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Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza

Elementi del modello di Governance e dell’Assetto Organizzativo Generale della Società

4.2 Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza

Le attività poste in essere dall’Organismo di Vigilanza non possono essere sindacate da alcun altro VYNHUV V M\UaPVUL KLSSH :VJPL[n 3»H[[P]P[n KP ]LYPÄJH L KP JVU[YVSSV Z]VS[H KHSS»6YNHUPZTV u PUMH[[P

Z[YL[[HTLU[LM\UaPVUHSLHNSPVIPL[[P]PKPLѝJHJLH[[\HaPVULKLS4VKLSSVLUVUW\~Z\YYVNHYLVZVZ[P-tuire le funzioni di controllo istituzionali della Società.

(SS»6YNHUPZTV KP =PNPSHUaH ZVUV JVUMLYP[P P WV[LYP KP PUPaPH[P]H L JVU[YVSSV ULJLZZHYP WLY HZZPJ\YHYL

\U»LќL[[P]HLKLѝJPLU[L]PNPSHUaHZ\SM\UaPVUHTLU[VLZ\SS»VZZLY]HUaHKLS4VKLSSVZLJVUKVX\HU[V

Z[HIPSP[VKHSS»HY[KLS+3NZ

L’Organismo dispone di autonomi poteri di iniziativa, intervento e controllo, che si estendono a tutti i ZL[[VYPLM\UaPVUPKLSSH:VJPL[nWV[LYPJOLKL]VUVLZZLYLLZLYJP[H[PHSÄULKPZ]VSNLYLLѝJHJLTLU[LL

tempestivamente le funzioni previste nel Modello e dalle norme di attuazione del medesimo. In parti-JVSHYLHSS»6YNHUPZTVKP=PNPSHUaHZVUVHѝKH[PWLYS»LZWSL[HTLU[VLS»LZLYJPaPVKLSSLWYVWYPLM\UaPVUP

i seguenti compiti e poteri 40:

- disciplinare il proprio funzionamento anche attraverso l’introduzione di un regolamento delle proprie attività che preveda: la calendarizzazione delle attività, la determinazione delle cadenze [LTWVYHSPKLPJVU[YVSSPS»PUKP]PK\HaPVULKLPJYP[LYPLKLSSLWYVJLK\YLKPHUHSPZPSHKPZJPWSPUHKLPÅ\ZZP

‹Z\NNLYPTLU[PLWYVWVZ[LKPHKLN\HTLU[VKLSTVKLSSVHNSPVYNHUPVM\UaPVUPHaPLUKHSPPUNYHKVKPKHYLSVYVJVUJYL[H

H[[\HaPVULULS[LZZ\[VHaPLUKHSLB¯D"

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+H*VUÄUK\Z[YPH3PULLN\PKHJP[ULSSH]LYZPVULKLÄUP[P]HHNNPVYUH[HHSTLZLKPNP\NUV

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informativi provenienti dalle strutture aziendali;

- vigilare sul funzionamento del Modello sia rispetto alla prevenzione della commissione dei reati richiamati dal D.Lgs. 231/2001 sia con riferimento alla capacità di far emergere il concretizzarsi di eventuali comportamenti illeciti;

- svolgere periodica attività ispettiva e di controllo, di carattere continuativo - con frequenza tem-porale e modalità predeterminata dal Programma delle attività di vigilanza - e controlli a sorpresa, PUJVUZPKLYHaPVULKLP]HYPZL[[VYPKPPU[LY]LU[VVKLSSL[PWVSVNPLKPH[[P]P[nLKLPSVYVW\U[PJYP[PJPHSÄUL

KP]LYPÄJHYLS»LѝJPLUaHLKLѝJHJPHKLS4VKLSSV"

- accedere liberamente presso qualsiasi direzione e unità della Società – senza necessità di alcun consenso preventivo – per richiedere ed acquisire informazioni, documentazione e dati, ritenuti ne-cessari per lo svolgimento dei compiti previsti dal D.Lgs. 231/2001, da tutto il personale dipenden-te e dirigendipenden-te. Nel caso in cui venga opposto un motivato diniego all’accesso agli atti, l’Organismo redige, qualora non concordi con la motivazione opposta, un rapporto da trasmettere al Consiglio KP(TTPUPZ[YHaPVUL"

- richiedere informazioni rilevanti o l’esibizione di documenti, anche informatici, pertinenti alle atti-vità di rischio, agli amministratori, agli organi di controllo, alle società di revisione, ai collaboratori, ai consulenti ed in generale a tutti i soggetti tenuti all’osservanza del Modello. L’obbligo di questi ultimi di ottemperare alla richiesta dell’Organismo deve essere inserito nei singoli contratti.

- curare, sviluppare e promuovere il costante aggiornamento del Modello, formulando, ove ne-cessario, all’organo dirigente le proposte per eventuali aggiornamenti e adeguamenti da realizzarsi TLKPHU[LSLTVKPÄJOLLVSLPU[LNYHaPVUPJOLZPKV]LZZLYVYLUKLYLULJLZZHYPLPUJVUZLN\LUaHKP!P

WVY[HTLU[HSPJOLKV]LZZLYVLTLYNLYLKHSS»HUHSPZPKLPÅ\ZZPPUMVYTH[P]PLKHSSLZLNUHSHaPVUPHSSLX\HSP

sono tenuti i responsabili delle varie funzioni e procedere secondo quanto disposto nel Modello;

HZZPJ\YHYLPSWLYPVKPJVHNNPVYUHTLU[VKLSZPZ[LTHKPPKLU[PÄJHaPVULKLSSLHYLLZLUZPIPSPTHWWH-[\YHLJSHZZPÄJHaPVULKLSSLH[[P]P[nZLUZPIPSP"

J\YHYLPYHWWVY[PLHZZPJ\YHYLPÅ\ZZPPUMVYTH[P]PKPJVTWL[LUaH]LYZVPS*VUZPNSPVKP(TTPUPZ[YH-aPVULUVUJOt]LYZVPS*VSSLNPV:PUKHJHSL"

- promuovere interventi di comunicazione e formazione sui contenuti del D.Lgs. 231/2001 e del Modello, sugli impatti della normativa sull’attività dell’azienda e sulle norme comportamentali, in-Z[H\YHUKVHUJOLKLPJVU[YVSSPZ\SSHMYLX\LUaH(X\LZ[VWYVWVZP[VZHYnULJLZZHYPVKPќLYLUaPHYLPS

programma prestando particolare attenzione a quanti operano nelle diverse attività sensibili;

  ]LYPÄJHYL S»LѝJHJPH KLS ZPZ[LTH KP JVT\UPJHaPVUL PU[LYUH KP ^OPZ[SLISV^PUN WLY JVUZLU[PYL SH

[YHZTPZZPVULKPUV[PaPLYPSL]HU[PHPÄUPKLS+3NZNHYHU[LUKVSH[\[LSHLYPZLY]H[LaaHKLS

segnalante e il divieto di atti di ritorsione o discriminatori nei confronti degli stessi per motivi colle-gati alle segnalazioni, in accordo a quanto previsto dalla legge 30 novembre 2017 n. 179 41;

HZZPJ\YHYLSHJVUVZJLUaHKLSSLJVUKV[[LJOLKL]VUVLZZLYLZLNUHSH[LLKLSSLTVKHSP[nKPLќL[-tuazione delle segnalazioni;

MVYUPYLJOPHYPTLU[PPUTLYP[VHSZPNUPÄJH[VLKHSS»HWWSPJHaPVULKLSSLWYL]PZPVUPJVU[LU\[LULS4V-dello;

- formulare e sottoporre all’approvazione dell’organo dirigente la previsione di spesa necessaria al corretto svolgimento dei compiti assegnati, con assoluta indipendenza. Tale previsione di spesa, che dovrà garantire il pieno e corretto svolgimento della propria attività, deve essere approvata dal

*VUZPNSPVKP(TTPUPZ[YHaPVUL3»6YNHUPZTVW\~H\[VUVTHTLU[LPTWLNUHYLYPZVYZLJOLLJJLKVUV

i propri poteri di spesa, qualora l’impiego di tali risorse sia necessario per fronteggiare situazioni LJJLaPVUHSP L \YNLU[P 0U X\LZ[P JHZP S»6YNHUPZTV KL]L PUMVYTHYL PS *VUZPNSPV KP (TTPUPZ[YHaPVUL

ULSS»HTIP[VKLSZPZ[LTHKPZJPWSPUHYLZHUaPVUPULPJVUMYVU[PKPJOP]PVSHSLTPZ\YLKP[\[LSHKLPZLNUHSHU[PUVUJOtKPJOPLќL[[\H

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LZZLYLKLU\UJPH[HHSS»0ZWL[[VYH[VUHaPVUHSLKLSSH]VYVWLYPWYV]]LKPTLU[PKPZ\HJVTWL[LUaHVS[YLJOLKHSZLNUHSHU[LHUJOL

KHSS»VYNHUPaaHaPVULZPUKHJHSLPUKPJH[HKHSTLKLZPTV"

• il SPJLUaPHTLU[VYP[VYZP]VVKPZJYPTPUH[VYPVPST\[HTLU[VKPTHUZPVUPUVUJOtX\HSZPHZPHS[YHTPZ\YHYP[VYZP]HVKPZJYPTPUH[VYPH

HKV[[H[HULPJVUMYVU[PKLPZLNUHSHU[PZPHUVKHJVUZPKLYHYZPU\SSP

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nella riunione immediatamente successiva;

- segnalare tempestivamente all’organo dirigente, per gli opportuni provvedimenti, le violazioni ac-certate del Modello che possano comportare l’insorgere di una responsabilità in capo alla Società;

]LYPÄJHYLL]HS\[HYLS»PKVULP[nKLSZPZ[LTHKPZJPWSPUHYLHPZLUZPLWLYNSPLќL[[PKLS+3NZ"

- nell’ambito dell’attività di supervisione dell’applicazione del Modello da parte delle società con-trollate, è assegnato all’Organismo di Vigilanza della Società la facoltà di acquisire, senza alcuna MVYTHKPPU[LYTLKPHaPVULKVJ\TLU[HaPVULLPUMVYTHaPVUPYPSL]HU[PLKPLќL[[\HYLJVU[YVSSPWLYPVKPJPL

]LYPÄJOLTPYH[LZ\SSLZPUNVSLH[[P]P[nHYPZJOPV

Nello svolgimento della propria attività l’Organismo può avvalersi delle funzioni presenti in Società in virtù delle relative competenze.

4.3 Obblighi di informazione nei confronti dell’Organismo di Vigilanza – Flussi informativi