, l’intervento consulenziale e/o l’espressione di second opinion ad altro esperto;

− interviene nella valutazione dell’appropriatezza prescrittiva di un device vascolare in caso di necessità anche attraverso un confronto con il medico prescrittore che ha in carico il paziente qualora la richiesta non rispondesse ai criteri di riferimento.

L’Infermiere che ha la funzione di coordinamento del TAV, in collaborazione con il Medico re-sponsabile per gli aspetti di competenza, viene individuato dalla Direzione delle Professioni Sanitarie e si occupa di:

− pianificare, programmare, organizzare e gestire l’attività del TAV;

− gestire le risorse umane afferenti al TAV;

− garantire l’approvvigionamento di tutto il materiale necessario, ivi comprese le tecnologie (farmaci, attrezzature, devices, ecc);

− assicurare la presenza e il mantenimento dei requisiti di sicurezza degli ambienti e luoghi di lavoro;

− rilevare il fabbisogno formativo degli operatori sanitari e promuovere eventi formativi specifici;

− analizzare periodicamente i volumi di attività e gli indicatori di processo e di esito.

Al fine di garantire il miglior funzionamento del TAV per la sicurezza del paziente è auspicabile, compatibilmente con la sostenibilità del contesto organizzativo locale, che le Aziende definiscano e supportino:

− la presenza nel TAV di uno staff infermieristico dedicato e a tempo pieno, al fine di mantenere la competence necessaria atta a garantire un livello elevato di qualità e sicurezza delle cure.

Vedi All. 1 relativo al profilo di competenza;

− la formazione continua degli operatori sanitari delle unità operative sulle buone pratiche cli-nico-assistenziali al fine di promuovere l’appropriatezza di richiesta e successiva gestione di un accesso vascolare;

− la dotazione di strumenti informatici per l’adeguato monitoraggio e verifica degli indicatori di processo ed esito correlati alle attività;

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− lo svolgimento delle attività di impianto nel setting più adeguato ovvero un ambulatorio che risponde ai requisiti di accreditamento di un ambulatorio chirurgico: tale sede faciliterebbe l’accesso per i pazienti esterni e, al contempo, può evitare l’uso improprio di altri spazi come il blocco operatorio.2

2 Inoltre, l’attività di impianto di dispositivi vascolari quali Mini-Midline, Midline, PICC, può essere svolta al letto del paziente. Si considera impropria l’attività di impianto eseguita nel Blocco Operatorio (tranne se di-smesso) in quanto si utilizza una struttura organizzativo-assistenziale ad alto costo per una prestazione che si può eseguire in sicurezza presso un ambulatorio chirurgico.

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