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Il futuro degli edifici a prova di cambiamenti climatici 1 I quattro scenari di evoluzione del clima globale

CAPITOLO TERZO Traduzion

1. Applicazioni integrate delle energie rinnovabili negli edific

1.2 La strada verso un’edilizia a prova di cambiamenti climatici 1 Edifici a prova di cambiamenti climatici finora realizzat

1.2.3 Il futuro degli edifici a prova di cambiamenti climatici 1 I quattro scenari di evoluzione del clima globale

Secondo il rapporto della UK Construction Sector Unit, mancando il sostegno del governo raggiungere uno standard di emissioni di carbonio pari a zero entro il 2016 è chiaramente impossibile.

In primo luogo bisogna fare una distinzione tra due concetti: a carbonio neutro (carbon neutral) e a emissioni di carbonio zero (zero carbon). Gli edifici a carbonio neutro possono compensare le emissioni di carbonio con il proprio input energetico: nei Paesi in via di sviluppo, ad esempio, le emissioni di carbonio possono essere compensate con la realizzazione di progetti che

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utilizzano le risorse rinnovabili o con valide iniziative di rimboschimento. Con l‟espressione a

emissioni di carbonio zero si indicano invece gli edifici o i provvedimenti che consentono di avere

una media annua di emissioni di CO2 pari a zero. Per quanto riguarda gli edifici, le emissioni di

carbonio possono essere compensate dall‟integrazione di energie rinnovabili o dal reperimento in loco delle stesse.

Portare le emissioni di carbonio a zero non è tuttavia sufficiente: secondo Vicky Pope, direttrice del Dipartimento di Studi sui Cambiamenti Climatici dell‟Ufficio Meteorologico Inglese (Met Office), oggi abbiamo le prove inconfutabili dell‟influenza che i cambiamenti climatici potrebbero avere sul nostro pianeta nel 2100. Questi cambiamenti sono quindi stati analizzati secondo 4 diverse ipotesi (scenari):

Primo scenario:

1) A partire dal 2010, le emissioni globali di CO2 inizieranno a diminuire.

2) Le emissioni di CO2 si ridurranno con un tasso annuo del 3%.

3) Nel 2050, le emissioni di CO2 saranno ridotte del 47%.

4) Nel 2100 la temperatura media globale avrà un aumento da 2.1 a 2.8 °C rispetto al 1990.

Oltre a questi cambiamenti, il 20- 30% delle specie di tutto il mondo sarà a rischio di estinzione; aumenteranno le minacce di tempeste e inondazioni; la temperatura globale aumenterà di 2°C e più portando la flora e il terreno a perdere la capacità di assorbire CO2; l‟acqua del mare

diventerà calda e assorbirà una quantità ancora minore di CO2.

Secondo scenario:

1) Le emissioni globali di CO2 inizieranno a ridursi presto, ma lentamente.

2) La riduzione delle emissioni di CO2 inizierà nel 2010.

3) Le emissioni di CO2 si ridurranno con un tasso annuo dell‟1%.

4) Nel 2050 si raggiungeranno i livelli di emissioni del 1990.

5) Nel 2100 la temperatura media globale avrà un aumento da 2.9 a 3.8 °C rispetto al 1990. Oltre a questi cambiamenti, le zone umide costiere si ridurranno del 30%; lo scioglimento dei ghiacci farà aumentare di alcuni metri il livello del mare; ondate di caldo renderanno difficile vivere in un clima salubre e faranno alternare inondazioni e periodi di siccità; a causa delle emissioni di metano dovute all‟idrossidazione dei mari e dei ghiacci, la temperatura media del pianeta potrebbe aumentare fino a più di 4°C.

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Terzo scenario:

1) La diminuzione di emissioni globali di CO2 sarà tardiva e lenta.

2) Dal 2030 le emissioni di CO2 si ridurranno con un tasso annuo dell‟1%.

3) Nel 2050 il livello di emissioni sarà più alto del 76% rispetto al 1990.

4) Nel 2100 la temperatura media globale avrà un aumento da 4 a 5.2 °C rispetto al 1990. Oltre a questi cambiamenti, 15 milioni di persone saranno a rischio di disastri alluvionali e saranno 3 milioni gli sfollati a causa delle inondazioni; il riscaldamento globale avrà ripercussioni su scala mondiale, in particolare per quanto riguarda la produzione di alimenti alle basse latitudini.

Quarto scenario:

1) Il livello delle emissioni globali di CO2 rimarrà costante e senza miglioramenti per tutto

il ventunesimo secolo.

2) Nel 2050 il livello di emissioni sarà più alto del 132% rispetto al 1990.

3) Nel 2100 la temperatura media globale avrà un aumento da 5.5 a 7.1 °C rispetto al 1990. Nel 2100 l‟influenza dei cambiamenti climatici globali porterà probabilmente a conseguenze estreme e sconosciute: come minimo le principali specie animali saranno estinte; vi sarà una grave erosione costiera; le zone che si trovano sotto il livello del mare saranno sommerse; i ghiacci artici si ridurranno di una quota compresa tra il 10% e il 20%.

Anche utilizzando i fondi della comunità internazionale per far fronte ai cambiamenti climatici e favorire il progresso, le probabilità che si possa entrare nel terzo o quarto scenario sono alte. Oltre a queste prospettive pessimistiche bisogna tener conto anche della carenza di risorse energetiche, che rende indispensabile aumentare l‟efficienza energetica.

1.2.3.2 La necessità di progettazione di nuovi edifici a prova di cambiamenti climatici

Oggi per alcuni versi gli standard edilizi nei Paesi industrializzati tengono conto dell‟influenza dei cambiamenti climatici globali, soprattutto perché le loro conseguenze negative potrebbero essere più rapide rispetto alle previsioni. È stato predetto che l‟87% degli edifici attuali sarà mantenuto fino al 2050, di conseguenza è arrivato il momento di prendere in considerazione

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l‟influenza negativa dei cambiamenti climatici, rendendo effettivi e d‟obbligo gli standard edilizi nel giro di qualche anno.

Anche se gli esseri umani riuscissero a controllare in modo efficace le emissioni di CO2 fino all‟esaurimento dei combustibili fossili, il loro utilizzo avrebbe comunque conseguenze inevitabili e sempre più frequenti, come:

1) Catastrofi causate da tifoni e trombe d‟aria;

2) Temperature estremamente calde o estremamente fredde; 3) Precipitazioni tali da causare disastri alluvionali e inondazioni; 4) Ripetuti periodi di siccità;

5) Conseguenze drammatiche, soprattutto nei campi coltivati, in seguito alle inondazioni e ai disastri alluvionali;

6) Aumento del tasso d‟innalzamento del livello del mare, che attualmente ha già raggiunto i 3 mm all‟anno.

L‟immagine 1-8 mostra alcune proposte di design strutturale degli edifici in grado di contrastare parzialmente l‟influenza negativa dei cambiamenti climatici.

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b)

Immagine 1-8 Proposte di design strutturale degli edifici in grado di contrastare l‟influenza negativa

dei cambiamenti climatici a. Dettagli del design strutturale

b. Struttura a telaio in acciaio con strato inferiore aperto (Fonte: Peter F. Smith)

1.3 Generatori di energia solare fotovoltaica integrati negli edifici

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