• Non ci sono risultati.

2 Stato dell’arte

2.2 Le attività dei passeggeri nel terminal

2.2.1 Generalità

Doganis (2005) definisce gli aeroporti come complesse imprese industriali progettate per facilitare il trasporto di merci e di passeggeri tra la modalità aerea e quella terrestre. Infatti, spesso ci si riferisce all'aeroporto come un'interfaccia tra il trasporto aereo e il trasporto terrestre. Come tale, esso è comunemente suddiviso in due parti: il lato terrestre (landside) e il lato aereo (airside). Quest'ultimo comprende tutte le aree connesse agli aeromobili, nonché aree dedicate a persone già in qualche modo "controllate". Solo al personale e ai passeggeri che dispongono di un valido documento di imbarco è consentito l’accesso all’airside, mentre il landside è fondamentalmente aperto al pubblico. In termini pratici, ciò significa che l’airside copre le aree dei controlli di sicurezza, dei processi di immigrazione e di imbarco, nonché le aree di servizio tra le aree inaccessibili a persone non autorizzate; il landside, d'altro canto, include parcheggi, aree di check-in, servizi antecedenti al check-in e ogni altra area pubblica del terminal.

Gli elementi principali che caratterizzano la capacità dell’airside sono:  numero e lunghezza delle piste per il decollo e l'atterraggio;  dimensione dell’area di stazionamento;

 numero di stalli per gli aeromobili;

 numero e dimensioni delle piste di rullaggio;  attrezzature per il decollo e l'atterraggio.

66

Le caratteristiche che influiscono sulla capacità del landside sono:  numero di banchi di accettazione;

 numero di varchi di sicurezza:  numero di gate;

 sistema di smistamento bagagli;

 sistema di gestione dei flussi dei passeggeri in partenza, di arrivo e in transito (Guizzi et al 2009)

I principali agenti all'interno di un aeroporto sono:

 I passeggeri che rappresentano uno dei principali clienti dell’aeroporto, utilizzano la struttura per motivi di viaggio piuttosto che come un luogo di lavoro. Ci sono tre tipi di passeggeri: quelli che partono dall'aeroporto, quelli che arrivano e quelli che lo usano come luogo di transito per il trasbordo da un aereo all’altro.

 I wavers (Livingstone et al. 2012), ovvero coloro che accompagnano o prelevano i passeggeri in aeroporto e non hanno come obiettivo di spostamento il proprio imbarco;

 Utenti non aereonautici, ovvero dei visitatori dell’aeroporto;  Dipendenti dell’aeroporto o delle compagnie aeree;

 Gli agenti di sicurezza e i poliziotti.

Nell’ambito di questo lavoro di tesi ci si è concentrati unicamente sui passeggeri e sulle loro attività.

Il flusso di passeggeri nel terminal può seguire tre differenti traiettorie a seconda di come essi vengono processati e come si spostano all’interno della struttura. È dunque possibile individuare:

 Passeggeri in partenza;  Passeggeri in arrivo;  Passeggeri in transito.

Ogni categoria di passeggeri si comporta in maniera differente in termini di utilizzo delle strutture aeroportuali e di attività. Livingstone et al. (2012) hanno diviso le

67

attività in attività di processamento e attività discrezionali: le prime sono le l'attività che devono essere necessariamente espletate per imbarcare, sbarcare e trasbordare, mentre le seconde sono quelle attività intraprese dagli utenti tra un’attività di processamento e un’altra (Popovic et al., 2009). Esse comprendono sostanzialmente l’utilizzo dei servizi dell’aeroporto (infopoint, strutture per shopping e food and beverage, servizi igienici, etc.).

2.2.1.1 Attività di processamento

2.2.1.2 Partenza

Nel processo di movimentazione dei passeggeri in partenza è possibile individuare alcuni momenti chiave:

 arrivo al terminal  check-in (registrazione);

 security check (controllo di sicurezza);  border control (controllo frontaliero);  boarding (imbarco);

Volendo esplicitare ogni punto potremmo però ottenere un elenco più dettagliato: Arrivo al terminal

I passeggeri di solito arrivano all'aeroporto in strada o in ferrovia (tipicamente in metropolitana), sia con mezzi pubblici che privati.

Una volta giunti in aeroporto, il loro obiettivo è quello di riuscire a prendere in tempo il proprio volo. A seconda del tipo di volo, della destinazione, della compagnia aerea e con l’obiettivo di anticipare possibili code e ridurre la possibilità di ritardi dovuti al parcheggio i passeggeri possono recarsi al terminal fino a tre ore prima della partenza voli (Jousta e Dijk, 2001).

68

Ashford, Mumayiz e Wright (2011) hanno individuato una funzione di arrivi cumulati dei passeggeri all’interno di un terminal britannico. I ricercatori hanno messo in relazione il tempo che manca alla partenza di un volo con la percentuale cumulata di passeggeri, appartenenti a quel volo, che si reca ai banchi check-in. Come è possibile notare dalla figura sottostante quasi tutti i passeggeri di un volo internazionale arrivano 60 minuti prima dell'orario di partenza previsto per il volo. Mentre, per i voli nazionali, la soglia si abbassa a 20 minuti.

Fig. 2 Relazione tra arrivi e tempo mancante alla partenza (Ashford, et al,2011).

Il modello di arrivo può essere influenzato da molteplici fattori come l'accessibilità all'aeroporto, la disponibilità di trasporti pubblici, gli standard di sicurezza del terminal e le condizioni del traffico. La curva di carico per un volo può, inoltre, non essere costante durante la giornata (Ahyudanari, 2003; Stefanik, Kandera, & Badanik, 2012). Nonostante ciò, gli aeroporti condividono una serie di caratteristiche comuni relative ai tassi di arrivo per i passeggeri internazionali.

 Quasi tutti i passeggeri internazionali arrivano almeno un’ora prima dell'orario previsto per la partenza del volo;

69

 Per ogni volo, i periodi di punta per il check-in si verificano solitamente tra 100 e 120 minuti prima dell'orario di partenza previsto;

 I periodi di punta al mattino sono relativamente più brevi ma più impegnativi rispetto a quelle del pomeriggio e della sera (Ahyudanari & Vandebona, 2005; Ashford, Mumayiz e Wright (2011)

In letteratura sono disponibili delle curve di carico12 per simulare il processo di arrivo dei passeggeri al terminal. Le curve proposte dallo IATA (IATA, 2004) modellano il tasso di arrivo dei passeggeri ai banchi check-in. Dato che il check-in è la prima attività vincolante dei passeggeri è ragionevole presumere che la stesse legge degli arrivi caratterizzi il processo di arrivo al terminal. Le curve IATA si differenziano per tipologia di volo (nazionale-internazionale) e per fascia oraria di partenza del volo (00:00-06:00, 06:00-10:00, 10:00-18:00, 18:00-24:00).

Check-in

Nel caso in cui il passeggero non lo abbia già fatto autonomamente (check-in on line), è necessario espletare le procedure di registrazione. Tale processo non richiede necessariamente l’intervento di un addetto ma può essere svolto autonomamente attraverso chioschi o dispositivi mobili (in alcuni casi le compagnie obbligano i passeggeri ad effettuare il check-in solamente in modalità self-service). Il processo di check-in consiste:

 nella verifica del biglietto del passeggero (che può essere acquistato anche in apposite strutture all’interno del terminal),

 nella verifica dei dati personali;  nella consegna della carta di imbarco;

 nella presa in consegna di un eventuale bagaglio da stiva;

12 Una curva di carico è una relazione che lega la percentuale cumulata di passeggeri che si reca in aeroporto con il

70

 nel controllo di un ed eventuale bagaglio a mano (in tal caso, se il bagaglio rispetta i limiti di peso e forma, viene controllato da un addetto, ma in alcuni aeroporti tale procedura può essere automatizzata).

In particolari circostanze (poco comuni) il check-in può essere espletato nella struttura alberghiera o in altre strutture associate all’aeroporto come le stazioni ferroviarie13.

Con riferimento al check-in al desk esistono due tipi di sistemi di registrazione attualmente in uso.

 completely restricted check-in  common check-in

In base al primo tipo di check-in il servizio viene fornito da un unico desk che viene aperto dalle 2 alle 3 ore prima della partenza del volo e viene chiuso 30-45 minuti prima.

Con il secondo sistema, ogni passeggero può effettuare il check-in per il proprio volo in uno dei numerosi sportelli fino al "close-out" (Lee et al. ,1959)

Dopo aver effettuato il check-in, i passeggeri possono dirigersi direttamente alla prossima tappa obbligatoria, che è il controllo di sicurezza. In alternativa, potrebbero trascorrere un po'di tempo nella sala d'ingresso dell'aeroporto, dove sono generalmente disponibili diversi servizi e strutture per spendere tempo e denaro. Gli utenti potrebbero ovviamente utilizzare tali servizi prima di effettuare il check-in, ma, in termini statistici, tendono ad utilizzarli dopo la procedura di registrazione. Security check

Security check. Alle stazioni di controllo, che sanciscono il confine tra airside e landside, ciascun passeggero viene controllato individualmente insieme a tutti i suoi

13 In alcune città (tra cui Bangkok, Dubai, Hong Kong, Kuala Lumpur, Nuova Delhi, Chennai, Seoul e Taipei),

alcune compagnie aeree forniscono servizi di check-in in città, consentendo ai passeggeri di controllare i loro bagagli ai banchi del check-in situati in terminali ferroviari o della metropolitana fino a un giorno prima del tempo. A Seoul, ad esempio, Korean Air, Asiana Airlines e Jeju Air offrono servizi di check-in alla stazione di Seul. A Kuala Lumpur, Malaysia Airlines e Cathay Pacific offrono il check-in in città a KL Sentral.

71

bagagli a mano. Gli oggetti personali e i bagagli vengono posizionati su un nastro trasportatore per essere scansionati, mentre il passeggero passa attraverso un metal detector. Oggetti considerati in qualche modo pericolosi vengono trattenuti dal personale addetto. Durante questo processo non viene fatta alcuna distinzione tra le categorie dei passeggeri - tutti aspettano nelle stesse code e il processo è lo stesso per ogni singola persona. Sono però frequenti dei servizi fast-track che possono essere acquistati dal passeggero per saltare le file o ridurre il tempo speso in coda. Prima e dopo i controlli di sicurezza il passeggero è libero di eseguire attività discrezionali non correlate alle operazioni necessario per l’imbarco.

Border control

Controllo frontaliero (border control). Nei terminal europei, se il passeggero si sta spostando tra due destinazioni Schengen14, non deve effettuare altri controlli prima dell’imbarco; Altrimenti, deve effettuare il controllo frontaliero. Generalmente tra i controlli di sicurezza e l’imbarco, passa abbastanza tempo per far sì che i passeggeri usufruiscano di alcuni servizi dell’aeroporto. Essi quindi possono intraprendere delle attività oppure aspettare in apposite aree di attesa.

Boarding.

Mediamente circa un’ora prima del decollo viene comunicato il gate di imbarco per lo specifico volo. Una volta che l'aereo è pronto al decollo, viene “chiamato il volo”. Prima di imbarcare, i passeggeri effettuano l’ultimo controllo (gate control) dove vengono esaminati i propri documenti identificativi (passaporto o carta di identità) e le carte di imbarco. Anche in questa fase il passeggero è obbligato a mettersi in coda;

14Lo spazio Schengen è una zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti

i viaggiatori, salvo circostanze eccezionali. Lo spazio Schengen è attualmente composto da 26 paesi, di cui 22 membri dell’Unione europea e quattro non membri (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Non ne fanno parte Bulgaria, Cipro, Croazia, e Romania, per cui il trattato non è ancora entrato in vigore, e Irlanda e Regno Unito, che non hanno aderito alla convenzione esercitando la cosiddetta clausola di esclusione (opt-out).

72

in questo caso però le file posso essere differenziate sulla base di alcune caratteristiche dei passeggeri.

I gate chiudono usualmente 10-15 minuti prima del decollo.

2.2.1.3 Arrivi

Dopo il decollo, la tratta aerea e l'atterraggio, i passeggeri destinati a cambiare volo vengono deviati attraverso la parte del transito, chi è invece giunto a destinazione passa nuovamente i controlli di identità.

A seconda della configurazione del terminal, prima dei controlli frontalieri sono possibili attività discrezionali. Un'eccezione qui sono i cosiddetti “dirty passenger” (passeggeri sporchi), ovvero quei passeggeri che arrivano da un volo originato da un paese con standard di sicurezza inferiori rispetto agli standard dell’aeroporto di destinazione e sono quindi considerati non sicuri. I passeggeri sporchi di questi voli arrivano su un molo separato che non garantisce l'accesso ad altre strutture. Di conseguenza, questi passeggeri possono solo procedere direttamente al controllo di frontiera.

Dopo i controlli il passeggero può accedere ad un nastro trasportatore da cui recupera il bagaglio precedentemente consegnato al check-in in cambio di una ricevuta. Il personale dell'aeroporto può controllare che i viaggiatori siano gli effettivi proprietari del bagaglio verificando questa ricevuta. Il regolare arrivo dei bagagli e la loro consegna sono tra le procedure più soggette ad errori ed inconvenienti (soprattutto se i bagagli sono privi dell'indicazione del proprietario o se il viaggio è interrotto da trasbordi).

Il viaggiatore, per finire, passa attraverso i controlli doganali (in alcuni casi i flussi internazionali devono prima sottoporsi ad un controllo sanitario). Un corridoio segnalato con un cartello verde è riservato ai passeggeri che non hanno nulla da dichiarare (vengono comunque effettuati di controlli random). Gli altri scelgono il percorso segnalato da un cartello rosso per espletare le dovute dichiarazioni alla

73

dogana. Questa forma di trattamento velocizza notevolmente il flusso attraverso l'area doganale, senza alcun apparente aumento di gravi reati di contrabbando. Nella maggior parte dei casi, il tempo medio di servizio per il controllo doganale è vicino allo zero, dato che molti passeggeri non hanno merce da dichiarare. Per alcuni voli ad alto rischio, potrebbero essere predisposti controlli elaborati dei bagagli, aumentando considerevolmente il tempo di processamento.

Fatto ciò, il viaggiatore entra nella zona accessibile al pubblico per poi recarsi al prossimo mezzo di trasporto

2.2.1.4 Trasbordi

Il processo di trasferimento contiene elementi sia dell’arrivo che della partenza. Dallo sbarco fino alle aree di attesa esso è uguale al processo di arrivo. A partire da questo punto, i passeggeri in transito possono essere equiparati ai passeggeri in partenza.

I passeggeri in transito non sono soggetti a controlli sanitari, a controllo passaporto e alle formalità doganali (fatto salvo i dirty passenger): i loro bagagli vengono trasferiti direttamente al loro volo senza passare attraverso ritiro bagagli e la dogana. Lo sbarco dei passeggeri internazionali, che vengono trasferiti a voli nazionali, deve passare attraverso tutti i controlli governativi

74

Fig. 3 Schema degli spostamenti dei passeggeri